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    Conflitto Israele-Palestina, “proteggere i civili” è la priorità di Bruxelles. Domani riunione straordinaria dei ministri Esteri UE

    Bruxelles – A una settimana esatta dalla ripresa del conflitto tra Israele e Palestina, il quadro della situazione può essere tracciato da pochi – ma tragici – numeri: 197 palestinesi sono stati uccisi dai raid aerei israeliani su Gaza, tra cui almeno 58 bambini e 34 donne, e altri 1.235 feriti, mentre 10 israeliani hanno perso la vita a causa dei razzi lanciati da Hamas verso il sud del Paese (lo riportano rispettivamente il ministero della Salute palestinese e le Forze di Difesa israeliane). È la più grave escalation di violenza dal 2014 a oggi, che sta mettendo le diplomazie mondiali di fronte a grossi interrogativi sulle modalità di difesa di Israele e sul suo ininterrotto processo di occupazione abusiva dei territori palestinesi.
    Mentre il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sta cercando (al momento senza successo) di trovare una posizione comune per un cessate il fuoco “immediato”, come confermato dal segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, anche l’Unione Europea si sta muovendo per “agire come un attore politico e diplomatico unito“. Lo ha spiegato oggi (lunedì 17 maggio) Peter Stano, portavoce dell’alto rappresentante UE per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, commentando la convocazione d’urgenza dei ministri degli Affari esteri UE di domani. “La riunione straordinaria ci permetterà di capire come affrontare al meglio l’escalation di violenza a Gaza, in Israele e nei territori palestinesi occupati”, ha riferito alla stampa, ponendo l’accento sul fatto che “la nostra priorità è la de-escalation, proteggere i civili e trovare soluzioni sostenibili sul lungo periodo“.

    In view of the ongoing escalation between Israel and Palestine and the unacceptable number of civilian casualties, I am convening an extraordinary VTC of the EU Foreign Ministers on Tuesday. We will coordinate and discuss how the EU can best contribute to end the current violence
    — Josep Borrell Fontelles (@JosepBorrellF) May 16, 2021

    Traspare cautela dalle parole di Stano che, pressato dai giornalisti, ha dato un colpo al cerchio e uno alla botte. Da una parte, “è sempre stata chiara” la posizione di Bruxelles sulle colonie israeliane e le relative espulsioni di cittadini palestinesi nei territori occupati: “Sono illegali e non in linea con la legge internazionale, perché impediscono il raggiungimento di una soluzione stabile nella regione“. Ma allo stesso tempo, “non dobbiamo dimenticare che Hamas ha iniziato a lanciare razzi indiscriminatamente su Israele, con l’obiettivo di colpire civili”, e questo per Bruxelles è “un atto terroristico inaccettabile”. In questo senso si definisce il “diritto di Israele di difendersi”, anche se l’UE ribadisce che la risposta “deve essere proporzionata e non deve violare le leggi internazionali”.
    A questo proposito va ricordata la polemica con il governo di Benjamin Netanyahu sull’abbattimento dell’edificio al-Jala in pieno centro a Gaza (lo scorso sabato 15 maggio), dove avevano sede al-Jazeera e diverse agenzie internazionali di informazione, tra cui Associated Press. “L’attacco israeliano è estremamente preoccupante, perché la sicurezza dei giornalisti è essenziale, specialmente in aree di conflitto“, ha commentato il portavoce della Commissione UE. “I media devono poter lavorare in uno scenario sicuro e riportare cosa sta accadendo in modo libero e indipendente”. Ma, aldilà degli operatori dell’informazione, il vero punto focale è la protezione dei civili: “Ogni vita persa è una tragedia e stiamo lavorando con i partner per fermare questa escalation”. L’obiettivo è ambizioso: “Dobbiamo cercare di risolvere il problema alla radice, ovvero puntare alla soluzione sostenibile e duratura dei due Stati indipendenti“. Serviranno ancora ventiquattro ore per capire se e come i Paesi membri UE riusciranno a spingere in questa direzione in modo unito.

    Non si ferma il lancio di razzi di Hamas verso il sud del Paese e i raid israeliani su Gaza, mentre si aggrava il bilancio delle vittime. I Ventisette convocati d’urgenza dall’alto rappresentante Borrell per rispondere all’escalation di violenza “come un attore politico e diplomatico unito”

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    Bielorussia, Consiglio Affari Esteri lavora al nuovo pacchetto di sanzioni UE contro regime Lukashenko

    Bruxelles – Non sono bastati tre pacchetti di sanzioni contro il regime del presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, per mettere fine alla repressione nel Paese. Nel corso del Consiglio Affari Esteri di oggi (lunedì 10 maggio), i ministri UE hanno deciso di iniziare a lavorare su un quarto ciclo di sanzioni, che dovrebbe essere in arrivo “nelle prossime settimane”.
    È quanto anticipato in conferenza stampa dall’alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell: “Non si ferma in Bielorussia la repressione e l’opera di intimidazione da parte del regime contro i suoi cittadini“, che dal 9 agosto dello scorso anno, il giorno delle contestate elezioni presidenziali, stanno dando vita a proteste pacifiche. “Nel nuovo pacchetto prenderemo in considerazione tutto quello che sta succedendo nel Paese”, ha aggiunto l’alto rappresentante UE, incluso il fatto che “ora è stata presa di mira anche la comunità polacca“.

    Lo ha annunciato l’alto rappresentante Borrell al termine del vertice con i ministri dei Paesi membri: “Non si ferma la repressione nel Paese, ora è stata presa di mira anche la comunità polacca”

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    Balcani occidentali, Borrell agli Stati: “Allargamento nella regione è l’unica prospettiva”

    Bruxelles – I Paesi membri UE stanno continuando a temporeggiare su dossier che andrebbero trattati come prioritari, e il tempo a disposizione sta finendo. È questo il rimprovero dell’alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, ai ministri degli Esteri europei, troppo disattenti su una parte d’Europa su cui l’Unione si gioca futuro e credibilità. “È la prima volta da due anni che il Consiglio Affari Esteri prende una posizione sui Balcani occidentali, è ora di guardare alla regione in ottica geo-strategica”. Uno sfogo che riassume le difficoltà a lavorare sul file nonostante il ripetere ai Paesi balcanici di essere a un passo dall’obiettivo.
    Al termine del Consiglio Affari Esteri di oggi (lunedì 10 maggio), l’alto rappresentante UE ha ribadito una volta di più come l’allargamento verso i Balcani occidentali sia “una delle nostre priorità strategiche” e lo dimostra il fatto che oggi questo punto sia stato discusso anche prima del rapporto con gli Stati Uniti nella lotta ai cambiamenti climatici, due temi – clima e relazioni transatlantiche – in alto nelle agende delle capitali. “C’è stata una lunga discussione”, ha spiegato Borrell in conferenza stampa, che tra le righe ha coinvolto la questione del presunto non paper della Slovenia sul completamento della dissoluzione dell’ex-Jugoslavia. Non è un caso se i ministri hanno ribadito con fermezza il “rispetto dei confini e della regione in generale“, mentre Borrell ha aggiunto che “non ci devono essere dubbi sull’integrità e la sovranità della Bosnia-Erzegovina”.
    L’alto rappresentante UE per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell
    Ma la questione è più complessa e coinvolge le difficoltà dell’Unione nel farsi percepire come presenza affidabile sia a livello di distribuzione dei vaccini anti-COVID, sia come garante di un futuro europeo per i Balcani. “Sul fronte della pandemia COVID-19, dobbiamo ricordare costantemente che stiamo donando i vaccini, non li stiamo vendendo“, è stato il secco commento di Borrell, “e soprattutto non mettiamo condizioni a chi li riceve”.
    Sul fronte della prospettiva europea, invece, “c’è bisogno di un impegno politico più forte con i nostri partner nella regione“. Per Borrell è necessario rinforzare la “narrativa positiva” sull’attuazione delle riforme che garantiscono l’accesso all’Unione, ma anche i Paesi membri devono fare di più. “Oggi abbiamo parlato a livello teorico, adesso bisogna prendere azioni concrete“, perché “non possono passare altri due anni prima di rivedere i Balcani occidentali nell’agenda del Consiglio”. C’è bisogno di aprire i quadri negoziali con Albania e Macedonia del Nord, portare avanti i negoziati con Serbia e Montenegro, liberalizzare i visti per i cittadini del Kosovo e stimolare il processo di riforme costituzionali in Bosnia ed Erzegovina: “Parleremo di tutto questo con i leader balcanici a Bruxelles la settimana prossima“, ha anticipato Borrell.
    Scendendo più nel dettaglio, l’alto rappresentante UE ha dichiarato che “la Bulgaria è stata incoraggiata a trovare una soluzione con la Macedonia del Nord, perché Skopje ha rispettato tutte le condizioni e tutti gli altri ministri sono d’accordo” (spegnendo per il momento le ipotesi di una separazione dei dossier Albania-Macedonia per permettere a Tirana di andare avanti più velocemente). Mentre il dialogo tra Serbia e Kosovo “riprenderà entro la fine di giugno” ed è stata scartata qualsiasi ipotesi di ripartenza dei negoziati su presupposti diversi da quelli del 2020, come ventilato dai nuovi leader kosovari: “Devono studiare il dossier con attenzione e possiamo dare loro tutte le informazioni di cui hanno bisogno”, ha puntualizzato l’alto rappresentante Borrell.
    La posizione dell’Italia
    Da quanto si apprende a Bruxelles, durante il Consiglio Affari Esteri il ministro italiano Luigi Di Maio ha avvertito che “dopo l’eccellente risposta data nella prima fase della pandemia”, l’Unione Europea “si sta giocando la credibilità nei Balcani occidentali”. Questo perché non si riesce a trovare una soluzione alle difficoltà nell’aiutare la regione attraverso l’invio di vaccini. “Si sta generando un sentimento di sfiducia nei confronti dell’Unione Europea“. Secondo Di Maio, non bastano i messaggi di sostegno e lo dimostra il fatto che “la nostra postura politica è troppo debole rispetto all’impegno finanziario elevato” nella penisola.
    Il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio
    Al centro dell’intervento del ministro degli Esteri italiano c’è “l’adozione di conclusioni sui Balcani occidentali” e soprattutto il “rilancio del processo di allargamento” dell’UE nella regione. “Appare ancor più urgente, alla luce del rinnovato attivismo di attori terzi che possono facilmente riempire il vuoto creato dalle nostre indecisioni“. Nonostante non si possano “né creare scorciatoie, né diluire le riforme”, allo stesso tempo va evitato un circolo vizioso per cui l’assenza di una prospettiva europea concreta “rallenti o arresti il progresso dello Stato di diritto”, ha aggiunto Di Maio.
    Da parte dell’Italia c’è l’impegno per rivitalizzare il processo di allargamento, attraverso un “documento recentemente predisposto, con messaggi-chiave”. Il primo punto è lo sblocco dello stallo sull’adozione dei quadri negoziali con Albania e Macedonia del Nord. Il secondo passo, l’avanzamento nei negoziati con la Serbia, “in occasione della Conferenza intergovernativa di fine giugno”. L’UE non potrà permettersi di ignorare “quella che resta la domanda più forte che proviene dalla regione”, ha concluso il ministro italiano, con una nota sinistra: “Senza risultati sul fronte dell’allargamento, sarà difficile stabilizzare definitivamente la regione”.

    L’alto rappresentate duro con i ministri degli Esteri: “Non possono passare altri due anni prima che il Consiglio prenda una posizione sulla regione”. Rispetto dei confini, non si separano i dossier Albania-Macedonia del Nord e ripresa del dialogo Serbia-Kosovo entro fine giugno

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    Navalny avvelenato, il Consiglio dell’UE adotta sanzioni contro 6 stretti collaboratori di Putin

    Il presidente russo, Vladimir Putin, con il vice-capo di stato maggiore dell’esecutivo presidenziale, Sergei Kiriyenko
    Si tratta di Andrei Yarin, capo della direzione per gli Affari interni dell’amministrazione presidenziale, il suo braccio destro, Sergei Kiriyenko, due vice-ministri della Difesa e altri due funzionari. Nella lista anche l’Istituto statale coinvolto nella produzione dell’agente chimico somministrato all’oppositore

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    Bielorussia, non c’è unanimità sulle sanzioni. Cipro frena e i ministri degli Esteri non decidono

    nomfupQuello che trovo sempre straordinario delle elezioni è il rovesciamento totale, repentino dei luoghi comuni in altri luoghi comuni

    Antonio_TajaniCi vediamo tra poco a #portaaporta! @RaiUno https://t.co/HDYKWu4xJR

    MalmstromEURT @VeraJourova: History is being written in #Belarus – thanks to the immense courage of Sviatlana #Tsikhanouskaya and all the brave women…

    vonderleyenGood discussion with Peter Piot, our special advisor on #COVID19, on the evolution of the pandemic.We’re keeping a… https://t.co/d4s7Mt7Uv4

    TimmermansEUAs #ClimateWeek begins, I spoke with CEOs about our new 2030 target. Something’s in the air and it’s great to see b… https://t.co/7CbmfVAly9

    Antonio_TajaniIl centrodestra nel 2017 governava 3 regioni. Nel 2020 ne governa 15. Ora ci aspettiamo che il governo inizi a coll… https://t.co/U2nLnHbHwE

    M5S_EuropaDa anni i cittadini chiedevano Istituzioni più snelle ed efficienti e per anni i partiti hanno voltato loro le spal… https://t.co/D0cGrXd8ar

    VDombrovskisTransatlantiskās attiecības ir nozīmīgākā tirdzniecības plūsma pasaulē – tās preču & pakalpojumu tirdzniecības vērt… https://t.co/zS3gjlasos

    cristinascarfiaMatteo #Salvini che cita @TgLa7 il Giudice #Livatino e che lo fa tra le varie ed eventuali è semplicemente nauseant… https://t.co/CyH3IrHeyd

    VDombrovskisRT @LRZinas: Tirdzniecībai ir jābūt ne tikai brīvai, bet arī taisnīgai, intervijā uzsvēra Eiropas Komisijas prezidentes izpildvietnieks @VD…

    cristinascarfiaRT @AlRobecchi: +++ ULTIM’ORA +++ Renzi-Calenda-PiùEuropa, inviata una squadra di spelelogi

    JosepBorrellFOur ambition is clear: we want a stronger EU-Africa partnership. At informal development ministers meeting next wee… https://t.co/xHgrHvDL1T

    PaoloGentiloniBella serata. Grazie a chi ha combattuto. Grazie @nzingaretti

    ftbrusselsLawyers offer Johnson help to break state aid impasse in EU talks https://t.co/kOHUbckIwB

    nomfupRT @maddai_: L’applauso per @EugenioGiani, arrivato alla sede del PD di Firenze per dichiarare la vittoria in Toscana?? https://t.co/BrW3dX…

    eurodeputatipdRT @itinagli: Oggi ho partecipato a un interessante dibattito sulle tassazioni con @PaoloGentiloni e @OlafScholz. Credo che una riforma fis…

    TheProgressivesWith all the repression against Belarusian people under Lukashenko, it is regretful that EU Foreign Affairs failed… https://t.co/l3WbUOks5F

    JosepBorrellFDuring meeting of EU Foreign Ministers #FAC, we stressed our solidarity with the people of Belarus in their democra… https://t.co/RaOzBb5Mjw

    eu_eeasOver 1.5 billion children are out of ? school and at least 1 in 3 cannot access remote learning. In the midst of… https://t.co/Bbm6VA2GTy