More stories

  • in

    Mafie: Creazzo, sembra che la lotta non sia più una priorità

    (ANSA) – FIRENZE, 21 MAR – “La nostra storia è fatta di alti
    e bassi. In questo momento sembra che la lotta contro le mafie
    non sia più una priorità, e non sia più assistita da
    un’attenzione e da una volontà, anche politica, importante”. Lo
    ha detto il procuratore della Repubblica di Firenze, Giuseppe
    Creazzo, in occasione della Giornata della Memoria e
    dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie,
    organizzata oggi a Firenze da Libera. “C’è chi approfittando
    della grave crisi della magistratura, portata dallo scandalo
    Palamara ne approfitta per colpire i magistrati e la
    magistratura in generale”, ha aggiunto Creazzo, che poi ha
    sottolineato: “C’è chi sta cercando di trarre dalle difficoltà,
    che indubbiamente ci sono state, risultati che vanno al ribasso
    per ridimensionare la libertà, l’autonomia e l’indipendenza
    della magistratura che sono un valore che è posto nell’interesse
    non dei giudici, ma dei cittadini”. “Un giudice libero, autonomo
    e indipendente – ha chiosato – garantisce il cittadino debole di
    fronte ai poteri forti”.   
    Creazzo, che coordina la Dda Toscana, ha anche affermato:
    “Sono orgoglioso di poter dire che negli ultimi anni, in
    particolare negli ultimi tre, sono stati sequestrati e proposti
    per la confisca beni per circa 100milioni di euro in Toscana. E’
    un traguardo molto importante”. “Non è ancora tempo di bilanci –
    ha proseguito -, ma cominciando a ripensare all’azione del mio
    ufficio sono convinto di poter dire che da otto anni a questa
    parte il contrasto sul terreno alle mafie in Toscana è
    certamente migliorato. Sono aumentate le inchieste e la qualità
    delle inchieste, la quantità e la qualità delle confische e dei
    sequestri perché la maniera migliore di colpire la mafie è
    togliere il frutto dei loro illeciti guadagni, colpire la mafia
    nella sua ricchezze è la maniera migliore di far venire meno la
    ragione sociale delle organizzazioni criminali”. (ANSA).   

  • in

    Carfagna,con Zes regime autorizzazione unica per investitori

    (ANSA) – DUBAI, 21 MAR – “Nelle nostre Zes, abbiamo
    introdotto un regime di autorizzazione unica per gli
    investitori, la cui responsabilità è in capo esclusivamente al
    Commissario di governo. Quest’ultimo dovrà rispondere alle
    richieste di chi vorrà investire in queste aree entro termini
    perentori, oltre i quali scatterà la regola del
    silenzio/assenso. In poche parole, chi vorrà investire nelle
    nostre Zes avrà un solo “numero di telefono a cui chiamare” e da
    cui ricevere risposta in tempi rapidi”. Lo ha dichiarato la
    ministra per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna,
    intervenendo al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai per
    l’evento “Special economic zones: a new key to industrial policy
    and the relaunch of the port system”.   
    “Data l’eccellente esperienza degli Emirati Arabi Uniti, ed
    in particolare di questa fantastica città, con le sue decine di
    “Free Zones”, non potevo scegliere luogo ed evento migliore” a
    Expo Dubai “per presentare le 8 Zone economiche speciali di un
    Paese mediterraneo stabile politicamente, ricco di talento e
    creatività, fortemente connesso ai mercati più ricchi del
    pianeta, famoso per la qualità e l’affidabilità e il design dei
    suoi prodotti. E di farlo scommettendo insieme a noi sull’area
    geografica a maggiore potenziale: il Sud del Paese”, ha
    evidenziato la ministra, raccontando le caratteristiche delle
    Zes italiane.   
    “Sotto il profilo della convenienza fiscale, nelle aree Zes
    abbiamo raddoppiato il credito d’imposta per gli investimenti in
    beni strumentali, che passerà da 50 a 100 milioni di euro per
    singolo investimento, con la possibilità di inserire tra gli
    investimenti agevolati anche quelli relativi agli immobili
    strumentali presenti o da costruire nell’area”, ha spiegato.   
    (ANSA).   

  • in

    Carfagna, con Pnrr candidiamo sud a hub logistico Mediterraneo

    (ANSA) – ROMA, 21 MAR – “L’Italia non è solo geograficamente
    al centro del Mediterraneo. L’Italia si candida, con il suo Sud,
    a diventare un vero e proprio hub logistico, energetico e
    produttivo dell’intera regione mediterranea. E’ una scelta
    strategica e lungimirante fortemente voluta dal Governo Draghi
    con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza 2021-2026, ogni
    giorno confermata nei fatti dai cantieri che si aprono, dalle
    opere progettate e dalle azioni di politica economica
    intraprese”. Lo ha dichiarato la ministra per il Sud e la
    coesione territoriale, Mara Carfagna, intervenendo al Padiglione
    Italia di Expo 2020 Dubai per l’evento “Special economic zones:
    a new key to industrial policy and the relaunch of the port
    system”.   
    “La principale di queste azioni” è “l’istituzione e la “messa
    a valore” delle otto Zone Economiche Speciali del Sud Italia,
    aree portuali, retroportuali e industriali dove puntiamo ad
    attrarre imprese e nuovi investimenti grazie a un nuovo modello
    a burocrazia zero e a tassazione ridotta, oltre che a ingenti
    investimenti infrastrutturali nei porti, nelle reti ad alta
    velocità e nel sistema stradale”, ha detto Carfagna.   
    “La mia presenza qui vuol avere un duplice scopo: anzitutto,
    rendere l’omaggio dell’Italia e del governo a un evento di
    portata globale – l’Esposizione Universale di Dubai – che segna
    la ripartenza delle nostre società dopo la difficile stagione
    della pandemia; poi, presentare agli investitori emiratini e
    internazionali le nuove e importanti opportunità di sviluppo e
    di investimento che si stanno aprendo in Italia e soprattutto
    nel Sud del Paese”, ha detto Carfagna. “In questa visita,
    vogliamo presentarvi la nuova visione di “Italia mediterranea”
    che stiamo costruendo. Siamo convinti che il prossimo decennio
    vedrà una crescente centralità del Mediterraneo, nella sua
    dimensione allargata alla Penisola Arabica, negli scenari
    economici, energetici, culturali e politici”. (ANSA).   

  • in

    Ucraina: Carfagna, cooperazione e dialogo contro conflitti

    (ANSA) – DUBAI, 21 MAR – “Il ritorno drammatico della guerra
    in Europa ha reso quanto mai evidente che l’antidoto al
    diffondersi incontrollato dei conflitti è sempre solo uno: la
    cooperazione dei popoli, l’impegno comune per la pace e la
    sicurezza, il dialogo tra le società civili”. Lo ha dichiarato
    la ministra per il Sud e la coesione territoriale, Mara
    Carfagna, intervenendo al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai
    per l’evento “Special economic zones: a new key to industrial
    policy and the relaunch of the port system”.   
    “Tanto l’esperienza ormai pluridecennale dell’integrazione
    europea, quanto l’importante e promettente processo di
    cooperazione intrapreso con gli Accordi di Abramo dagli Emirati
    Arabi Uniti, Israele e altri partner del mondo arabo
    rappresentano esempi concreti di come sia possibile superare
    differenze anche profonde, ostilità e conflitti”, ha aggiunto.   
    “Il tema scelto per Expo Dubai – ‘Connecting Minds, Creating
    the Future’ – è a mio parere l’impegno più forte e necessario
    che possiamo assumere in favore delle generazioni future:
    progettare e costruire insieme un domani migliore a partire
    dalla ‘materia prima’ più preziosa e inesauribile, la creatività
    umana e la capacità dell’essere umano di superare le difficoltà
    e le crisi cooperando, dialogando, scambiando idee ed
    esperienze”, ha sottolineato la ministra. (ANSA).   

  • in

    Onorificenza a Paramonov. Partiti chiedono revoca

    Cavaliere all’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Commendatore dell’Ordine della Stella d’Italia: Alexei Paramonov, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo che ieri ha minacciato l’Italia di “conseguenze irreversibili” in caso di nuove sanzioni, ha ricevuto due onorificenze da Roma, una nel 2018 e una nel 2020.    E ora i partiti ne chiedono la revoca.    A spulciare nei lunghi elenchi dei titoli onorifici è stato Benedetto Della Vedova, segretario di Più Europa e sottosegretario agli Esteri, che non solo si dice convinto che queste ricompense al merito vadano ritirate ma che si attiverà per chiedere al titolare della Farnesina Luigi di Maio di aggiungere il nome del diplomatico russo alla lista di quelli per i quali sono partite le procedura di revoca. Un primo passo per ritirare le onorificenze assegnate ad alcuni cittadini russi negli anni infatti è già stato annunciato il primo marzo. Nelle mani della Farnesina però c’è solo la possibilità di presentare al Quirinale la richiesta di annullare la nomina che riguarda l’Ordine della Stella, che viene assegnato a “quanti abbiano acquisito particolari benemerenze nella promozione dei rapporti di amicizia e di collaborazione” con l’Italia; per quanto riguarda quella a Cavaliere al Merito della Repubblica la palla è nelle mani della presidenza del Consiglio. In entrambi i casi infatti le onorificenze vengono concesse dal presidente della Repubblica ma su proposta in un caso del ministro degli Esteri e nel secondo del premier, che all’epoca era Giuseppe Conte.    Destinata, quest’ultima, a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione” incorre nella sua perdita chi “se ne renda indegno”. E, oltre a Più Europa, anche il Pd e Italia Viva non hanno dubbi: “Va certamente ritirata”, dice Andrea Marcucci. “Mi sembra il minimo”, aggiunge la vicepresidente di Iv al Senato Laura Garavini. Non possiamo pensare che i rapporti con la Russia siano quelli di una volta”, aggiunge un’altra senatrice di Italia viva, Elvira Evangelista.    

  • in

    Belgio: auto contro folla, 6 morti e una decina di feriti gravi. Una persona è stata fermata

    Auto contro la folla assiepata per una manifestazione popolare legata al carnevale questa mattina alle 5 a Strépy-Bracquegnies, villaggio La Louviere in Vallonia, nel Belgio.
    Sale a 6 il bilancio delle vittime dell’incidente avvenuto prima dell’alba. Ci sono anche 10 feriti gravi e 27 feriti lievi. E’ il bilancio fornito in conferenza stampa. Due persone sono state fermate e vengono interrogate, entrambe di La Louviere, nate rispettivamente nel 1988 e nel 1990. Sul luogo dell’incidente a Strepy erano presenti al momento dell’incidente 150-200 persone. “Non ci sono bambini o minori” tra le vittime. E’ quanto hanno chiarito dal comitato di crisi nel corso della conferenza stampa al municipio di La Louviere.
    Secondo quanto ha riferito il sindaco della cittadina, Jacques Gobert, “un’auto in corsa si è lanciata nella folla che si era radunata per vedere il ‘ramassage des Gilles’ “, il raduno di alcune maschere tradizionali del carnevale. “L’autista ha poi proseguito per la sua strada, ma l’abbiamo intercettato”, ha aggiunto il sindaco. Successivamente è stata fermata anche un’altra persona.
    Il comune ha fatto scattare il proprio piano di emergenza comunale. “Abbiamo messo a disposizione delle famiglie il palazzetto dello sport comunale ed è stato attivato anche il servizio di assistenza alle vittime”, ha spiegato Gobert.   La città di La Louvière aveva ufficialmente lanciato il periodo del Carnevale all’inizio di marzo dopo l’alleggerimento delle regole legate alla pandemia, con il passaggio in codice giallo. Il carnevale di Strépy-Bracquegnies doveva iniziare il 20 marzo con la tradizionale raccolta dei Gilles, in cui i partecipanti passano di casa in casa, e continuare il 21 e 22 marzo.

    Agenzia ANSA

    Personaggi in maschera danzanti riconosciuti patrimonio dell’Unesco (ANSA)

       

  • in

    Nozze simboliche per Berlusconi, Fascina in bianco

    La cerimonia in una cappella, la sposa in bianco, gli invitati vestiti di tutto punto, i posti assegnati ai tavoli, i fiori e i regali. Sarà stato anche un ‘matrimonio simbolico’ o un ‘non matrimonio’ come dicono i più maliziosi, ma a parte l’assenza di un officiante, quella svoltosi oggi a Villa Gernetto, a Lesmo in Brianza, tra Silvio Berlusconi e la compagna Marta Fascina, aveva l’aria di una cerimonia di nozze. Completo di Armani blu con un mughetto all’occhiello per il Cavaliere, mentre Marta Fascina ha indossato un abito bianco creato dallo stilista Antonio Riva in pizzo francese, con corpetto, mezzo colletto e scollatura casta a V, oltre ad un ampio strascico bianco lungo almeno quattro metri. Di mughetto anche il bouquet, in pendant con l’occhiello di Berlusconi.
    Presenti alla cerimonia tutti i parenti della parlamentare di Forza Italia, mentre dalla parte di Berlusconi erano presenti il fratello Paolo, i figli Marina, Barbara, Eleonora e Luigi con i nipoti. Assente solo il secondogenito Pier Silvio, il quale in questo periodo preferisce tenersi lontano da eventi troppo affollati per paura del contagio da Covid. A proposito del virus, venerdì mattina tutti gli invitati hanno effettuato un tampone molecolare per precauzione. Meno di un centinaio i presenti: dagli amici di sempre Gianni Letta, Marcello Dell’Utri, Fedele Confalonieri e Adriano Galliani, ai dirigenti del partito Licia Ronzulli, Anna Maria Bernini e Antonio Tajani, fino agli imprenditori Diego Della Valle, Stefano Sala e Danilo Pellegrino. Presente a sorpresa anche il leader della Lega, Matteo Salvini, unico politico non di Forza Italia ad essere stato invitato alla cerimonia. Nel breve momento solenne nella cappella della Villa, con il suono di un violino sullo sfondo, si è tenuta una sorta di ‘scambio delle promesse’, con il Cavaliere che ha dedicato parole di riconoscenza e di amore nei confronti della campagna, per essergli stata vicino nei momenti più difficili, ma ha anche voluto ringraziare i familiari e gli amici più cari per essere intervenuti in questa occasione di immensa felicità per lui.
    All’interno di Villa Gernetto è stato poi servito il pranzo, preparato dagli chef Bobo e Chicco Cerea del ristorante stellato ‘da Vittorio’ di Brusaporto. Il menù, molto apprezzato dagli ospiti, si è ispirato alla tradizione lombarda, con piatti come i mondeghili di vitello al limone con crema di sedano e rapa, gli gnocchetti di ricotta e patate allo zafferano, robiola e pan pepato e il moscato passito prodotto da un’azienda vinicola del Franciacorta. Tra una portata e l’altra, in attesa della torta a tre piani, a simboleggiare gli anni di fidanzamento della coppia, il cantante Gigi D’Alessio ha intonato una serie di canzoni della tradizione partenopea, tra le quali ‘Malafemmina’ e ‘O Sarracino’. Rinverdendo invece antichi ricordi di quando i due in gioventù si esibivano insieme sulle crociere, Fedele Confalonieri al pianoforte e Silvio Berlusconi alla voce hanno infine rallegrato i presenti con una serie di canzoni francesi.

  • in

    Berlusconi-Fascina, oggi il matrimonio simbolico

     Nella piccola cappella di Villa Gernetto a Lesmo, in Brianza, si è celebrato il ‘matrimonio simbolico’ di Silvio Berlusconi con la parlamentare Marta Fascina. Completo di Armani blu con un mughetto all’occhiello per il Cavaliere, mentre Marta Fascina indossa un abito bianco in pizzo francese, con corpetto, mezzo colletto e scollatura casta a V, oltre ad un ampio strascico bianco creato dallo stilista Antonio Riva. Di mughetto anche il bouquet, in pendant con l’occhiello di Berlusconi.   
    Presenti il fratello Paolo e i figli del Cavaliere Marina, Barbara, Eleonora e Luigi con i nipoti, mentre è assente il secondogenito Pier Silvio, il quale in questo periodo preferisce tenersi lontano da eventi troppo affollati per paura del contagio da Covid. A proposito del virus, ieri mattina tutti gli invitati hanno effettuato un tampone molecolare per precauzione.   
    Sono presenti, tra gli altri, alla cerimonia, accompagnata dalla musica di un violinista, Gianni Letta con signora, Marcello Dell’Utri con la moglie, Fedele Confalonieri, Adriano Galliani con la compagna, Niccolò Ghedini con la moglie e figlio, il medico personale del Cavaliere Alberto Zangrillo, Renato Della Valle, oltre ai parlamentari Licia Ronzulli, Anna Maria Bernini, Antonio Tajani, Valentino Valentini, Vittorio Sgarbi, l’amministratore delegato di Fininvest, Danilo Pellegrino con la compagna, l’ad di Publitalia, Stefano Sala, e il presidente della Commissione di Vigilanza della Rai, Alberto Barachini. Assente il capogruppo alla Camera di Forza Italia, Paolo Barelli, perché risultato positivo al Covid. Presenti, naturalmente, anche tutti i parenti di Marta Fascina.
    “Il segretario della Lega, Matteo Salvini partecipa al pranzo con Silvio Berlusconi e Marta Fascina in corso a Villa Gernetto” in occasione del ‘matrimonio simbolico’ del Cav. Lo fanno sapere fonti della Lega ricordando che è l’unico politico presente, tranne alcuni esponenti di Forza Italia.
    Al termine della cerimonia, gli invitati si sono spostati all’Interno di Villa Gernetto per l’aperitivo e il pranzo, accompagnati da un’ensemble di viola e tre violini.    Proprio mentre nella sala principale della Villa prendeva il via il ‘matrimonio simbolico’, da un’ala secondaria il pullman della squadra del Monza, della quale Berlusconi è il patron e che si trovava in ritiro proprio a Villa Gernetto, è partito verso lo U-Power Stadium per la partita di serie B contro il Crotone.     Nel corso del pranzo, il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri si è messo al pianoforte e ha intonato alcune canzoni, accompagnato dal Cavaliere. Si è esibito anche il cantante napoletano Gigi D’Alessio.