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    Renzi: 'Ora il Pd è di sinistra-sinistra'. Bonaccini: 'Sbaglia chi lascia'

       “Ci sono due strade diverse”, “il Pd diventa un partito di sinistra-sinistra che compete direttamente con il Movimento Cinque Stelle e assorbe i partitini di sinistra radicale”. Matteo Renzi fa i complimenti a Elly Schlein, neosegretaria Dem, e rilancia il proprio progetto politico di alternativa proprio al Pd. 
       Parole che fanno suonare un campanello d’allarme tra i dem. Il primo a rispondere è proprio l’avversario della Schlein alle primarie, Stefano Bonaccini. “Sono convinto che chi esca sbaglia, anzi dobbiamo chiamarne di nuovi”, afferma il presidente dell’Emilia-Romagna “L’obiettivo – prosegue – è di costruire le condizioni per tornare a essere il primo partito alle prossime elezioni europee e vincere nei comuni”. 
       “Il problema, chiunque avesse vinto, è ricostruire un partito che è in una fase di demoralizzazione totale”. Lo dichiara Romano Prodi a Forrest su Rai Radio 1 commentando l’esito delle primarie del Pd. Su Schlein aggiunge: “lo scenario che ha davanti non è facile. Il partito non deve essere messo a posto dal punto di vista organizzativo, ma deve ripensare a sé stesso e a che obiettivi vuole”. “Il mio sogno – prosegue – sarebbe che ogni settimana si trattasse in rete con decine di migliaia di persone su temi di cui parliamo a tavola e poi la segretaria il fine settimana va in una città e fa il riassunto di quello che si è detto: da questo si impara. Le alleanze vengono dopo”.

    L’OPA DI RENZI
       “Amici, il Pd del JobsAct e degli 80€, di Industria 4.0 e dello sblocca italia, del garantismo e delle riforme su diritti civili e sociali non c’è più. C’è un altro Pd. Migliore? Peggiore? Più forte? Più debole? Chissà. Non ci interessa, adesso. È un altro Pd, punto – scrive il leader di Italia Viva nella sua e-news –  A questo nuovo Pd che parla un linguaggio diverso sul reddito di cittadinanza, sul nucleare, sulla politica estera, sulle tasse non possiamo che augurare buon lavoro con il rispetto di chi vede finalmente chiarito che ci sono due strade diverse. Il 26 febbraio 2023 si è concluso il percorso iniziato nel settembre 2019 con la nascita di Italia Viva”.
       “Dunque – aggiunge – brava Elly Schlein, buon lavoro, fai la tua partita come è giusto che sia. Noi faremo la nostra, con il sorriso e senza più litigi quotidiani con il PD. Perché ormai lo spazio politico del nuovo PD è sulla frontiera dei Cinque Stelle, non sulla nostra. E infatti il Conte del “vi facciamo rifare la casa gratuitamente perché tanto paga lo Stato” è già preoccupato. Sarà cruenta la battaglia a sinistra tra Schlein e Conte”
       Renzi si rivolge a chi attulamente milita nel Pd. “Ragazzi devo essere sincero: io sono entusiasta. Perché si compie un passaggio fondamentale per la costruzione del nuovo progetto (centrista, ndr). Vengono giù – all’improvviso, tutti insieme – gli alibi di chi ancora pensava di poter coltivare il riformismo dentro il Pd. Questo significa che adesso parte la campagna acquisti come sintetizzano i giornali? Macché! Anzi, è vero il contrario. Vedrete che specie all’inizio in tanti proveranno a serrare le fila dei gruppi dirigenti. Non aspettatevi un esodo, non aspettatevi una campagna acquisti. Non puntiamo all’esodo dei dirigenti nel 2023, ma all’esodo degli elettori nel 2024”.      “La nostra scommessa non è la campagna acquisti, ma la campagna elettorale del 2024. Lì si voterà con il proporzionale puro alle europee. La nostra famiglia europea sarà quella di Renew Europe. E le forze politiche che compongono Renew Europe sono già oggi accreditate di più del 10% nei sondaggi. Già adesso infatti Azione e Italia Viva, insieme a Più Europa, sommate fanno più del 10%.Nelle prossime settimane andremo avanti con decisione insieme ad Azione sulla strada del partito unico”.
       “Calenda – prosegue – ha proposto di accelerare sui tempi e noi abbiamo detto che ci stiamo. Dunque lavoreremo su simbolo, manifesto, nome, adesioni in un percorso democratico e affascinante. Le porte sono aperte. E la lista unitaria di tutti gli amici di Renew Europe, anche quelli che come Più Europa forse non entreranno magari subito nel partito unico, sarà la novità delle Europee 2024. Se facciamo una buona campagna elettorale, se la sinistra si radicalizza, se il governo continua a non dare risposte ma solo a procedere a colpi di slogan come sull’immigrazione, sulla crescita, sulla scuola io dico che abbiamo l’occasione per fare delle Europee 2024 una svolta strepitosa. E come sapete sono ormai mesi che lo ripeto con una insistenza quasi noiosa”.
        “La vittoria di Elly Schlein alle primarie del PD cambia la politica italiana.Voglio farle i complimenti perché vincere le primarie con un milione di partecipanti richiede tenacia e coraggio. E ovviamente complimenti anche a Stefano Bonaccini per la battaglia leale. Ma al di là degli aspetti personali la questione è politica. Ciò che è avvenuto è molto importante. Non si tratta – prosegue – di esprimere un giudizio di merito, dire se si è d’accordo o meno: è un dato di fatto che la vittoria di Schlein cambia la pelle del Pd. Qualcuno pensa che ciò sia un bene, qualcuno pensa che ciò sia un male: comunque la si pensi, tutti devono riconoscere che è un dato di fatto. Ed è un fatto di chiarezza importantissimo”.  

    LA REPLICA DI BONACCINI
    “Sono convinto che chi esca sbaglia, anzi dobbiamo chiamarne di nuovi. Dobbiamo far si che il Pd si rigeneri, che abbia una nuova classe dirigente e che metta in campo una proposta per costruire il centrosinistra”. Sono le parole di Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, pronunciate questa mattina fuori dall’aula dell’assemblea legislativa. Bonaccini ha detto di non aver ancora ricevuto una chiamata da parte di Elly Schlein, eletta neosegretaria del Pd alle primarie di domenica, ma “non ho dubbi che mi chiamerà molto presto”. Per quanto riguarda una possibile opposizione interna al partito, il presidente emiliano-romagnolo ha affermato che “la vera rivincita è nei confronti della destra. L’obiettivo – ha proseguito – è di costruire le condizioni per tornare a essere il primo partito alle prossime elezioni europee e vincere nei comuni”. Per Bonaccini, infine, è “doveroso dare una mano perché il partito ha sofferto troppo di divisioni e liti dentro la stessa famiglia. Ora tocca a lei tenere insieme il partito, io sono a disposizione non perché devo recitare una parte, ma perché è quello che si aspettano gli iscritti del Pd”.

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    Giunta nega l'autorizzazione contro Salvini sul caso Rackete

    (ANSA) – ROMA, 28 FEB – La Giunta delle elezioni e immunità
    del Senato ha negato la richiesta di autorizzazione a procedere
    nei confronti di Matteo Salvini per le opinioni espresse su
    Carola Rackete, all’epoca dei fatti comandante della Sea Watch
    3, la nave della ong tedesca impegnata nel soccorso di migranti.   
    La richiesta del relatore (contro l’autorizzazione) ha avuto 10
    voti favorevoli, 3 contrari (2 del Pd e uno del M5s) e due
    astenuti (Ivan Scalfarotto di Italia viva e Ilaria Cucchi di
    Avs). La richiesta approderà in Aula per la decisione
    definitiva. (ANSA).   

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    Fdi a Piantedosi: 'Se ci sono state lacune a Crotone, dobbiamo saperlo'

       “Se ci sono state lacune nella catena di comando per un soccorso tempestivo, noi lo dobbiamo sapere, ministro. Non è una richiesta che FdI lascerà alle opposizioni.    Noi siamo i primi a chiederlo, perché non si può lasciare una nave piena di bambini in balia delle onde ma rifiutiamo la strumentalizzazione politica”. Così il senatore di Fratelli d’Italia e presidente della commissione Affari costituzionali, Alberto Balboni, rivolgendosi al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, dopo la sua audizione davanti alla commissione Affari costituzionali sulle linee programmatiche del dicastero.
    Le parole del senatore di Fratelli d’Italia hanno dato la stura all’opposizione che vi ha visto un risentimento del gruppo nei confronti ministro, più vicino alla Lega di Matteo Salvini. Immediato il chiarimento del capogruppo di Fdi, Tommaso Foti, secondo il quale la richiesta di Alberto Balboni a Piantedosi di chiarire se ci sono state lacune nei soccorsi “semplicemente serve a evitare le cose che sono state dette nei giorni scorsi, dato che stamattina ho continuato a sentire questo disco che è il governo che dice ‘no, non intervenite secondo alcuni. Almeno si fa chiarezza, anche se lo ha spiegato 30 volte” il ministro “che non si riusciva ad intervenire con mare forza 7”. Così il capogruppo di Fdi alla Camera Tommaso Foti interpellato dai cronisti in Transatlantico. “Prima hanno tirato in ballo il decreto Ong e hanno preso una buca, poi si è cominciato a dire che allora è colpa dei soccorsi che sono arrivati in ritardo. Visto che bisogna rompere questo disco che è già diventato insopportabile, allora dica il ministro. Peraltro” Balboni al Senato “non ha detto niente di diverso visto che qui già hanno chiesto tre volte che venga a relazionare. Quando lo farà, dimostrando che non c’è stato assolutamente nulla, allora qualcuno dovrà anche ammettere che ha detto delle calunnie”.

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    Il governo pone la fiducia sul Dl Ilva

       Il governo pone alla Camera la questione di fiducia sul decreto legge che contiene misure urgenti per impianti di interesse strategico nazionale, il cosiddetto dl Ilva. Lo ha annunciato nell’Aula della Camera il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. Il testo è stato approvato dal Senato.
       Dure le proteste dell’opposizione dopo l’apposizione della questione di fiducia. “Si vuole conculcare il dibattito”, denuncia Francesco Silvestri, sottolineando che “non sono stati ascoltati i rilievi del Capo dello Stato sull’abuso della decretazione di urgenza. Temi sostanzialmente analoghi sono stati sollevati da Ubaldo Pagano del Pd ed Eleonora Evi di Avs, secondo cui “assistiamo a qualcosa di vergognoso e vanno ripristinate le prassi democratiche”.  

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    Cannabis, Gribaudo (Pd): 'Nessun dubbio, va legalizzata'

        Rendere legale la cannabis? “Si, non c’è dubbio. Se mi sono mai fatta una canna? Sì, quando ero ragazza, qualche anno fa ormai”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, la deputata Pd Chiara Gribaudo, coordinatrice nazionale dei comitati per Elly Schlein. Si ricorda il suo ultimo spinello? “Non ricordo bene, in qualche concerto o forse in qualche festival musicale”.

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    Lollobrigida: 'su dossier siccità c'è ipotesi commissario'

        “Sul tema della siccità il governo lavora su diverse proposte di meccanismo, che può essere un commissario speciale o altra formula che permetta di superare la troppa burocrazia, poiché troppe scrivanie producono un rallentamento del tempo davanti a un problema che va affrontato subito”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida durante un punto stampa a margine dei suoi incontri a Bruxelles. 

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    Casalino, pentito di non essermi candidato alle politiche

    “La mia candidatura alle politiche? Sono pentito di non aver partecipato”. A dirlo, in un’intervista alla trasmissione ‘Belve’ su Rai 2, è il responsabile della comunicazione M5s, Rocco Casalino.
    Incalzato sui motivi della mancata candidatura, lui risponde: “L’ho fatto per il bene di Conte e del movimento. Ma mi sono pentito”. E alla domanda se lui ha rinunciato perché non si è sentito sostenuto dal movimento o perché Conte non voleva, Casalino replica: “Conte mi ha detto scegli tu, ma è meglio se resti nella comunicazione”.   
    “Quanto mi deve Conte? Parte della mia vanità direbbe che ci sono io dietro ma non è così”. E quando gli viene chiesto se oggi si sente abbandonato da Conte, dichiara: “Non mi sento abbandonato. Ha un ruolo diverso ma la sua comunicazione la curo ancora. Non c’è stato nessun allontanamento”.    

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    Mantovano: 'Più morti con le Ong'. L'allarme degli 007 sui migranti

        “E’ un fatto oggettivo che non comporta considerazioni etiche sulle ong il fatto che se piazzo navi al limite delle acque territoriali aumento la probabilità che barchini di fortuna partano dalla terraferma nella certezza di incontrare queste navi. La Relazione descrive esattamente questa dinamica: la presenza delle navi ong aumenta la probabilità di incidenti, rovesciamenti e morti in mare”. Lo ha detto il sottosegretario Alfredo Mantovano alla presentazione della Relazione 2022 dell’intelligence.
    A Palazzo Dante la presentazione pubblica della “Relazione annuale sulla politica dell’informazione per la sicurezza”, curata dal Comparto Intelligence e relativa all’anno 2022. Intervengono il sottosegretario Mantovano, il presidente del COPASIR Guerini e il direttore generale del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS) Belloni.

    MIGRANTI
       C’è un aumento dei flussi migratori dal Mediterraneo orientale, con partenza prevalentemente dalla Turchia verso le coste di Calabria, Puglia e Sicilia, Il fenomeno “trova una sponda importante nell’attivismo di organizzazioni criminali dedite al favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, principalmente curde e pakistane, con basi di supporto logistico nei principali Paesi di origine e transito dei migranti, la cui natura transnazionale rende complessa l’attività di contrasto, così come nell’utilizzo, divenuto prassi, del web e dei social network da parte degli stessi sodalizi per pubblicizzare i viaggi e i relativi servizi”. Lo evidenzia la relazione annuale dell’intelligence al Parlamento.    “C’è un aumento del soccorso in mare effettuato dalle navi ong, principalmente in area Sar libica. Queste attività “vengono spesso pubblicizzate sui social network dai facilitatori dell’immigrazione irregolare quale garanzia di maggiore sicurezza del viaggio verso l’Europa”. In questo contesto, la presenza di navi umanitarie rappresenta infatti “un vantaggio logistico per le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico dei migranti, permettendo loro di adeguare il modus operandi in funzione della possibilità di ridurre la qualità delle imbarcazioni utilizzate, aumentando correlativamente i profitti illeciti, ma esponendo a più concreto rischio di naufragio le persone imbarcate”

    RUSSIA
    “Per i russi una pausa operativa è essenziale per rigenerarsi e prepararsi ad una guerra di lungo corso. Mosca cerca di sfruttare questo periodo di relativa stasi per riavviare le attività del complesso militare-produttivo russo che, pur restando significativo per capacità produttive, inizia a risentire dell’impatto delle sanzioni occidentali”. Così la relazione annuale dell’intelligence al Parlamento presentata oggi. L’anno, aggiunge, “si è chiuso anche con il riconoscimento da parte del Presidente Putin delle difficoltà incontrate nel Donbass per contrastare le Forze ucraine, segnale che, collegato alla proposta di ristrutturazione delle Forze armate russe – con un incremento dell’organico totale fino a 1,5 milioni di soldati – conferma l’intento di proseguire il conflitto fino al conseguimento degli obiettivi cardine ricercati da Mosca”.   “L’attenzione dell’Intelligence nazionale è elevata rispetto ai rischi di escalation collegati alla prosecuzione del conflitto, inclusa la minaccia dell’uso dell’arma nucleare da parte della Russia valutata improbabile al momento di questa Relazione”.    “Mosca non smetterà di interferire nelle dinamiche politiche e nei processi decisionali interni ai Paesi Nato, ricorrendo ancor più che in passato a metodi coercitivi e manipolativi, quali attacchi cyber, disinformazione, ricatti e utilizzo di leve come quella migratoria ed energetica, quest’ultima destinata a perdere di rilevanza con l’impegno occidentale a trovare alternative alla dipendenza energetica dalla Russia”.    All’inizio del 2023 la Russia controlla circa il 20% di territorio ucraino e più del 75% delle coste. Gli attacchi russi hanno danneggiato quasi il 50% dell’infrastruttura energetica ucraina.   “Malgrado ampia parte della popolazione russa continui a sostenere l’operato del vertice russo, grazie alla pervasività della propaganda mediatica e della narrativa ufficiale, inizia a registrarsi una diminuzione dei consensi nei sondaggi pubblici, testimoniata anche dal numero di persone che lasciano il Paese”.

    ANARCHICI
      La minaccia anarco-insurrezionalista è quella “più concreta e vitale, caratterizzata da componenti militanti determinate a promuovere, attraverso una propaganda di taglio fortemente istigatorio, progettualità di lotta incentrate sulla tipica “azione diretta distruttiva”. Lo evidenzia la relazione annuale dell’intelligence al Parlamento presentata oggi e che ha registrato 31 attentati di questa area nel 2022. Il caso Cospito ha dato avvio “ad una veemente mobilitazione, sostenuta e animata da numerose sigle, italiane ed estere, che si rifanno, per metodiche operative, alla parabola eversivo-terroristica della Fai/Fr”. L’intelligence monitora quindi “l’attivismo di quelle componenti che ‘sulla piazza’ fanno da sponda alle attivazioni operative, tentando di cogliere in tempo segnali di progettualità sobillatrici dirette a inquinare e radicalizzare specifici temi e mobilitazioni in atto sul territorio”.

    CONTRAFFAZIONE ALIMENTARE
       “La tutela del Made in Italy in ambito agroalimentare riguarda non soltanto la protezione di un asset strategico per l’economia nazionale, dal momento che tale settore rappresenta una voce significativa del nostro export e una rilevante percentuale del Pil, ma anche la difesa di un vero e proprio marchio, stimato e identificato in tutto il mondo”. Lo evidenzia la relazione annuale dell’intelligence al Parlamento presentata oggi. “Il fenomeno della contraffazione nel settore agroalimentare – si legge nella Relazione – emerge non solo all’estero, ma in maniera significativa anche all’interno dei confini nazionali, con la vendita di prodotti di origine straniera falsamente spacciati per italiani. Questo rappresenta una minaccia al Made in Italy e, quindi, alla sicurezza nazionale, sia da un punto di vista economico che reputazionale, oltre che nei confronti dell’ambiente, del territorio e della salute pubblica”.