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    Berlusconi: in Duomo inizia il funerale di Stato

    (ANSA) – ROMA, 14 GIU – Ha inizio nel Duomo di Milano il
    funerale di Stato di Silvio Berlusconi. Il feretro è scortato,
    davanti all’altare maggiore da Carabinieri in alta uniforme. La
    celebrazione liturgica, aperta dal Requiem, è presieduto
    dall’Arcivescovo di Milano Mario Delpini.   
    I cinque figli di Silvio Berlusconi, Marina, PierSilvio,
    Barbara, Eleonora e Luigi sono commossi, Marina E PierSilvio in
    lacrime, così come Marta Fascina. Alle spalle della famiglia
    Gianni Letta, l’uomo più vicino a Berlusconi insieme a Fedele
    Confalonieri.   
    Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la
    premier Giorgia Meloni seguono assorti la celebrazione, davanti
    al feretro una foto di Berlusconi sorridente e a braccia
    conserte, su sfondo blu. Tricolore la corona di fiori posata
    sulla bara. (ANSA).   

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    Silvio Berlusconi sarà cremato

    (ANSA) – ROMA, 14 GIU – La salma di Silvio Berlusconi sarà
    cremata nel Tempio Crematorio Valenziano Panta Rei, in provincia
    di Alessandria.   
    Dopo i funerali di Stato oggi in Duomo il feretro dovrebbe
    essere riportato nella cappella di famiglia ad Arcore, dove sono
    stati celebrati i funerali di mamma Rosa e della sorella Maria
    Antonietta e dove ieri è stata celebrata una prima messa.   
    Nella cappella sono conservate le ceneri dei genitori e della
    sorella di Berlusconi. (ANSA).   

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    Ai funerali anche gli ex premier Monti,Draghi, Renzi e Gentiloni

    (ANSA) – ROMA, 14 GIU – Ci sarà anche l’ex premier Mario
    Monti ai funerali di Silvio Berlusconi al duomo di Milano.   
    Siederà in terza fila accanto agli ex presidenti del Consiglio
    Matteo Renzi, Mario Draghi e Paolo Gentiloni. In prima fila, le
    più alte cariche: il presidente della Repubblica Sergio
    Mattarella siederà accanto all’emiro del Qatar Al Thani. Al sui
    fianco, il presidente dell’Iraq Abdul Latif Rashid.   
    Poco più in là, sempre in prima fila, la presidente del
    Consiglio Giorgia Meloni siederà tra la presidente della Corte
    Costituzionale Silvana Sciarra e il presidente della Camera
    Lorenzo Fontana. Al suo fianco, il presidente del Senato Ignazio
    La Russa.   
    Dalla seconda alla quarta fila, siederanno tutti i ministri
    del governo. Poi i ministri degli esteri di Kosovo, Malta,
    Turchia, Tunisia, Armenia, Serbia e Paesi Bassi.   
    Più indietro, nella fila dodici, il presidente del Partito
    popolare europeo Manfred Weber siederà accanto a Maurizio Lupi.   
    Poi i capigruppo del Terzo Polo Raffaella Paita e Matteo
    Richetti. E ancora i presidenti dei gruppi parlamentari di Forza
    Italia Licia Ronzulli e Paolo Barelli, accanto a quelli della
    Lega, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari. Sempre nella
    stessa fila i capigruppo del Partito Democratico Chiara Braga e
    Francesco Boccia.   
    Nella fila più indietro siederanno, tra gli altri, Pier
    Ferdinando Casini, Giulio Tremonti e Dario Franceschini. (ANSA).   

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    Funerali Berlusconi, tanti i fiori sul sagrato del Duomo

    (ANSA) – ROMA, 14 GIU – Molte le corone di fiori che sono
    state lasciate sul sagrato davanti al Duomo, dove oggi alle 15
    saranno celebrati i funerali dell’ex premier Silvio Berlusconi.   
    Oltre alla corona della premier Giorgia Meloni e del
    presidente del Senato Ignazio La Russa, sono state deposte
    quelle del gruppo Senato Forza Italia, una di Fratelli d’Italia
    e una del Partito socialista italiano composta da garofani
    rossi.   
    Ci sono ai fiori della senatrice azzurra Licia Ronzulli, del
    Comune di Roma, della Regione Abruzzo, dell’ambasciata di
    Israele e del consolato generale del Kuwait.   
    Fiori anche da Lapo Elkann e della moglie Joana Lemos, dalla
    presentatrice tv Belen Rodriguezdal sindaco di Napoli Gaetano
    Manfredi, dal Milan Club Parigi, dal presidente della Lega Serie
    B Mauro Balata, dalla famiglia Ghedini, dall’As Roma, dalla Rai
    e dai residenti di Milano 2.   
    La piazza è divisa a metà dalle transenne. Dietro al corridoio
    per la stampa si stanno raggruppando moltissimi curiosi, alcuni
    con la maglia del Milan e del Monza. Sono oltre 700 i
    giornalisti accreditati.   
    Tre ragazzi hanno esposto uno striscione con scritto ‘L’Italia
    è il Paese che amo’, citazione dal discorso della discesa in
    campo di Berlusconi del 1994. (ANSA).   

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    Berlusconi: Renzi, polemiche su lutto nazionale sono meschine

    (ANSA) – ROMA, 14 GIU – “Lo squallore non si ferma davanti
    alla morte. Quando muore una personalità del genere la trovo una
    cosa meschina. Oggi qualcuno di quelli che fa polemica per il
    lutto nazionale non avrebbe avuto visibilità senza Berlusconi”.   
    Lo afferma il leader di Iv Matteo Renzi a Mattino Cinque.   
    (ANSA).   

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    I funerali di Berlusconi, Fascina e i figli in prima fila

    (ANSA) – ROMA, 14 GIU – Alle 15 si celebreranno i funerali di
    Silvio Berlusconi nel Duomo di Milano. La compagna Marta Fascina
    siederà in prima fila insieme ai cinque figli del Cavaliere ed
    il fratello, Paolo Berlusconi.   
    Sul lato sinistro, al primo posto siederà il Capo dello
    Stato, poi il presidente iracheno l’emiro del Qatar, i due
    capitani reggenti di San Marino, ovvero i capi di Stato presenti
    alle esequie. A seguire i vertici di Camera e Senato, Ignazio La
    Russa, Lorenzo Fontana. Poi la premier Giorgia Meloni, la
    presidente della Corte costituzionale Silvana Sciarra, il
    presidente della Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Milano
    Giuseppe Sala ed il prefetto della città Saccone.   
    Nelle file subito dietro i capi di governo Orban e quello
    albanese. Poi le delegazioni straniere, tra cui Gentiloni a
    rappresentare la Commissione europea. (ANSA).   

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    Berlusconi, Renzi: ‘Polemiche sul lutto nazionale sono meschine’

    “Lo squallore non si ferma davanti alla morte. Quando muore una personalità del genere la trovo una cosa meschina. Oggi qualcuno di quelli che fa polemica per il lutto nazionale non avrebbe avuto visibilità senza Berlusconi”, afferma il leader di Iv Matteo Renzi a Mattino Cinque. 
    “I funerali di Stato siano dovuti, ma il lutto nazionale è decisione del governo – dice Rosi Bindi ad Agorà tornando sulle polemiche per la decisione del governo di proclamare il lutto nazionale per la morte di Berlusconi -, io non penso che Berlusconi lo abbia deciso, lo ha deciso il governo che lui ha contribuito a creare ma è il governo che ha rischiato di esporre alla divisione il Paese. Il lutto nazionale non è mai stato proclamato per un premier ed è sempre stata una cosa fatta per unire il Paese e non dividerlo. Si fa per le vittime di stragi, di terrorismo, di catastrofi naturali. Chi deve essere invitato alla discrezione di fronte alla morte è la sua parte politica perchè la pietà e la condivisione del dolore non giustifica la santificazione di una persona la cui storia ha avuto meriti, ma anche grandi limiti che continuano ad incidere nella via del Paese”. “La forzatura – prosegue – che fa fatto il governo prevale sul sentimento di pietà. Io non ho mai provato odio, Berlusconi ha diviso il Paese non solo su questioni programmatiche, ma soprattutto su questioni fondamentali come la Costituzione, il rispetto delle Istituzioni, il valore e rispetto della donna, sul conflitto d’interessi”.
    “Io ritengo che chi ha un ruolo politico e parlamentare – aggiunge Rosy Bindi commentando l’assenza di Conte ai funerali – dovrebbe partecipare ai funerali perché il saluto, la preghiera, non si deve negare a nessuno. Approfitto per dire una cosa che forse non è stata compresa: di fronte alla morte, ma anche alle tante malattie di questi anni e alla debolezza, io ho provato una sincera pietà nei suoi confronti. Il dolore e la morte ci rendono tutti uguali”.
    “Finisce indubitabilmente la Seconda Repubblica, che comincia con la discesa in campo di Silvio Berlusconi dopo Tangentopoli. Oggi con i funerali di Stato, assolutamente dovuti per chiunque voglia bene alla Repubblica, perché Berlusconi ne è stato un pezzo importante, si chiude un’epoca che ha cambiato la storia d’Italia”. È l’analisi del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti a ‘Mattino cinque’. Secondo Toti la morte del presidente di Forza Italia segna “un gigantesco vuoto, il vuoto di una fine di un’epoca: la Seconda Repubblica, di cui Berlusconi è stato un po’ la stella polare, quello che ha orientato sia chi lo amava, quando faceva bene e quando poteva sbagliare, sia coloro che lo hanno osteggiato o addirittura odiato. Non se ne va un politico, se ne va l’unità di misura della Seconda Repubblica, intorno a cui si sono costruite alleanze”.