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    La riforma del fisco arriva in Aula alla Camera

    (ANSA) – ROMA, 10 LUG – Al via nell’Aula della Camera la
    discussione generale sulla riforma fiscale. Misure che “guardano
    in avanti, sicuramente danno una idea che il sistema deve
    cambiare. Lo stiamo facendo non nell’interesse di una parte ma
    dell’intero sistema Paese”, ha detto il viceministro per
    l’Economia Maurizio Leo intervenendo nell’emiciclo.   
    “Ho il piacere di registrare – ha rilevato – un clima di
    collaborazione per migliorare i testi e la grande consapevolezza
    di fare un grande lavoro per il bene del Paese. Certezza del
    diritto è superare un sistema che ha subito un’infinità di
    interventi ed è diventato una sorta di maionese impazzita non
    più governabile. Dobbiamo dare ai contribuenti certezza di
    regole”. (ANSA).   

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    Floridia, su Facci l’azienda intervenga in modo rigoroso

    “Ci apprestiamo a lavorare sul nuovo contratto di servizio: sarebbe inutile, contraddittorio e soprattutto svilente parlare di inclusione, pari opportunità, lotta alla violenza di genere e al sessismo, se poi tutto questo possa anche solo correre il rischio di essere smentito nei fatti”. Lo scrive la presidente della Vigilanza, Barbara Floridia, in merito al caso Facci. “Il rispetto di determinati principi e valori è alla base della convivenza civile e del concetto stesso di servizio pubblico . prosegue -. Al netto dell’attenzione che la Vigilanza dedicherà al caso, mi aspetto una presa di posizione seria e rigorosa dall’azienda”. 

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    Sala è il sindaco più amato, Bonaccini primo tra i governatori

    Giuseppe Sala il sindaco più amato d’Italia (Milano, 65%). Balza in prima posizione davanti a Marco Fioravanti (Ascoli Piceno 64,5%) e Antonio De Caro (Bari 64%), entrambi sul podio, ma a parti invertite, anche l’anno scorso. Tra i presidenti di Regione, spicca il risultato di Stefano Bonaccini (Emilia Romagna 69%), che soffia a Luca Zaia (Veneto 68,5%) un primato detenuto per dodici anni. Al terzo posto si attesta Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia 64%), già secondo un anno fa. Sono i risultati del Governance Poll 2023, realizzato per il diciannovesimo anno consecutivo dall’Istituto demoscopico Noto Sondaggi per il Sole 24 Ore. Sala aumenta il suo consenso di 7,3 punti rispetto al risultato ottenuto nelle urne – si legge in una lunga nota – nessun altro primo cittadino di centrosinistra fa meglio di lui. L’unico a segnare un incremento maggiore è un collega di centrodestra,Luigi Brugnaro a Venezia (63%), che segna un più 8,9. Nella Top 10, tra i sindaci delle grandi città, oltre a Milano, Bari e Venezia, si trova Firenze con Dario Nardella forte del 61% di gradimento. A Napoli e Genova, Gaetano Manfredi e Marco Bucci (56.5%) sono in sedicesima posizione, Stefano Lo Russo (53,5%) di Torino in quarantasettesima. Mentre è sessantasettesimo il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il cui apprezzamento scende di 10,2 punti rispetto al giorno delle elezioni e arriva al 50%. Va detto che quest’anno soltanto 29 sindaci migliorano le performance di gradimento rispetto al dato elettorale. Tra gli altri capoluoghi di regione il primo cittadino di Bologna Matteo Lepore è al sedicesimo posto, pur calando di 5,4 punti rispetto al giorno delle elezioni. Il Sindaco di Palermo Roberto Lagalla invece aumenta di 4,8 e si piazza al 54° posto con il 52,5%.
        Tra i presidenti di Regione, dopo dodici anni di primato, scende in seconda posizione Luca Zaia (Veneto 68,5%) superato di un soffio da Stefano Bonaccini (Emilia Romagna 69%). Scende di una posizione rispetto all’anno scorso anche Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia 64%) oggi terzo.
        Bonaccini è forte oggi di un gradimento personale maggiore di 17,2 punti rispetto alla sua elezione. È l’unico governatore di centrosinistra a crescere. Tra gli eletti del centrodestra è invece Renato Schifani (Sicilia) che aumenta maggiormente rispetto al giorno delle elezioni con un + 8,9%, attestandosi all’undicesimo posto. Un gradino sotto il podio sono a pari merito altri due leader del centrodestra: al quarto posto i governatori di Calabria e Liguria, Roberto Occhiuto e Giovanni Toti (59%), seguiti da un’altra coppia dello stesso schieramento, Attilio Fontana e Alberto Cirio (56,5%), che guidano Lombardia e Piemonte. Nella Top Ten dei Governatori va sottolineato il nono posto di Vincenzo De Luca, presidente della Campania, il quale, pur perdendo 15 punti rispetto al suo risultato nelle urne, conserva l’ampio e consistente consenso del 54,5% dei campani. Il Presidente della Regione Lazio Rocca consolida quanto già conquistato nelle urne in occasione delle elezioni dello scorso febbraio e con il 54% conquista la decima posizione. Tra i presidenti di Regione testati, in nove aumentano il gradimento contro gli otto in calo.
        “Si può affermare – dice Antonio Noto, direttore di Noto Sondaggi – che nel giudizio della comunità cala il ‘pregiudizio’ della appartenenza politica. Chi governa è valutato più per l’attività amministrativa che per il partito di appartenenza. Il fatto che i due vincitori del Governance Poll 2023 appartengano ad uno schieramento diverso dalla maggioranza di governo è una ulteriore indicatore di come il riferimento politico dell’amministratore passi in secondo piano rispetto alle sue capacità di gestione. In pratica, il filo che lega Bonaccini e Sala non è la coalizione di centrosinistra, ma quello di essere percepiti dalla popolazione come i difensori di tutta l’opinione pubblica, indipendentemente dalle ideologie, e portatori di interesse degli stessi cittadini. È questo il fattore che decreta il successo del consenso”.
        METODOLOGIA. Il Governance Poll 2023 ha preso in considerazione 87 comuni capoluogo di provincia e le Regioni in cui vige la regola dell’elezione diretta, tranne il Molise dove si è votato a giugno. I comuni non testati sono quelli che hanno eletto il sindaco a maggio-giugno 2023 o commissariati o retti dal vicesindaco. Le interviste sono state effettuate tra maggio e giugno 2023 utilizzando sistemi misti: Cati, Cawi ed il sistema Tempo Reale di creazione dell’Istituto demoscopico Noto Sondaggi. La numerosità campionaria in ogni Regione è stata di 1.000 soggetti e di 600 elettori in ogni Comune, disaggregati per genere, età ed area di residenza. Il committente è Il Sole 24 Ore. 

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    Alcuni manifestanti contestano Santanchè sul turismo

    Una ventina di lavoratori del turismo iscritti al sindacato di base Usb sta manifestando, con cartelli,striscioni e megafono, nei pressi del parco di Marina di Pietrasanta dove sta intervenendo, alla Versiliana, la ministra Danielà Santanchè. I manifestanti sono controllati a vista dalle forze dell’ordine.   
    Santanche’: ‘Non sono stata raggiunta da alcun avviso di garanzia, ve lo avrei detto’

    – “Quando sento parlare di overtourism penso che non c’è troppo turismo ma forse non siamo capaci di organizzare, meglio reoglamentare, il turismo”. Lo ha detto il ministro del Turismo Daniela Santanché intervenendo all’inaugurazione del 44/o Versiliana Festival a Marina di Pietrasanta (Lucca).
    Per quanto riguarda il turismo “sono molto contraria al numero chiuso, non è questo che una nazione come la nostra deve fare. L’Italia deve guardare all’organizzazione. Organizzazione, ad esempio, è arrivare e non trovare la fila di chilometri per un taxi” ha aggiunto.

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    Il Papa, 30 settembre Concistoro per la nomina di cardinali

    Il prossimo 30 settembre papa Francesco terrà un nuovo Concistoro per la nomina di cardinali. Lo ha annunciato lui stesso all’Angelus.
    “Adesso vorrei annunciare che il 30 settembre prossimo terrò un Concistoro per la nomina di nuovi cardinali – ha detto il Pontefice -. La loro provenienza esprime l’universalità della Chiesa che continua ad annunciare l’amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della Terra. L’inserimento dei nuovi cardinali nella diocesi di Roma, inoltre, manifesta l’inscindibile legame tra la Sede di Pietro e le Chiese particolari diffuse nel mondo”. 
    Nel Concistoro del prossimo 30 settembre, papa Francesco nominerà 21 nuovi cardinali, di cui 18 ‘elettori’ e tre ultra-ottantenni.
    Questi i nomi dei cardinali che papa Francesco nominerà nel Concistoro del prossimo 30 settembre: mons. Robert Francis Prevost, prefetto del dicastero per i Vescovi; mons. Claudio Gugerotti, prefetto del dicastero per le Chiese Orientali; mons. Víctor Manuel Fernández, prefetto del dicastero per la Dottrina della Fede; mons. Emil Paul Tscherrig, nunzio apostolico; mons. Christophe Louis Yves Georges Pierre, nunzio apostolico; mons. Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme; mons. Stephen Brislin, arcivescovo di Città del Capo; mons. Angel Sixto Rossi, arcivescovo di Cordoba; mons. Luis José Rueda Aparicio, arcivescovo di Bogotá; mons. Grzegorz Rys, arcivescovo di Lodz; mons. Stephen Ameyu Martin Mulla, arcivescovo di Juba; mons. José Cobo Cano, arcivescovo di Madrid; mons. Protase Rugambwa, arcivescovo coadiutore di Tabora; mons. Sebastian Francis, vescovo di Penang; mons. Stephen Chow Sau-Yan, vescovo di Hong Kong; mons. François-Xavier Bustillo, vescovo di Ajaccio; mons. Americo Manuel Alves Aguiar, vescovo ausiliare di Lisbona; don Angel Fernández Artime, rettore maggiore dei Salesiani.
    Insieme ai 18 nuovi ‘elettori’ il Papa unirà “ai membri del Collegio Cardinalizio due arcivescovi ed un religioso che si sono distinti per il loro servizio alla Chiesa”: mons. Agostino Marchetto, nunzio apostolico; mons. Diego Rafael Padron Sanchez, arcivescovo emerito di Cumaná; padre Luis Pascual Dri, confessore nel Santuario di Nostra Signora di Pompei a Buenos Aires. “Preghiamo per i nuovi cardinali – ha esortato il Papa – affinché, confermando la loro adesione a Cristo, sommo sacerdote misericordioso e fedele, mi aiutino nel mio ministero di vescovo di Roma per il bene di tutto il santo popolo fedele di Dio”.

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    Roccella, La Russa? Non entro nelle reazioni di un padre

    “Non entro nei casi individuali e nelle reazioni di una persona che ha un rapporto affettivo, è il padre dell’eventuale indagato .Quello che posso dire è che La Russa è quello che per la prima volta ha proposto una manifestazione di soli uomini contro la violenza sulle donne, perché questo non è un problema solo delle donne ma anche degli uomini. Mi sembra questa già una risposta”. Così la ministra della famiglia Eugenia Roccella ha risposto durante l’incontro a Il libro possibile, a una domanda del giornalista di Sky Fabio Vitale sulle accuse a Leonardo La Russa e le dichiarazioni del padre, presidente del Senato.
    Le parole della ministra arrivata al festival letterario, sostenuto da Pirelli (a Polignano a mare dal 5 all’8 luglio e a Vieste dal 18 al 22), per parlare del suo libro autobiografico Una famiglia radicale, sono state accolte da alcuni buu provenienti dalla piazza. Alcune contestazioni sono arrivate anche alla fine dell’incontro: “Io sono per la libertà di parola, mia e di chi contesta” ha commentato. 

    “La Russa è un padre. Ricordo che è stato colui che ha proposto una manifestazione di soli uomini contro la violenza sulle donne”, ha detto ancora la ministra.

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    Roccella, tanti politici dimessi e poi innocenti

    (ANSA) – ROMA, 09 LUG – “Siamo qui a presentare un libro che
    si chiama ‘Una famiglia radicale’. Io sono una ex radicale,
    conservo elementi di continuità e di discontinuità rispetto al
    mio passato e sicuramente un elemento di continuità è il
    garantismo. Credo da garantista che non ci sia certamente
    bisogno di dimettersi”. Lo ha detto la ministra per la Famiglia,
    la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella,
    interpellata sul caso Santanché nel corso della manifestazione
    ‘Il libro possibile’ a Polignano a Mare.   
    “Ricordo tutti i politici che si sono dimessi e poi sono
    risultati assolutamente innocenti – ha affermato Roccella -. I
    loro processi sono finiti nel nulla e nessuno ha restituito a
    queste persone la reputazione. Invece, ad esempio, i magistrati
    che hanno accusato Enzo Tortora hanno fatto carriera e nessuno
    ha chiesto loro di rendere conto degli errori commessi. Quindi –
    ha concluso la ministra – io credo da garantista che non ci sia
    alcun bisogno di dimettersi”. (ANSA).   

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    Giustizia: Gasparri, atteggiamenti fuori la Costituzione

    (ANSA) – ROMA, 09 LUG – “E anche oggi vale la frase della
    nota canzone parafrasata. Il disco diceva: “Per quest’anno non
    cambiare, stessa spiaggia stesso mare”. Invece per certi togati
    vale il detto: “Stesso giornale, stessa intervistatrice”. Ora
    tocca a Spataro, che, non essendo più in servizio, si abbandona
    nei confronti di altre Istituzioni a toni beffardi, al limite
    dell’insulto, certamente sprezzanti. Spataro, il cui operato e
    le cui posizioni ben conosciamo fin da quando era in servizio,
    contesta i tentativi di riforma, avverte la classe politica e il
    governo, detta le regole del gioco”. Lo afferma il senatore di
    Forza Italia Maurizio Gasparri commentando l’intervista dell’ex
    Pm.   
    “I vari Spataro, Nello Rossi, Albamonte, De Lucia pensano di
    essere non soltanto il potere giudiziario, in funzione o in
    quiescenza, ma anche il potere legislativo e il potere
    esecutivo. Sono atteggiamenti fuori dai confini della
    Costituzione. Che questo libero Parlamento non intende tollerare
    e non tollererà. È tempo di riforma. È tempo di rapidità e
    trasparenza per la giustizia. È tempo di separazione delle
    carriere. Non è più il tempo in cui alla ferrata intervistatrice
    lo Spataro di turno comunica cosa debba fare il Parlamento. Noi
    rispettiamo la Magistratura. E invitiamo i tanti, molti
    osservatori con la toga sulle spalle a dire qualcosa ai loro
    colleghi che vogliono rinnovare un primato incostituzionale per
    un uso politico della giustizia. Noi non staremo zitti. Questo
    se lo mettano bene in testa. Le minacce e le ‘minaccette’ non ci
    fanno paura. Perché la gente perbene sa resistere a queste
    ondate e sa respingerle con vigore, con forza in nome della
    democrazia, della libertà e della Costituzione”, conclude.   
    (ANSA).