Armenia, il Parlamento chiede l’avvio dei negoziati per l’adesione all’Ue
Bruxelles – Un passo alla volta, Yerevan continua sulla sua strada per avvicinarsi all’Europa. E contemporaneamente allontanarsi dalla Russia. Il Parlamento armeno ha approvato un disegno di legge che impegna il governo ad avviare al più presto i negoziati d’adesione all’Ue. Il prossimo passaggio dovrebbe essere ora un referendum popolare.Nella mattinata di oggi (26 marzo) i deputati dell’ex repubblica sovietica hanno adottato a larga maggioranza – 64 voti a favore e 7 contrari alla seconda lettura – un provvedimento che chiede all’esecutivo di mettere in moto il lungo e complesso processo per diventare uno Stato membro del club a dodici stelle. L’iter era stato messo in moto da una petizione popolare che aveva superato la soglia legale delle 50mila firme, portando il primo ministro Nikol Pashinyan a mettere sul tavolo dell’Aula la questione dell’adesione lo scorso 9 gennaio.Sostenendo che si tratta di una volontà condivisa dalla maggioranza della popolazione, il premier ribadisce da tempo la necessità di portare il Paese caucasico nell’orbita europea, sganciandolo parallelamente da quella di Mosca. Ma non sarà facile recidere il cordone ombelicale che ancora lo lega alla Federazione, soprattutto in termini economici ed energetici, e il Cremlino ha già minacciato ripercussioni se il governo di Yerevan procederà per la sua strada.Il presidente del Consiglio europeo, António Costa (sinistra), e il primo ministro armeno Nikol Pashinyan (foto: Frederic Sierakowski via Imagoeconomica)L’adozione odierna da parte dell’emiciclo apre le porte alla consultazione referendaria, richiesta dai firmatari della petizione popolare per iniziare formalmente i negoziati con Bruxelles. Ma quello dell’adesione all’Ue è un percorso accidentato e tutto in salita, che può durare anni e non garantisce a priori un esito positivo, come dimostrano le esperienze di Turchia e Georgia, solo per citarne un paio.Due eurodeputati, il socialista lettone Nils Ušakovs e la popolare slovacca Miriam Lexmann, hanno salutato positivamente il voto del Parlamento di Yerevan: “Prendiamo atto di questa decisione e la accogliamo come un’altra chiara espressione del fermo impegno dell’Armenia nei confronti dei nostri valori condivisi e del percorso democratico del Paese”, si legge in un comunicato congiunto. Pashinyan ha già segnalato la volontà di intraprendere al più presto un dialogo con Bruxelles per mettere nero su bianco una roadmap che porti all’adesione attraverso misure concrete come ad esempio la liberalizzazione dei visti.A metà mese, l’Armenia ha trovato un’intesa (provvisoria) col vicino Azerbaigian sulla stipula di un accordo di pace per mettere fine a decenni di relazioni conflittuali, dovute principalmente alla contesa territoriale nel Nagorno-Karabakh. LEGGI TUTTO