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    Von der Leyen, su riforme in Ucraina obiettivo in vista (2)

    (ANSA) – BRUXELLES, 21 GIU – “Con queste riforme – ha
    proseguito von der Leyen – l’Ucraina invia anche un messaggio
    forte agli investitori privati: potranno contare sulla
    trasparenza, sulla parità di condizioni e sulle istituzioni ben
    funzionanti di cui hanno bisogno per investire in Ucraina. E
    questo è ancora più importante perché abbiamo bisogno che anche
    il settore privato si impegni, perché è il settore privato, con
    la sua inestimabile esperienza e il suo potere finanziario, che
    aiuterà l’Ucraina a realizzare i suoi sogni. E questo mi porta
    all’ultimo punto. Vogliamo che le riforme attuate dall’Ucraina
    siano accompagnate da investimenti europei. Per ogni passo che
    fate verso di noi, l’Unione Europea deve fare un passo verso
    l’Ucraina”. (ANSA).   

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    Schlein, felice del confronto con Lula sulle sfide comuni

    (ANSA) – ROMA, 21 GIU – “Un incontro molto positivo, sono
    molto felice di aver avuto l’occasione di conoscere per la prima
    volta il presidente Lula e di confrontarci sulle sfide comuni,
    sui grandi temi globali, dalla democrazia al clima, alla
    giustizia sociale. Sono molto contenta di questo incontro”. Lo
    ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein dopo l’incontro con
    il presidente della Repubblica Federativa del Brasile, Luiz
    Inácio Lula da Silva. (ANSA).   

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    Qatargate: al via il nuovo interrogatorio di Cozzolino

       Ha preso il via il nuovo interrogatorio dell’eurodeputato Andrea Cozzolino, da lunedì in stato di fermo a Bruxelles nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto Qatargate. L’eurodeputato si trova nei locali della procura federale, accompagnato dai legali Federico Conte e Dimitri de Beco.
        Dopo un lungo interrogatorio di otto ore ieri con la polizia giudiziaria, Cozzolino sarà ascoltato oggi dal giudice istruttore Aurélie Dejaiffe, come previsto dalla procedura penale belga. La procuratrice, che è subentrata ieri al magistrato Michel Claise alla guida delle indagini, dovrà decidere se convalidare l’arresto dell’eurodeputato, disporre misure alternative o autorizzarne il rilascio.    

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    Colombia: la Camera boccia la riforma del lavoro voluta da Petro

       Il governo colombiano del presidente Gustavo Petro ha subito ieri una importante sconfitta per la bocciatura in una Commissione della Camera del suo progetto di riforma del lavoro, nell’ultimo giorno di sessioni ordinarie dell’attuale legislatura.
        Nonostante gli sforzi dell’Esecutivo, il progetto non ha avuto in Commissione un numero di voti a favore sufficiente, per cui è stato accantonato, ma potrà eventualmente essere ripresentato nella prossima legislatura. Via Twitter Petro ha definito come “molto grave” l’accaduto in Parlamento attribuendolo alla volontà di resistenza dei “poteri economici” ai cambiamenti.
        “La bocciatura della riforma del lavoro è gravissima – ha sottolineato -. Essa mostra che non esiste nel potere economico un autentico desiderio di pace e di patto sociale”. Coloro che “controllano il capitale e i media – ha concluso – sono riusciti a orientare il Parlamento contro la dignità dei lavoratori”.

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    Rete studenti, ‘Siamo in ansia per una prova inutile’

       Questa mattina, prima dell’ingresso a scuola per la prima prova dell’esame di maturità, studenti e studentesse della Rete degli Studenti Medi del Lazo si sono mobilitati “per denunciare ancora gli effetti di questo sistema d’istruzione sulla salute mentale”.
        Quest’anno ritorna la maturità con due prove scritte e l’orale, proprio come prima della pandemia. “Dalla crisi – dicono i ragazzi – sarebbe potuto nascere un nuovo modo di vedere la conclusione dei cinque anni passati alle superiori”. Era stata infatti proprio la Rete degli Studenti Medi a chiedere che si trovasse un sistema per valutare il percorso scolastico, che non fosse tutto racchiuso in poche ore alla fine dell’ultimo anno.
        “La didattica frontale, la valutazione numerica, la bocciatura, questa maturità, sono un modo antico di vedere l’istruzione. Invece che la costruzione di un percorso di apprendimento delle conoscenze, un’affannosa competizione per arrivare ad avere nella media un decimale in più del compagno di classe. Tutto questo, ovviamente, a discapito della salute mentale. Oggi abbiamo voluto dire che siamo in ansia – dice Tullia Nargiso della Rete degli Studenti Medi del Lazio – Le problematiche legate alla salute mentale sottolineate dalla pandemia vengono esasperate dal nostro sistema scolastico. Questa maturità, decisa senza interpellare la volontà di studenti e studentesse, va in questa direzione e non possiamo che denunciarne la gravità. Vogliamo che la maturità non sia più un momento in cui spingere al limite studenti e studentesse.
        Vogliamo che non sia una valutazione numerica a definire un percorso di cinque anni”.   

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    Meloni: “Italia e Francia legate, c’è bisogno di collaborare”

    “Italia e Francia sono due nazioni legate, centrali e protagoniste in Ue, che hanno bisogno, particolarmente in un momento come questo, di dialogare perché molti e convergenti sono i nostri interessi comuni”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle dichiarazioni alla stampa all’Eliseo insieme ad Emmanel Macron prima del bilaterale.
    Evocando la firma del Trattato del Quirinale che “sigilla l’amicizia” tra Francia e Italia, Macron, nel corso della dichiarazione congiunta con Giorgia Meloni, ha omaggiato “i legami tra le nostre società, le nostre economie, le nostre università, i nostri artisti, che fanno vivere ogni giorno questo rapporto così unico che esiste tra l’Italia e la Francia”. “E’ questa amicizia che mi interessa prima di tutto, signora presidente del Consiglio, quella che permette talvolta di far vivere le controversie, i disaccordi, ma in un quadro sempre rispettoso perché si iscrive in una storia più grande e profonda di noi”, ha detto.

    Politica comune sui migrantiMacron ha invocato la necessità di rafforzare la politica comune dell’Unione europea in materia migratoria. “Continuiamo a vedere drammi nel Mediterraneo, dobbiamo organizzarci meglio” in materia di asilo e immigrazione per evitare nuovi drammi, ha dichiarato, evocando anche la necessità di rafforzare “il controllo delle nostre frontiere esterne”. Una questione che l’Italia, posta in prima linea, “conosce bene”, ha puntualizzato Macron. Il presidente francese ha sottolineato la necessità di rafforzare “il controllo delle nostre frontiere esterne”.
    Ci attende alla fine di questo mese un importante Consiglio europeo: siamo d’accordo che si debbano fare passi concreti rispetto a una visione della difesa della dimensione esterna: bisogna superare la diatriba tra movimenti primari e secondari” ha detto Meloni, sottolineando che in questa chiave è “centrale il parternariato con il Mediterraneo, non solo il nord Africa. “Non possiamo continuare a consentire lo schiavismo del terzo millennio, che la selezione all’ingresso sia fatta dalle reti di criminali – ha aggiunto – Meloni. Per questo bisogna collaborare e trovare alternative per la migrazione legale e per garantire il diritto a non emigrare. Su questo lavoriamo insieme”.

    Agenzia ANSA

    Tra i temi anche le ‘relazioni bilaterali e il Trattato del Quirinale’. La presidente del Consiglio a Parigi anche per promuovere la candidatura di Roma all’Expo 2030 (ANSA)

    Meloni al Bie, ‘tutta l’Italia appoggia Roma sull’Expo’ Tutta l’Italia dietro alla candidatura di Roma: arrivando al Bie alla guida della delegazione italiana per Expo 2030, la premier ha sottolineato come “vari livelli istituzionali” siano presenti per supportare la candidatura di Roma “che è la capitale d’Italia”: tutta l’Italia spera in una vittoria di Roma “nel 2030, anno molto particolare, strategico – ha ricordato – e mi sembra un bel segnale far tornare l’Expo a Roma in quell’anno”. “La nostra eredità, l’eredità” dell’Expo “mira a costruire un percorso di progresso per la comunità internazionale; per mostrare che i nostri obiettivi per il millennio possono essere raggiunti, che non sono solo parole e che il rapporto tra le persone e il loro ambiente può essere davvero migliorato lavorando insieme. Scegliere di ospitare l’Expo 2030 a Roma significa scegliere tutto questo”, ha aggiunto: “Scegliete Roma – il suo appello finale – portiamo insieme la storia nel futuro”.
    “Questo impegno è stato preso e verrà mantenuto”: al termine dell’incontro tra Emmanuel Macron e Giorgia Meloni, fonti dell’Eliseo confermano l’impegno assunto lo scorso anno dalla Francia per sostenere la candidatura di Riad ad Expo 2030. “Ma vale solo per il primo turno”, precisano le fonti, assicurando che non c’è nessun problema con Giorgia Meloni.

    Agenzia ANSA

    L’attore Usa apre al BIE, ‘al mio segnale liberate l’umanità’ (ANSA)

    Appoggio a Kiev a 360° da Italia e Francia”Non c’è dubbio che l’Italia e la Francia continueranno a sostenere la causa ucraina a 360 gradi” ha detto Meloni nella dichiarazione congiunta all’Eliseo al fianco del presidente francese Emmanuel Macron. “Se non lo facessimo – ha avvertito – troveremmo un mondo molto più caotico”. E ancora: “Quello che gli ucraini stanno facendo è difendere anche la nostra libertà”, ha continuato Meloni, dicendosi “fiera di poter annunciare assieme a Macron” che lo scudo antiaereo franco-italiano Samp-T è adesso “operativo” in Ucraina.
    “In quanto europei ed alleati, è nostra responsabilità comune continuare a far fronte comune per sostenere gli ucraini e le ucraine sul piano economico, umanitario, ma anche militare”: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron. Rivolgendosi alla premier italiana, Macron ha aggiunto: “Voglio ringraziarla per la grandissima chiarezza del suo impegno, del suo sostegno, e della nostra cooperazione in materia”. Macron ha quindi espresso l’auspicio che la cooperazione sull’Ucraina possa continuare “per fare in modo che la controffensiva lanciata qualche giorno fa sia il più efficace possibile”.

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    Meloni a maturandi: “Buttatevi nel vostro sogno, siate creativi”

    “C’è chi proseguirà negli studi universitari, chi sceglierà di abbracciare un’esperienza lavorativa: qualsiasi sia la scelta che farete ricordate che voi siete i padroni del vostro destino. Siate creativi, buttatevi a capofitto nel vostro sogno, qualsiasi sia. Credeteci con tutte le vostre forze per realizzarlo. Voi siete i protagonisti di quel libro che si chiama vita. Vale la pena di vivere e di leggere quel libro con tutta l’intensità possibile”. così la premier Giorgia Meloni, in diretta con la “Notte prima degli esami” di Skuola.it.
    “Ricordo ancora quei giorni carichi di tensione: lo studio a perdifiato che precedeva gli esami finali, l’adrenalina, la consapevolezza che lì si metteva, in qualche giorno, in poche ore, tutto il lavoro che era stato fatto per anni. Ma ricordo anche l’emozione, sapendo che che di lì a poco si sarebbe aperto un capitolo completamente vuoto per la propria vita. Così sarà anche per voi”, ha concluso Meloni, parlando del suo esame di Maturità. 

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    Stretta sulla cannabis light, vietata la vendita ai minorenni

    Stretta del governo sulla cannabis light: tassazione come per le sigarette, introduzione di un regime autorizzatorio da parte dell’Agenzia delle dogane per la commercializzazione e divieto di vendita agli under18. Sono alcune delle misure previste da un emendamento del governo alla delega fiscale depositato in commissione Finanze alla Camera. Si prevede di istituire “un regime di tassazione delle parti della canapa coltivata” da usare in “prodotti da fumo o da inalazione”, assimilandone il regime fiscale a quello dei prodotti da fumo o da inalazione. Se ne limita la commercializzazione prevalentemente alle “rivendite di generi di monopolio” o punti di vendita specializzati con patentino per la vendita di generi di monopolio. Divieto di vendita a distanza, nei distributori automatici e di pubblicità.
    La commercializzazione e vendita potrà avvenire solo attraverso “depositi fiscali autorizzati”, con la previsione di “particolari misure di vigilanza” per i depositi fiscali abilitati alla fabbricazione. Esteso alla cannabis light lo stesso divieto di fumo in vigore per le sigarette: no al fumo nei locali chiusi, nelle aree all’aperto vicino a scuole e ospedali e nei ristoranti. “A tutela della salute dei consumatori” l’emendamento del governo alla delega fiscale prevede anche che sui prodotti contenenti cannabis, come per gli altri prodotti da fumo o inalazione, siano presenti le etichette di avvertenza sui rischi alla salute connessi al consumo.