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    Fico, naufragio migranti è ferita indelebile in storia Paese

    (ANSA) – VIBO VALENTIA, 04 MAR – “Quanto accaduto a Steccato
    di Cutro è una ferita indelebile nella storia del nostro Paese.   
    Voglio ringraziare il Presidente della Repubblica Sergio
    Mattarella che è andato sul posto a rappresentare tutti gli
    italiani mentre sono sconvolto dalle parole del ministro
    Piantedosi che dovrà spiegarci bene in aula come sono andati i
    fatti”. Lo ha detto a Vibo Valentia l’ex presidente della Camera
    Roberto Fico, presidente del Comitato di garanzia del Movimento
    5 stelle.   
    “Spero che le responsabilità – ha aggiunto – vengano fuori
    rapidamente perché non è possibile tollerare quello che è
    successo”. Per l’ex presidente della Camera “non bisogna tanto
    chiedere le dimissioni del titolare del dicastero all’Interno
    quanto dovrebbe essere quest’ultimo a fare un passo indietro”.   
    (ANSA).   

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    Tajani, Berlusconi uomo di pace ed è molto deluso da Putin

    (ANSA) – ABU DHABI, 04 MAR – “Che Berlusconi sia una persona
    ragionevole lo sanno tutti, è sempre stato un uomo di pace.   
    Berlusconi sta dalla parte dell’Occidente”. Lo ha dichiarato il
    vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando
    con i giornalisti ad Abu Dhabi e commentando le lodi
    dell’omologo russo Sergey Lavrov alla “ragionevolezza” del
    leader di Forza Italia.   
    “Berlusconi è rimasto molto deluso da Putin, voleva che
    continuasse lo spirito di Pratica di Mare, che si continuasse ad
    avere la Cina come grande competitor – ha aggiunto Tajani -.   
    Voleva portare la Russia verso l’Occidente, c’era riuscito
    bloccando anche l’invasione della Georgia con Sarkozy”. (ANSA).   

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    Nardella,incontro Schlein-Bonaccini positivo,allargare il Pd

    (ANSA) – FIRENZE, 04 MAR – “Giudico molto positivo l’incontro
    tra Schlein e Bonaccini di ieri e la disponibilità di entrambi a
    lavorare insieme perché così fa una grande organizzazione
    politica. Con Schlein il Pd può prendere voti nuovi a sinistra o
    riprendere voti persi a sinistra, così come può prendere voti
    persi nella parte più moderata. Dobbiamo allargarci e non
    restringerci. C’è poi il tema di non far disperdere i
    riformisti, il Pd è nato 15 anni per tener insieme radicali e
    riformisti: dobbiamo tenere insieme i riformisti dentro il Pd e
    sono convinto che Schlein abbia questa sensibilità e
    consapevolezza”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario
    Nardella, intervenendo a ‘Sabato anch’io’ su Rai Radio 1.   
    Sulla possibilità di diventare presidente del Pd Nardella ha
    ribadito di “non chiedere niente. Io devo soltanto dare al mio
    partito, perché il mio partito mi ha dato tanto. Oggi se sono
    sindaco è grazie al Pd. Devo restituire ciò che mi viene
    richiesto”. (ANSA).   

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    Cinema: morto l'attore americano Tom Sizemore, aveva 61 anni

    E’ morto ieri a Los Angeles, all’età di 61 anni, l’attore americano Tom Sizemore, noto soprattutto per i suoi ruoli in Salvate il soldato Ryan e La Reliquia: lo ha reso noto in un comunicato il suo manager, Charles Lago, come riporta il Guardian.
    L’attore era stato colpito da un grave aneurisma al cervello il mese scorso e martedì scorso Lago aveva annunciato che la famiglia stava prendendo decisioni riguardo al “fine vita”.
    “È con grande tristezza e dolore che devo annunciare che l’attore Thomas Edward Sizemore… si è spento serenamente nel sonno oggi al St Joseph’s Hospital di Burbank. Suo fratello Paul e i suoi due gemelli Jayden e Jagger (17 anni) erano al suo fianco”, ha dichiarato ieri il manager.
    Sizemore, nato a Detroit nel 1961, ha recitato nelle parti del duro in vari film di azione di successo a partire dagli anni Novanta. Tra questi Heat, Natural Born Killers, Pearl Harbor e Black Hawk Down. E’ stato candidato a un Golden Globe per il suo ruolo in L’occhio gelido del testimone e nel 2017 era apparso in televisione nella serie Twin Peaks.
    L’attore era stato arrestato più volte per uso di droga e nel 2007 era stato condannato a 16 mesi di carcere per possesso di metanfetamina.

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    Rimosso a Joe Biden un tumore della pelle, sta bene

    (ANSA) – ROMA, 04 MAR – Il mese scorso il presidente degli
    Stati Uniti Joe Biden ha subito la rimozione di un cancro della
    pelle diagnosticato durante uno screening sanitario di routine:
    lo ha riferito la Casa Bianca, ripresa dalla Bbc, precisando che
    ora sta bene.   
    “Tutto il tessuto canceroso è stato rimosso e non sono
    necessari ulteriori trattamenti”, ha affermato il medico di
    Biden, che “continuerà i controlli dermatologici come parte
    della sua assistenza sanitaria in corso”
    Il presidente, 80 anni, si è sottoposto ad un check up a
    febbraio e la Casa Bianca ha dichiarato che è risultato in
    salute e “idoneo al dovere”.   
    Kevin O’Connor, il medico di Biden, ha fatto sapere che la
    lesione è stata rimossa dal torace di Biden il 16 febbraio
    scorso presso il Walter Reed National Military Medical Center.   
    “Non sarà necessario alcun ulteriore trattamento”, ha detto,
    aggiungendo che l’area è “guarita bene” da quando è stata
    eseguita la biopsia.   
    A Biden è stato rimosso un carcinoma a cellule basali, che
    normalmente non si diffonde o metastatizza e che è una delle
    forme più diffuse di cancro della pelle negli Stati Uniti,
    secondo i Centri per la prevenzione e il controllo delle
    malattie (CDC). È a crescita lenta, curabile e provoca danni
    minimi se trattato precocemente. (ANSA).   

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    Schlein-Bonaccini, ok all'unità ma resta il nodo dei ruoli

    Lui è arrivato con un mazzo di fiori, per complimentarsi con lei della vittoria. E alla fine sono usciti insieme, sorridenti, per dire che sono entrambi convinti di dover “provare davvero a dare unità a questo Pd”. Il primo incontro post primarie fra la segretaria del Pd Elly Schlein e il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini è servito a confermare le buone intenzioni: nessuna rottura, lavorare insieme. Ma il più non è fatto, anzi. Se sul cosa sono d’accordo, sul come c’è ancora molto lavoro da fare. Il faccia a faccia di un’ora e mezzo nella sede della federazione bolognese del Pd non è bastato a mettere a punto la tabella di marcia. “Ci siamo trovati sulla necessità di garantire la massima unitarietà in questa fase nuova del partito – ha detto Schlein – e abbiamo avviato un confronto che proseguirà nei prossimi giorni per lavorare assieme per il rilancio del Pd e per le sfide che ci aspettano”. Chi ha avuto modo di parlare con i due racconta che Schlein non è arrivata all’incontro con offerte di ruoli e poltrone e che lui non aveva richieste di quel tipo da fare. Entrambi hanno interesse ad arrivare all’accordo – è il ragionamento – più che un problema di incarichi, la questione intanto è trovare un metodo per gestire insieme le scelte, partendo dal presupposto che le primarie le ha vinte Schlein.

    Pd, Schlein: ‘Con Bonaccini d’accordo sulla necessita’ di stare uniti’

    Certo è che la presidenza del partito sarebbe uno di quei ruoli che permetterebbe a Bonaccini di dire la sua. Ma “forme e modi li vedremo assieme – ha risposto Schlein – intanto per noi era importante trovarci su questo spirito unitario per avviare questa nuova fase del partito”. Parole speculari a quelle di Bonaccini: “Nei prossimi giorni valuteremo insieme la cosa più utile che si possa disporre, anche dal punto di vista operativo – ha detto il governatore – Vorremmo evitare nuove fratture. Penso che le magliette che abbiamo indossato durante il congresso vadano tolte e adesso abbiamo un’unica maglietta che quella del Partito Democratico”. Queste settimane di costruzione della macchina del partito saranno decisive. Ci sono compiti e ruoli da definire: nella direzione, nella segreteria, nei gruppi parlamentari. La riuscita dell’intento unitario dipenderà molto dagli equilibri che Schlein e Bonaccini riusciranno e vorranno garantire. Quale sia la posta in gioco l’ha fatto capire la senatrice Pd Valeria Valente: “L’anima della sinistra, che forse ora è meglio rappresentata dalla segretaria Elly Schlein, non può fare a meno del profilo, dell’anima e dell’approccio riformista. E’ giusto che la linea sia dettata dalla segreteria, ma la mozione Bonaccini ha preso il 44 per cento, non si può ignorare”. E anche Bonaccini non ha nascosto le aspettative: “Il Pd è pluralista. Se non ci fosse il pluralismo all’interno del Pd, il Pd finirebbe. Dentro queste idee io voglio dare il mio contributo insieme a tantissimi altri”. Il nuovo Pd di Schlein domani sfilerà in piazza a Firenze alla manifestazione ‘difendiamo scuola e Costituzione’, organizzata dai sindacati dopo le aggressioni al liceo Michelangiolo. Con la nuova segretaria, nel corteo ci saranno diversi esponenti Pd, come la capogruppo alla Camera, Debora Serracchiani. La piazza fiorentina sarà una prova di centrosinistra: partecipano il presidente del M5s, Giuseppe Conte, e i vertici degli altri partiti di sinistra, da Verdi-Si – Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli – ad Articolo Uno – Roberto Speranza – oltre ad esponenti di Iv, ma non sono annunciati Matteo Renzi e Carlo Calenda, Bonaccini non ci sarà. Ma ha chiarito che non si tratta di una scelta politica, ma di motivi istituzionali: “Se non li avessi avuti, sarei andato – ha detto – ‘è Elly Schlein a rappresentare tutto il Pd e mi sento pienamente rappresentato da lei”.

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    Meloni, contro Co2 ogni Stato scelga la sua strada

    (ANSA) – ROMA, 03 MAR – “Giusto puntare a zero emissioni di
    Co2 nel minor tempo possibile, ma deve essere lasciata la
    libertà agli Stati di percorrere la strada che reputano più
    efficace e sostenibile. Questo vuol dire non chiudere a priori
    il percorso verso tecnologie pulite diverse dall’elettrico. È
    questa la linea italiana che ha trovato largo consenso in
    Europa”. Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni
    sottolineando come “il rinvio, a data da destinarsi, del voto
    alla riunione degli ambasciatori Ue sul Regolamento che prevede
    lo stop dal 2035 alla vendita di auto nuove diesel e benzina”
    sia “un successo italiano. La posizione del nostro governo –
    spiega – è infatti chiara: una transizione sostenibile ed equa
    deve essere pianificata e condotta con attenzione, per evitare
    ripercussioni negative sotto l’aspetto produttivo e
    occupazionale”. (ANSA).   

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    Pd, Schlein: 'Con Bonaccini d'accordo sull'unitarietà'

    “Ci siamo trovati sulla necessità di garantire la massima unitarietà in questa fase nuova del Pd e abbiamo avviato un confronto che proseguirà nei prossimi giorni per lavorare assieme per il rilancio del Pd e per le sfide che ci aspettano”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, al termine dell’incontro con Stefano Bonaccini. Per quanto riguarda i ruoli “ne parleremo nei prossimi giorni”. I due sfidanti alle primarie hanno avuto un colloquio di un’ora e mezzo nella sede bolognese del Pd.
    Stefano Bonaccini presidente del Pd? “Forme e modi li vedremo assieme, intanto per noi era importante trovarci su questo spirito unitario per avviare questa nuova fase del partito”, ha detto Schlein.
    “Ho voluto ribadire a Elly Schlein quello che ho sempre detto durante il congresso e cioè che se fosse toccato a lei avrei trovato il modo di dare una mano. Le forme e modi le vedremo come ha detto lei nei prossimi giorni, valuteremo insieme la cosa più utile che si possa disporre, anche dal punto di vista operativo”, ha spiegato il presidente della Regione Emilia-Romagna. “A me – dice Bonaccini – quello che interessava oggi, e per cui sono molto soddisfatto, è che vogliamo provare davvero a dare unità a questo Pd, che ha sofferto nel recente e lontano passato e vorremmo evitare nuove fratture. Penso che le magliette che abbiamo indossato durante il congresso vadano tolte e adesso abbiamo un’unica maglietta che quella del Partito Democratico”.