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    Migranti: Mattarella,serve lucida e sistemica azione Ue

    (ANSA) – ROMA, 14 MAR – “Il livello di collaborazione con il
    Kenya è esemplare e può essere un modello replicato ovunque. I
    problemi comuni sono affrontabili in maniera efficace con un
    modulo di cooperazione. Cerchiamo un rapporto di collaborazione
    con i Paesi di origine dei flussi ma sappiamo che la dimensione
    epocale e crescente del fenomeno migratorio non è affrontabile
    da un solo Paese, ma solo con una lucida e ben organizzata
    azione europea che affronti il problema con una azione
    sistemica”.   
    Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando da
    Nairobi. (ANSA).   

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    Mattarella,Kenya pilastro stabilità nel continente africano

    (ANSA) – ROMA, 14 MAR – “Noi siamo accanto al Kenya, un
    pilastro di stabilità nel continente africano” e vogliamo che
    sia “intensificata la cooperazione dell’Ue con il Kenia”. Così
    il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo l’incontro
    alla State House di Nairobi con il Presidente della Repubblica
    del Kenya, William Ruto.   
    “L’Italia considera il Kenya un esempio virtuoso di
    democrazia e di modello di crescita virtuosa e sostenibile. I
    rapporti tra i nostri due Paesi sono eccellenti”, ha aggiunto il
    Capo dello Stato. (ANSA).   

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    Mattarella a Nairobi, l'incontro con il presidente Ruto

     Il presidente della Repubblica è a Nairobi per una visita di Stato in Kenya di tre giorni. Si tratta dell’ennesima missione del capo dello Stato in un Paese dell’Africa sub-sahariana a testimonianza dell’attenzione che l’Italia da qualche anno sta dedicando al Continente. Il presidente ha iniziato stamane la sua visita in Kenya incontrando a Nairobi il presidente Ruto.
       

    E’ infatti la sua quinta missione nell’area da quando è presidente della Repubblica. Il Kenya è oggi un Paese fondamentale per il suo ruolo geopolitico ed importante dal punto di vista economico essendo una delle economie in più rapida crescita dell’Africa sub-sahariana. Conta 50 milioni di abitanti e una popolazione urbana giovane, istruita e che parla inglese. Un Paese chiave quindi per gli investimenti stranieri soprattutto di alta tecnologia ed appetibile anche per le piccole e medie imprese. “Un modello economico e politico”, viene definito dal Quirinale, che può giocare un ruolo virtuoso grazie alla sua stabilità politica e alla sua vivacità economica, sostenuta da una serie di start up innovative. Il Kenya viene visto sempre più come una piattaforma naturale per le aziende straniere alla ricerca di un punto di accesso alla regione, con al centro la sua capitale Nairobi. Non a caso il Kenya viene chiamato la Silicon Savannah: si presenta infatti come un hub ideale per i servizi finanziari, di comunicazione e di trasporto in tutta la regione. Naturalmente, stiamo parlando di una crescita incompiuta in un Paese alle prese con le classiche contraddizioni dell’Africa sub-sahariana. Nairobi ne è un esempio, con il suo downtown all’occidentale e le periferie ancora costellate di baraccopoli. Ma proprio la mancanza di infrastrutture formali ha fatto da catalizzatore per l’esplosione tecnologica del Paese. Il Kenya vanta una delle connessioni internet mobile più veloci al mondo. C’è quindi un importante spazio per imprenditori, investitori ed esperti di tecnologia. Il Kenya chiede quindi all’Occidente e all’Italia un modello di impresa, aiuti alla crescita, training ed un sostegno tradizionale come quello cooperativo. Il presidente Mattarella è a Nairobi accompagnato dalla figlia Laura e dal viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli. Nella capitale vedrà il presidente keniota William Ruto e i presidenti delle due Camere e terrà un discorso all’università della città. Non mancherà infine una tappa a a Malindi, mercoledì 15 marzo per visitare al Centro spaziale “Luigi Broglio”. La base è un asset strategico per Italia e il Kenya nelle tecnologie spaziali, la ricerca e le analisi di dati satellitari.    

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    Milano: Comune interrompe registrazioni figli omogenitoriali

    (ANSA) – MILANO, 13 MAR – Il Comune di Milano è stato
    costretto ad interrompere le registrazioni dei figli nati da
    coppie omogenitoriali in Italia. Questo, a quanto si apprende,
    in funzione di una circolare del ministero dell’Interno e una
    precisazione della Procura di Milano che ha costretto
    l’amministrazione ad interrompere, salvo nel caso di bimbi nati
    all’estero da due madri, la trascrizione dei figli di coppie
    omogenitoriali.   
    Il sindaco Giuseppe Sala oggi ha anche incontrato le famiglie
    ‘arcobaleno’ e i loro rappresentanti e ha spiegato loro questa
    difficoltà. Sala ha però anche confermato che questa diventerà
    una sua battaglia politica con il governo. (ANSA).   

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    Migranti, Crosetto: 'Boom per strategia dei mercenari della Wagner'

    “Mi sembra che ormai si possa affermare che l’aumento esponenziale del fenomeno migratorio che parte dalle coste africane sia anche, in misura non indifferente, parte di una strategia chiara di guerra ibrida che la divisione Wagner, mercenari al soldo della Russia, sta attuando, utilizzando il suo peso rilevante in alcuni paesi Africani”. Lo afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto. “Ue, Nato e Occidente – prosegue il ministro – cosi come si sono accorti che gli attacchi cyber facevano parte dello scontro globale che il conflitto ucraino ha aperto, oggi sarebbe opportuno capissero che anche il fronte sud europeo sta diventando ogni giorno più pericoloso. Dovrebbero inoltre prendere atto che l’immigrazione incontrollata e continua, sommata alla crisi economica e sociale, diventa un modo per colpire i paesi più esposti, in primis l’Italia, e le loro scelte geostrategiche, chiare e nette. L’Alleanza Atlantica – aggiunge – si consolida se si condividono anche i problemi che nascono dalle scelte collettive, ma rischia di incrinarsi se i paesi più esposti a ritorsioni di vario tipo (come aprire i “rubinetti” dell’immigrazione da parte di alcuni Stati) vengono lasciati soli”.

    Agenzia ANSA

    Dalla Siria al Mali, sostengono il generale Haftar in Libia (ANSA)

    “La questione immigrazione non può essere soltanto un tema italiano”: lo ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani al termine dell’incontro con il premier Benyamin Netanyahu a Gerusalemme. “Ho trovato – ha aggiunto – grande comprensione per quello che sta accadendo in Italia riguardo all’immigrazione da parte di Netanyahu”. Il ministro ha poi sottolineato “la preoccupazione” sul fatto che “molti migranti arrivano da aree controllate dal gruppo Wagner. Non vorrei ci fosse un tentativo di spingere migranti verso l’Italia”.

    Agenzia ANSA

    Il nodo regole. Direttiva 2019: ‘Salvare vite anche fuori da area Sar se richiesto’ (ANSA)

    Il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin risponde a Crosetto che “dovrebbe guardare meno in altre direzioni e occuparsi dei suoi problemi, che probabilmente non è riuscito a risolvere. Noi non siamo al corrente di ciò che sta succedendo con la crisi migratoria, non ce ne occupiamo, abbiamo un sacco di problemi nostri di cui occuparci”. Prigozhin definisce Crosetto ‘mudak’, un termine che in russo corrisponde a un pesante insulto. In un audio postato sul canale Kepka Prigozhina (‘il berretto di Prigozhin) il capo della Wagner risponde così a Crosetto, che lanciando la sua accusa ha parlato di “divisione Wagner”: “Prima si parlava di compagnia privata Wagner, poi a un tratto è diventato gruppo Wagner, ora invece viene fuori che è una divisione Wagner, e l’Italia è la prima ad usare questa parola in tanti anni. Noi non siamo al corrente di ciò che sta succedendo con la crisi migratoria, non ce ne occupiamo, abbiamo un sacco di problemi nostri di cui occuparci”.

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    Meloni, non è giusto lasciare dilagare Wagner in Africa

    (ANSA) – ROMA, 13 MAR – “Più persone partono, più persone si
    mettono nelle mani di cinici trafficanti e più c’è il rischio
    che qualcosa vada storto: non credo che questo possa mai essere
    il modo giusto, umano e responsabile di affrontare questa
    vicenda. Forse sarebbe più facile mettere la testa sotto la
    sabbia, lasciare che siano dei mafiosi a decidere chi deve
    arrivare da noi, lasciare che arrivi da noi solo chi ha soldi
    per pagare quei mafiosi, lasciare che in Africa continuino a
    prendere piede i mercenari della Wagner e i fondamentalisti”. Lo
    afferma Giorgia Meloni parlando alla presentazione del libro su
    Papa Francesco. (ANSA).   

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    Ucraina: Meloni, S. Sede la più idonea per negoziato

    (ANSA) – ROMA, 13 MAR – “La Santa Sede è la più idonea per il
    negoziato: ha l’appoggio dell’Italia”, Lo afferma la premier
    Giorgia Meloni alla presentazione del libro di Padre Antonio
    Spadaro, “L’Atlante di Francesco. Vaticano e politica
    internazionale”. (ANSA).   

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    Meloni,accusata di cose raccapriccianti,ho coscienza a posto

    (ANSA) – ROMA, 13 MAR – “Sono giorni particolari, io sono
    stata accusata di cose raccapriccianti ma la mia coscienza è a
    posto: più persone partono più si rischia che qualcosa vada
    storto. Non è il modo umano di affrontare, forse è il più
    facile, decidere che siano i mafiosi a scegliere chi viene da
    noi, che chi arriva si trovi vittima della criminalità
    organizzata, della prostituzione”, Lo afferma la premier Giorgia
    Meloni alla presentazione del libro di Padre Antonio Spadaro,
    “L’Atlante di Francesco. Vaticano e politica internazionale”.   
    (ANSA).