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    L’addio a Berlusconi, Milano si prepara ai funerali di Stato. Meloni, Salvini e La Russa ad Arcore

    Villa San Martino, la residenza ad Arcore di Silvio Berlusconi, il leader di Forza Italia morto ieri a 86 anni all’ospedale San Raffaele di Milano è anche oggi meta di pellegrinaggio per quanto vogliono rendere omaggio. Ieri il feretro dell’ex premier è stato portato nella sua residenza, in attesa dei funerali di Stato in programma domani alle 15 nel Duomo di Milano. Per la giornata è stato anche decretato il lutto nazionale, prima volta per un ex premier.
    MELONI, LA RUSSA E SALVINI AD ARCORE – La premier Giorgia Meloni è appena arrivata insieme al presidente del Senato Ignazio La Russa e al leader della Lega, Matteo Salvini, a Villa San Martino ad Arcore. Un applauso dei presenti, accompagnato da un ‘brava’, ha accolto la premier che è da poco arrivata a Villa San Martino ad Arcore.

    Berlusconi: Meloni, Salvini e La Russa ad Arcore

    IL RICORDO DI PIER SILVIO – “Cara Mediaset, carissimi tutti, sento il bisogno di scrivervi perché so quanto era importante per mio padre farvi sapere l’amore e il grande orgoglio che ha sempre provato per la nostra azienda e per tutti noi”, scrive Pier SilvioBerlusconi, ricordando il padre in una lettera inviata a tutti i collaboratori di Mediaset. “Non ci sono parole per descrivere la mia emozione ogni volta che mi diceva ‘Sono orgoglioso di te e di quello che fai’. E io ho sempre saputo benissimo che si rivolgeva a tutti noi: io da solo non avrei potuto fare nulla. Nulla. E’ stato un uomo che ha dato tanto, tantissimo. Che ha creato tantissimo. E ha sempre considerato la nostra azienda come una sua amatissima creatura. Il mio papà, il nostro fondatore, vi ha sempre amato tutti, uno per uno”, aggiunge l’amministratore delegato di Mfe-Mediaset. “E adesso il nostro dovere è seguire la sua impronta indelebile, lavorare, lavorare, lavorare. Con entusiasmo e rispetto. Oggi dobbiamo guardare avanti e impegnarci ancora di più, sempre di più. Dobbiamo costruire un Gruppo ancora più forte e ancora più vivo. Lo dobbiamo fare per Mediaset. Lo dobbiamo fare per tutti noi. Ma soprattutto lo vogliamo fare per lui. Vi abbraccio forte. Siete nel mio cuore. E sarete per sempre nel suo cuore”, conclude Pier Silvio Berlusconi.
    Fiori, cartelloni, bandiere di Forza Italia e sciarpe del Milan. Decine di omaggi e ricordi sono stati lasciati davanti alla storica villa San Martino ad Arcore. Un grande striscione con scritto ‘Grazie in eterno presidente’ è comparso questa mattina su una siepe che costeggia la villa, a firma dei tifosi della curva del Monza calcio.
    POLEMICA SULLA GIORNATA DI LUTTO NAZIONALE: per Rosy Bindi una ‘scelta inopportuna’. “I funerali di Stato sono previsti ed è giusto che ci siano, ma il lutto nazionale per una persona divisiva com’è stato Berlusconi secondo me non è una scelta opportuna”. A dirlo, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, è Rosy Bindi, ex ministra ed esponente del Partito Democratico. 
    Rosy Bindi: ‘Persona divisiva, lutto nazionale inopportuno’

    Agenzia ANSA

    La stampa tedesca ricorda ‘il primo populista d’Europa’, per quella russa ‘se ne va ma resta’ (ANSA)

    In Aula alla CAMERA si terrà una commemorazione, ma non è stata ancora decisa la data. Emerge dalla Conferenza dei capigruppo di Montecitorio che si è riunita stamani.
    L’Aula del SENATO commemora Silvio Berlusconi martedì 20 giugno alle ore 15. L’Aula è sospesa per tutta la settimana e riprenderà lunedì 19 con la discussione generale sulla P.a.”Silvio Berlusconi è stato un combattente –  ha detto la presidente del Pe Roberta Metsola alla commemorazione per la morte di Silvio Berlusconi, davanti alla Plenaria – che ha fondato e guidato il centrodestra in Italia, un protagonista della politica per generazioni e ha contribuito a passaggi cruciali della storia europea e dell’Italia. Mai troppo lontano dalle polemiche anche in questa casa ma tutti qui lo ricordano per la sua generosità, il suo coraggio e il suo carisma. La storia discuterà il suo impatto ma l’uomo ha lasciato il segno”. 
    Il COMITATO DI PRESIDENZA DI FI APPROVA IL RENDICONTO 2022 E LE NOMINE 
    Si è tenuto oggi il Comitato di Presidenza di Forza Italia che, in apertura, ha ricordato nel dolore la scomparsa del Presidente Silvio Berlusconi. È stato approvato a norma di legge e di statuto all’unanimità il rendiconto del 2022. Il Comitato di Presidenza ha inoltre ratificato all’unanimità le recenti nomine effettuate dal Presidente Silvio Berlusconi e quelle riguardanti i coordinamenti provinciali e delle grandi città. E’ quanto si legge in una nota.  Alla riunione del comitato di presidenza di Forza Italia hanno partecipato, tutti via zoom, Tajani, Barelli, Ronzulli, Gasparri, Mulè, Cattaneo, Barachini, Orsini, Bernini, Martusciello, Fontana, Giacomoni, Baldelli, Cirio, Schifani e Toma. 

    Agenzia ANSA

    E’ come un “imprenditore di raro acume e coraggio, politico di fine intelletto, comunicatore dal fascino assoluto” che Giorgio Armani ha voluto ricordare Silvio Berlusconi nel necrologio pubblicato su Corriere della Sera e Repubblica. (ANSA)

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    Lutto nazionale per Berlusconi, è polemica

    Quella di aggiungere ai funerali di Stato anche il lutto nazionale è stata “una scelta inopportuna”. A dare fuoco alle polveri che covavano sotto la cenere è stata Rosy Bindi, più volte ministro, vicepresidente della Camera e presidente del Pd, che ha dato voce a una minoranza tutto sommato silenziosa che sta assistendo perplessa – ma commenta molto sui social – alle celebrazioni in ricordo di Silvio Berlusconi. “I funerali di Stato sono previsti ed è giusto che ci siano ma il lutto nazionale per una persona divisiva com’è stato Berlusconi secondo me non è una scelta opportuna”, ha spiegato in una intervista. Durissime le repliche del centrodestra come quella di Alfredo Antoniozzi di Fratelli d’Italia: “Rosy Bindi, come gran parte dei cattolici integralisti, è poco cristiana. Il suo livore è espressione di una simbiosi cattocomunista”. Secco il giudizio di Matteo Renzi: “c’è una legge in questo Paese che prevede che per gli ex presidenti del Consiglio che muoiono ci sia il funerale di Stato”. I Cinque stelle concordano in pieno con Bindi sull’inopportunità della scelta: “fa sicuramente un certo effetto vedere una caserma della Guardia di Finanza con la bandiera a mezz’asta per ossequiare il ricordo di un uomo che è stato condannato per frode fiscale”, sottolinea Riccardo Ricciardi, vice presidente del Movimento 5 Stelle. 
    Ma a far lievitare la polemica ci pensa anche Tomaso Montanari, rettore dell’università per stranieri di Siena, annunciando che nel suo ateneo non ci saranno le bandiere a mezz’asta così come previsto – o meglio, ordinato – dal lutto nazionale. E lo ha fatto motivando il suo gesto con parole assai poco diplomatiche: “è vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati. Dalla P2 ai rapporti con la mafia via Dell’Utri, dal disprezzo della giustizia alla mercificazione di tutto (a partire dal corpo delle donne, nelle sue tv), dal fiero sdoganamento dei fascisti al governo alla menzogna come metodo sistematico”. E anche sul rettore si registra la levata di scudi del centrodestra che parla di “caduta di stile” e “strafottenza”. Intanto parte una petizione online a sua difesa che in poche ore raggiunge oltre 10 mila firme.
    Non è facile districarsi tra leggi e procedure che regolano funerali di Stato e lutto nazionale. Una cosa sola è certa: la decisione spetta solo a palazzo Chigi, come confermano anche dal Quirinale dove non si commenta la scelta. La decisione è stata quindi presa direttamente da Giorgia Meloni dopo una rapida consultazione con i due vice-premier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, che ovviamente non hanno avuto nulla da obiettare. Con Silvio Berlusconi è la prima volta che viene deciso il lutto nazionale per un ex premier. Prevede le bandiere a mezz’asta sulle facciate di tutti gli edifici pubblici e due strisce di velo nero per le bandiere interne. Durante il giorno di lutto gli esponenti del governo sono obbligati a cancellare gli impegni pubblici mentre c’è la possibilità per i negozi di decidere di tenere abbassate le serrande per tutta la giornata.
    Fa discutere anche la prolungata chiusura delle Camere – di fatto fino a lunedì prossimo – dopo la scomparsa del Cavaliere, anche se fonti parlamentari tendono a ridimensionare la portata dello stop spiegando che la Conferenza dei Capigruppo non ha disposto la interruzione delle attività parlamentari, se non per il giorno delle esequie di Silvio Berlusconi. L’Assemblea di Palazzo Madama non terrà però seduta anche giovedì 15 giugno, ma riprenderà anticipatamente i lavori il lunedì successivo. E che la figura del Cavaliere sia ancora fortemente divisiva lo conferma anche la bagarre scoppiata nella regione Liguria dove alcuni membri dell’opposizione non si sono associati al minuto di silenzio provocando l’uscita dall’aula della maggioranza.
    Accuse incrociate, parole grosse e polemiche anche per la decisione del Governatore Giovanni Toti di proiettare tutta la notte sulla facciata del palazzo della regione una gigantografia di Berlusconi, alternata alla scritta “Ciao presidente”.    

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    Addio a Flavia, moglie e gran consigliera di Prodi

    Flavia Franzoni, per Romano Prodi non è stata solo una moglie e madre dei suoi figli e nonna dei suoi sei nipoti, ma anche una fidatissima, a volte molto critica, consigliera. Una vita trascorsa ‘Insieme’, che non a caso scelsero come titolo per la loro biografia di coppia. Insieme fino all’ultimo momento. È morta all’età di 76 anni, mentre si trovava in viaggio con il marito e alcuni amici, tra cui l’ex ministro Arturo Parisi, su un sentiero francescano in Umbria. Stavano facendo un cammino a piedi, ieri sera avevano dormito a Gubbio e oggi erano in direzione di Assisi. Flavia Prodi è caduta all’improvviso, forse a causa di un malore. Era in una zona piuttosto impervia e per il recupero della salma è intervenuto anche il soccorso alpino, sotto un violento temporale. 

    Agenzia ANSA

    È intervenuto anche il soccorso alpino per recuperare la salma di Flavia Franzoni, la moglie di Romano Prodi morta mentre era in cammino su un sentiero francescano nella zona di Gubbio con il marito e alcuni amici, tra cui l’ex ministro Arturo Parisi. (ANSA)

    Numerosi e vani i tentativi di rianimarla. Reggiana come il marito, insegnava Metodi e tecniche dei servizi sociali all’Università di Bologna. Ma nel corso degli anni si è vista spesso al fianco di Prodi, sia in circostanze ufficiali, sia in immafgini di vita familiare, come la immancabile passeggiata della domenica mattina sotto i portici di Bologna per andare a messa. Cattolica sociale, sorridente ed estroversa, i suoi studenti la soprannominarono ‘Google’ per l’inesauribile memoria sui temi di suo interesse. Ma mai disposta a mettere da parte le sue idee, anche con il marito. Quando era presidente del consiglio gli tirò le orecchie, pubblicamente, sia sulla riforma delle pensioni, sia sulla scarsa presenza femminile nel suo esecutivo. La professoressa Flavia, tuttavia, nelle due tornate nelle quali Prodi è stato presidente del Consiglio, dal 1996 al 1999 e dal 2006 al 2008, divenne celebre anche per i suoi atteggiamenti anticonformisti e un po’ naif: quando suo marito andò a Palazzo Chigi le sue scarpe comode e un po’ cheap fecero inorridire i salotti romani. Non era raro incontrarla in giro per le strade del centro di Bologna con le borse della spesa a scambiare due chiacchiere con chi incontrava. E quando le madri di Plaza de Mayo arrivarono a Bologna non esitò a riceverle nella sua casa bolognese, che durante gli anni del Governo Prodi era diventato uno dei centri principali della politica italiana. Tuttavia, Flavia Franzoni non ha mai permesso alla sua immagine pubblica, al prestigio della posizione ed alla sua professione di mettere in secondo piano l’immagine di nonna, mamma e moglie.
    Con Romano Prodi hanno cominciato a frequentarsi da giovani, in Azione Cattolica. Si sono sposati il 31 maggio 1969, in un rito celebrato dal cardinale Camillo Ruini. Da allora, ogni anno, in occasione dell’anniversario le è arrivato un mazzo di rose rosse. Come quelle che le arrivarono in dono, sempre dal marito, a Vienna, la notte di Capodanno del 2002, quando Prodi spese in questo modo i suoi primi 32 euro. Un bivio della loro vita ‘Insieme’, anche per Flavia Franzoni è stato il 19 aprile 2013, quando il centrosinistra candidò suo marito alla presidenza della Repubblica. Venne però bocciato dalla celeberrima vicenda dei 101. Lui si trovava in Africa per conto dell’Onu, mentre lei era rimasta a Bologna a gestire, con sorridente discrezione, l’assedio mediatico. Accolse poi, al suo ritorno dall’Africa, un marito che aveva bisogno sia di un abbraccio, sia di un confronto con la persona di cui si fidava di più al mondo. Per come erano andate le cose avrebbero avuto più tempo da dedicare ai figli, ai nipoti e ai loro interessi. Se le cose fossero andate diversamente, l’Italia avrebbe avuto una first lady colta, empatica e che amava stare insieme alle persone. 
    Profondo cordoglio è stato espresso dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dal mondo politico. “La mia più sentita vicinanza a Romano Prodi per la scomparsa della moglie Flavia. Un abbraccio e un pensiero alla famiglia e a tutti i suoi cari”. Lo scrive la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sui social.
     “Siamo tutte e tutti sconvolti di fronte alla morte improvvisa di Flavia Franzoni. E in questo momento di enorme dolore vogliamo stringerci attorno a Romano Prodi e a tutta la loro famiglia con il grande affetto mio personale e di tutta la comunità democratica”. Così in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein. “E’ impossibile – aggiunge – riassumere lo spessore intellettuale, le qualità e la passione civile di Flavia Franzoni, sempre così attenta alle fragilità sociali e impegnata a fianco degli ultimi, grande innovatrice delle politiche sociali. Ci mancheranno, tanto, la sua capacità di analisi e la sua profondità di pensiero, il suo consiglio sempre prezioso”.
    “Attonito nell’apprendere della scomparsa di Flavia, mi stringo a Romano Prodi e ai suoi figli in questo momento di grande dolore. È stata senz’altro una donna speciale che lascerà un vuoto immenso; penso in queste ore a quanto Romano e Flavia siano stati una coppia esemplarmente unita in tutti i momenti della loro vita”. Così Pier Ferdinando Casini sulla scomparsa di Flavia Franzoni. 
    “Sono giorni di profonda tristezza. Condoglianze a Romano Prodi, che oggi ha perso l’amata moglie Flavia. Ci stringiamo al suo dolore e a quello dei suoi cari”. Lo scrive su twitter il vicepremier e ministro, Matteo Salvini. “Appresa la notizia dell’improvvisa scomparsa della signora Flavia Franzoni desidero rivolgere al Presidente Romano Prodi e alla sua famiglia le più sentite condoglianze”. Così il Presidente del Senato Ignazio La Russa

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    Pier Silvio ai dipendenti Mediaset, da solo non avrei potuto fare nulla

    “Non ci sono parole per descrivere la mia emozione ogni volta che mi diceva ‘Sono orgoglioso di te e di quello che fai’. E io ho sempre saputo benissimo che si rivolgeva a tutti noi: io da solo non avrei potuto fare nulla. Nulla”. Lo afferma l’amministratore delegato di Mfe-Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, a proposito del padre in una lettera inviata oggi a tutti i collaboratori del gruppo Mediaset.
    “Cara Mediaset, carissimi tutti, sento il bisogno di scrivervi perché so quanto era importante per mio padre farvi sapere l’amore e il grande orgoglio che ha sempre provato per la nostra azienda e per tutti noi”, scrive Pier Silvio Berlusconi nella lettera inviata ai collaboratori del gruppo Mediaset.
    “E’ stato un uomo che ha dato tanto, tantissimo. Che ha creato tantissimo. E ha sempre considerato la nostra azienda come una sua amatissima creatura. Il mio papà, il nostro fondatore, vi ha sempre amato tutti, uno per uno”, aggiunge l’amministratore delegato di Mfe-Mediaset.
    “E adesso il nostro dovere è seguire la sua impronta indelebile, lavorare, lavorare, lavorare. Con entusiasmo e rispetto. Oggi dobbiamo guardare avanti e impegnarci ancora di più, sempre di più. Dobbiamo costruire un Gruppo ancora più forte e ancora più vivo. Lo dobbiamo fare per Mediaset. Lo dobbiamo fare per tutti noi. Ma soprattutto lo vogliamo fare per lui. Vi abbraccio forte. Siete nel mio cuore. E sarete per sempre nel suo cuore”, conclude Pier Silvio Berlusconi.

    Berlusconi, il messaggio di addio dei figli: ‘Per sempre dentro di noi’

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    Nei necrologi il mondo del Cav, dallo sport alla moda

    C’è tutto il mondo di Silvio Berlusconi nei necrologi pubblicati per la sua morte, ed è un mondo vasto che va dallo sport, all’imprenditoria, alla politica. E d’altronde non poteva che essere così per il creatore della tv privata, fondatore di Fininvest e Mediaset, immobiliarista, presidente più premiato nella storia del Milan, ideatore di Forza Italia. Ma nei messaggi d’addio appare anche la sua sfera privata.
    “Carissimo Silvio, sei stato un grande uomo e uno straordinario padre per i nostri figli. Ricorderò per sempre la bellezza degli anni trascorsi insieme” è il messaggio di Carla Elvira dall’Oglio, prima moglie di Silvio Berlusconi, madre di Marina e Pier Silvio, che ha così rotto il suo proverbiale silenzio. Ci sono gli amici di una vita, a partire da Fedele Confalonieri, che gli è rimasto accanto dai tempi del liceo dai salesiani, e che con le figlie saluta “l’amico fraterno”. C’è Adriano Galliani “affranto” che piange “il maestro di tutto”.
    C’è il suo medico personale Alberto Zangrillo che scrive “Presidente ho sempre voluto darle del lei, solo ora mi permetto di dirti ciao Silvio’. E per la prima volta usa il tu anche Urbano Cairo, presidente di Rcs e del Torino, che ricorda gli anni da assistente di Berlusconi, “grande maestro”. Fra le squadre di calcio non solo il suo Monza, preso in serie C e portato in A, che gli dice addio ringraziandolo per aver reso “realtà i nostri sogni” con la promozione in serie A e il Milan che ricorda il suo “indimenticabile presidente”, ma anche avversari come Juventus e Inter con il presidente Steven Zhang che rivendica: “le sfide tra l’Inter e il suo Milan hanno reso la città di Milano il cuore del calcio mondiale”.
    Anche l’ex presidente nerazzurro Ernesto Pellegrini rievoca “con nostalgia le innumerevoli battaglie sportive” e la Lega di serie A “commossa” si stringe alla famiglia. Ma ci sono anche i tifosi. “I ragazzi rossoneri di via Bognetti 9 ricordano con vera riconoscenza il presidente Silvio Berlusconi senza il quale non avrebbero vissuto l’infanzia calcistica più bella di sempre”. C’è tutta Fininvest, Mediaset, con Zelig, Antonio Ricci e Striscia, Gerry Scotti, il mondo dell’editoria (da Mondadori ad Elisabetta Sgarbi della Nave di Teseo), l’imprenditoria a partire dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi, alle famiglie Benetton e Barilla, da Luxottica a Mediobanca, a Mediolanum.
    Marco Tronchetti Provera si dice certo che lascerà “un segno indelebile nella storia del nostro Paese”, Afef gli augura “un buon viaggio”. E lo ricorda anche il regista Luca Guadagnino con Carlo Antonelli. Ci sono gli esponenti del suo partito e di altre forze, come Carlo Calenda. C’è Comunione e Liberazione, ci sono i collaboratori che ringraziano di essergli stati vicini. “Con lui se ne va un pezzo della nostra famiglia” sottolineano Anna Craxi e la figlia Stefania. Lo ricordano Regione Lombardia col presidente Attilio Fontana e la Liguria con Giovanni Toti, e anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il Comune si uniscono al lutto per la scomparsa di una “figura centrale nel campo imprenditoriale, sportivo e politico”. “Imprenditore di raro acume e coraggio, politico di fine intelletto, comunicatore dal fascino assoluto” conferma Giorgio Armani che pronostica: “sarà difficile immaginare la vita istituzionale di questo Paese senza la sua presenza”. 

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    E’ morta Flavia Franzoni moglie di Romano Prodi

    (ANSA) – ROMA, 13 GIU – “Con enorme dolore, il Presidente
    Romano Prodi, insieme ai suoi figli Giorgio, Antonio e a tutta
    la sua famiglia, annuncia che oggi, all’improvviso, si è spenta
    sua moglie, Flavia Franzoni”. E’ quanto si legge in una nota
    dell’ufficio stampa dell’ex presidente del Consiglio. (ANSA).   

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    Il governo è pronto a supportare le proposte di legge sull’oblio oncologico

    “Il governo guarda con grande attenzione alle proposte di legge parlamentari sull’oblio oncologico – ha dichiarato in una nota la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni -. Per questo, ho chiesto al ministro della Salute Schillaci di seguire l’iter e assicurare il contributo necessario dell’esecutivo. L’obiettivo che ci poniamo è arrivare, nel più breve tempo possibile, ad una norma capace di dare risposte ad un problema estremamente concreto e che incide molto sulla vita di tantissimi italiani”.”Il governo – ha detto il ministro Schillaci – segue con interesse le iniziative parlamentari, ed è pronto a dare il proprio supporto per trovare soluzioni adeguate a quella che ritiene una problematica di particolare rilievo per tanti cittadini guariti dal cancro costretti ancora ad affrontare numerose difficoltà burocratiche per il ritorno a una vita normale”.
    Di cosa si trattaL’oblio oncologico è in discussione in commissione Sanità alla Camera. Sono 9 le proposte di legge presentate dai vari gruppi parlamentari e una dal Cnel e le relatrici, Patrizia Marrocco (FI) e Maria Elena Boschi (Az-Iv) stanno mettendo a punto un testo unificato. Secondo quanto viene spiegato da una delle due relatrici, l’azzurra Patrizia Marrocco, il testo dovrebbe in buona sostanza prevedere che, nei casi di procedure per l’adozione, richiesta di mutui e pratiche bancarie e assicurazioni, così come nelle procedure concorsuali, non sia ammessa la richiesta di informazioni concernenti lo stato di salute relativamente a patologie oncologiche il cui trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni alla data della richiesta. Tale periodo verrebbe ridotto della metà nel caso in cui la patologia sia insorta prima del ventunesimo anno di età. Anche il governo spagnolo si è recentemente mosso in questo senso.
    Boschi: in calendario a luglio”Con la collega Marrocco siamo pronte con il testo unificato ma questa settimana è stata sconvocata la commissione (come tutte le altre) per il lutto nazionale. Quindi aspettiamo il calendario di commissione della prossima settimana”. Così Maria Elena Boschi (Az-Iv), relatrice della proposta di legge sull’oblio oncologico in discussione in commissione Sanità alla Camera a proposito dell’iter del provvedimento. “Siamo fiduciose – aggiunge – che l’iter in commissione possa essere rapido per arrivare in Aula la prima settimana di luglio come da programma. Sarebbe un bel segnale – conclude – se venisse approvato all’unanimità. Proprio per cercare di arrivare ad un risultato condiviso abbiamo scelto la strada del testo unificato”.
    Un milione di persone coinvolte”Siamo estremamente compiaciuti per l’intervento del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ringraziamo di cuore per la sua straordinaria sensibilità nei confronti delle proposte di legge sull’oblio oncologico. È importante che venga adottata quanto prima la norma per garantire il diritto all’oblio oncologico, un tema che riguarda quasi un milione di persone in Italia”. Francesco Cognetti, Presidente Foce (Federazione degli oncologi, cardiologi e ematologi), sottolinea poi l’importanza di accelerare l’iter parlamentare per l’approvazione della legge. Questi cittadini, spiega Cognetti, “sono guariti da un tumore ma, per la burocrazia, sono ancora malati e rischiano discriminazioni”.”Le persone guarite dal cancro devono essere libere di guardare al futuro senza convivere con l’ombra della malattia. È importante trovare il consenso delle forze politiche”. Secondo il presidente Foce, infatti, “è una battaglia di civiltà che tutti dobbiamo combattere uniti. La legge permetterebbe di non essere più considerati pazienti dopo cinque anni dal termine delle cure se la neoplasia è insorta in età pediatrica e dopo 10 se ci si è ammalati in età adulta”.
    Oltre 100mila firme raccolteAlla presa di posizione del governo plaudono anche gli oncologi dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) dopo le recenti dichiarazioni della presidente del Consiglio. “Come Fondazione Aiom abbiamo avviato nei mesi scorsi una campagna di sensibilizzazione sull’oblio oncologico – afferma Giordano Beretta, Presidente Fondazione Aiom -. E’ stata lanciata una petizione on line che ha raccolto oltre 106mila firme. Oggi è arrivato un segnale che attendavamo da tempo da parte delle Istituzioni.”. “Le che sono guarite definitivamente dal cancro – aggiunge Saverio Cinieri, presidente nazionale Aiom – presentano di fatto la stessa aspettativa di vita di coloro che non hanno dovuto mai affrontare una malattia oncologica. Quindi devono godere degli stessi diritti nella vita di tutti i giorni: dall’affidamento di minori fino alla stipula di polizze sulla vita. È arrivato il momento che l’Italia si adegui a quanto già previsto, a livello legislativo, in diversi altri Paesi Europei”.
    La proposta in BasilicataSottoscritta da cinque consiglieri regionali della Basilicata (Mario Polese e Luca Braia di Italia Viva, Dina Sileo e Gino Giorgetti del Gruppo misto e Vincenzo Baldassarre di Idea-Italia al centro) è stata protocollata ieri mattina la proposta di legge “Riconoscimento del diritto all’oblio oncologico e parità di trattamento delle persone che sono state affette da patologie oncologiche”. In un comunicato congiunto dei cinque consiglieri, è evidenziato che “si tratta di una iniziativa regionale a sostegno di una proposta parlamentare già presentata da numeri deputati e senatori”.

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    Comitato di presidenza di Fi approva rendiconto 2022 e le nomine

    Si è tenuto oggi il Comitato di Presidenza di Forza Italia che, in apertura, ha ricordato nel dolore la scomparsa del Presidente Silvio Berlusconi. È stato approvato a norma di legge e di statuto all’unanimità il rendiconto del 2022. Il Comitato di Presidenza ha inoltre ratificato all’unanimità le recenti nomine effettuate dal Presidente Silvio Berlusconi e quelle riguardanti i coordinamenti provinciali e delle grandi città. E’ quanto si legge in una nota. 
    Alla riunione del comitato di presidenza di Forza Italia hanno partecipato, tutti via zoom, Tajani, Barelli, Ronzulli, Gasparri, Mulè, Cattaneo, Barachini, Orsini, Bernini, Martusciello, Fontana, Giacomoni, Baldelli, Cirio, Schifani e Toma.