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    La Turchia pronta a ratificare il protocollo di adesione Nato della Svezia. Ma manca ancora l’Ungheria

    Bruxelles – Si sta per chiudere uno dei capitoli più spinosi degli ultimi due anni all’interno della Nato: lo stallo turco sulla ratifica del protocollo di adesione della Svezia all’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord, ma un altro rischia di diventare ancora più imbarazzante. Mentre la Grande Assemblea Nazionale Turca è pronta a ratificare in settimana (tra oggi e giovedì) il protocollo di adesione di Stoccolma sei mesi dopo l’intesa decisiva tra i leader dei due Paesi al vertice Nato di Vilnius, il primo ministro dell’Ungheria, Viktor Orbán, ha reso noto di aver invitato il primo ministro svedese, Ulf Kristersson, a Budapest per “negoziare l’adesione della Svezia alla Nato“.

    Da sinistra: il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdoǧan, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, e il primo ministro della Svezia, Ulf Kristersson, a Vilnius (10 luglio 2023)Quello turco sembrava l’ostacolo più arduo da superare per le aspirazioni della Svezia di diventare il 32esimo membro dell’Alleanza Atlantica, considerato il continuo rinvio imposto dal presidente Recep Tayyip Erdoǧan per una serie di criteri a suo avviso non rispettati secondo il memorandum d’intesa firmato alla vigilia del vertice di Madrid del 2022. Tra queste in particolare le richieste di estradare i membri del movimento politico-militare curdo del Pkk (Partito dei lavoratori del Kurdistan). La posizione irremovibile del leader turco ha portato al punto più basso dei rapporti con gli altri alleati in occasione del via libera alla richiesta della Finlandia, quando è stato invece ribadito lo stop a Stoccolma: in questo modo è sfumato l’ingresso congiunto dei due Paesi scandinavi nell’Alleanza Atlantica nello stesso giorno (il 4 aprile 2023). Appena prima dell’inizio del vertice di Vilnius nel luglio dello scorso anno – e dopo aver minacciato di voler legare il percorso di allargamento della Nato a quello di adesione della Turchia all’Unione Europea – lo stesso Erdoǧan ha dato il via libera all’ingresso della Svezia in un trilaterale risolutorio con il premier Kristersson e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. A distanza di sei mesi il Parlamento turco è pronto a rispettare l’impegno di ratificare il protocollo di adesione di Stoccolma, mettendo fine al suo ostruzionismo.

    Il primo ministro dell’Ungheria, Viktor Orbán (credits: Javier Soriano / Afp)Ma ora tutti gli occhi sono puntati sull’Ungheria di Orbán, che si sta distinguendo in senso negativo a Bruxelles per i suoi continui ricatti non solo all’interno dell’Unione Europea (in particolare sulle questioni dei fondi Ue e del sostegno all’Ucraina) ma anche della Nato. Mentre l’attenzione era tutta rivolta ad Ankara e alle minacce esplicite di Erdoǧan di bloccare il processo in caso di non rispetto delle condizioni richieste, a Budapest il dossier della ratifica del protocollo di adesione della Svezia alla Nato non è mai avanzato soprattutto per il contrasto diplomatico tra i due Paesi membri Ue. Proprio durante il semestre di presidenza svedese del Consiglio dell’Ue (tra gennaio e luglio 2023), il premier Kristersson è stato particolarmente duro nelle sue critiche all’erosione dello Stato di diritto determinato dal governo Orbán e tutt’ora è uno dei leader più intransigenti sui ricatti del premier ungherese al tavolo del Consiglio Europeo. Il messaggio di Orbán sul “negoziare l’adesione della Svezia alla Nato” è anche un chiaro segnale di subordinazione del Parlamento ungherese alle decisioni del premier (così come successo in Turchia), considerato anche il fatto che a oggi non è in agenda un voto per la ratifica del protocollo di adesione di Stoccolma.I passi della Svezia per entrare nella NatoPer diventare membro della Nato, un Paese deve inviare una richiesta formale, precedentemente approvata dal proprio Parlamento nazionale. A questo punto si aprono due fasi di discussioni con l’Alleanza, che non necessariamente aprono la strada all’adesione: la prima, l’Intensified Dialogue, approfondisce le motivazioni che hanno spinto il Paese a fare richiesta, la seconda, il Membership Action Plan, prepara il potenziale candidato a soddisfare i requisiti politici, economici, militari e legali necessari (sistema democratico, economia di mercato, rispetto dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali, standard di intelligence e di contributo alle operazioni militari, attitudine alla risoluzione pacifica dei conflitti). Questa seconda fase di discussioni è stata introdotta nel 1999 dopo l’ingresso di Polonia, Ungheria e Repubblica Ceca, per affrontare il processo con aspiranti membri con sistemi politici diversi da quelli dei Paesi fondatori dell’Alleanza, come quelli ex-sovietici.

    La procedura di adesione inizia formalmente con l’applicazione dell’articolo 10 del Trattato dell’Atlantico del Nord, che prevede che “le parti possono, con accordo unanime, invitare ad aderire ogni altro Stato europeo in grado di favorire lo sviluppo dei principi del presente Trattato e di contribuire alla sicurezza della regione dell’Atlantico settentrionale”. La risoluzione deve essere votata all’unanimità da tutti i Paesi membri. A questo punto si aprono nel quartier generale a Bruxelles gli accession talks, per confermare la volontà e la capacità del candidato di rispettare gli obblighi previsti dall’adesione: questioni politiche e militari prima, di sicurezza ed economiche poi. Dopo gli accession talks, che sono a tutti gli effetti una fase di negoziati, il ministro degli Esteri del Paese candidato invia una lettera d’intenti al segretario generale dell’Alleanza.Il processo di adesione si conclude con il Protocollo di adesione, che viene preparato con un emendamento del Trattato di Washington, il testo fondante dell’Alleanza. Questo Protocollo deve essere ratificato da tutti i membri, con procedure che variano a seconda del Paese: in Italia è richiesto il voto del Parlamento riunito in seduta comune, per autorizzare il presidente della Repubblica a ratificare il trattato internazionale. Una volta emendato il Protocollo di adesione, il segretario generale della Nato invita formalmente il Paese candidato a entrare nell’Alleanza e l’accordo viene depositato alla sede del dipartimento di Stato americano a Washington. Al termine di questo processo, il candidato è ufficialmente membro dell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord.

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    G7, Draghi: Non abbiamo preso una strada dura verso la Cina

    Bruxelles – “Il comunicato finale rispecchia perfettamente la nostra posizione. Non abbiamo preso una strada particolarmente dura verso la Cina”: così il presidente del Consiglio Mario Draghi spiega la sintesi del punto forse più importante all’ordine del giorno del G7 che si è concluso ieri in Cornovaglia. Una posizione ferma ma non troppo dura perché “con la Cina bisogna cooperare, in vista del G20, degli impegni sul clima, e per la ricostruzione del mondo dopo la pandemia – spiega Draghi alla stampa -, ma lo faremo in maniera franca, dicendo cosa non va bene secondo noi, e che cosa non si concilia con la nostra visione del mondo”. E, come ha detto Joe Biden ai colleghi “il silenzio sulla Cina è complicità”, ha riferito Draghi. Dunque il presidente del Consiglio è andato anche un po’ oltre il tema Cina, affermando che vanno fermate “le autocrazie che inquinano l’informazione, interferiscono nei processi elettorali, usano la disinformazione, fermano gli aerei in volo, rapiscono, uccidono, non rispettano i diritti umani, usano il lavoro forzato”.
    Il premier è soddisfatto di queste giornate britanniche, perché con gli USA è ripartita “l’alleanza tradizionale che il periodo di Trump aveva seriamente incrinato”. Un’alleanza che invece non sembra essere ripartita alla grande tra USA e Gran Bretagna, poiché da parte statunitense si è mostrata molta durezza per le minacce di Boris Johnson di voler violare l’accordo di separazione post Brexit per quanto riguarda l’Irlanda del Nord, il rispetto del quale per l’amministrazione Biden è una sorta di prerequisito per la credibilità internazionale di Londra.
    Nei rapporti con la Cina però l’Italia sente di avere un “neo” rispetto agli altri partner, la firma, durante il primo governo Conte, del memorandum sulla Via della Seta, e Draghi annuncia che quel testo “verrà esaminato con attenzione”.
    L’Italia non è in realtà sola nella politica di prudenza nei confronti di Pechino, anche la cancelliera tedesca Angela Merkel e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, cercano un approccio che non blocchi le relazioni, che Draghi spiega deve essere basato su tre principi: “cooperazione, competizione e franchezza”.
    Oggi a Bruxelles, a margine del vertice NATO, Draghi incontrerà anche il presidente turco Erdogan. Sarà un incontro non facile, dopo che l’ex presidente della BCE ha definito un dittatore il leader turco, e dunque dalla Cornovaglia prepara il terreno, spiegando che “il ruolo della Turchia è importantissimo. Deve e vuole rimanere un partner affidabile dell’Alleanza atlantica”.

    Oggi a Bruxelle l’incontro con Erdogan durante il vertice NATO

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    Italia-Turchia, Erdogan: “Parole di Draghi indecenti”

    Roma – Quella “dichiarazione del presidente del Consiglio italiano è stata una totale maleducazione. Parole indecenti”. A una settimana da quelle accuse,  Recep Tayyip Erdogan, citato dall’agenzia Anadolu, ha replicato al premier Mario Draghi che in una conferenza stampa lo aveva definito “dittatore”. Parole che erano state pronunciate dal premier commentando il Sofagate, l’incidente della sedia mancante per Ursula von der Leyen in occasione dell’incontro UE Turchia.
    Il presidente turco, ha poi ribadito il paragone con il ventennio già fatto dal ministro degli Esteri, Mevlut Cavusoglu: “Prima di fare una dichiarazione del genere bisogna conoscere la propria storia”.
    La tensione tra Italia e Turchia dunque resta ancora alta, nonostante gli sforzi delle diplomazie che in questi giorni hanno lavorato per smorzare. La vicenda ha poi messo in allarme gli operatori economici e fatto temere riflessi sugli scambi molto vantaggiosi per entrambi i Paesi che raggiungono i 15 miliardi di euro (7,7 miliardi di export e 7,2 miliardi di importazioni).
    Un punto su cui il presidente turco nella sua replica ha rincarato la dose concludendo che “Draghi ha purtroppo danneggiato lo sviluppo delle relazioni Turchia-Italia”.

    Il presidente turco dopo una settimana ha replicato all’attacco di Draghi che lo aveva definito “dittatore”

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    L’UE organizza una visita in Turchia in pompa magna. Forse è troppo

    germanyintheeu RT @RegSprecher: Gleich live: Pressekonferenz von Kanzlerin #Merkel und Gesundheitsminister @jensspahn nach dem Gespräch mit den Ländern zu…Europarl_IT Dal coronavirus alla lotta ai tumori, fino alla tutela della qualità di aria, acqua e cibo.

    Scopri tutte le misure… https://t.co/JfMGXMwKKYMalosseHenri IRA de Bastia – IRA de Bastia était en direct. | Facebook https://t.co/BcEcO7wB03jwojc Ktoś mądry (zapomniałem nazwiska) powiedział, że troskę o bezpieczeństwo żywnościowe i stosunek do rolnictwa najbar… https://t.co/F6fVv9XMD7Antonio_Tajani Sui #vaccini nelle #farmacie passa la linea di @forza_italia. Sarà più facile vaccinare i cittadini. Soprattutto an… https://t.co/Ov8bqKrKyPlapopistelli Iceland. What else ? https://t.co/aK0TwpdHoGMajaEUspox RT @eu_near: The Brussels V Conference “Supporting the future of Syria and the region” kicks off today at 10:00 CET with the #DayofDialogue…eu_near RT @MariaHadjitheEU: #SyriaConf2021 pledges for #Syria & neighboring counties including 🇯🇴#Jordan https://t.co/uXGDl4KIOe

    @MoPIC_Jordan @F…CarloCalenda Dall’inizio della pandemia abbiamo sempre accettato senza discutere le misure di contenimento. Con Walter abbiamo l… https://t.co/gtjjk5qLnJeu_near At the #SyriaConf2021, the international community pledged €5.3 billion for 2021 & beyond for #Syria & the neighbou… https://t.co/gMgXLWIkowansaeuropa Gli enti locali europei chiedono un maggiore coinvolgimento nelle iniziative del @Europarl_IT in vista della… https://t.co/adDP4chaF1eu_eeas The international community has pledged a total of €5.3 billion to support the future of Syria and the region at th… https://t.co/LbAR8NjRUVJanezLenarcic https://t.co/pM1ywYIVi7JanezLenarcic At the #SyriaConf2021 the intl. community pledged €5.3 billion for 2021 and beyond for 🇸🇾 and the neighbouring coun… https://t.co/KiwN8J82LtRosaBalfour RT @Judy_Dempsey: As ever @PeterKellner1 has that special take on the @UKMisBrussels #EU relationship. The loud boasts of defiance by @10Do…EPPGroup 👏We welcome the European Commission’s efforts to restrict the distribution of vaccines 💉 leaving Europe to other va… https://t.co/8U0VfDxFEHEuroparl_IT Quali sono le funzioni e i compiti del Presidente del Parlamento europeo? Come viene eletto? Quanto dura il suo inc… https://t.co/ZeOn5btteHbrandobenifei Approvata delega per #AssegnoUnico per i figli, destinato a entrambi i genitori, che accompagnerà tutti i figli dal… https://t.co/0w6TJziWRz

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    Crisi UE-Turchia: Erdogan schiera carri armati al confine greco

    luigidimaioVi dicono che con il taglio di 345 parlamentari verrebbe meno la rappresentatività in parlamento. Sono bugie. Sann… https://t.co/cdlJxn4VLF

    Bulc_EUDo you want to know #why the interest in #ecocivilisation is growing? Join us at webinar on 16th& 23rd September… https://t.co/f27vMA00yH

    nomfupI Roxy Music, rega’. I Roxy Music

    nomfupRT @thematthill: .@TeamJoe is tapping into online grassroots enthusiasm and partnering with a teen who started a popular @JoeBiden Instagra…

    GiacomoFassinaRT @caritas_milano: “Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora” Anna Frank #Colleferro #WillyMonteiro https://t.co…

    eu_eeasStrongly condemn the unabating arbitrary & unexplained arrests & detentions on political grounds in #Belarus. Expec… https://t.co/2yZzpXe4P8

    nomfupRT @nytpolitics: The Chinese government has stopped renewing press credentials for foreign journalists working for American news organizati…

    RebHarmsRT @ichbinilya: fuck.

    jduchRT @EuroParlPress: Press release: COVID-19: @EP_Environment MEPs want safe vaccines, full transparency and liability for companies: https:/…

    eurodeputatipdRT @paolodecastro: ???In che modo e in che tempi la @EU_Commission pensa di mettere a disposizione i 7,5 miliardi del #RecoveryFund❓?Occorr…

    RebHarmsFacing escalating repression by #Lukashenka : Media Solidarity for #Belarus is urgently needed. Fundraising is a pr… https://t.co/QtXGL1sOMZ

    ElisaFerreiraECVery fruitful discussion with @NadiaCalvino on how to invest the exceptional ??financial means to ensure a quick an… https://t.co/vlWugTVls0

    eunewsitSerbia-Kosovo: ‘pace economica’ grazie alla mediazione USA, ma il processo di integrazione in UE rischia di essere… https://t.co/qxgZfkXJf3

    ftbrusselsThe perils of Britain’s Brexit brinkmanship https://t.co/V5wqSfySgk

    GreensEFART @micha_bloss: Breaking news: @vonderleyen admits that a reduction path of -55% by 2030 is a must in the #ClimateLaw. But #PlanetaryEme…

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    ElisaFerreiraECExcelente reunião de trabalho com 3 membros do Governo ??: Augusto Santos Silva (MNE) Nelson de Souza (Planeamento… https://t.co/Gh0TdY8Sfa

    SKyriakidesEURT @EU_Commission: Ever had questions about the EU? Ahead of her #SOTEU speech on 16 September, president @vonderleyen is ready to give yo…

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    OECD?️ “I am confident that countries can find ways to reconcile health and safety and education needs – and it is vita… https://t.co/4yCH3nxdZt

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    Senza progressi nel dialogo con la Turchia, l’UE valuterà nuove restrizioni

    Josep Borrell, alto rappresentante UE per la politica estera e di sicurezza e Mevlut Çavuşoğlu, ministro degli Esteri turco [Ankara, 6 luglio 2020]
    In relazione alle tensioni con Grecia e Cipro nel Mediterraneo orientale. Al Gymnich di Berlino tra i ministri degli Esteri europei si fa concreta l’ipotesi di sanzioni contro Ankara che saranno sul tavolo del Consiglio europeo del 24 e 25 settembre