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    Migranti: Gb lancia giro di vite senza precedenti contro sbarchi

    (ANSA) – LONDRA, 07 MAR – Il governo britannico presenta oggi
    una proposta di legge in Parlamento per introdurre un giro di
    vite senza precedenti contro l’immigrazione illegale e, almeno
    nelle intenzioni, bloccare gli sbarchi sulle coste del Regno
    Unito. Punto centrale del nuovo piano è dare la precedenza
    giuridica all’espulsione “non appena possibile” dei migranti
    verso il Ruanda o altri Paesi terzi rispetto al loro diritto di
    chiedere asilo: di questo risulta direttamente responsabile il
    ministro degli Interni. Non solo, chi viene espulso non potrà
    tornare nel Regno o fare domanda per la cittadinanza britannica
    in futuro. Prevista anche l’applicazione retroattiva delle
    misure contenute nel disegno di legge.   
    L’esecutivo Tory, nonostante le tante critiche arrivate in
    particolare da ong e associazioni a difesa dei diritti dei
    migranti, sui media britannici ha difeso a spada tratta il suo
    controverso piano. Per il premier Rishi Sunak punta a
    “riprendere il controllo dei confini” del Regno rispetto agli
    sbarchi record su piccole imbarcazioni che attraversano il
    Canale della Manica. Mentre la ministra degli Interni, Suella
    Braverman, sostenitrice della linea dura contro i clandestini,
    ammette che la proposta di legge “si spinge ai confini del
    diritto internazionale” ma è necessaria “per risolvere la
    crisi”. (ANSA).   

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    La reporter in fuga da Kabul morta nel naufragio

    Era stata costretta a fuggire dall’Afghanistan, trasformato dai Talebani in un carcere femminile a cielo aperto, Torpekai Amarkhel, la 42enne giornalista afghana morta nel naufragio del barcone a Steccato di Cutro. Con lei avrebbero perso la vita anche il marito e due bambini mentre una terza bimba di 7 anni è ancora tra i dispersi, secondo quanto riferiscono alcuni media di Kabul.    La sorella della giornalista, Mida, è arrivata a Crotone da Rotterdam, tappa finale probabilmente del viaggio disperato di Torpekai. Ha dato mandato al pool di legali creato nella città calabra per assistere le famiglie delle vittime di rappresentarla nel procedimento giudiziario che scaturirà dall’indagine in corso alla Procura.    La morte della sorella ha gettato nello sconforto i colleghi dell’Unama, la Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan: “E’ una notizia devastante” si legge nei commenti di chi ci aveva lavorato fianco a fianco. Con l’Onu aveva collaborato per anni a Kabul al progetto ‘Unama News’, dopo un passato alla radio nazionale afghana. Da ultimo realizzava servizi fotografici sulla condizione delle donne, un mestiere messo al bando come tutti gli altri. Perché le donne in Afghanistan non possono lavorare se non in poche eccezioni, non possono uscire di casa senza velo e nemmeno andare al parco giochi con i propri figli, neppure con il burqa.    Dopo la caduta dei Talebani nel 2002, “il giornalismo era una nuova frontiera per le donne nel Paese”, ricordava qualche anno fa Torpekai. All’epoca lavorava con un team di giornaliste radiofoniche tutto al femminile. “Certo, ci sono più donne oggi che fanno questo mestiere – diceva nel 2017 -. Ma sul campo, fuori dall’ufficio si presentano in burqa, fanno le interviste con il burqa. Non è semplice convincerle che sia un lavoro importante per loro”.    Sperava si potesse fare di più, senza lontanamente immaginare che solo pochi anni dopo il Paese sarebbe sprofondato nuovamente nel medioevo talebano. E che lei sarebbe stata costretta a fuggire, imbarcarsi su quella barca maledetta che ha ucciso lei e i suoi cari. Annegati in una notte terrificante per scampare dall’inferno talebano.
       

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    Migranti, giovedì il Cdm a Cutro. Il Papa: “Rinnovare l'impegno nell'accoglienza”

    Il Consiglio dei ministri convocato dalla presidente Giorgia Meloni per giovedì 9 marzo, in relazione al naufragio del barcone carico di migranti del 26 febbraio, si terrà nella sala consiliare del Comune di Cutro. Lo ha detto all’ANSA il sindaco del centro del Crotonese, Antonio Ceraso. “Abbiamo una sala consiliare – ha detto Ceraso – perfettamente adeguata. Avrei fatto volentieri a meno di una riunione del Governo proprio a Cutro, perché non avrei mai voluto che proprio da noi si verificasse una tragedia simile, ma l’iniziativa della presidente Meloni è un faro acceso su quanto é avvenuto perché non si ripeta mai più”.
    “La decisione di convocare il Consiglio dei ministri proprio a Cutro dopo quanto è accaduto davanti alla nostra costa – ha aggiunto il sindaco Ceraso – dimostra che c’é un’adeguata attenzione da parte dello Stato. Il problema adesso, però, è trovare una strategia da portare a livello europeo per evitare che in futuro avvengano tragedie simili”. “Il metodo che viene seguito per gestire queste situazioni – ha detto ancora il primo cittadino di Cutro – non mi compete. C’è però da riflettere su come avvengono questi viaggi e sul perché non si fa nulla per impedirli. Queste persone arrivano per disperazione e, pur di partire dai loro Paesi, mettono in conto anche il rischio della loro vita. È su questo che serve una riflessione adeguata. Il mio pensiero resta fisso sulle vittime e sull’immane tragedia che abbiamo vissuto. E ciò che mi chiedo come facciano i parenti delle vittime a rassegnarsi di fronte a quanto è accaduto. Il dramma che stanno vivendo é immenso. Così come mi chiedo come facciano i superstiti a pensare di continuare ancora a vivere”.
    Prime sepolture per le vittime del naufragio. Nel tardo pomeriggio la prima bara, quella di un ragazzo afgano di 24 anni, Nizami Hamid, ha lasciato la camera ardente allestita nel Palamilone. L’inumazione secondo il rituale musulmano, su richiesta dei parenti, avverrà martedì nel cimitero di Crotone. Per quanto riguarda le altre salme sono finora una quarantina le richieste di trasferimento. Le istanze, raccolte attraverso operatori del terzo settore e funzionari dei comuni di Crotone e Cutro, sono state presentate alla Prefettura di Crotone.
    E’ stato autorizzato in serata il trasferimento verso l’estero delle prime salme delle vittime del naufragio. Si tratta di quattro salme che verranno prelevate da un’agenzia di pompe funebri campana che le porterà all’aeroporto di Capodichino per essere poi imbarcate su un aereo con destinazione Pakistan. Per quanto riguarda le altre salme sono finora una quarantina le richieste di trasferimento. Le vittime identificate sono 64 su 70. Gran parte sono afgani: 57. Tre le vittime pakistane una ciascuna arrivano da Tunisia, Iran, Siria e Palestina. Tutti identificati i 16 minori deceduti.
    Resta alta l’attenzione sul tema dei migranti dopo il tragico naufragio di Cutro, dove il governo ha convocato un Consiglio dei ministri che si terrà giovedì pomeriggio. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella richiama l’Italia e l’Ue affinché “il cordoglio si tramuti in scelte concrete”. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani spiega che l’Italia aprirà a decine di migliaia di migranti regolari. Intanto la Commissione europea fa sapere che una risposta alla lettera della premier italiana Gioregia Meloni arriverà “a breve”.
    Sul fronte giudiziario, si terrà forse la prossima settimana l’incidente probatorio in cui saranno sentiti i superstiti del naugragio. Nel frattempo anche la Procura di Roma ha aperto un’indagine contro ignoti dopo l’esposto di tre parlamentari.

    Papa: Rinnovare l’impegno nell’accoglienza. Occorre “un rinnovato impegno nel favorire lo spirito dell’accoglienza e della solidarietà” nei confronti dei migranti “promuovendo così la pace e la fraternità dei popoli”. Lo dice il Papa in un messaggio al percorso formativo la “Cattedra dell’accoglienza”. “Sua Santità – si legge nel messaggio a firma del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin – incoraggia a considerare la presenza di tanti fratelli e sorelle migranti un’opportunità di crescita umana, di incontro e di dialogo tra culture e religioni”.
    Parolin: fermare gli scafisti, siamo tutti d’accordo. Su quello che ha detto il Papa è cioè fermare i trafficanti “credo che siamo tutti d’accordo visto che c’è stato un commento anche da parte del presidente del Consiglio, si è detta molto d’accordo col Papa, le persone che hanno un pochino di buon senso e di buona volontà convergono su questo richiamo”, “credo che le soluzioni vanno trovate a livello politico e sopratutto attraverso la collaborazione tra tutti gli stati europei”, ha affermato il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin.

    Agenzia ANSA

    Il cardinale e presidente della Cei interviene sul tema immigrazione e sulla continuità tra papa Benedetto XVI e Francesco: ‘La Chiesa procede nella direzione tracciata da Benedetto e raccolta da Francesco’ (ANSA)

    Mattarella: “Il cordoglio si tramuti in scelte concrete””Di fronte all’evento drammatico avvenuto sulle coste calabresi il cordoglio deve tradursi in scelte concrete, operative, da parte di tutti, dell’Italia e della Ue, perchè questa è la risposta vera”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all’università della Basilicata della tragedia di Cutro. “Sulle coste della Calabria si è verificato un tragedia che ha coinvolto e commosso il nostro Paese. I profughi afgani ci hanno fatto tornare in mente quanto il nostro Paese ha fatto due anni fa, con la presa del potere dei talebani, per portare in Italia tutti i cittadini che hanno collaborato. Nessuno è stato lasciato, tutti sono stati accolti in Italia. Ci tornano in mente le scene dei cittadini che all’aeroporto imploravano un passaggio e ci fanno comprendere perchè intere famiglie cercano di lasciare la loro terra per cercare un futuro altrove”, ha sottolineato Mattarella.

    Naufragio migranti, a Cutro Via Crucis per le vittime

    Urso: “Qualche parola di Piantedosi può essere apparsa inappropriata ma contano le azioni””E’ chiaro che in quel momento di grande emozione qualche parola può essere apparsa inappropriata ma quelle che contano sono le azioni che il governo e tanto più il ministro Piantedosi ha messo in atto da subito e penso che questo sia condivisibile non da parte della maggioranza ma io penso da parte dei cittadini e questo lo si vedrà anche nei successivi passi in Parlamento e nelle successive azioni del nostro governo”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso a Sky Tg 24 parlando delle affermazioni del ministro dell’Interno dopo il naufragio di Cutro, sottolineando poi: “C’e’ bisogno di coesione, l’Italia lo sta dimostrando”.
    Tajani: “Apriremo a decine di migliaia di migranti regolari””Dobbiamo favorire l’immigrazione regolare. Possiamo portare decine di migliaia di immigrati regolari in Italia, formati nei loro Paesi, perché le nostre aziende ne hanno bisogno. Poi servono investimenti: l’Italia può fare tanto ma rischia di essere una goccia nel mare nella questione della migrazione. L’Italia da sola non basta perché il fenomeno è troppo grande, serve più solidarietà europea”. Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Tgcom 24.

    Agenzia ANSA

    In Italia un prodotto agricolo su quattro viene raccolto da mani straniere con 358mila lavoratori regolari provenienti da ben 164 Paesi diversi che sono impegnati nei campi e nelle stalle, fornendo più del 30% del totale delle giornate di lavoro necessarie… (ANSA)

    LE INCHIESTEPotrebbe svolgersi la prossima settimana l’incidente probatorio chiesto dalla Procura di Crotone al Gip per cristallizzare le testimonianze dei superstiti del naufragio del barcone carico di migranti del 26 febbraio scorso a Steccato di Cutro e che ha provocato 70 vittime e un numero imprecisato di dispersi. In ambienti della Procura si fa presente che questi giorni sono necessari per consentire la notifica a tutte le parti in causa, tra le quali anche i familiari delle vittime che potrebbero poi costituirsi parte civile.
    La fissazione dell’udienza da parte del gip di Crotone non è quindi ancora avvenuta. Poi, dalla notifica del Gip devono passare almeno due giorni prima dello svolgimento vero e proprio. Quindi saranno sentiti tutti i migranti superstiti, che in questo momento, come prassi, sono indagati di reato connesso in relazione all’immigrazione clandestina. Una prassi che normalmente si chiude con il proscioglimento. Sei di loro sono già stati sentiti dalle forze dell’ordine a sommarie informazioni, in relazione alla posizione e all’identificazione degli scafisti che sono stati arrestati.
    Il Pm di Crotone assicura: la ricostruzione delle comunicazioni è a buon punto. “Ce la stiamo mettendo tutta, siamo a buon punto di ricostruzione della rete di comunicazioni che sono avvenute prima dell’evento”, ha detto ai giornalisti il procuratore di Crotone Giuseppe Capoccia, arrivando al palazzo di giustizia. “Come abbiamo detto sin dal primo momento – ha sostenuto – stiamo acquisendo tutti gli elementi connessi a questa vicenda e ciò che riguarda i momenti precedenti al disastro. Siamo già a un punto di un certo interesse. Stiamo raccogliendo tutti gli atti”. “Perché l’imbarcazione è stata lasciata sola? bella domanda. Il secondo fascicolo? Nessun’altra dichiarazione”, ha tagliato corto. “Da parte nostra non ci saranno comunicazioni finché non avremo raggiunto dei punti di certezza su quanto è successo prima del fatto. Tutto quello che esce non esce certamente dai nostri uffici”, ha sottolineato.

    Naufragio Cutro, il pm: ‘Ricostruzione delle comunicazioni a buon punto’

    La Procura di Roma intanto ha aperto, come atto dovuto, un fascicolo di indagine sul naufragio di Cutro dopo un esposto presentato dai parlamentari Ilaria Cucchi, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Il procedimento è stato rubricato a modello 45, ossia senza indagati e ipotesi di reato.
    Nell’esposto si chiedeva ai pm capitolini di valutare le responsabilità ministeriale in relazione alla macchina dei soccorsi. In base a quanto si apprende i magistrati di piazzale Clodio dovranno valutare, dopo avere studiato l’esposto, se inviare per competenza territoriale l’incartamento ai colleghi della procura di Crotone.

    Agenzia ANSA

    Il ministro difende Piantedosi: ‘Uomo scrupoloso e attento, non c’è nessun dubbio’ (ANSA)

    Palazzo Chigi ribadisce l’unità del governo sull’immigrazione e smentisce le voci di una divergenza di vedute tra la premier Meloni e il ministro Piantedosi.  “Le indiscrezioni apparse su alcuni organi di stampa relative a una convocazione a Palazzo Chigi del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e a presunte divergenze sulla linea interna al Governo sull’immigrazione, sono letteralmente inventate e dunque destituite di ogni fondamento”, si legge in una nota di palazzo Chigi.
    Un pool di avvocati assisterà gratis i sopravvissuti e i parenti delle vittimeUn pool di legali assisterà gratuitamente i familiari dei migranti vittime del naufragio nei procedimenti penali che scaturiranno dalle indagini della Procura della Repubblica di Crotone. Analoga assistenza sarà garantita anche ai sopravvissuti del naufragio. Il pool è composto dagli avvocati Luigi Li Gotti, ex sottosegretario alla Giustizia; Mitja Gialuz, ordinario di Diritto processuale penale, e Vincenzo Cardone e Francesco Verri, cassazionisti esperti di Diritto penale internazionale.

    Che tempo che fa, la letterina di Luciana Littizzetto ai migranti vittime del naufragio

    “Siamo stati incaricati da numerosi familiari delle vittime del naufragio – affermano in una nota i quattro penalisti – di rappresentarli nei due procedimenti penali iscritti dalla Procura della Repubblica di Crotone. Il primo ha già condotto all’arresto di alcuni presunti scafisti che rispondono dei reati di disastro colposo e omicidio colposo plurimo quale conseguenza della violazione dolosa delle leggi sull’immigrazione. Il secondo procedimento mira a raccogliere gli elementi per valutare se ci sono responsabilità per il mancato soccorso in mare. In entrambe le indagini forniremo il nostro attivo contributo, anche per mezzo di ricerche e investigazioni difensive, per accertare i fatti e perseguire eventuali responsabilità. Siamo a nostra volta molto disponibili, come certamente lo è la Procura della Repubblica, a ricevere segnalazioni e indicazioni da parte di chiunque ne sia in possesso. Abbiamo fiducia, a ragion veduta, nelle attività della Procura della Repubblica di Crotone, che potrà contare in ogni momento sul nostro ausilio secondo quanto prevedono regole e procedure”. “L’assistenza legale ai sopravvissuti ed alle famiglie delle vittime – dicono ancora i quattro avvocati – è il nostro modo di sostenere anche moralmente le centinaia di persone che hanno perso i loro familiari. Collaboreremo, inoltre, con i difensori delle altre persone offese, degli enti e degli organismi che decideranno di assumere un ruolo attivo nei procedimenti”.

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    Riconoscimento dei figli di coppie gay in Ue, confronto-scontro al Senato

    Si preannuncia scontro al Senato sul riconoscimento dei diritti dei figli all’interno dell’Unione europea – indipendentemente dal modo in cui sono stati concepiti, se nati da genitori dello stesso sesso o se adottivi – in vista di un certificato europeo di filiazione. Il tema è al centro di una proposta di regolamento Ue sulla filiazione, all’esame della commissione Politiche europee del Senato. Domani l’ultima audizione, poi la discussione. Cauto il centrodestra ma orientato a opporsi: se il regolamento passasse – è la loro tesi – di fatto autorizzerebbe la maternità surrogata, oggi vietata in Italia. Favorevoli invece Pd, 5S e Avs    

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    Intergruppo donne lancia pdl per contrasto a molestie sessuali

    (ANSA) – ROMA, 06 MAR – “In occasione della Giornata
    internazionale dei diritti della donna, l’Intergruppo della
    Camera per le Donne, i Diritti e le Pari opportunità coordinato
    da Laura Boldrini ha depositato oggi una proposta di legge che
    ha l’obiettivo di introdurre nel nostro ordinamento una nuova
    fattispecie di reato: quello di molestie sessuali, comportamenti
    illeciti che attualmente assumono rilevanza penale solo quando
    sono commessi “con abuso di autorità”, venendo perciò collegati
    al reato di violenza sessuale”. È quanto si legge in una nota
    dell’Intergruppo della Camera per le Donne, i Diritti e le Pari
    opportunità, a proposito della PDL sottoscritta dalle deputate e
    dai deputati: Laura Boldrini, Stefania Ascari, Ouidad Bakkali,
    Andrea Casu, Michela Di Biase, Sara Ferrari, Antonella
    Forattini, Marco Furfaro, Renate Gebhard, Valentina Ghio,
    Francesa Ghirra, Chiara Gribaudo, Marco Grimaldi, Maria Cecilia
    Guerra, Ilenia Malavasi, Maria Stefania Marino, Federica Onori,
    Emma Pavanelli, Lia Quartapelle, Silvia Roggiani, Debora
    Serracchiani, Alessandro Zan, Luana Zanella.   
    “Si tratta di un fenomeno pervasivo – spiega la nota -e
    purtroppo assai diffuso, non soltanto in Italia. Già nel 2014
    un’indagine svolta dall’Agenzia dell’Unione Europea per i
    Diritti Fondamentali ha rivelato che dall’età di quindici anni
    una donna su cinque ha subìto molestie in forma di contatto
    fisico, abbracci o baci indesiderati. Nel nostro Paese, una
    donna su due è stata vittima di una qualche forma di molestia
    fisica o di ricatto sessuale sul lavoro. Ma il dato che fa più
    impressione è un altro: nell’81 per cento dei casi le vittime
    non sporgono querela perché temono di non essere credute e di
    andare incontro a conseguenze negative, per esempio essere
    licenziate. Nella PDL dell’Intergruppo, il reato di molestie è
    punito con la pena della reclusione da due a quattro anni,
    mentre viene fissato a 36 mesi il termine per presentare la
    querela. La proposta di legge ha inoltre un secondo obiettivo:
    quello di estendere dagli attuali 12 a 36 mesi il limite per la
    presentazione della querela per quanto riguarda il reato di
    violenza sessuale”. (ANSA).   

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    Scotto, assemblea nazionale Art.1 per decidere percorso con Pd

    (ANSA) – ROMA, 06 MAR – “A breve faremo un’assemblea
    nazionale per decidere il nuovo percorso di Articolo 1”. Ad
    assicurarlo è il coordinatore del partito Arturo Scotto che, a
    chi gli chiede con quali tempi Articolo 1 potrebbe arrivare a
    confluire nel Pd, risponde: “Noi abbiamo fatto un percorso
    lineare, contribuendo a scrivere anche il manifesto del nuovo Pd
    e vogliamo essere coerenti con quanto fatto sinora. Ora c’è una
    grande novità che si chiama Elly Schlein e vogliamo dare una
    mano alla costruzione del nuovo Partito Democratico”. “Ci sono
    ancora tante persone che si erano allontanate dal perimetro
    della sinistra perchè non si sentivano più rappresentate e che
    ora, invece, vogliono entrare a far parte del nuovo progetto” e
    “noi intendiamo dare una mano” a recuperarle. Ma il processo di
    adesione, che comunque richiede dei tempi tecnici, dovrà
    avvenire su due piani, ricorda Scotto, “uno individuale perché
    prendere la tessera di un partito è un fatto individuale” e uno
    “collettivo” perché sarà collettiva la trasformazione di
    Articolo 1 da “partito politico” ad “associazione
    politico-culturale” che porterà avanti i “valori in cui ci siamo
    sempre riconosciuti”.   
    In questa “seconda vita di Articolo 1”, una delle priorità,
    ribadisce Scotto, sarà quella di coinvolgere tutto quel popolo
    della sinistra “che è venuto a dare una mano alle primarie” nel
    percorso politico che si sta delineando. Una “grande chiamata” a
    ricostruire la sinistra, insomma, incalza Scotto che cita la
    celebre frase di Enrico Berlinguer: “Entrate e cambiateci”.   
    (ANSA).   

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    F. Boccia, Cdm a Cutro è per lavarsi la coscienza

    (ANSA) – ROMA, 06 MAR – “Il Presidente della Repubblica ha
    rappresentato tutti, come è successo molte volte in passaggi
    delicati del Paese. I 71 morti accertati sono sulla coscienza di
    tutti noi, indipendentemente dalle posizioni politiche. Siamo
    arrabbiati col governo perché si continua a fare propaganda
    sulle responsabilità degli scafisti. Non penso ci sia un essere
    umano che non assegni la responsabilità materiale allo scafista
    di turno, ma noi siamo irritati con il governo per la linea
    politica. Il tema di fondo è non trasformare questa cosa, che è
    stucchevolmente insopportabile, come una linea politica. La
    verità è che sui migranti e sui salvataggi in mare la destra ha
    fatto propaganda”. Lo ha dichiarato Francesco Boccia, senatore
    del Partito Democratico, a Metropolis, web talk del Gruppo Gedi.   
    Sulla convocazione del Cdm a Cutro, ha aggiunto: “il Consiglio
    dei ministri è retorica, non c’è dubbio, serve a lavarsi le
    coscienze. Ma le coscienze di tutti noi sono sporche”.   
    “La verità su questa vicenda – ha proseguito – è che si è vista
    la lontananza da questo tema. Le persone che scappano devono
    essere aiutate ad arrivare dove vogliono arrivare. Va bene
    andare a Cutro a fare il Cdm, ma il giorno dopo spero che si
    resti a Cutro”. (ANSA).   

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    Domani nuova cabina Pnrr con enti locali su Repower Eu

    (ANSA) – ROMA, 06 MAR – Si riunirà di nuovo domani, a quanto
    si apprende, la cabina di regia sul Pnrr. Dopo il primo incontro
    presieduto dalla premier Giorgia Meloni con i ministeri più
    direttamente coinvolti e le società partecipate che si occupano
    di energia (Eni, Enel, Snam e Terna), questa volta sarà il
    ministro Raffaele Fitto a riunire, nel pomeriggio, i
    rappresentanti di Comuni, Province e Regioni per proseguire il
    confronto sul Repower Eu. (ANSA).