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    Concertone e polemiche, una storia che si ripete

    La discussione a distanza tra Carlo Rovelli e Guido Crosetto è solo l’ultimo capitolo di una lunga storia di vicende polemiche che accompagnano da sempre il Concerto del Primo Maggio, che da tradizione è trasmesso in diretta dalla Rai, e dunque soggetto all’imprevedibilità del momento.
    I primi reprobi ufficiali sono Elio e le Storie Tese: era il 1991, seconda edizione. Durante Sabbiature parlarono di una vicenda giudiziaria che aveva riguardato Giulio Andreotti: la regia allora staccò su una più rassicurante intervista di Vincenzo Mollica a Ricky Gianco nel backstage. La band milanese entrò subito nella lista dei sorvegliati speciali del Primo maggio.
    Nel 1993 scoppiò il caso Pelù, che dopo questo episodio fu tenuto lontano da piazza San Giovanni per qualche anno. I Litfiba erano all’apice del successo: nel backstage, durante un’intervista con Mollica, il frontman mise un preservativo sul microfono, provocando la reazione imbarazzata e irritata del giornalista. Poi sul palco criticò Papa Wojtyla per le sue posizioni su aborto e contraccezione.
    Nel 2003 fu Daniele Silvestri a finire nel mirino: indossando una maglietta con il ritratto dell’allora premier Silvio Berlusconi, prima del brano Il mio nemico attaccò il governo per le sue posizioni nei confronti della magistratura.
    Si arriva al 2007 per uno dei casi più rumorosi: Andrea Rivera, che conduceva il Concertone, parla contro il Vaticano per la mancata concessione dei funerali a Piergiorgio Welby.    L’Osservatore Romano scrive di “vili attacchi e di un atto di terrorismo”. Si dissociano tutti, primi tra tutti la Rai e i sindacati. L’unico a rimanere fermo sulla sua posizione è Rivera la cui carriera di sicuro non ha beneficiato di questo incidente.
    Nel 2013 è di nuovo un preservativo al centro della scena: Luca Romagnoli, cantante della band Management del Dolore Post Operatorio, oggi soltanto Management, mima l’elevazione dell’ostia usando un profilattico: la regia stacca l’inquadratura e Romagnoli perde il controllo, esibisce i suoi genitali e viene giustamente portato fuori dal palco.
    Al loro debutto al Primo Maggio, gli Stato Sociale si sono dovuti misurare con le regole della fascia protetta, dunque niente parolacce. Questa la spiegazione per evitare il loro brano ‘Mi sono rotto il cazzo’. La band rinunciò ma fece un discorso durissimo contro la censura. Tra l’altro Lodo Guenzi con questo titolo è tornato a dare fastidio, qualche anno dopo, nel 2019, da conduttore quando ha accostato il titolo galeotto a una serie di personaggi di spicco della società e della politica italiana con cognomi multipli tra cui la presidente del Senato Alberti Casellati.    Della storia dei casi del concertone fa ormai parte anche la liberatoria del 2011: il primo maggio cadeva in periodo pre elettorale e dunque, per le reti tv, in regime di par condicio.    La liberatoria è il documento che chi appare in tv firma per concedere alla rete il diritto di utilizzare la sua apparizione: ma in quella versione gli artisti si impegnavano a evitare ogni riferimento politico. Firmarono tutti ma poi qualcuno, come fece il compianto Erriquez, voce della Bandabardò, parlò di censura in aperta polemica con l’allora produttore dell’evento.    Ultimo in ordine di tempo a creare il caso è stato Fedez nel 2021, che si scagliò contro la Lega e contro Rai3, la prima per le posizioni omofobe e per l’ostruzionismo al ddl Zan, la seconda accusata di averlo sottoposto a censura preventiva.   

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    Crosetto: “Invito a pranzo Rovelli”. Il fisico: “Grazie, ma la questione è politica”

    “Inviterò a pranzo il Professor Rovelli così la prossima volta che parlerà di me lo farà avendo conosciuto me, le mie idee, sapendo cosa ho fatto e faccio ogni giorno per cercare la pace e fermare la guerra ed anche per sentire come si serve una nazione con serietà e rispetto”. Così in un tweet il ministro della Difesa Guido Crosetto replica alle critiche del fisico Carlo Rovelli espresse nel suo intervento al concerto del Primo maggio. “Apprezzo molto la cortesia del ministro della difesa, e il suo gentile invito a cena, e lo ringrazio. Ma la questione che ho posto nel mio intervento il Primo Maggio non è personale fra lui e me. È politica, riguarda il futuro di noi tutti, e vorrei se ne discutesse nel paese, non a cena in due”. Così Carlo Rovelli risponde su Facebook al ministro della Difesa Guido Crosetto.
    COSA HA DETTO ROVELLI SUL PALCO DEL CONCERTONE
      Tra gli interventi “parlati” sul palco del concertone, infatti, c’è stato quello del fisico Carlo Rovelli, che è andato all’attacco delle spese militari e dei “piazzisti di strumenti di guerra” che costruiscono strumenti di morte “per ammazzarci l’un l’altro”.
       “Stiamo andando verso una guerra che cresce e, invece, di cercare soluzioni i Paesi si sfidano, invadono, soffiano sul fuoco della guerra e la tensione internazionale non è mai stata così alta come adesso”, ha detto il divulgatore scientifico e poi ha puntato, pur senza nominarlo direttamente, ha puntato il dito contro il ministro della Difesa Guido Crosetto, che in passato è stato presidente della Federazione aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza: “In Italia, il ministro della Difesa è stato vicinissimo a una delle più grandi fabbriche di armi nel mondo, Leonardo”.

    “Il mondo non è dei signori della guerra, il mondo è vostro…prendete il futuro nelle vostre mani!”. Generazione #1m2023 raccogli l’invito di @carlorovelli! ☮️ pic.twitter.com/PhDiE0zVuv
    — Primo Maggio Roma (@primomaggioroma) May 1, 2023
        Poco dopo Ambra è intervenuta per sottolineare come “qua non c’è censura. Dispiace che non essendo un dibattito politico, quando si attacca qualcuno, come nell’intervento del professor Rovelli, dovrebbe esserci un contraddittorio che non c’è stato”. 

    Agenzia ANSA

    La piazza ricorda la psichiatria uccisa (ANSA)

    “Non è bella pagina quella che si è scritta ieri al concertone del primo maggio, e lo dico pur avendo sempre guardato con attenzione alla vita dei sindacati che sono un elemento importante della nostra democrazia. Il sindacato è quinta essenza del processo democratico”. Lo ha detto il ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano che, ad Agrigento, ha firmato il protocollo d’intesa per la valorizzazione dell’archeologia subacquea, in merito alle dichiarazioni del fisico Carlo Rovelli che ha criticato le politiche di quei Paesi, Italia compresa, che a suo dire “soffiano sul fuoco della guerra”. 

    Concertone polemica su sponsor Just Eat: ‘Unica piattaforma con contratto collettivo nazionale’

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    Berlusconi verso le dimissioni nelle prossime 48 ore

    (ANSA) – ROMA, 02 MAG – Silvio Berlusconi potrebbe essere
    dimesso dall’ospedale San Raffaele di Milano nei prossimi
    giorni. A quanto si apprende, probabilmente già domani o
    giovedì. L’ex premier era stato ricoverato lo scorso 5 aprile
    per curare una infezione polmonare insorta nel quadro di una
    leucemia mielomonocitica cronica. Il prossimo bollettino medico
    è atteso per domani. (ANSA).   

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    Colombia: terzo round di colloqui fra governo e Eln a Cuba

       Cuba ospita a partire da oggi il terzo round di colloqui di pace tra il governo della Colombia e la guerriglia dell’Esercito di liberazione nazionale (Eln) con l’obiettivo del raggiungimento di una tregua che soddisfi le parti e risponda alle speranze di ‘pace totale’ perseguite dal presidente Gustavo Petro.
        Cominciati sotto la precedente presidenza di Juan Manuel Santos, i negoziati sono stati sospesi quattro anni fa e ripresi con la nuova amministrazione presidenziale nel novembre 2022, a Caracas e successivamente in Messico.
        Secondo il direttore generale per l’America Latina e i Caraibi del ministero degli Esteri cubano, Eugenio Martínez, esistono a L’Avana le migliori condizioni possibili perché il nuovo round negoziale porti a progressi e ad un intesa soddisfacente.
        Il 25 aprile scorso, annunciando la ripresa del dialogo, il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodríguez ha affermato che il suo Paese agirà con la tradizionale disposizione e imparzialità che lo caratterizza come garante del processo.
        Incontrando ieri nella capitale cubana i giornalisti, il capo negoziatore dell’Eln, Pablo Beltrán, ha assicurato che l’obiettivo “è concordare un cessate il fuoco”, ma ha chiesto “realismo” nella sua definizione affinché esso “funzioni al 100%”. 

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    Meloni, con l’Austria collaboriamo a difesa dei confini esterni

    (ANSA) – ROMA, 02 MAG – “Con l’Austria è essenziale una
    collaborazione assidua, sia quella bilaterale sia nel consesso
    europeo: spesso abbiamo la stessa linea, la stessa visione. S’è
    creato un feeling del quale sono molto contenta. Soffriamo
    ambedue la forte pressione migratoria e intendiamo collaborare
    di più. Insieme abbiamo chiesto un cambio di paradigma a difesa
    dei confini esterni”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni a
    fianco del Cancelliere della Repubblica d’Austria, Karl
    Nehammer. (ANSA).   

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    Meloni sul Patto Ue, è miope non valutare il nuovo scenario

    (ANSA) – ROMA, 02 MAG – “Abbiamo parlato di come l’Europa
    debba lavorare per garantire la sicurezza anche in ambito
    economico. La pandemia e la guerra di aggressione russa hanno
    cambiato lo scenario e questo non può non essere tenuto in conto
    nel momento in cui andiamo a definire le nuove regole del patto
    di stabilità”. Così la premier Giorgia Meloni dopo l’incontro
    con il cancelliere austriaco.   
    “Rispetto alla proposta – ha aggiunto – della commissione
    pensiamo che non si possano non tenere in considerazione gli
    investimenti per questo, sarebbe una scelta miope” inoltre
    “parlare di transizione verde digitale e poi non tener conto
    degli investimenti”. (ANSA).   

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    Mattarella a Cesena: “Agricoltura cruciale per il tema della sostenibilità”

    “Desidero rivolgere un breve saluto. Sono lieto di essere qui. E’ un’occasione di grande importanza per questa fiera nata qui 40 anni fa”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita a Cesena in occasione della Fiera Macfrut. “Ci sono prodotti di eccezionale qualità come dimostra il livello delle nostre esportazioni. L’Italia ha sempre dimostrato di saper essere protagonista nel’apertura dei mercati: il contenuto di questo settore è di primaria importanza. L’agricoltura si colloca in un tema cruciale, come il cambio climatico e la sicurezza alimentare, la sostenibilità”. “Il legame tra agricoltura, economia, imprese e cultura è indissolubile. Sono aspetti non separaiti, da tenere sempre insieme, come fa questa Regione e come fa l’Italia”, afferma Mattarella. Il presidente della Repubblica ha poi visitato la Biblioteca Malatestiana. A salutare il Capo dello Stato all’esterno tanti ragazzi delle scuole, con bandierine tricolori e ombrelli per ripararsi dalla pioggia.
    Mattarella a Cesena, visita gli stand di Macfrut in piazza

    “Abbiamo ricevuto la quota dei cosiddetti stagionali. Abbiamo chiesto al governo, e di sicuro ci ascolterà, di triplicare questo numero”. Lo ha detto il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, parlando al teatro Bonci di Cesena davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Questa è terra di turismo, la Romagna ha insegnato al mondo cosa vuol dire ospitalità. Per alcuni settori, che di stagionali hanno bisogno, come ortofrutta, agroalimentare, turismo”, è necessario questo numero aumenti, “altrimenti siamo in difficoltà”, ha aggiunto.
    “Nei prossimi giorni avremo incontri con i ministri Bernini e Tajani per l’11/a università delle Nazioni Unite nel mondo”, assegnata all’Emilia-Romagna e a Bologna, ha detto Bonaccini. L’università, ha ricordato Bonaccini “sarà collocata nello stesso luogo”, cioè al Tecnopolo bolognese, al fianco del centro meteo europeo e del supercomputer Leonardo, “e avrà come obiettivo lo studio dei cambiamenti climatici, l’impatto sull’uomo, il ruolo dell’intelligenza artificiale”.
    Il settore ortofrutticolo non può prescindere “dalla manodopera, composta anche da lavoratori e lavoratrici stranieri, che non ci hanno sostituito, come a soppiantare la nostra stirpe, ma da anni contribuiscono alle nostre imprese e alla nostra economia”. Così in un passaggio del suo discorso il sindaco di Cesena Enzo Lattuca, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la visita a Cesena, nel teatro Bonci, per i 40 anni della fiera Macfrut. “Anche a queste persone – ha aggiunto Lattuca – dobbiamo garantire che attraverso il lavoro sia garantita un’esistenza libera e dignitosa”. L’obiettivo ricordato da Lattuca “soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli delle generazioni future”, ha detto. “Qui abbiamo imprese leader a livello nazionale che continuano a investire, anche loro dovranno essere in grado di cogliere la sfida, da un lato la valorizzazione della qualità delle produzioni e dall’altro la sicurezza sul lavoro, cacciando quell’erba infestante che prende il nome di caporalato”.
    “Per uno sviluppo equo e sostenibile della nostra agricoltura, e della società di cui l’agricoltura è riflesso e conseguenza, serviranno i tecnologi e gli scienziati, ma anche i medici, i sociologi, gli economisti e gli umanisti. Perché quello che ci serve non è solo innovazione scientifico-tecnologica, ma anche sociale e culturale”, ha detto il rettore dell’università di Bologna Giovanni Molari. “Mi sembra che abbia un significato simbolico l’iter che oggi compirà il nostro Presidente della Repubblica: un iter che lo porterà dai luoghi dell’innovazione tecnologica più avanzata, qual è Macfrut, ai luoghi della nostra storia e della più antica cultura umanistica, come la Biblioteca Malatestiana. Ecco: un simile iter serve ai nostri saperi se vogliamo davvero affrontare con coraggio le sfide del presente. Questo è particolarmente evidente nel caso dell’Agro-Alimentare, perché la ricerca scientifica, le tecnologie delle nostre aziende, e la cultura del cibo sono uno dei nostri principali biglietti da visita nel mondo, e noi dobbiamo esportare tutto ciò”, ha aggiunto.

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    Gasparri,attuare le norme emanate dal Parlamento sui balneari

    (ANSA) – ROMA, 02 MAG – “Ha ragione il presidente di
    Assobalneari Licordari, che ho incontrato insieme all’onorevole
    Bergamini con un’ampia delegazione di imprenditori balneari
    della Versilia. Bisogna attuare immediatamente le norme che sono
    state emanate dal Parlamento e che prevedono un tavolo
    interministeriale, aperto alle rappresentanze di categorie, e la
    realizzazione della famosa mappatura che servirà,
    nell’attuazione della sentenza europea, a dimostrare che in
    Italia le spiagge non sono una risorsa scarsa e che quindi non
    ci sono né direttive europee, né gare da mettere in campo”. Così
    il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (FI).   
    “La questione è risolta da quella sentenza che dice con
    chiarezza cosa si deve fare. Lo dicono anche le norme approvate
    dal Parlamento italiano. Ora il governo proceda: tavolo
    interministeriale, ascolto delle categorie, mappatura,
    dimostrazione che la risorsa non è scarsa e quindi archiviazione
    di questa vicenda lasciando le imprese libere di vivere e di
    investire”, conclude. (ANSA).