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    Da Fallaci ad AstroSam, le sorelle d'Italia di Meloni

    Da Cristina a Samantha, passando per Tina e Nilde ma anche Elisabetta (Casellati), prima donna presidente del Senato. La prima premier donna della storia della Repubblica nel discorso in Aula cita il suo personale pantheon di figure femminili. Le chiama nome per nome ringraziandole per essere state coloro che “hanno costruito con le assi del proprio esempio la scala che oggi consente a me di salire e rompere il pesante tetto di cristallo posto sulle nostre teste”.
    La prima è Cristina Trivulzio di Belgioioso “elegante organizzatrice di salotti e barricate” la definisce Meloni. Si tratta di una nobildonna protagonista del Risorgimento che ebbe contatti con tutti i maggiori protagonisti dell’epoca e sovvenzionò insurrezioni. Organizzò – tra l’altro – un battaglione a Napoli per contribuire alle Cinque Giornate di Milano. Insieme a lei Meloni cita Rosalie Montmasson “testarda al punto di partire con i Mille”. Moglie di Crispi, unica partecipante femminile alla spedizione di Garibaldi. Ma la rivoluzione – sembra dire Meloni – si fa anche a cavallo di una bicicletta.
    Ecco, allora, Alfonsina Strada, prima donna a gareggiare nel Giro d’Italia che “pedalò forte contro il vento del pregiudizio”. Ci sono poi Maria Montessori, col suo metodo pedagogico rivoluzionario e Grazia Deledda, scrittrice premio Nobel per la letteratura “che con il loro esempio spalancarono i cancelli dell’istruzione alle bambine di tutto il Paese”. Nel suo discorso anche due donne partigiane, Tina Anselmi, prima donna ministro della Repubblica e Nilde Jotti, prima donna alla guida di Montecitorio. Un omaggio, poi, a Oriana Fallaci, prima donna italiana inviata di guerra e altre due giornaliste, le inviate uccise mentre svolgevano il loro lavoro: Mariagrazia Cutuli e Ilaria Alpi. E ancora la direttrice del Cern, la fisica Fabiola Giannotti, la prima donna alla guida della Consulta, Marta Cartabia e la prima donna presidente del Senato, Elisabetta Casellati. C’è spazio anche per Samantha Cristoforetti, prima donna europea comandante della Stazione Spaziale Internazionale. E ancora la premio nobel Rita Levi Montalcini. Infine Chiara Corbello Fiorillo. La giovane, beata anche per aver portato avanti una gravidanza col sorriso privandosi delle cure per un tumore, e diventata, tra l’altro un simbolo pro vita. “Grazie – si raccomanda a loro in chiusura – per aver dimostrato il valore delle donne italiane, come spero di riuscire a fare anche io”.

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    Meloni all'Ue: 'Non sarò mai cheerleader di nessuno'

     “Io non devo fare nessuna scelta”, “io non sarò mai la cheerleader di nessuno”. Lo ha detto parlando dei rapporti in Europa la premier Giorgia Meloni in replica alla Camera.    “Materie prime, energia, catene del valore. Noi non controlliamo più niente. E’ un tema che va portato in Ue. Ce ne accorgiamo oggi con l’energia, ma in pandemia” quando la “Cina ha deciso di dare priorità al mercato interno, da noi intere catene del valore non funzionavano più. E’ un tema. A me pare che Ue abbia perso dei treni” e non per i “sovranisti” che non comandano in Ue, conclude.
    “Anche quelle delle alleanze è materia complessa”, spiega la premier”, che punta il dito contro chi dice che ‘le due cose non stanno insieme, Macron e il presidente dei conservatori europei’… Se non stessero insieme – aggiunge – il presidente Macron non avrebbe incontrato il presidente del Consiglio italiano”, aggiunge Meloni. “Ma per le persone che fanno politica, queste questioni si affrontano in maniera diversa. Io non devo fare nessuna scelta, colleghi del Pd, perché la mia scelta l’ho già fatta da tempo ed è sempre e solo difendere l’interesse nazionale italiano”. “Questo comporta relazioni diffuse, un piano di governo e che le nazioni con cui ci si confronta non avranno” sempre e “esattamente la nostro stessa visione. La politica estera non si taglia con l’accetta”. C’è “chi decide di partire dal posizionamento internazionale e chi dall’interesse nazionale”, afferma Meloni.    

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    Ue: Meloni, io non sarò mai cheerleader di nessuno

    (ANSA) – ROMA, 25 OTT – “Io non devo fare nessuna scelta”,
    “io non sarò mai la cheerleader di nessuno”. Lo ha detto
    parlando dei rapporti in Europa la premier Giorgia Meloni in
    replica alla Camera.   
    “Materie prime, energia, catene del valore. Noi non
    controlliamo più niente. E’ un tema che va portato in Ue. Ce ne
    accorgiamo oggi con l’energia, ma in pandemia” quando la “Cina
    ha deciso di dare priorità al mercato interno, da noi intere
    catene del valore non funzionavano più. E’ un tema. A me pare
    che Ue abbia perso dei treni” e non per i “sovranisti” che non
    comandano in Ue, conclude. (ANSA).   

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    Meloni, donne non hanno nulla da temere con noi

    (ANSA) – ROMA, 25 OTT – “Non dubitate, non dubitino le donne
    italiane: non hanno decisamente nulla da temere con questo
    governo e, presidente, lo dico all’opposizione: io sono convinta
    che in cuor loro non lo pensino neanche loro”. Lo ha detto la
    premier Giorgia Meloni in replica alla Camera. (ANSA).   

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    Berlusconi, Fi darà contributo serio e leale al governo

    (ANSA) – ROMA, 25 OTT – “Forza Italia darà un contributo
    qualificato, serio e leale, con tutte le sue idee e le sue
    migliori energie perché il nuovo governo di centrodestra, il
    primo guidato da una donna, abbia la forza di affrontare i
    grandi problemi del Paese e disegnare l’Italia del futuro”. Lo
    afferma il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi.   
    “Il Presidente del consiglio Giorgia Meloni nel suo assai
    pregevole intervento programmatico ha individuato le priorità
    del Paese, ha tracciato una rotta chiara, nel solco del lavoro
    fatto fino ad oggi dal centrodestra. Parole definitive e
    totalmente condivisibili sui diritti, sulle libertà, sulla
    necessità di abbassare le tasse e di promuovere una pace
    fiscale, con l’impegno ad affrontare oggi le grandi emergenze,
    dalla necessità di abbassare i costi dell’energia per famiglie e
    imprese, riprendendo una politica energetica non più
    condizionata dal “partito dei no” e dall’ambientalismo
    ideologico”, conclude. (ANSA).   

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    Jobs, Montesquieu e Scruton tra le citazioni della Meloni

    Steve Jobs ma anche Montesquieu e Robert Scruton. Sono alcune delle citazioni di Giorgia Meloni nel suo discorso alla Camera. “Ai ragazzi che scenderanno in piazza contro di noi – ha detto Meloni – ricordo una frase di Steve Jobs, ‘siate folli, siate affamati’. Vorrei aggiungere, siate liberi”.    “Sappiamo – ha detto Meloni – che ai giovani sta particolarmente a cuore la difesa dell’ambiente naturale. Ce ne faremo carico.    Perché, come ebbe a scrivere Roger Scruton, uno dei grandi maestri del pensiero conservatore europeo, “l’ecologia è l’esempio più vivo dell’alleanza tra chi c’è, chi c’è stato, e chi verrà dopo di noi”. “Diceva Montesquieu – è un altro passaggio del suo discorso – che ‘La libertà è quel bene che fa godere di ogni altro bene'”.    E poi, ancora, in un passaggio sull’orgoglio per l’Italia Meloni ha sottolineato: “Sappiamo che la nostra imbarcazione, l’Italia, con tutte le sue ammaccature, rimane ‘La nave più bella mondo’, per riprendere la celebre espressione usata dalla portaerei americana Independence quando incrociò la nave scuola italiana Amerigo Vespucci”.    

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    'L'underdog', quando lo sfavorito vince

    “Rappresento ciò che gli inglesi chiamerebbero l’underdog. Lo sfavorito, che per affermarsi deve stravolgere tutti i pronostici. Intendo farlo ancora, stravolgere i pronostici”. Giorgia Meloni usa, nel suo intervento alla Camera, il termine anglosassone mutuato dal lessico sportivo per indicare un atleta che partecipa a una competizione e parte sfavorito nei pronostici. Poi invece il ‘perdente in pectore’ vince a sorpresa l’agone. Sbaraglia i concorrenti a dispetto delle previsioni e della scarsa fiducia.    E lì ecco che le previsioni vengono stravolte, per il popolo sportivo british scatta l’upset: il perdente taglia il traguardo per primo, in barba a chi aveva scommesso su altri nomi.    Esattamente il colpo messo a segno da Meloni: “Io underdog, stravolgerò i pronostici. Farò ciò che devo”.    Con evidente forza d’animo, la nuova presidente del Consiglio parla di sè, ci tiene a sottolineare davanti alla Camera di non essere ricca di famiglia, di essere cresciuta in un quartiere popolare, di non aver avuto amicizie che contano che l’hanno spinta verso la poltrona di Palazzo Chigi, di non essere vicina a quei potenti e Paperoni che nell’immaginazione diffusa manovrano il potere da dietro le quinte. Un identikit da vera ‘underdog’. E forse alla neo premier ora si potrebbe dedicare la frase di una canzone, quella di Alicia Keys, titolo ‘Underdog’, che solfeggia: “Ma io sono stata fatta per rompere gli schemi, l’unico sogno che ho inseguito è il mio”.