L’Ue studia come difendersi dalla Russia e chiede all’ex presidente finlandese di redigere un rapporto
Bruxelles – Chi meglio della Finlandia, che con la Russia condivide 1.340 km di confine, per spiegare a Bruxelles dove intervenire per migliorare la difesa dell’Europa. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha incaricato l’ex presidente finlandese, Sauli Niinistö, di redigere un rapporto sulla preparazione, la prontezza e gli strumenti della difesa Ue.Niinistö, presidente a Helsinki dal 2012 e fino al 1 marzo 2024, è anche presidente onorario del Partito Popolare Europeo, la stessa famiglia politica della leader Ue. “Il modello finlandese è una storia di esperienze attraverso i secoli come vicino della Russia”, ha riconosciuto Niinistö. Una storia che è passata dall’indipendenza dall’Unione sovietica dichiarata nel 1917 alla Guerra d’inverno nel 1939 contro l’aggressione dell’Armata Rossa. Fino all’adesione alla Nato nell’aprile 2023 e le conseguenti minacce di Vladimir Putin di inviare truppe e “sistemi di distruzione” al confine con il Paese.Una storia che fa sì che “ogni finlandese difende il proprio Paese”. Per assicurare la pace “bisogna essere forti. Chi è forte non viene sfidato, non viene attaccato. Ecco perché l’Europa deve essere forte, più forte di quanto sia ora“, ha spronato l’Ue l’ex presidente finlandese nel punto stampa con von der Leyen a Bruxelles. Le ha fatto eco la leader Ue: “La guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina ha spento l’illusione che la pace sia permanente” e che “l’Europa, da sola, stesse facendo abbastanza in materia di sicurezza, sia essa economica o militare, convenzionale o informatica”. Ma la guerra ai confini dell’Ue ha fatto ripiombare il mondo nell’insicurezza, “pericoloso come lo è stato per generazioni”.Von der Leyen ha evidenziato le ragioni della sua scelta: il popolo finlandese “ha imparato a vivere in prossimità di un vicino così imprevedibile e aggressivo. E questo ha plasmato profondamente la vostra società”. Non solamente dal punto di vista militare: in Finlandia la difesa “è infatti una questione che riguarda l’intera società”, con una strategia di difesa civile completa, in modo che i cittadini “possano essere preparati a tutte le emergenze, comprese quelle militari, le minacce ibride e i disastri naturali“.Il rapporto, che sarà sviluppato in stretta collaborazione con l’Alto rappresentante Ue per gli Affari Esteri, Josep Borrell, e con gli Stati membri, prenderà le mosse proprio da questa “mentalità specifica” di un popolo in cui “ogni parte della società è in grado di contribuire a salvaguardare le funzioni vitali in tempi di crisi, garantire l’approvvigionamento di base per la popolazione e sostenere le forze di difesa nei loro compiti”.