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    Frontex: 'La decisione su Cutro spettava all'Italia'

    Frontex ha “assolto al compito di segnalazione alle autorità italiane, la decisione se fare intervenire la Guardia di Finanza o istituire un’operazione Sar spettava a loro”. Lo ha detto il direttore esecutivo della stessa agenzia Ue, Hans Leijtens, in audizione al Parlamento europeo, rispondendo a una domanda sul naufragio al largo di Cutro. Il direttore ha evidenziato che “le immagini” condivise “in tempo reale con il Centro di coordinamento” mostravano “un’imbarcazione che in quel momento non era in pericolo ma che sollevava interrogativi” e “tutto il resto era una decisione che spettava all’Italia”.  
    “Ogni vita persa è una vita persa di troppo e penso che” trovare modi per “salvare vite debba essere in cima alla lista dei pensieri”, ha sottolineato Leijtens rivolgendosi agli eurodeputati della commissione per le Libertà civili (Libe). Nel caso vi sia “un qualche segnale” di “pericolo” per “un’imbarcazione”, Frontex “lancia il may-day e fa in modo che ognuno sia informato di quello che avviene in mare”, ha riferito il direttore esecutivo, deplorando il ripetersi “su base regolare di incidenti tragici”. Il compito dell’agenzia Ue, ha aggiunto ancora Leijtens, riguarda “le operazioni congiunte” per “cooperare con i Paesi sul campo, in mare aperto, e dare un contributo tangibile a ciò che è necessario fare per salvare vite”, e “la sorveglianza aerea multifunzionale che dispieghiamo attorno a Grecia, Italia e nel sud del Mediterraneo” allo scopo di “fornire in tempo reale informazioni ai Paesi membri”.   

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    Meloni sente von der Leyen: 'Sui migranti Ue agisca con urgenza'

    L’aula del Senato ha approvato la risoluzione proposta dalle forze di maggioranza, dopo le comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del prossimo Consiglio europeo. Il voto è avvenuto con il sistema elettronico ma senza registrazione.

    Migranti, Meloni: ‘Non attendiamo inermi il prossimo naufragio’

    “Ho sentito dire che andrei in Europa a prendere ordini. Lo diranno i fatti. Non mi vedrete mai” fare questo. “Io preferisco dimettermi, piuttosto che presentarmi al cospetto di un mio omologo europeo con i toni con i quali Giuseppe Conte andò al cospetto di Angela Merkel, a dirle che il M5s erano ragazzi che avevano paura di scendere nei consensi ma alla fine avrebbero fatto quello che l’Europa chiedeva. Preferisco dimettermi che rappresentare una nazione del genere”, ha detto ancora Giorgia Meloni in Senato, rispondendo al M5s, in conclusione della replica nel dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo.
    “Il primo banco di prova è il tema dell’immigrazione, a cui il nostro governo ha ottenuto che venisse dedicata gran parte del consiglio straordinario di febbraio. Siamo di fronte a una emergenza che sta diventando strutturale, questa definizione è la più realistica fotografia”.  
    Sulla tragedia di Cutro “la mia coscienza è completamente a posto, spero che sia a posto anche la coscienza di chi usa le morti di povera gente per fare propaganda”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Senato, nella replica alle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo riferendosi all’intervento della senatrice Tatjana Rojc, elletta col Pd.

    Agenzia ANSA

    Serracchiani, ora chiarezza. Zanella, andremo anche oltre (ANSA)

    “Lo voglio ribadire: prima di ogni ipotetico diritto a emigrare, ogni essere umano ha il diritto a non essere costretto a migrare in cerca di una vita migliore. È esattamente l’aspetto che Europa e Occidente in questi anni hanno colpevolmente trascurato”. Lo ha detto la premier sottolineando che “all’indomani della disgrazia di Cutro ho scritto al presidente della Commissione europea, al presidente del Consiglio europeo e al Consiglio Ue. Per ribadire che non possiamo attendere oltre. Non possiamo aspettare inermi il prossimo naufragio, pericolo insito per viaggi organizzati da scafisti senza scrupoli. Le frontiere dell’Italia sono le frontiere dell’Europa”. Le indicazioni dell’Ue sanciscono “il principio del coinvolgimento degli stati di bandiera delle navi Ong nelle operazioni Sar, che non devono più gravare solo sugli stati di approdo. Gli stati di bandiera che finanziano le Ong devono assumersi le responsabilità che il diritto del mare assegna loro”.
    “Questo governo è abituato a difendere l’interesse nazionale: non abbiamo mai fatto mistero di voler aumentare i propri stanziamenti in spese militari, come hanno fatto i governi precedenti, magari di soppiatto, senza metterci la faccia. Noi la faccia ce la mettiamo convinti che rispettare gli impegni sia vitale per tutelare la sovranità nazionale. La libertà ha un prezzo: se non sei in grado di difenderti lo fanno altri ma lo faranno imponendo un prezzo”. “Criticate ferocemente il governo, me, le scelte che facciamo, i provvedimenti, le nostre eventuali mancanze ma, vi prego, fermatevi un secondo prima di danneggiare l’Italia, perché questo fa la differenza”.  
    Telefonata fra la premier Giorgia Meloni e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, in vista del Consiglio europeo. Come riferisce Palazzo Chigi, “con von der Leyen, è stata condivisa l’urgenza di agire a livello europeo sulla migrazione, sottolineata dalla presidente della Commissione Europea nella sua lettera ai leader Ue, in sintonia con le priorità italiane sul tema”.

    Agenzia ANSA

    Nella missiva si parla di cooperazione rafforzata, di search and rescue, di solidarietà, ricollocazione. Von der Leyen: “Una misura di sostegno da 200 milioni per l’accoglienza” (ANSA)

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    Palazzo Chigi, commissario per la crisi idrica fino al 31 dicembre

    “Cabina di regia per accelerare e coordinare la pianificazione degli interventi infrastrutturali di medio e lungo periodo e, nel breve periodo, un commissario nazionale fino al 31 dicembre 2023, con un incarico rinnovabile e con un perimetro molto circostanziato di competenze. È quanto deciso al termine della cabina di regia sulla crisi idrica convocata a Palazzo Chigi e presieduta dal vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini”. Lo rende noto Palazzo Chigi.
    Alla riunione, si legge nella nota, hanno partecipato “anche i ministri Francesco Lollobrigida, Nello Musumeci, Roberto Calderoli, il viceministro Vannia Gava, i sottosegretari Alfredo Mantovano e Alessandro Morelli”. “In particolare – viene spiegato -, il commissario potrà agire sulle aree territoriali a rischio elevato e potrà sbloccare interventi di breve periodo come sfangamento e sghiaiamento degli invasi di raccolta delle acque, aumento della capacità degli invasi, gestione e utilizzo delle acque reflue, mediazione in caso di conflitti tra regioni ed enti locali in materia idrica, ricognizione del fabbisogno idrico nazionale. Sono in corso le valutazioni tecniche per formalizzare la soluzione definitiva”.

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    Pd: Schlein, il clima è cambiato dopo anni di disillusione

    “Il clima andando in giro è molto cambiato, e questo ci motiva e ci da una responsabilità a cambiare le cose”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein intervistata da Alessandro Cattelan a ‘Stasera c’è Cattelan su Rai2′, che andrà in onda in seconda serata. Ad Alessandro Cattelan che le ha chiesto se sente il peso di questo nuovo incarico e delle aspettative ha risposto: “Assolutamente si. Sapevamo quello che ci aspettava, una strada in salita e abbiamo messo le scarpe comode apposta – ha concluso -. Sentiamo una grande responsabilità di costruire l’alternativa a chi governa dopo anni di disillusione verso la sinistra e verso il Pd”.
    “Sto bene. È un periodo molto bello intenso, sicuramente non ci siamo ancora fermati dalla notte delle primarie. C’è stata una partecipazione straordinaria con oltre un milione di persone e non era scontato, venivamo da un periodo molto difficile dopo alcune sconfitte pesanti e si è risvegliata una speranza”, ha detto poi Elly Schlein. “La sento tutta un po’ d’ansia da prestazione ma questo ci motiva ogni giorno a cercare di rimanere con i piedi ben saldi per terra e provare a migliorare ogni giorno”, ha concluso.
    Sabato a Milano “è stata una giornata molto bella ma anche di grande preoccupazione. I figli e le figlie di queste famiglie omogenitoriali vengono ancora purtroppo molto spesso discriminati e quindi volevamo essere al loro fianco, per chiedere di riconoscere che i loro sono diritti fondamentali”, ha detto la segretaria del Pd intervistata da Alessandro Cattelan. “Io credo che bisogna lottare di più perché la pressione che è stata fatta sul Comune di Milano ma adesso anche sul Comune di Padova per smettere di trascrivere è frutto dell’ideologia che guida questa maggioranza di governo – ha aggiunto -, che ci vuole riportare molto indietro nel tempo. Invece quelle famiglie chiedono di essere in Europa e nel futuro, e che i loro figli vengano riconosciuti come lo sono anche nel resto d’Europa”. “Nella nostra proposta di legge c’è finalmente il matrimonio egualitario, perché bisogna difendere il diritto di amare indipendentemente dall’orientamento sessuale”, ha concluso.

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    Figli coppie gay: Ue, Paesi sono obbligati a riconoscerli

     “In linea con la strategia per l’uguaglianza delle persone Lgbtiq 2020-2025, la Commissione è in continuo dialogo con gli Stati membri riguardo all’attuazione delle sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea” e “ciò comprende anche l’obbligo per gli Stati membri di riconoscere” i figli “di genitori dello stesso sesso, ai fini dell’esercizio dei diritti conferiti dall’Ue”. Lo scrive il commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders, rispondendo a un’interrogazione sui diritti delle famiglie arcobaleno in Italia promossa dagli eurodeputati del Movimento 5 Stelle. 
    “La risposta della Commissione europea” sui diritti delle famiglie arcobaleno in Italia, “a nome del commissario per la Giustizia Didier Reynders, pone fine alle inutili e dannose polemiche di questi giorni sul caso del riconoscimento e dei diritti dei figli di coppie omogenitoriali”. Così in una nota Tiziana Beghin, capo delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, commentando la replica di Bruxelles. “La Commissione – evidenzia l’eurodeputata – ricorda che ‘in linea con la strategia per l’uguaglianza delle persone LGBTIQ 2020-2025’ e in funzione del ‘continuo dialogo con gli Stati membri riguardo all’attuazione delle sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea’, è obbligatorio per gli Stati membri ‘riconoscere la filiazione di un minore con genitori dello stesso sesso ai fini dell’esercizio dei diritti conferiti dall’UE’. Sono parole chiare, inequivocabili, che non possono che andare nella direzione indicata dal Movimento 5 Stelle, nel rispetto dei diritti civili e del riconoscimento dei diritti dei figli delle coppie omogenitoriali”. “Lo spettacolo indecoroso a cui stiamo assistendo, ad opera di questo governo, merita di terminare e questa precisazione della Commissione europea ne è la giusta e sacrosanta parola finale”, aggiunge Beghin.

    Agenzia ANSA

    Si tratta della pdl Varchi (FdI) che sarà abbinata a quella della Lega e quella di Fi (ANSA)

       

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    Maternità surrogata: per il centrodestra 'reato universale'

    La commissione Giustizia della Camera ha deciso di calendarizzare le proposte di legge del centrodestra sulla maternità surrogata. Si tratta della pdl Varchi (FdI) che sarà abbinata a quella della Lega e quella di Fi. “Tutto il centrodestra – commenta Carolina Varchi – e’ d’accordo nel rendere la maternità surrogata reato universale: le diverse proposte sono sovrapponibili.”. Ciro Maschio (FdI), presidente della Commissione, riferisce che l’esame delle proposte inizierà tra domani e giovedì.

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    Lazio: Rocca, in mia Regione nessun arretramento sulla 194

    (ANSA) – ROMA, 21 MAR – “Per me il rispetto dei diritti e
    della parità di genere è intimamente connesso alla mia identità,
    al rispetto dei diritti degli esseri umani. Quindi, non ci sarà
    nessuno arretramento sulla legge 194 perché in quest’Aula le
    leggi si applicheranno. Ma non confondiamo un diritto legittimo
    e inderogabile della donna con le politiche attiva della
    natalità, perché non sono in contraddizione. La politica della
    famiglia non è in contraddizione con i diritti”. Lo ha detto
    Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, durante il suo
    intervento di replica in Consiglio regionale. (ANSA).   

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    Opposizioni chiedono accesso civico agli atti su Cutro

    (ANSA) – ROMA, 21 MAR – Le opposizioni in Parlamento hanno
    chiesto l’accesso civico alle informazioni e ai documenti
    amministrativi relativi al naufragio di Steccato di Cutro dello
    scorso 26 febbraio. La richiesta è indirizzata al presidente del
    Consiglio Meloni, ai ministri Salvini e Piantedosi, ai prefetti
    Valenti e Galzerano, e al Centro nazionale di coordinamento del
    soccorso in mare. Il documento, presentato in conferenza stampa
    alla Camera, è stata firmato dai deputati Serracchiani del
    Partito Democratico, Silvestri del Movimento 5 Stelle, Richetti
    di Azione-Italia Viva, Fratoianni di Alleanza Verdi e Sinistra,
    e Magi di +Europa. “Le notizie che arrivano dai giornali ci
    inducono a chiedere chiarezza”, ha dichiarato Debora
    Serracchiani, che ha moderato la conferenza. La deputata
    Zanella, di Avs, ha aggiunto: “se anche con questa richiesta non
    dovessimo avere informazioni adeguate, andremo oltre. Certo non
    ci fermiamo. Insieme valuteremo quali altre vie intraprendere: è
    una questione di giustizia”. (ANSA).