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    Dl carburanti: Camera conferma fiducia al governo, 174 sì

    La Camera conferma la fiducia al governo sul decreto legge carburanti con 174 voti a favore, 107 contrari e tre astenuti. 
    La votazione finale sul provvedimento è attesa martedì mattina, al termine dell’esame degli ordini del giorno. Passerà quindi all’esame del Senato. Scade il 15 marzo Il testo conferma l’obbligo per i distributori su strade e autostrade di esporre i cartelloni con la media dei prezzi di riferimento accanto ai prezzi praticati. La misura dispone in particolare l’esposizione presso gli impianti di distribuzione sulla rete non autostradale, del prezzo medio regionale e, presso quelli autostradali, del prezzo medio nazionale praticato sulla rete. Tali valori sono calcolati dal ministero delle Imprese sulla base delle comunicazioni ricevute da tutti gli esercenti. Viene inoltre prevista una app per la consultazione dei prezzi (vengono previsti per la realizzazione 500 mila euro per il 2023 e 100 mila euro per il 2024. Quanto alle sanzioni, ci sono multe tra i 200 e i duemila euro per la violazione degli obblighi di esposizione o aggiornamento settimanale dei prezzi e una griglia di giornate di sospensione dell’attività. Il decreto poi rafforza i poteri del Garante per la sorveglianza dei prezzi (il cosiddetto ‘Mister Prezzi’): viene chiamato, in particolare, a redigere una relazione trimestrale sui prezzi per verificare e prevenire comportamenti scorretti e disporrà la convocazione della Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi, istituita dal Dl stesso (500 mila euro l’anno dal 2023 al 2025 sosterranno gli sforzi di adeguamento specialistico alle nuove competenze).

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    Migranti: Meloni, ingressi non li decidono i trafficanti

    (ANSA) – ROMA, 20 FEB – “Non possiamo continuare a consentire
    che la selezione in ingresso sia fatta da bande di trafficanti,
    non possiamo confondere migrazioni e profughi. Cerchiamo
    risposte e un ‘Europa seria deve affrontare temi con
    pragmatismo”. Lo dice la premier Giorgia Meloni nel corso delle
    dichiarazioni alla stampa al termine dell’incontro con il primo
    ministro polacco Mateusz Morawiecki, parlando dei temi legati
    all’immigrazione e ribadendo come sia necessario “discutere
    prima dei confini esterni”. (ANSA).   

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    Qatar: media, giudice Claise si oppone a ricusazione

    (ANSA) – BRUXELLES, 20 FEB – Il giudice istruttore belga
    Michel Claise che guida l’inchiesta Qatargate si è opposto alla
    richiesta di ricusazione nei suoi confronti. Lo rende noto il
    quotidiano Le Soir, citando fonti della procura federale.   
    L’avvocato di Marc Tarabella aveva chiesto giovedì la
    ricusazione di Claise sulla base del fatto che il magistrato
    sarebbe “di parte” nei confronti dell’europarlamentare. Secondo
    la legge belga, la procura federale dovrà ora adire la Corte
    d’Appello di Bruxelles che avrà otto giorni di tempo per
    decidere se rimuovere o meno il giudice istruttore dal suo caso.   
    (ANSA).   

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    Bonaccini (53%) e Schlein (35%) sfida ai gazebo per la segreteria del Pd

    Stefano Bonaccini al 52,87% con 79.787 voti, Elly Schlein al 34,88% con 52.637 voti, Gianni Cuperlo al 7,96% con 12.008 voti e Paola De Micheli al 4,29% con 6.475 voti. Sono i dati definitivi del voto nei circoli Pd per la scelta del nuovo segretario. I dati sono diffusi dalla Commissione nazionale per il congresso del Partito Democratico.
    I congressi nei circoli si sono svolti dal 3 al 19 febbraio. Hanno votato 151.530 iscritti. Bonaccini e Schlein, quindi, si sfideranno alle primarie del 26 febbraio: potranno votare anche i non iscritti.
    “150 mila persone, iscritte al Pd, sono venute a votare e hanno selezionato Bonaccini-Schlein in vista delle Primarie Pd di domenica. Un risultato straordinario di partecipazione politica, unico in italia. Siamo orgogliosi della nostra comunità. A domenica!”, scrive su Twitter il segretario Pd, Enrico Letta.

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    Pd:Letta, straordinaria partecipazione iscritti, unica in Italia

    (ANSA) – ROMA, 20 FEB – “150 mila persone, iscritte al Pd,
    sono venute a votare e hanno selezionato Bonaccini-Schlein in
    vista delle Primarie PD di domenica. Un risultato straordinario
    di partecipazione politica, unico in italia. Siamo orgogliosi
    della nostra comunità. A domenica!”. Lo scrive su Twitter il
    segretario Pd, Enrico Letta. (ANSA).   

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    Quirinale: morto Pitrolo, medico personale di Mattarella

    (ANSA) – ROMA, 20 FEB – E’ morto il professor Francesco
    Pitrolo, Medico personale del Presidente della Repubblica Sergio
    Mattarella cui era legato da una grande amicizia. Lo si apprende
    al Quirinale.   
    Il professore Francesco Pitrolo, è morto nella notte a causa
    di un malore improvviso mentre era nel suo alloggio al
    Quirinale. In seguito al lutto che ha colpito il suo staff il
    presidente Mattarella ha annullato gli impegni pubblici di oggi.   
    Medico e amico personale del Capo dello Stato, lascia la moglie
    Yvonne e la figlia Flora.   
    Il professore Pitrolo dopo una serie di corsi di
    specializzazione negli Stati Uniti, era stato direttore
    dell’Unità di cardiologia dell’Ospedale “Cervello” di Palermo ed
    era stato insignito del cavalierato di Gran Croce dell’Ordine al
    Merito della Repubblica Italiana nel novembre 2021. “Non posso
    fare a meno di ringraziare i miei colleghi del reparto,
    professionalmente bravi, appassionati e molto coesi, che mi
    hanno permesso, nonostante il difficilissimo momento che ci ha
    visti in prima linea, di svolgere l’attività presso la
    presidenza della Repubblica. Senza di loro non ce l’avrei
    fatta”, aveva commentato dopo avere ricevuto l’onoreficienza.   
    Professionista molto conosciuto a Palermo, da sempre medico
    personale di Mattarella, spesso lo accompagnava anche nelle
    visite ufficiali all’estero. (ANSA).   

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    Forza Italia rilancia sfida su giudici, scontro con Fdi

    Incassata l’assoluzionbe di Silvio Berlusconi nel processo Ruby ter, Forza Italia chiede con forza l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sull’uso politico della giustizia. La richiesta solleva proteste dai banchi delle opposizioni, in testa il M5s, ma a liquidarla è Fdi, che la definisce “una boutade”.
    “Forza Italia chiede la immediata calendarizzazione della proposta di legge sulla istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sull’uso politico della magistratura, per fare chiarezza su 25 anni di lotte giudiziarie usate come arma di scontro politico”, ha detto nell’Aula della Camera il capogruppo di Fi Alessandro Cattaneo manifestando “amara soddisfazione” per l’assoluzione di Silvio Berlusconi al processo Ruby Ter.
    La richiesta di Cattaneo “ha senz’altro impresso un’accelerazione. Ora concorderemo una data, compatibilmente con le agende delle due commissioni, ma penso che già entro i primi di marzo potrà essere messo in calendario”, il commento del il presidente della Commissione Giustizia della Camera, Ciro Maschio (FdI)
    A frenare è però è l’alleato Fdi. Proporre oggi una Commissione d’inchiesta sull’uso politico della giustizia è una boutade, un asso di bastoni lanciato sull’onda emotiva dell’assoluzione di Silvio Berlusconi. Noi crediamo che non si debba fare di tutta l’erba un fascio, che il 90% dei magistrati facciano bene il loro lavoro e che in casi poco chiari basterebbe fare delle ispezioni mirate, riferiscono diversi deputati di spicco di Fratelli d’Italia.

    Agenzia ANSA

    Supera di gran lunga quota 30 il numero dei processi in cui Silvio Berlusconi è stato o è imputato. (ANSA)

    A bocciare la commissione d’inchiesta nell’opposizione è il M5s. “A quelli di Forza Italia e della maggioranza il tripudio per la sentenza di assoluzione di Silvio Berlusconi ha dato alla testa. La loro richiesta di una commissione d’inchiesta ‘sull’uso politico della magistratura’ è pericolosa e puzza lontano un miglio di una resa dei conti verso la magistratura. Fanno di un fatto personale che riguarda il loro capo un caso politico, rigettando il Paese in un dibattito di oltre 15 anni fa che speravamo di esserci lasciati alle spalle. Speriamo che finiti i festeggiamenti si occupino finalmente di cose serie e non di simili sciocchezze”, ha detto la capogruppo M5s al Senato Barbara Floridia.
    “Vedere dei parlamentari della Repubblica in estasi per l’assoluzione di Berlusconi è sconfortante. Sentire Giorgia Meloni dirsi felice per l’assoluzione di uno che solo pochi giorni fa prendeva a schiaffi lei e tutto il governo sull’incontro con Zelensky, lo è altrettanto. Sarà interessante leggere le motivazioni della sentenza, ma quello che sembra emergere è che l’assoluzione si basi su questioni formali, ma che non sia smentito né che le ragazze abbiano mentito né soprattutto la natura di ‘utilizzatore finale’ di Silvio Berlusconi. Restano enormi ombre sul profilo etico e morale di un personaggio che è stato presidente del Consiglio e che ancora oggi è uno dei principali leader di maggioranza”, ha osservato la vicepresidente del gruppo M5s al Senato, Alessandra Maiorino. “Ora Forza Italia ha preso la palla al balzo per fare richieste ridicole e pericolose come una commissione d’inchiesta sull’uso politico della giustizia e per spingere su riforme della giustizia che gli italiani non vogliono, come la separazione delle carriere, che hanno già sottoposto a un referendum disertato dagli elettori. Noi lo diciamo fin da subito: massimo rispetto per la pronuncia della magistratura, ma rigettiamo al mittente ogni forma di strumentalizzazione della sentenza come quelle che provengono dalla maggioranza”.
    Per il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, “il fatto che la vicenda Ruby sia stata circondata da menzogne, – prosegue l’ecologista, – è stato accertato da due sentenze passate in giudicato. Quanto accaduto dimostra che il sistema giudiziario italiano consente a chi ha più risorse per pagare gli avvocati di rimanere impunito. Alla fine, il risultato è che Ruby era veramente la nipote di Mubarak? Quello che serve non è una commissione d’inchiesta contro i giudici, come vuole il centrodestra, ma una riforma della giustizia che renda tutti davvero uguali di fronte alla legge”.

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    Anche Olena Zelenska ha accolto Biden

    (ANSA) – ROMA, 20 FEB – Anche la first lady Olena Zelenska ha
    accolto il presidente degli Usa Joe Biden nella sua visita a
    sorpresa a Kiev. Biden è arrivato alle 8:00 ora locale, secondo
    i giornalisti che viaggiavano con lui ed è stato accolto alla
    stazione dall’ambasciatrice statunitense in Ucraina Bridget
    Brink.   
    Il corteo è poi arrivato al Palazzo Mariinsky poco dopo le
    8:30 ora locale dove il leader Usa è stato accolto dal
    presidente ucraino Volodymyr Zelensky e da sua moglie, Olena
    Zelenska. “Grazie per essere venuto”, ha detto Zelensky,
    stringendo la mano a Biden. (ANSA).