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    Forza Italia: via la norma sulle plusvalenze nel calcio

    orza Italia apre nuovamente il fronte delle plusvalenze nel calcio, presentando tre emendamenti che chiedono di sopprimere o modificare un articolo del decreto sulla Pa, all’esame delle Commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera, riguardante questo tema.
    Dall’applicazione dell’articolo (il 33) del decreto sulle plusvalenze deriverebbero 2.740.000 euro nell’anno 2024 e cifre decrescenti negli anni successivi, che verrebbero utilizzati per coprire l’esonero Inail per le federazioni sportive.
    L’articolo preso di mira dai tre emendamenti di Fi (primo firmatario il capogruppo in Commissione Affari costituzionali Paolo Emilio Russo), allunga da un anno a due anni il periodo minimo di possesso di un cartellino di un giocatore, per poter rateizzare il pagamento delle tasse sulla plusvalenza su cinque anni anziché nel solo anno in cui essa è maturata. Il primo emendamento di Fi chiede di abrogare questa novità e al contempo chiede di eliminare anche la previsione che i Fondi per la contribuzione Inail in favore delle federazioni sportive sia coperta da questa norma. Il secondo emendamento chiede solo di espungere dal decreto la novità sulle plusvalenze, lasciando intatti i commi sull’Inail.
    Il terzo emendamento degli “azzurri” riguarda il successivo comma dell’articolo contestato del decreto, che prevede che la nuova norma sulle plusvalenze entri in vigore per i contratti in essere dall’entrata in vigore del decreto, cioè il 23 giugno. L’emendamento propone invece l’entrata in vigore dall’esercizio 2025, salvando quindi l’anno in corso e il prossimo.

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    Tajani al vertice Nato, ‘sostegno a chi è minacciato da Mosca’

    (ANSA) – ROMA, 10 LUG – Il vicepresidente del Consiglio e
    ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, sarà domani e
    dopodomani, 11 e 12 luglio 2023, a Vilnius (Lituania) insieme al
    presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro della
    Difesa Guido Crosetto per prendere parte al vertice dei capi di
    Stato e di governo dell’Alleanza Atlantica. Lo si legge in una
    nota della Farnesina.   
    “E’ un incontro particolarmente opportuno, perché va nella
    direzione di un rafforzamento del nostro sostegno pratico ai
    partner maggiormente colpiti dalle minacce e dalle interferenze
    russe”, ha commentato il vicepremier Tajani.   
    A proposito della guerra in Ucraina il ministro degli Affari
    Esteri ha aggiunto che “sta avendo ripercussioni globali in
    tutta la regione euro-atlantica, compreso il nostro fianco
    meridionale”. Inoltre, spiega Tajani, “la stabilità politica ed
    economica del Nord Africa, del Medio Oriente e del Sahel è
    gravemente compromessa dalla crescente instabilità alimentare,
    dalla recrudescenza del terrorismo, dai flussi migratori
    irregolari, dall’impatto del cambiamento climatico e, ultimo ma
    non meno importante, dall’influenza negativa di potenze
    esterne”.   
    Nella nota diffusa dalla Farnesina si ribadisce la centralità
    del vertice Nato di Vilnius, che “costituisce un momento
    importante di riaffermazione politica dell’unità alleata e di
    verifica dei progressi compiuti nell’attuazione degli impegni
    presi al vertice di Madrid del 2022”. Il focus, in particolare,
    sarà fissato “sul rafforzamento della postura di deterrenza e
    difesa nel territorio alleato in conseguenza dell’aggressione
    russa contro l’Ucraina”.   
    Durante la due giorni della Nato, il vicepremier Tajani
    prenderà parte alla riunione informale del Consiglio Atlantico
    dei ministri degli Esteri dell’Alleanza, presieduta dal vice
    segretario generale della Nato Mircea Geoana, e a cui
    prenderanno parte anche i ministri di Bosnia-Erzegovina, Georgia
    e Moldova, e l’Alto Rappresentante dell’Unione europea per la
    Politica Estera e di Sicurezza Josep Borrell.   
    L’incontro dei ministri degli Esteri, spiega la nota,
    “servirà anzitutto a ribadire il continuo sostegno dell’Italia a
    questi Paesi e a illustrare le ripercussioni della guerra russa
    contro l’Ucraina sulla loro sicurezza e stabilità” e “permetterà
    anche di fare il punto sull’attuazione del sostegno pratico
    concordato al vertice di Madrid, e di discutere dei prossimi
    passi operativi”. (ANSA).   

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    India: 3 arresti per lo scontro tra treni in Orissa

    (ANSA) – NEW DELHI, 10 LUG – Tre dipendenti delle ferrovie
    indiane sono stati arrestati nei giorni scorsi per il tragico
    scontro di tre treni che lo scorso 2 giugno ha causato la morte
    di 293 passeggeri e almeno altri 1000 feriti nello Stato
    orinetale dell’Orissa.   
    Il Central Bureau of Investigation (Cbi), la più importante
    agenzia investigativa nazionale che sta accertando le cause del
    disastroso incidente, le ha attribuite a un errore umano e ha
    identificato come responsabili due ingegneri, Arun Kumar Mohanta
    e Mohammad Amir Khan, e un tecnico, Pappu Kumar.   
    Secondo il quotidiano Hindustan Times, i tre sono stati
    incriminati non solo per omicidio colposo “per le azioni che
    hanno causato l’incidente” ma anche per avere tentato di far
    scomparire le prove. (ANSA).   

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    ‘Dietro le quinte Joe Biden è iracondo e offensivo con lo staff’

    (ANSA) – WASHINGTON, 10 LUG – In pubblico gioviale e pacato,
    in privato irascibile e aggressivo con lo staff. E’ il ritratto
    inedito di Joe Biden secondo il sito Axios che ha parlato con
    insider della Casa Bianca che hanno assistito ad alcune scenate.   
    Secondo le fonti, a porte chiuse il presidente americano si
    altera facilmente tanto che alcuni collaboratori cercano di non
    avere mai incontri a tu per tu ma sempre in due. Tra le
    imprecazioni più frequenti del commander-in-chief ci sarebbero
    frasi offensiva come: “Come cazzo fai a non saperlo?!”, “Non
    provare a fregarmi!” e “Vattene fuori di qui!”. Tra gli attacchi
    d’ira più forti, secondo le fonti, quello contro l’allora zar
    del Covid Jeff Zients, alla fine del 2021, quando c’era una
    carenza di kit per i test. Ma, secondo altri, le scenate di
    Biden sono una sorta di rito d’iniziazione e un segno che egli
    ha grandi aspettative nei confronti di chi lavora alla Casa
    Bianca. “Se non ti urla contro vuol dire che non ti rispetta”,
    sostengono alcuni collaboratori. A questo proposito nel libro
    ‘The Fight of His Life: Inside Joe Biden’s White House’ viene
    citata una frase dell’ex portavoce della Casa Bianca, Jen Psaky,
    sul presidente: “Ho capito che avevamo un bel rapporto di
    fiducia quando mi ha urlato la prima volta”.   
    Pare, inoltre, che le sfuriate colpiscano tutti, senior o
    junior. “Nessuno è al sicuro”, rivela un funzionario. E c’è
    anche chi, nell’amministrazione, pensa che il temperamento di
    Biden dovrebbe essere rivelato al grande pubblico a suo
    vantaggio, per contrastare l’idea che sia troppo anziano per
    ricandidarsi.   
    C’è anche un’altra questione che rende complicato lavorare
    con il presidente, rivela Axios, ovvero il suo linguaggio
    anti-convenzionale. Alcuni funzionari dell’amministrazione che
    hanno frequentato le migliori università faticano, ad esempio,
    ad adeguarsi alle sue richieste di non parlare per acronimi o in
    politichese ma a rivolgersi a lui nei briefing “come se fosse un
    parente”. (ANSA).   

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    Meloni, unanimità su migrazioni solo gestendo dall’origine

    (ANSA) – RIGA, 10 LUG – “In tema migrazione ci siamo trovati
    d’accordo. La Lettonia ha confini esterni dell’Ue, ragionare di
    movimenti primari invece che discutere di quelli secondari è più
    facile. La gestione della migrazione per essere affrontata in
    maniera unanime deve essere gestito dall’origine. Perché siamo
    nazioni diverse. Se insieme lavoriamo per fermare l’immigrazione
    illegale, dando pari diritti a chi viene a vivere da noi quando
    i flussi vengono governati, è il modo migliore per affrontare
    questa materia”. Così la premier Giorgia Meloni nelle
    dichiarazioni congiunte dopo l’incontro con il primo ministro
    della Lettonia Krisjanis Karins, a Riga. (ANSA).   

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    Meloni, su difesa e sicurezza servono attenzione e lucidità

    (ANSA) – RIGA, 10 LUG – “Dopo sarò alla base militare di Camp
    Adazi dove 270 militari italiani lavorano nell’ambito della
    missione Nato Enhanced Forward Presence, e questo dimostra non
    solo l’attenzione che l’Italia riconosce ai nostri alleati che
    sono di frontiera ma anche quanto riteniamo che in tema di
    difesa e di sicurezza, in questo tempo, si debba essere
    particolarmente attenti, concentrati e lucidi”. Lo ha detto la
    presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle dichiarazioni
    congiunte al termine dell’incontro con il primo ministro della
    Lettonia Krisjanis Karins, a Riga. (ANSA).   

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    Renzi, Meloni butti giù le tasse anziché parlare di complotti

    (ANSA) – ROMA, 10 LUG – “Ieri il direttore de “La Stampa” ha
    scritto che per la Meloni il problema sono le tasse, non la
    pitonessa (soprannome della Santanché). Questa destra perderà se
    non saprà ridurre le tasse, gestire l’immigrazione, essere
    credibile in Europa. Non per qualche complotto vero o presunto
    che sia. Buttate giù le tasse, se vi riesce”. Lo scrive il
    leader di Iv Matteo Renzi nella e-news ai militanti. (ANSA).   

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    Sgarbi: ‘Facci? Non di buongusto ma si è pentito, non come me’

    Nella polemica “che mi ha investito mi rimproverano l’uso del turpiloquio, ma nel caso di Facci, non c’è. Ha utilizzato un participio passato (‘fatta’, ndr) riferito alla ragazza nella maniera in cui abitualmente si usa nel linguaggio comune tra le persone”. Lo dice il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, rispondendo all’ANSA al termine della conferenza stampa al Mic per ‘ContemporaneaMente Gualdo Tadino’. È il nuovo Festival in Umbria dell’arte contemporanea che accoglierà, dal 5 agosto al 7 gennaio il pubblico nella città umbra con mostre temporanee, giornate di studio, laboratori, incontri con curatori e artisti, percorsi tematici attraverso i 6 musei del Polo Museale. “Ho letto con attenzione l’articolo di Facci – aggiunge -. Ho trovato il gioco di parole non di buongusto” vista l’indagine in corso e “poteva risparmiarselo” ma ogni volta che si affronta la materia sessuale “mi sembra ci sia una paura delle parole, emerge una sessuofobia”.
    Facci “ha spiegato comunque che la frase non l’avrebbe più scritta. E’ una battuta forse sbagliata ma è anche vero che nella seconda parte dell’articolo ha citato il capo d’imputazione contro il figlio di La Russa”. Sgarbi commenta anche la richiesta di intervento del comitato etico della Rai: “Saviano che ha un contratto sicuro ha detto ‘bastarda’ alla Meloni. E’ vero che è un termine dal connotato politico, ma non è una gran parola. Perché il peso dell’uso del termine ‘fatta’ è maggiore?”. Quindi non vedrebbe niente di male in una collaborazione di Facci con la Rai? “No, tranne che sul piano estetico – chiosa – dovrebbe pettinarsi in modo diverso”. Tornando invece alle polemiche per il suo intervento al Maxxi, “mi ha colpito l’accusa di essere sessista, non solo perché la parola non mi piace, ma perché chiunque parli di sesso, donne o uomini, è sessista” osserva. “Il mio era un raccontino, non ho pensato che il sottosegretario non potesse avere attività sessuale – commenta sorridendo -. Avrei potuto non rispondere alla domanda, ma l’ho fatto in modo scherzoso. Non sono pentito, al massimo perplesso. Non capisco chi si potesse offendere, parlavo del mio passato” e “sono stato attaccato per un problema estetico, perché pensavo di poter parlare con il linguaggio del mio tempo”.