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Più risorse per allargamento e Mediterraneo, Bruxelles: “La loro sicurezza è la nostra sicurezza”

Bruxelles – Nel caotico programma di spesa pluriennale presentato ieri (16 luglio) da Ursula von der Leyen, resta una certezza: buona parte del bilancio Ue 2028-34 è orientato al tema della sicurezza. Militare, economica, energetica, alimentare. L’imperativo di rispondere a un contesto geopolitico “sempre più instabile” permea anche la strategia di Bruxelles – e le risorse – per l’allargamento dell’Unione e per i rapporti con il vicinato meridionale. Nel nuovo quadro finanziario, la Commissione europea ha proposto di raddoppiare i finanziamenti per la regione del Mediterraneo e di aumentare del 37 per cento quelli per i Paesi candidati e il vicinato orientale.

“La loro sicurezza è la nostra sicurezza. Il loro successo è il nostro successo comune”, ha affermato la commissaria europea per il Mediterraneo, Dubravka Šuica, nel presentare le linee di spesa proposte per Global Europe, lo strumento Ue per il Vicinato e la cooperazione internazionale. In particolare, la Commissione propone di raddoppiare i finanziamenti per Medio Oriente e Nord Africa e portarli a 42,5 miliardi di euro. “Investiremo nella stabilità, nella sicurezza e nella prosperità attraverso partenariati reciprocamente vantaggiosi con i nostri vicini meridionali“, ha proseguito la commissaria, citando come esempi gli accordi di cooperazione già stretti con Tunisia, Egitto, Giordania.

Dubravka Šuica, commissaria europea per il Mediterraneo

Il tesoretto che l’Ue prevede di mettere sul piatto per il Vicinato meridionale “aiuterà i nostri partner ad affrontare le cause profonde della fragilità socioeconomica, che è alla base dell’instabilità politica e della radicalizzazione”, ha insistito Šuica. L’intento è – in vista del Nuovo patto per il Mediterraneo che la stessa commissaria presenterà ad ottobre – mettersi al lavoro per siglare accordi trasversali, che spazino dalla “sfida della transizione verde” agli “investimenti nella sicurezza e nella protezione delle frontiere, per controllare meglio il traffico di esseri umani e l’immigrazione illegale“.

Parallelamente, Bruxelles si prepara ad una inevitabile nuova stagione di allargamento dei suoi Paesi membri. “I negoziati di adesione all’Unione Europea con Montenegro, Albania, Moldavia e Ucraina non sono mai stati così rapidi e molti dei nostri Paesi candidati ambiscono a concludere i negoziati nei prossimi anni“, ha confermato Marta Kos, commissaria per l’Allargamento, convinta che “il nuovo quadro finanziario pluriennale riflette questa realtà”. Perché “prevede un aumento significativo dei finanziamenti per adeguarsi alla maggiore velocità dei Paesi candidati”, da 31 a 42,6 miliardi di euro. “Si tratta di un aumento del 37 per cento“, ha sottolineato Kos.

Un capitolo a parte è dedicato a Kiev, per cui la Commissione ha previsto lo stanziamento di 100 miliardi per sostenerne le riforme e la ricostruzione dopo il 2028. “I finanziamenti per l’Ucraina sono mantenuti separati e al di sopra del massimale” del bilancio, ha spiegato Kos. “Chiunque pensasse che il sostegno europeo si sarebbe indebolito nel tempo, si sbagliava”, ha concluso. Ma la commissaria ha contemporaneamente lanciato un piccolo allarme: per i prossimi due anni – prima dell’adozione del nuovo budget settennale -, l’Ucraina ha bisogno di circa 80 miliardi all’anno “per poter funzionare come Stato, e l’Ue da sola non sarà sufficiente”.


Source: https://www.eunews.it/category/politica-estera/feed


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