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    Tajani, con turismo radici potremo triplicare presenze in Italia

    (ANSA) – ROMA, 15 FEB – Quello del turismo delle radici “è un
    progetto che punta alla crescita delle presenze turistiche non
    solo nelle grandi città, ma in tutto il Paese. Abbiamo una
    potenzialità enorme e potremmo raddoppiare e triplicare le
    presenze turistiche”. Lo ha detto il ministro degli Esteri
    Antonio Tajani all’evento di presentazione del Progetto Pnrr
    ‘Turismo delle radici: una strategia integrata per la ripresa
    del settore del turismo nell’Italia post Covid-19’ alla
    Farnesina. “Inoltre, serve a difendere la nostra identità,
    ricordando agli italiani all’estero la propria storia, lingua,
    cultura”, ha aggiunto.   
    Il progetto “potrà funzionare se c’è una fattiva
    collaborazione” con le amministrazioni locali e i sindaci, ha
    sottolineato Tajani. “I territori li conoscete voi meglio noi” e
    “abbiamo meraviglie nascoste in piccoli comuni che normalmente
    il turista non visita perché non lo sa. Noi dobbiamo fare in
    modo che tutto quello che c’è nel nostro Paese venga conosciuto
    nel modo migliore” e in questo i sindaci “sono uno strumento
    fondamentale e chiediamo la loro collaborazione”. (ANSA).   

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    Tajani, puntiamo a valorizzare il turismo dei piccoli centri

    (ANSA) – ROMA, 15 FEB – “Puntiamo alla crescita del turismo
    nel nostro Paese non guardando soltanto alle grandi città ma
    anche ai piccoli centri”. Lo ha detto il ministro degli Esteri
    Antonio Tajani alla presentazione del progetto del Pnrr Turismo
    delle Radici. Che si rivolge ai “tanti italiani nel mondo” che
    “vogliamo scoprire dove vivevano i loro antenati”. Per Tajani è
    un “messaggio di italianità ma anche di crescita turistica”.   
    Inoltre, “gli italiani che verranno a visitare i luoghi di
    origine saranno degli ambasciatori per promuovere l’Italia”
    anche nei Paesi in cui vivono adesso.   
    Tajani ha sottolineato che “per portare a casa il miglior
    risultato possibile abbiamo bisogno di un gioco di squadra. Per
    questo abbiamo chiesto ai colleghi ministri di darci una mano,
    ma anche ai sindaci dei piccoli comuni del nostro Paese. Per
    mettere a sistema questo progetto del ministero degli Esteri che
    deve puntare alla riscoperta culturale del nostro Paese”, ha
    sottolineato. (ANSA).   

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    Borghi (Pd), disponibili a lavorare con il Terzo polo

    (ANSA) – ROMA, 15 FEB – “Se il terzo polo prende atto che è
    velleitaria una operazione che vuol rompere un bipolarismo che è
    indotto sia dalle leggi elettorali sia dalla collocazione degli
    elettori e prende atto che la sua collocazione è nell’alveo del
    centrosinistra, noi siamo pronti a lavorare per costruire le
    ragioni di un percorso unico”. Lo ha detto il senatore e
    responsabile sicurezza Pd, Enrico Borghi, aSkyTg24. “Operazioni
    politiche per dare dei cambi a situazioni strutturate non si
    fanno in due mesi, bisogna lavorare in maniera carsica, costante
    e diuturna”. (ANSA).   

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    Fiducia in arrivo per il dl Carburanti e il Milleproroghe

    (ANSA) – ROMA, 15 FEB – Il governo porrà la fiducia sia al dl
    Carburanti sia al Milleproroghe. Lo si apprende al termine della
    Conferenza dei Capigruppo della Camera.   
    Sul primo provvedimento, la cui discussione generale avrà
    inizio domani alle 11, la fiducia verrà posta e votata lunedì
    20 febbraio dalle 14.30 (il voto finale arriverà il 21 alle
    13.30). Sul Milleproroghe la fiducia dovrebbe esser invece posta
    martedì 21 (con la discussione generale sul testo che avrà
    inizio dopo il voto finale sul dl Carburanti) per essere votata
    mercoledì 22. Il voto finale si terrebbe giovedì 23. (ANSA).   

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    Regionali: Tajani, terzo polo ha fallito, centro è Forza Italia

    (ANSA) – ROMA, 15 FEB – “Il risultato di lunedì ci dimostra
    che il centro è Forza Italia. Il terzo polo ha fallito, è stato
    un fuoco di paglia, sia nel Lazio che in Lombardia: lo ha detto
    il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in una
    intervista al Tg1.   
    “Forza Italia ha un leader che si chiama Silvio Berlusconi –
    ha poi sottolineato rispondendo a una domanda su possibili
    cambiamenti in vista delle Europee del 2024 – senza di lui non
    esisterebbe Forza Italia”. Il partito tiene comunque a mantenere
    la sua posizione: “noi stiamo dando il massimo sia al governo
    che in parlamento ma anche sul territorio con gli amministratori
    locali per far sì che il centro del centrodestra sia un elemento
    di stabilità ovunque”, ha concluso Tajani. (ANSA).   

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    Arriva l'emendamento soppressivo del governo sui diritti tv

    Sopprimere il comma 5-bis dell’articolo 16 del milleproroghe. E’ quanto prevede un emendamento del governo presentato al decreto e che, come annunciato, stralcia la norma che prevedeva, con una serie di paletti, il prolungamento da 3 a 5 anni dei contratti in essere sui diritti tv degli eventi sportivi. La norma, entrata nel provvedimento attraverso un emendamento a prima firma Claudio Lotito riguardava, tra l’altro, Dazn e Sky.

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    Nuovo misterioso suicidio nella Russia in guerra

    (di Stefano Intreccialagli)
       E’ passato solo un mese da quando Vladimir Makarov è stato sollevato dal suo incarico di vicecapo della direzione per la “lotta all’estremismo” del ministero dell’Interno russo, l’organo incaricato di reprimere il dissenso contro il presidente Vladimir Putin. Lunedì l’ex funzionario è stato ritrovato morto in casa sua: si è tolto la vita, come ha scritto l’agenzia di stampa statale Tass, in un nuovo episodio da aggiungere alla scia di oligarchi o ex dirigenti russi morti misteriosamente in casi velocemente liquidati come “suicidi”.
        Makarov, 72 anni, “è stato ritrovato nel villaggio di Golikovo, vicino a Mosca. I funzionari delle forze dell’ordine hanno detto che si è suicidato”, ha riferito l’agenzia di stampa, spiegando che “l’incidente” è avvenuto la mattina del 13 febbraio e ricordando che il maggior generale “nel gennaio di quest’anno è stato sollevato dal suo incarico di vice capo della direzione per la lotta all’estremismo”. Un termine con il quale a Mosca si intendono gruppi di opposizione – come la fondazione del dissidente incarcerato Alexey Navalny – o media critici del Cremlino.
        Makarov “è stato descritto in passato come il principale organizzatore della caccia agli attivisti dell’opposizione e ai giornalisti scomodi” e “aveva contribuito a supervisionare la repressione della Russia”, scrive il Moscow Times. Secondo fonti del canale Telegram Baza, che si ritiene abbia collegamenti con i servizi di sicurezza russi, Makarov si sarebbe sparato con un fucile da caccia a gas in presenza della moglie dopo un periodo di depressione a seguito del suo siluramento.
        Makarov è solo l’ultima figura di alto rango della sicurezza a morire per apparente suicidio negli ultimi mesi: la scorsa estate, il maggior generale in pensione dell’Fsb Yevgeny Lobachev e il maggior generale del servizio di intelligence straniero (Svr) Lev Sotskov morirono in due casi trattati come suicidi. Ed è lunga la serie di misteriosi decessi che dall’inizio dell’invasione in Ucraina hanno riguardato dirigenti, funzionari e oligarchi russi. Casi spesso avvolti nel mistero, fra apparenti omicidi-suicidi, incidenti o cadute sospette. Come nel caso di Pavel Antov, deputato del partito dello zar Russia Unita, volato giù per tre piani da un albergo in India a dicembre scorso, dopo aver esplicitamente criticato la guerra, per poi chiedere “sinceramente scusa”. Prima, anche il direttore creativo della società russa Agima, Grigory Kochenov, era precipitato da un balcone, stavolta della sua casa a Nizhny Novgorod, durante una perquisizione della polizia.
        Kochenov non aveva mai fatto mistero della sua opposizione alla guerra. Ravil Maganov, presidente del cda di Lukoil, il primo settembre precipitò invece da una finestra di una clinica di Mosca. Dai contorni poco chiari fu anche la scomparsa del magnate Alexander Tyulakov, vicedirettore generale di Gazprom, che il 25 febbraio fu trovato senza vita nel garage della sua casa per sospetto suicidio. Proprio il giorno dopo l’invasione.