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'L'underdog', quando lo sfavorito vince

“Rappresento ciò che gli inglesi chiamerebbero l’underdog. Lo sfavorito, che per affermarsi deve stravolgere tutti i pronostici. Intendo farlo ancora, stravolgere i pronostici”. Giorgia Meloni usa, nel suo intervento alla Camera, il termine anglosassone mutuato dal lessico sportivo per indicare un atleta che partecipa a una competizione e parte sfavorito nei pronostici. Poi invece il ‘perdente in pectore’ vince a sorpresa l’agone. Sbaraglia i concorrenti a dispetto delle previsioni e della scarsa fiducia.
    E lì ecco che le previsioni vengono stravolte, per il popolo sportivo british scatta l’upset: il perdente taglia il traguardo per primo, in barba a chi aveva scommesso su altri nomi.
    Esattamente il colpo messo a segno da Meloni: “Io underdog, stravolgerò i pronostici. Farò ciò che devo”.
    Con evidente forza d’animo, la nuova presidente del Consiglio parla di sè, ci tiene a sottolineare davanti alla Camera di non essere ricca di famiglia, di essere cresciuta in un quartiere popolare, di non aver avuto amicizie che contano che l’hanno spinta verso la poltrona di Palazzo Chigi, di non essere vicina a quei potenti e Paperoni che nell’immaginazione diffusa manovrano il potere da dietro le quinte. Un identikit da vera ‘underdog’. E forse alla neo premier ora si potrebbe dedicare la frase di una canzone, quella di Alicia Keys, titolo ‘Underdog’, che solfeggia: “Ma io sono stata fatta per rompere gli schemi, l’unico sogno che ho inseguito è il mio”. 
   


Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml

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