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    A Lecco vietato nutrire gli animali randagi, scoppia la polemica

    (ANSA) – MILANO, 09 OTT – Niente cibo a gatti e cani randagi,
    tantomeno a piccioni, cigni, gabbiani: il Comune di Lecco ha
    emesso una ordinanza che ha fatto infuriare gli animalisti con
    Aidaa che ha presentato una querela e l’onorevole Maria Vittoria
    Brambilla, lecchese e presidente della Leidaa, la Lega italiana
    per la difesa degli animali e dell’ambiente, che è pronta a
    rivolgersi al Tar se il sindaco Mauro Gattinoni non la ritirerà.   
    Lo riportano Il Corriere della Sera e Il Giorno.   
    Il sindaco ha annunciato nella sua newsletter la decisione di
    imporre il divieto di nutrire la fauna selvatica. “Vista la
    cospicua biodiversità che caratterizza il territorio lecchese, e
    data la presenza in molte zone del territorio comunale di Lecco
    di colonie delle più svariate specie animali (gabbiani, cigni,
    piccioni, nutrie, anatre, gatti, cani randagi, ecc.), il Comune
    di Lecco – è la spiegazione – ha emesso un’ordinanza che vieta
    di somministrare qualunque tipo di alimento costituito da
    mangime, granaglie, scarti e avanzi alimentari di ogni tipo, a
    tutte le specie di animali selvatici e randagi sull’intero
    territorio comunale di Lecco, fatte salve specifiche
    autorizzazioni con fini sanitari o scientifici”.   
    Il testo del provvedimento è ancora più specifico:
    “L’alimentazione incontrollata degli animali selvatici aumenta e
    richiama un gran numero di roditori ed altri animali infestanti
    anche da zone limitrofe e la forte concentrazione di animali in
    determinate zone comporta una evidente compromissione del decoro
    urbano e delle condizioni igienico-sanitarie con conseguenti
    rischi per la salute pubblica”
    E’ “una vergogna nazionale” secondo Brambilla che parla di
    ordinanza “affama randagi”.   
    “Eventuali problemi di igiene o di sicurezza – ha aggiunto –
    non si risolvono limitando la libertà dei cittadini o mettendo a
    rischio la sopravvivenza degli animali – dice – e per questo il
    sindaco Gattinoni deve revocare subito quest’ ordinanza
    ‘affama-randagi’ o faremo ricorso al Tar”. (ANSA).   

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    Vertice ad Arcore tra Meloni, Salvini e Berlusconi: 'Importanti passi avanti'

    Si è conclusa la riunione tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. I leader si sono confrontati sulle prossime scadenze istituzionali e sulla necessità di avere un governo forte e capace di rispondere alle urgenze del Paese, a partire dall’emergenza dovuta ai costi dell’energia.
    Sono stai fatti importanti passi avanti in questa direzione ed è volontà comune del centrodestra procedere più speditamente possibile lungo la strada per la formazione dell’esecutivo. Lo rende noto il centrodestra al termine del vertice dei leader ad Arcore. Fonti della Lega dopo il vertice precisano che “la Lega ha chiara la propria squadra di governo ed è pronta, ai massimi livelli. Le priorità del partito di Matteo Salvini sono la difesa degli stipendi, delle pensioni e del lavoro degli italiani, partendo da un Decreto ferma-bollette che, visti i ritardi europei, non può più essere rinviato”. 

    Agenzia ANSA

    Il 44,9% degli italiani ha fiducia in Meloni. Il Terzo polo supera FI (ANSA)

    In un post su Fb, Meloni attacca la sinistra che ‘scende in piazza contro “le politiche del governo Meloni” non ancora formato’. “Stiamo vivendo un paradosso in cui la sinistra – attualmente al Governo – scende in piazza contro “le politiche del Governo Meloni” non ancora formato. Comprendo la voglia di protestare dopo anni di Esecutivi inconcludenti che ci hanno condotto nell’attuale disastrosa situazione, ma il nostro obiettivo sarà restituire futuro, visione e grandezza all’Italia. A breve volteremo finalmente pagina”. Il post è stato interpretato contro la manifestazione della Cgil in piazza a Roma. Più tardi la precisazione di Fratelli d’Italia.

    Il post di Giorgia Meloni

    “Si precisa che non c’è alcuna relazione tra il post pubblicato questa mattina su Facebook da Giorgia Meloni e la manifestazione della Cgil di oggi a Roma, che a quanto risulta non è stata organizzata per protestare contro Meloni. ll post del presidente di FdI si riferisce, infatti, alle manifestazioni organizzate nei giorni scorsi in varie città italiane, in cui tra le altre cose sono state bruciate in piazza delle immagini di Meloni”.

    Agenzia ANSA

    Bruciano foto della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e del premier Mario Draghi gli studenti in piazza Duomo a Milano per protestare contro il nuovo esecutivo e contro l’alternanza scuola-lavoro. (ANSA)

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    Sondaggi: Termometro Politico, Fdi cresce ancora. M5s tallona Pd

     “Rimane sotto il 50% l’indice di fiducia degli italiani nei confronti della probabile prossima premier Giorgia Meloni. Secondo il sondaggio settimanale realizzato da Termometro Politico tra il 4 e il 6 ottobre, il 51,9% afferma di non avere fiducia nella leader di Fdi contro un 44,9% che invece dice di aver fiducia in lei.
    Meloni si può consolare con i consensi in crescita del suo partito. Fratelli d’Italia infatti è data prima al 26,6%. Staccato di quasi otto punti il Pd in calo al 18,7%. I dem si devono guardare le spalle dal Movimento 5 Stelle ora al 16%. Nelle retrovie si segnala il sorpasso di Azione/Italia Viva (8%) ai danni di Forza Italia (7,9%). Davanti a loro la Lega sondata all’8,6%. Seguono poi Sinistra Italiana/Verdi al 3,8%, +Europa al 2,6%, Italexit al 2,1%, Unione Popolare all’1,4%, Italia Sovrana all’1,3%, Noi Moderati allo 0,7%, Vita allo 0,7% e Impegno Civico allo 0,3%”.    “In merito alla composizione del prossimo governo, quattro italiani su dieci ritengono che debbano essere scelte le persone più adatte in ogni ministero a prescindere dal fatto che siano politici o tecnici- si spiega -. Un terzo degli italiani (36,1%) dà la colpa del possibile aumento delle bollette alla speculazione internazionale sui prezzi del gas, il 17,3% all’Ue che ‘non starebbe facendo nulla per frenare questi rincari’, l’11,1% alle aziende energetiche che ‘approfitterebbero della situazione per aumentare i profitti”, il 14,8% alla Nato “che prolunga la guerra per i propri interessi’, il 12,7% alla Russia e a Putin e infine il 6,2% al governo italiano che “non avrebbe fatto abbastanza per aiutare le famiglie”.    Spazio anche alla guerra in Ucraina: “Il 52,2% non crede possibile che la Russia utilizzi l’atomica. Di diverso avviso il 42,8%: tra questi c’è chi considera Putin un “uomo senza scrupoli” (16,2%) e chi addita la Nato responsabile di un’eventualità del genere (26,6%)”. Il sondaggio è realizzato con metodo CAWI: 3700 interviste raccolte tra il 4 e il 6 ottobre 2022. (ANSA).   

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    Osservatore Romano dedica tre numeri speciali al Vaticano II

    (ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 08 OTT – Riflettori puntati sul
    sessantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano
    II, lo storico evento che ha cambiato il corso della Chiesa. L’
    11, il 12 e il 13 ottobre l’Osservatore Romano uscirà con tre
    inserti estraibili dedicati appunto all’evento.   
    Per ripercorrere quei giorni, a partire proprio dall’11
    ottobre del 1962, giorno di apertura del Vaticano II, saranno
    ospitati in questi tre numeri interventi del cardinale
    Gianfranco Ravasi, del card. Enrico Feroci, del card. Paul
    Poupard, di mons. Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di
    Gerusalemme, dei teologi monsignor Piero Coda, monsignor Antonio
    Staglianó, mons. Francesco Cosentino e monsignor Armando Matteo.   
    E ancora, il giornale del Papa pubblicherà in questi tre numeri
    speciali analisi e commenti di monsignor Crispino Valenziano,
    del vaticanista Luigi Accattoli, e di molti altri.   
    A parlare del Concilio Vaticano II sarà anche il Patriarca
    ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo, con un contributo
    esclusivo per il quotidiano vaticano (su carta e online).   
    (ANSA).   

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    Elezioni: finito il lavoro della Cassazione, comunicazioni agli eletti

    L’Ufficio elettorale nazionale, riunito in Cassazione, ha concluso le operazioni funzionali alla proclamazione degli eletti alla Camera, riguardo il nodo delle plurielezioni con la quota proporzionale. La segreteria, a quanto si apprende, sta provvedendo a inviare il verbale agli uffici elettorali circoscrizionali che invieranno le comunicazioni agli eletti.
    Verrà anche data una comunicazione informale alla giunta per le elezioni della Camera, il verbale verrà poi inviato ufficialmente lunedì o martedì.

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    Asse Meloni-Mattarella: 'No ad ingerenze dall'estero'. E Parigi fa dietrofront

     Giorgia Meloni affretta i tempi per la definizione della squadra ma continua a guardare all’Europa, alzando dei paletti.
    Al ministro francese Laurence Boone che avrebbe detto di voler vigilare sul “rispetto dei diritti e delle libertà in Italia” chiede di smentire la dichiarazione perché altrimenti sarebbe un'”inaccettabile” minaccia d’ingerenza esterna “contro uno Stato sovrano, membro dell’Ue”. “L’era dei governi che chiedono tutela all’estero – avverte la leader di FdI – è finita”. Una presa di posizione molto netta che trova il plauso nel centrodestra e la condivisione di Carlo Calenda che invita i francesi a farsi “i fatti loro”.

    Agenzia ANSA

    ‘In Europa pace e sicurezza messe a rischio’, il capo dello Stato ha partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico degli Istituti di formazione dell’Esercito. Poi alla commemorazione del centenario della nascita dello scrittore Fenoglio (ANSA)

    Ma soprattutto trova un ‘sigillo’ da parte del Capo dello Stato Sergio Mattarella: “L’Italia sa badare a sé stessa nel rispetto della Costituzione e dei valori dell’Unione europea”.
    Intanto, a margine del vertice informale di Praga, Mario Draghi assicura che da parte dei partner Ue “c’è curiosità”, nei confronti dell’Italia, come sempre “quando cambia un governo”, ma “non preoccupazione”. C’è rispetto della scelta degli italiani, ma – assicura – in politica estera la linea dell’Italia dovrebbe essere invariata”.

    Agenzia ANSA

    Per quanto riguarda il ‘toto-ministri’, intanto, la Lega sembra voler alzare la posta. E’ vero che da giorni si parla di una disponibilità di Salvini a fare un ‘passo di lato’ rispetto al Viminale e che su di lui non sarebbe stato posto “alcun veto”, ma è anche vero che oggi rilancia sulla necessità di dar vita ad un Ministero della famiglia e della natalità: ipotesi che sarebbe destinata a far discutere anche in Europa. La Lega, poi, mentre il centrodestra viene travolto in Basilicata da un’inchiesta giudiziaria che vede indagati esponenti di FdI e FI, fa sapere anche che “gradirebbe molto” occupare la casella del Ministero per Affari regionali, autonomia e riforme visto che “autonomia e presidenzialismo sono temi centrali da portare a casa”. Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, in attesa di un’investitura ufficiale per le regionali, rallenta la corsa alle rivendicazioni di Salvini ricordando che, prima di puntare sull’ipotesi di un Ministero per l’Innovazione a Milano, si dovrà espettare che “il Governo si costituisca”.
    ASCOLTA il PODCAST di Anna Laura Bussa

    Sul fronte dei compiti del nuovo Esecutivo, invece, oltre all’emergenza gas, che vede in Ue convergere sull’ipotesi di un price cap flessibile, resta prioritario il Pnrr. Dopo quello che è stato definito uno “scontro Meloni-Draghi” sui possibili ritardi ereditati dal governo uscente, Paolo Gentiloni precisa che l’Italia “fin qui ha raggiunto gli obiettivi che doveva raggiungere nei tempi previsti” e che si tratta di “una corsa contro il tempo” che “deve continuare”. Intanto, il giorno dopo la Direzione, il confronto tra i Dem continua, anche se per dirla con Piero Fassino: “Ieri é iniziato un nuovo ciclo del Pd e un altro si é chiuso”. Il M5S, invece, sceglie in queste ore di fare dell’istanza pacifista la propria bandiera insistendo sulla necessità di una svolta negoziale in Europa per giungere ad una pace nel conflitto ucraino.

    Elezioni, Meloni scherza con i giornalisti all’uscita da Montecirio: ‘Domani vi libero’