More stories

  • in

    Berlino accusa la Russia di voler provocare un conflitto in Ucraina. Oggi vertice NATO con Blinken

    Bruxelles – Arrivano le prime reazioni europee alla crescente tensione sul confine orientale in Ucraina, dopo la presa di posizione di ieri del segretario di Stato USA, Antony Blinken, e la telefonata del presidente Joe Biden all’omologo russo, Vladimir Putin. “La mia impressione è che la Russia stia facendo di tutto per provocare una reazione armata“, ha dichiarato questa mattina la ministra della Difesa tedesca, Annegret Kramp-Karrenbauer, all’emittente ARD. “Sta solo aspettando una mossa della NATO per avere un pretesto”.
    Riferendosi agli eventi che hanno portato al più grande accumulo di truppe russe dall’annessione della Crimea nel 2014, la ministra tedesca ha però sottolineato che né gli alleati della NATO né l’Ucraina si faranno “trascinare su questo terreno”. Secondo il Cremlino, il rafforzamento della presenza militare lungo i suoi confini occidentali è stato determinato dalla necessità di maggiori esercitazioni, a causa delle “crescenti minacce” dell’Alleanza Atlantica verso est. Ma la ministra Kramp-Karrenbauer ha espresso forti dubbi a riguardo: “Se è come dice, ci sono procedure internazionali che creano trasparenza e fiducia”.
    Berlino sta monitorando da vicino gli sviluppi sul fronte orientale ucraino e proprio ieri ha concordato con Washington un aumento del contingente militare statunitense di altre 500 unità, nel corso di un incontro in Germania tra la ministra della Difesa tedesca e il suo omologo USA, Lloyd Austin.
    Da sinistra, il segretario di Stato USA, Antony Blinken, e il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg (fonte: NATO)
    Oggi è in programma a Bruxelles la riunione ministeriale dei ministri della Difesa e degli Esteri NATO, a cui prenderanno parte anche il segretario di Stato USA Blinken e il ministro della Difesa Austin. Sul tavolo dei lavori ci sarà il dossier Ucraina – con la possibile discussione sul futuro di Kiev all’interno dell’Alleanza – ma anche lo sviluppo della situazione in Afghanistan.
    Dopo l’annuncio del presidente Biden del ritiro delle truppe statunitensi da Kabul entro il prossimo 11 settembre – a 20 anni esatti dall’attacco alle Torri Gemelle, che scatenò l’inizio dell’ennesima guerra in Afghanistan – anche gli alleati della NATO si preparano a prendere la stessa decisione: “Abbiamo sempre detto che ne siamo entrati insieme e ne saremmo usciti insieme”, ha ricordato la ministra tedesca Kramp-Karrenbauer. Prima di fare il suo ingresso al quartier generale della NATO, Blinken ha ribadito le parole del presidente Biden: “Abbiamo raggiunto gli obiettivi fissati, ora è tempo di riportare le truppe a casa”. Gli alleati sulle due sponde dell’Atlantico inizieranno a lavorare per un ritiro coordinato e il segretario di Stato USA ha confermato di essere tornato a Bruxelles “per lavorare in stretta collaborazione con i partner europei”.

    La ministra della Difesa tedesca Kramp-Karrenbauer ha ribadito che gli alleati occidentali “non si faranno trascinare su questo terreno”. Il segretario di Stato USA e il ministro Lloyd Austin si confronteranno con i partner europei sull’approccio verso Mosca e il ritiro delle truppe dall’Afghanistan

    ISCRIVITI E LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI
    Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Eunews.
    ACCEDI

  • in

    Blinken a Bruxelles per affrontare crisi Russia-Ucraina. Telefonata di Biden a Putin: “Allentare la tensione”

    Bruxelles – A nemmeno un mese di distanza dall’ultimo viaggio in Belgio, il segretario di Stato USA, Antony Blinken, è tornato oggi (martedì 13 aprile) a Bruxelles per “discutere le priorità con i partner europei” e rinsaldare il rapporto con gli alleati “mentre affrontiamo entità statali maligne e altre sfide“. Presentando in questo modo su Twitter il suo nuovo confronto con i leader dei Paesi europei e della NATO, il braccio destro del presidente Joe Biden ha lasciato tra le righe che uno dei temi centrali è l’escalation di tensione tra Russia e Ucraina.
    Contemporaneamente, la Casa Bianca ha reso noto che durante una telefonata tra Joe Biden e Vladimir Putin, il presidente statunitense ha chiesto all’omologo russo di “allentare la tensione” sull’Ucraina, nel tentativo di “costruire una relazione stabile e prevedibile”.

    Arrived in Brussels and look forward to discussing key priorities with our European partners. We will also continue our important engagement with our closest Allies on these issues as we look to confront malign state actors and other shared challenges.
    — Secretary Antony Blinken (@SecBlinken) April 13, 2021

    Non è un caso se il primo incontro di Blinken a Bruxelles è stato proprio con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, a cui ha ribadito il “pieno sostegno degli Stati Uniti alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina di fronte alla continua aggressione della Russia“, ha reso noto il portavoce, Ned Price. Durante il confronto, il segretario di Stato USA ha espresso la sua preoccupazione per le “azioni deliberate” di Mosca, che stanno aumentando la tensione non solo “attraverso la sua retorica aggressiva e la disinformazione”, ma anche con “le crescenti violazioni del cessate il fuoco e il movimento delle truppe nella Crimea occupata e vicino ai confini dell’Ucraina”.

    I met with Ukrainian Foreign Minister @DmytroKuleba today to discuss unwavering U.S. support for Ukraine’s sovereignty and territorial integrity. We continue to support Ukraine’s Euro-Atlantic integration in the face of Russia’s ongoing aggression in the Donbas and Crimea. pic.twitter.com/9prNvIXHaf
    — Secretary Antony Blinken (@SecBlinken) April 13, 2021

    Il ministro Kuleba era a Bruxelles alla ricerca di sostegno di fronte alla nuova minaccia del Cremlino sul fronte orientale del Paese. Lo ha trovato in primis dal segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg: “La Russia deve porre fine al più grande ammasso di truppe dall’annessione illegale della Crimea nel 2014”, ha sentenziato il segretario generale, ricordando che il movimento di uomini armati sul confine ucraino “è ingiustificato, inspiegabile e profondamente preoccupante“.
    Da sinistra, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, e il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg (fonte: NATO)
    A proposito di NATO – definita dal segretario di Stato USA “forum essenziale della sicurezza transatlantica” – Blinken incontrerà domani (mercoledì 14 aprile) il segretario generale Stoltenberg. Già durante l‘incontro dello scorso 24 marzo con i ministri della Difesa dell’Alleanza era emersa la difficoltà nelle relazioni con la Russia, ma a tre settimane di distanza la situazione sembra essere sul punto di degenerare e la linea dell’Occidente si sta indirizzando verso un approccio sempre più deciso nei confronti di Mosca. Si può leggere così l’affermazione di Stoltenberg in conferenza stampa secondo cui “il percorso di riforme dell’Ucraina avvicinerà il Paese alla NATO“, con l’argomento della futura adesione di Kiev all’Alleanza Atlantica che potrebbe essere già sul tavolo Stoltenberg-Blinken domani.
    Intanto però il Cremlino fa la voce grossa e accusa Washington e i Paesi della NATO di star trasformando l’Ucraina in una polveriera. “Le forniture militari sono continuate e il volume di questi aiuti sta crescendo”, ha attaccato il vice-ministro degli Esteri russo, Serghiei Riabkov. Ma non solo: “Abbiamo avvertito gli Stati Uniti che dovrebbero stare lontano dalla Crimea per il loro stesso bene”, riferendosi all’invio di due navi da guerra americane nel Mar Nero. “Non hanno nulla da fare vicino alle nostre coste, quello che stanno facendo è una provocazione”, ha ribadito Riabkov.

    Il segretario di Stato USA ha incontrato il ministro degli Esteri ucraino Kuleba per ribadire “il pieno sostegno” di Washington di fronte alla “continua aggressività” di Mosca lungo il confine orientale. Domani il vertice con il segretario generale della NATO Stoltenberg

    ISCRIVITI E LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI
    Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Eunews.
    ACCEDI

  • in

    Ucraina, cresce la tensione al confine con la Russia, che ammassa nuove truppe

    Bruxelles – In un tweet pubblicato domenica 11 aprile il ministro degli Affari esteri ucraino Kuleba Dmytro ha espresso gratitudine a diciannove Paesi e a tre organizzazioni internazionali per i loro messaggi di supporto e di ferma condanna alle iniziative messe in campo dalla Russia negli ultimi giorni. “Sedici conversazioni telefoniche in undici giorni”, si legge nel post pubblicato sul profilo ufficiale del Ministero. Tra i soggetti ringraziati USA, Germania, Francia e Gran Bretagna, i Paesi baltici, quelli che si affacciano sul Mar Nero, ma anche la NATO, l’UE e l’OSCE, organizzazione che si occupa della sicurezza e cooperazione europea.

    Ukraine highly appreciates strong messages of support against the background of Russia’s escalation. pic.twitter.com/vxdNKDDtx5
    — MFA of Ukraine 🇺🇦 (@MFA_Ukraine) April 11, 2021

    La solidarietà internazionale nei confronti dell’Ucraina si è intensificata da quando Kiev ha denunciato a fine marzo una nuova ondata di tensioni nel Donbass, l’area orientale del Paese occupata dalla Russia dal 2014. L’ultimo episodio venerdì 26 marzo, quando l’uccisione di altri quattro uomini dell’esercito ucraino per mano dei cecchini russi ha portato a ventisei il bilancio delle perdite umane subite da Kiev dall’inizio del 2021 (in sette anni di conflitto il bilancio è di 13 mila vittime).
    Ciò che più spaventa è il rafforzamento della presenza militare russa nella regione. Attualmente Mosca può disporre di oltre 32 mila militari nell’annessa Crimea e di un esercito di 28 mila separatisti nei territori occupati a Est del Paese. Da sempre la Russia è accusata di sostenere i ribelli con rifornimenti militari e personale militare di supporto, ma il Cremlino si è sempre difeso dichiarando di adempiere ai suoi obblighi umanitari e negando qualsiasi interferenza con le iniziative dei separatisti ucraini.
    Senza dimostrarne la fondatezza diversi funzionari e media russi hanno annunciato nelle ultime settimane possibili  offensive da parte di Kiev, un movente che è alla base del dislocamento di carri armati, razzi e uomini da parte di Mosca. Il vice primo ministro russo Dmitry Kozak ha dichiarato che la Russia è pronta a difendere la popolazione russofona in Ucraina, che secondo il Cremlino sarebbe a rischio di subire un massacro simile a quello verificatosi nel 1995 a Srebrenica durante la guerra in Bosnia. Seppure non esistano prove a sostegno delle affermazioni di Mosca, secondo le parole del comandante dell’esercito ucraino Ruslan Khomchak, con questo pretesto la Russia starebbe dispiegando altri venticinque gruppi tattici nell’area a confine con il Paese.
    Da quando il rafforzamento delle capacità militari nell’area è stato confermato l’EUCOM, il Comando delle forze americane in Europa, ha innalzato il livello di allerta al massimo e si sono moltiplicate le reazioni a livello internazionale. Washington, Londra e Bruxelles hanno espresso “sostegno incondizionato” a Kiev e dopo l’uccisione di altro soldato ucraino giovedì 8 aprile la cancelliera tedesca Angela Merkel ha sollecitato il presidente russo Vladimir Putin in un colloquio telefonico a fare un passo indietro ritirando le truppe schierate in Ucraina. Ma Mosca ribadisce dietro le ultime mosse non c’è la volontà di innescare una guerra e che a provocare è piuttosto Kiev. “Nessuno deve sentirsi disturbato o minacciato”, ha dichiarato un portavoce del Cremlino.
    Secondo l’ex ambasciatore americano in Ucraina John Herbst, ora direttore dell’Eurasia Center dell’Atlantic Council di Washington, al di là delle sue reali intenzioni militari (legate all’approvvigionamento idrico della Crimea), l’azione di Putin mira a istigare il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj e soprattutto il nuovo presidente americano Joe Biden per sfidarli sul piano diplomatico e ottenere nuove concessioni. Non va neanche sottovalutata l’esigenza del presidente russo di dare un nuovo impulso al suo consenso interno in vista delle elezioni parlamentari di settembre 2021. Le accuse rivolte a Kiev su una nuova escalation militare nella regione vanno di pari passo con la crescita dell’aggressività della propaganda filogovernativa dei giornali di Stato registrata negli ultimi mesi in Russia.
    A questo si aggiunge la resistenza di Zelenskyj a retrocedere sui fondamentali della sovranità territoriale di Kiev sui territori del Donbass. Per il presidente ucraino la scelta ottimale sarebbe quella di accelerare l’adesione dell’Ucraina alla NATO, scelta che chiamerebbe i Paesi dell’alleanza atlantica all’intervento in caso di attacco militare sul suolo ucraino. Un portavoce della presidenza russa ha affermato che tale ipotesi aggraverebbe pericolosamente le relazioni tra Mosca e Kiev. Zelenskyj ha annunciato intanto lo svolgimento di un’esercitazione militare a Sud del Paese che punta a preparare la difesa sul confine con la Crimea e a proteggere i punti di atterraggio degli aerei lungo la costa del Mar Nero.
    Nella sua politica di difesa Kiev sarà appoggiata anche da Ankara. In un incontro bilaterale Zelenskyj e il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan hanno inaugurato l’avvio di nuove negoziazioni per il rafforzamento della cooperazione nell’industria della difesa. Proprio Ankara ha comunicato che il 14 aprile accederanno al Mar Nero attraverso gli stretti del Bosforo e del Dardanelli due navi da guerra americane. La questione preoccupa Mosca dato che la presenza militare di Washington e della NATO sembra essere tornata ai livelli del 2014-2015, come riporta Reuters.

    .@RTErdogan, #Ukraine is pleased to have a reliable neighbor, even if our border is the sea. 🇺🇦 and 🇹🇷 are opening new horizons of cooperation: possible growth of investments in infrastructure, increase in trade turnover, partnership in energy and defense spheres. pic.twitter.com/HxCeN95EW0
    — Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) April 10, 2021

    Il Cremlino ha detto di essere in contatto anche con Berlino e Parigi per la preparazione di un vertice sotto lo schema del “Format Normandy” (che fu istituito nel 2014 a settant’anni dal D-Day anche per trovare una soluzione al conflitto in Ucraina). Mosca intende escludere Kiev dalle nuove negoziazioni, ma dalla capitale ucraina il messaggio è chiaro: “Nessuna decisione sull’Ucraina senza l’Ucraina”. Da parte sua l’Unione Europea potrebbe prendere una prima posizione sugli ultimi eventi nel Donbass lunedì 19 aprile, giorno in cui si terrà una nuova riunione dei ministri degli Esteri europei.

    Mosca sposta verso Sud-Ovest carri armati, razzi e uomini, e afferma: “Nessuno deve sentirsi minacciato”. Per Kiev l’unica via di uscita è l’adesione alla NATO

    ISCRIVITI E LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI
    Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Eunews.
    ACCEDI

  • in

    Crimea, la Russia apre altri cantieri navali: nuovo richiamo dell’UE a difesa della sovranità dell’Ucraina

    Bulc_EUVarnost v cestnem prometu so ljudje, njihove zgodbe in posledice neodgovornega obnašanja na cestah. Road Safety are… https://t.co/qsGRE8Mph7

    ftbrusselsGove urges sceptical businesses to embrace £50m customs broker scheme https://t.co/p6iSE9WVr1

    JHahnEURT @EUKommWien: .@vonderleyen und @JHahnEU in der @WienerZeitung: In diesem Moment globaler Unsicherheit ist Europa ?? der beste Ort, an de…

    JHahnEURT @EU_Commission: We want to ensure that the EU recovery package is in place by 1 January 2021 President @vonderLeyen, @EP_President Sass…

    eunewsit#RecoveryFund, Parlamento UE pronto ad approvare le nuove risorse proprie a settembre https://t.co/e1Gvj4uXgu

    JHahnEUThe dialogue with the #holysee is important to ensure we work together to reach our common global goals, such as th… https://t.co/ShdrktMEBN

    JHahnEUAlways good to exchange views with different constituencies: Thank you for the interesting exchange @globsec… https://t.co/fIJbUEcP2f

    straneuropaScontro Piemonte-governo: “Basta migranti” Cirio vuole chiudere la porta Altri seguiranno https://t.co/lSuVB6jBwC via @LaStampa

    vonderleyenMy priority, together with @EP_President Sassoli & Chancellor Merkel, is to have the EU’s recovery package… https://t.co/mXGeodzYjt

    DigitaliansEURT @RiccardoLuna: La fine dell’età dell’innocenza digitale https://t.co/Rrci54ZkyZ via @repubblica

    ansaeuropa#Nato, #Usa consultati con alleati su ritiro soldati https://t.co/K5sMTWR4MZ

    ThierryBretonRT @Le_Figaro: Ursula von der Leyen et Thierry Breton: «Faire rimer avenir de l’Europe et vision pour les générations futures» #FigaroVox…

    OECD?? #Tourism is a major contributor to OECD economies. Prior to the #COVID19 crisis, the sector directly contribut… https://t.co/vGOf8eGT5z

    SKyriakidesEURT @EU_Health: We must be prepared for possible resurgences of #coronavirus Tackling new outbreaks efficiently requires closely coordinate…

    eunewsitLa @EU_Commission approva l’#etichetta italiana “a batteria”, la soddisfazione del settore. @FedAlimentare : “Un la… https://t.co/hXaRUROVop

    SkaKellerSuspending the limited room for work and family life of the Catalan pro-independence leaders is a harsh decision fr… https://t.co/JkTsHgMdTp

    eunewsit. @jwojc vuole la sovranità alimentare dell’UE: “Meno importazioni non è protezionismo”. Il commissario all’… https://t.co/VqdNoMQYFN

    eurodeputatipd#La situazione del #Mediterraneo continua ad essere insostenibile ed inumana”. La lettera di @bartolopietro1,… https://t.co/xjKkBAPkaV

    MarosSefcovicEurope has shown that it is up to the task. ? Read our joint op-ed with President @vonderleyen “Making Europe’s fut… https://t.co/H0TxKiQ1Go

    US2EURT @StateDeputySPOX: .@SecPompeo has been clear: The United States must engage and empower the Chinese people – a dynamic, freedom-loving p…

  • in

    Crimea, l’UE si scaglia contro la Russia: “Gravi e sistematiche violazioni delle libertà fondamentali”

    RT : Le coronavirus va plonger la France dans la récession en 2020, a également estimé le ministre de l’Economie Bruno Le Maire, qui… RT : La symbolique des frontières a la vie dure en Europe, même si l’efficacité de leur fermeture pour lutter contre la pandémi… Abbiamo cantato, applaudito, cucinato, lavato, studiato, letto, passeggiato […]