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    L'affluenza definitiva alle regionali in forte calo al 40%

    (ANSA) – ROMA, 13 FEB – I dati definitivi dell’affluenza nei
    1.882 comuni al voto per le regionali di Lombardia e Lazio
    confermano il forte calo della partecipazione: ha votato il 40%
    (rispetto al 70,63% alle precedenti omologhe, quando si votò in
    un solo giorno). Lo rende noto il sito del Viminale.   
    In Lombardia (1.504 comuni su 1504) l’affluenza è del 41,67%
    (nel 2018 era al 73,11). Nel Lazio (378 comuni su 378) è del
    37,2% (66,55%).   
    Ecco l’affluenza nelle province di Lombardia e Lazio, dove si
    è votato per le regionali. A Milano sono andati al voto il
    42,12% (68,39%), a Roma il 33,11% (63,11%).   
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    LOMBARDIA 41,67 (73,11)
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    BERGAMO 44,55 (75,87)
    BRESCIA 45,32 (76,56)
    COMO 39,07 (70,61)
    CREMONA 42,45 (73,96)
    LECCO 44,93 (75,70)
    LODI 40,74 (75,13)
    MANTOVA 36,74 (70,53)
    MILANO 41,53 (72,02)
    MONZA E BRIANZA 42,53 (75,82)
    PAVIA 38,49 (69,78)
    SONDRIO 37,95 (66,27)
    VARESE 38,50 (71,04)
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    LAZIO 37,20 (66,55)
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    FROSINONE 44,89 (67,46)
    LATINA 39,74 (68,73)
    RIETI 43,74 (71,16)
    ROMA 35,19 (65,46)
    VITERBO 44,09 (73,56) (ANSA).   

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    Letta, opa contro Pd ha nociuto a chi l'ha fatta

    (ANSA) – ROMA, 13 FEB – “In un quadro politico per noi
    particolarmente complicato e con il vento chiaramente contro, il
    Pd ottiene un risultato più che significativo, dimostra il suo
    sforzo coalizionale e respinge la sfida di M5S e Terzo Polo. Il
    tentativo ripetuto di sostituirci come forza principale
    dell’opposizione non è riuscito. L’Opa contro il Pd ha fatto
    male a chi l’ha tentata. Ci auguriamo che questo risultato
    dimostri finalmente a M5S e Terzo Polo che l’opposizione va
    fatta al governo e non al Pd. Il Pd rimane saldamente seconda
    forza politica e primo partito dell’opposizione”. Lo dichiara il
    segretario Pd, Enrico Letta, commentando le regionali. (ANSA).   

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    Regionali: Calenda, centro e sinistra mai stati in partita

    (ANSA) – ROMA, 13 FEB – “La scelta degli elettori è stata
    chiara e inequivocabile: vince la destra ovunque. Il centro e la
    sinistra non sono mai stati in partita, neanche uniti, neanche
    nell’ipotetico formato del campo largo. Letizia Moratti è stata
    coraggiosa e si è spesa moltissimo, ma fuori dal bacino di voti
    del Terzo Polo non siamo riusciti ad attrarre consensi”. Lo
    scrive su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda. (ANSA).   

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    Regionali: Tajani, è un voto di fiducia al governo

    (ANSA) – ROMA, 13 FEB – Se gli exit-poll venissero confermati
    “è un successo del centrodestra, nel Lazio molto consistente ma
    anche in Lombardia. E’ un voto di fiducia al governo di
    centrodestra, quindi siamo soddisfatti”. Lo afferma il vice
    premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani commentando i
    dati delle Regionali.   
    “L’astensionismo – aggiunge comunque Tajani – ci deve far
    riflettere, deve far riflettere tutta la politica, non soltanto
    chi sembra essere il vincitore, ovvero il centrodestra, ma anche
    la sinistra e il M5s. Dobbiamo capire perché i cittadini non
    sono andati a votare come ci si aspettava. Certo si tratta di
    regionali e non politiche, ma dobbiamo riflettere anche su
    questo dato”. (ANSA).   

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    Regionali: Salvini,vittoria, grazie Lombardia, grazie Lazio

    (ANSA) – ROMA, 13 FEB – “Vittoria. Grazie Lombardia. Grazie
    Lazio”. Lo scrive sui social Matteo Salvini commentando i primo
    exit poll. Il leader della Lega si trova presso la sede del
    partito a Milano in via Bellerio dove attenderà lo spoglio delle
    elezioni regionali. A via Bellerio ci sono anche, tra gli altri,
    il ministro agli Affari regionali e Autonomie Roberto Calderoli
    e il governatore lombardo Attilio Fontana. (ANSA).   

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    Conte, Meloni e Berlusconi divisi, Italia rischia marginalità

    (ANSA) – ROMA, 13 FEB – “Giorgia Meloni si è affannata ad
    abbracciare Zelensky, rimediando un rapido saluto con lui a
    Bruxelles, dopo l’esclusione del Governo italiano dal confronto
    a Parigi di Francia e Germania con il presidente ucraino.   
    Berlusconi, invece, con Zelensky non vuole parlarci e si lascia
    andare a prese di posizione inaccettabili. Sono due posizioni
    diametralmente opposte, che ci fanno dubitare che Meloni e
    Berlusconi siano al Governo insieme e formino ancora una
    maggioranza”. A scriverlo su Facebook è il leader del M5S
    Giuseppe Conte.   
    “In questo deprimente gioco delle parti – aggiunge – siamo
    preoccupati per l’Italia, che su un tema come la guerra in
    Ucraina rischia di rimanere ai margini, senza un peso e senza
    nemmeno una parvenza di strategia, e questo proprio in una fase
    storica in cui si stanno riscrivendo gli scenari geo-politici
    dei decenni a venire. Per conto nostro, sin dall’inizio abbiamo
    operato una chiara scelta, distinguendo Putin, l’aggressore, da
    Zelensky, l’aggredito. Ma restiamo convinti che non si possa
    continuare a inseguire una strada che ha come unico sbocco
    l’escalation militare, con le sole certezze di una crescente
    carneficina di essere umani, di una totale distruzione di interi
    territori, e l’accettazione concreta del rischio di un conflitto
    nucleare”.   
    “Continueremo a batterci – assicura Conte – perché in Italia
    prevalga, anziché una corsa folle al riarmo e l’adesione supina
    a strategie militari senza sbocchi, una diversa visione che
    promuova un negoziato che porti tutti a comprendere che l’unica
    soluzione davvero fruttuosa e duratura è la pace. Una visione
    che renda l’Italia protagonista di un percorso che costruisca
    una soluzione giusta e rispettosa del diritto internazionale,
    attraverso un coraggioso sforzo diplomatico da parte dell’Europa
    e della intera comunità internazionale”. (ANSA).   

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    Pnrr: verso Cdm in settimana per dl con nuova governance

    (ANSA) – ROMA, 13 FEB – Il nuovo decreto sul Pnrr, che
    dovrebbe introdurre nuove semplificazioni e rivedere la
    governance del piano, secondo quanto sia apprende dovrebbe
    arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri in settimana. Il
    cdm non è ancora convocato ma la riunione dovrebbe tenersi
    giovedì pomeriggio. Intanto domani sera alle 18.30 è convocata
    la riunione del preconsiglio che, tra le altre cose, è chiamata
    ad esaminare “disposizioni urgenti per l’attuazione del piano
    nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e del piano nazionale
    degli investimenti complementari al Pnrr (Pnc), nonché
    l’attuazione delle politiche di coesione e della politica
    agricola comune”. (ANSA).