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    Riconoscimento dei figli di coppie gay in Ue, confronto-scontro al Senato

    Si preannuncia scontro al Senato sul riconoscimento dei diritti dei figli all’interno dell’Unione europea – indipendentemente dal modo in cui sono stati concepiti, se nati da genitori dello stesso sesso o se adottivi – in vista di un certificato europeo di filiazione. Il tema è al centro di una proposta di regolamento Ue sulla filiazione, all’esame della commissione Politiche europee del Senato. Domani l’ultima audizione, poi la discussione. Cauto il centrodestra ma orientato a opporsi: se il regolamento passasse – è la loro tesi – di fatto autorizzerebbe la maternità surrogata, oggi vietata in Italia. Favorevoli invece Pd, 5S e Avs    

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    Intergruppo donne lancia pdl per contrasto a molestie sessuali

    (ANSA) – ROMA, 06 MAR – “In occasione della Giornata
    internazionale dei diritti della donna, l’Intergruppo della
    Camera per le Donne, i Diritti e le Pari opportunità coordinato
    da Laura Boldrini ha depositato oggi una proposta di legge che
    ha l’obiettivo di introdurre nel nostro ordinamento una nuova
    fattispecie di reato: quello di molestie sessuali, comportamenti
    illeciti che attualmente assumono rilevanza penale solo quando
    sono commessi “con abuso di autorità”, venendo perciò collegati
    al reato di violenza sessuale”. È quanto si legge in una nota
    dell’Intergruppo della Camera per le Donne, i Diritti e le Pari
    opportunità, a proposito della PDL sottoscritta dalle deputate e
    dai deputati: Laura Boldrini, Stefania Ascari, Ouidad Bakkali,
    Andrea Casu, Michela Di Biase, Sara Ferrari, Antonella
    Forattini, Marco Furfaro, Renate Gebhard, Valentina Ghio,
    Francesa Ghirra, Chiara Gribaudo, Marco Grimaldi, Maria Cecilia
    Guerra, Ilenia Malavasi, Maria Stefania Marino, Federica Onori,
    Emma Pavanelli, Lia Quartapelle, Silvia Roggiani, Debora
    Serracchiani, Alessandro Zan, Luana Zanella.   
    “Si tratta di un fenomeno pervasivo – spiega la nota -e
    purtroppo assai diffuso, non soltanto in Italia. Già nel 2014
    un’indagine svolta dall’Agenzia dell’Unione Europea per i
    Diritti Fondamentali ha rivelato che dall’età di quindici anni
    una donna su cinque ha subìto molestie in forma di contatto
    fisico, abbracci o baci indesiderati. Nel nostro Paese, una
    donna su due è stata vittima di una qualche forma di molestia
    fisica o di ricatto sessuale sul lavoro. Ma il dato che fa più
    impressione è un altro: nell’81 per cento dei casi le vittime
    non sporgono querela perché temono di non essere credute e di
    andare incontro a conseguenze negative, per esempio essere
    licenziate. Nella PDL dell’Intergruppo, il reato di molestie è
    punito con la pena della reclusione da due a quattro anni,
    mentre viene fissato a 36 mesi il termine per presentare la
    querela. La proposta di legge ha inoltre un secondo obiettivo:
    quello di estendere dagli attuali 12 a 36 mesi il limite per la
    presentazione della querela per quanto riguarda il reato di
    violenza sessuale”. (ANSA).   

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    Scotto, assemblea nazionale Art.1 per decidere percorso con Pd

    (ANSA) – ROMA, 06 MAR – “A breve faremo un’assemblea
    nazionale per decidere il nuovo percorso di Articolo 1”. Ad
    assicurarlo è il coordinatore del partito Arturo Scotto che, a
    chi gli chiede con quali tempi Articolo 1 potrebbe arrivare a
    confluire nel Pd, risponde: “Noi abbiamo fatto un percorso
    lineare, contribuendo a scrivere anche il manifesto del nuovo Pd
    e vogliamo essere coerenti con quanto fatto sinora. Ora c’è una
    grande novità che si chiama Elly Schlein e vogliamo dare una
    mano alla costruzione del nuovo Partito Democratico”. “Ci sono
    ancora tante persone che si erano allontanate dal perimetro
    della sinistra perchè non si sentivano più rappresentate e che
    ora, invece, vogliono entrare a far parte del nuovo progetto” e
    “noi intendiamo dare una mano” a recuperarle. Ma il processo di
    adesione, che comunque richiede dei tempi tecnici, dovrà
    avvenire su due piani, ricorda Scotto, “uno individuale perché
    prendere la tessera di un partito è un fatto individuale” e uno
    “collettivo” perché sarà collettiva la trasformazione di
    Articolo 1 da “partito politico” ad “associazione
    politico-culturale” che porterà avanti i “valori in cui ci siamo
    sempre riconosciuti”.   
    In questa “seconda vita di Articolo 1”, una delle priorità,
    ribadisce Scotto, sarà quella di coinvolgere tutto quel popolo
    della sinistra “che è venuto a dare una mano alle primarie” nel
    percorso politico che si sta delineando. Una “grande chiamata” a
    ricostruire la sinistra, insomma, incalza Scotto che cita la
    celebre frase di Enrico Berlinguer: “Entrate e cambiateci”.   
    (ANSA).   

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    F. Boccia, Cdm a Cutro è per lavarsi la coscienza

    (ANSA) – ROMA, 06 MAR – “Il Presidente della Repubblica ha
    rappresentato tutti, come è successo molte volte in passaggi
    delicati del Paese. I 71 morti accertati sono sulla coscienza di
    tutti noi, indipendentemente dalle posizioni politiche. Siamo
    arrabbiati col governo perché si continua a fare propaganda
    sulle responsabilità degli scafisti. Non penso ci sia un essere
    umano che non assegni la responsabilità materiale allo scafista
    di turno, ma noi siamo irritati con il governo per la linea
    politica. Il tema di fondo è non trasformare questa cosa, che è
    stucchevolmente insopportabile, come una linea politica. La
    verità è che sui migranti e sui salvataggi in mare la destra ha
    fatto propaganda”. Lo ha dichiarato Francesco Boccia, senatore
    del Partito Democratico, a Metropolis, web talk del Gruppo Gedi.   
    Sulla convocazione del Cdm a Cutro, ha aggiunto: “il Consiglio
    dei ministri è retorica, non c’è dubbio, serve a lavarsi le
    coscienze. Ma le coscienze di tutti noi sono sporche”.   
    “La verità su questa vicenda – ha proseguito – è che si è vista
    la lontananza da questo tema. Le persone che scappano devono
    essere aiutate ad arrivare dove vogliono arrivare. Va bene
    andare a Cutro a fare il Cdm, ma il giorno dopo spero che si
    resti a Cutro”. (ANSA).   

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    Domani nuova cabina Pnrr con enti locali su Repower Eu

    (ANSA) – ROMA, 06 MAR – Si riunirà di nuovo domani, a quanto
    si apprende, la cabina di regia sul Pnrr. Dopo il primo incontro
    presieduto dalla premier Giorgia Meloni con i ministeri più
    direttamente coinvolti e le società partecipate che si occupano
    di energia (Eni, Enel, Snam e Terna), questa volta sarà il
    ministro Raffaele Fitto a riunire, nel pomeriggio, i
    rappresentanti di Comuni, Province e Regioni per proseguire il
    confronto sul Repower Eu. (ANSA).   

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    Sindaco di Cutro, il Consiglio dei ministri sarà in Comune

    (ANSA) – CUTRO, 06 MAR – Il Consiglio dei ministri convocato
    dalla presidente Giorgia Meloni per giovedì 9 marzo, in
    relazione al naufragio del barcone carico di migranti del 26
    febbraio, si terrà nella sala consiliare del Comune di Cutro. Lo
    ha detto all’ANSA il sindaco del centro del Crotonese, Antonio
    Ceraso. “La nostra sala consiliare – ha detto Ceraso – è
    perfettamente adeguata. Avrei fatto volentieri a meno di una
    riunione del Governo proprio a Cutro, perché non avrei mai
    voluto che proprio da noi si verificasse una tragedia simile, ma
    l’iniziativa della presidente Meloni è un faro acceso su quanto
    é avvenuto affinché non si ripeta mai più”.   
    “La decisione di convocare il Consiglio dei ministri proprio a
    Cutro dopo quanto è accaduto davanti alla nostra costa – ha
    aggiunto il sindaco Ceraso – dimostra che c’é un’adeguata
    attenzione da parte dello Stato. Il problema adesso, però, è
    trovare una strategia da portare a livello europeo per evitare
    che in futuro avvengano tragedie simili”.   
    “Il metodo che viene seguito per gestire queste situazioni – ha
    detto ancora il primo cittadino di Cutro – non mi compete. C’è
    però da riflettere su come avvengono questi terribili viaggi e
    sul perché non si faccia nulla per impedirli. Queste persone
    arrivano per disperazione e, pur di partire dai loro Paesi,
    mettono in conto anche il rischio della vita. È su questo che
    serve una riflessione adeguata. Il mio pensiero, comunque, resta
    fisso sulle vittime e sull’immane tragedia che abbiamo vissuto.   
    E ciò che mi chiedo come facciano i parenti delle vittime a
    rassegnarsi di fronte a quanto è accaduto. Il dramma che stanno
    vivendo é immenso. Così come mi chiedo come facciano i
    superstiti a continuare a vivere avendo nella mente in modo
    incancellabile il ricordo della tragedia che hanno vissuto”.   
    (ANSA).   

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    Zuffada, rafforzare la presenza femminile a tutti i livelli

    (ANSA) – PADOVA, 06 MAR – “Azioni concrete per aumentare il
    numero di donne nei quadri manageriali: si comincia con
    l’assicurarsi che ci sia una presenza femminile in tutti i
    livelli precedenti, che si stabilisca quella struttura di
    candidate per le posizioni più alte. Le donne devono avere
    l’opportunità di partecipare anche con azioni proattive. Se non
    ci sono le donne nel pool, gli uomini devono preoccuparsi di
    dire che il pool non va bene”. Lo ha detto all’ANSA Cinzia
    Zuffada, associate chief scientist del Jet Propulsion Laboratory
    (Jpl) della Nasa e presidente dell’Italian Scientists and
    Scholars in North America Foundation (ISSNAF), a margine della
    conferenza di Padova.   
    “Ad esempio il mio ufficio del Jpl è responsabile di una
    serie di premi che riconoscono i contributi. Quando andiamo a
    verificare i candidati e vediamo che non ci sono donne, non
    diamo i premi. In questo modo ci assicuriamo che i manager
    all’interno delle organizzazioni si preoccupino di produrre
    candidate”, ha aggiunto Zuffada. “C’è una storia di scarsa
    visibilità della produzione femminile, ma se nessuno dice nulla,
    questo si perpetua. Invece se si fa attenzione ai numeri in
    corso d’opera si può aggiustare il tiro”. (ANSA).   

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    Commissione Ue: a breve una risposta alla lettera di Meloni sui migranti

        Una portavoce della Commissione Europea ha ricordato di aver ricevuto la lettera inviata dalla presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni e che una risposta arriverà “a breve”. “Siamo completamente d’accordo sul fatto che bisogna prendere delle misure ed ecco perché la presidente della Commissione ha parlato di raddoppiare gli sforzi per adottare il Patto sulla migrazione e l’attuazione del piano d’azione sulla rotta del Mediterraneo centrale”, ha aggiunto il portavoce. 
       “Se non affrontiamo le cause che sono alla base della migrazione, ci troveremo davanti ad altre tragedie”. Lo ha detto una portavoce della Commissione europea tornando sulla tragedia al largo delle coste di Crotone. La portavoce ha ribadito che le vite in mare “vanno sempresalvate”, al di là delle ragioni che hanno portato all’originarsi degli eventi di ricerca e soccorso, che sono organizzati dagli Stati membri.