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    Manager cita Mussolini, Anastasio lascia: 'Le mie dimissioni doverose'

    Il presidente della società 3-I, Claudio Anastasio, si è dimesso. Secondo La Repubblica, Anastasio aveva inviato ai componenti del Cda della società pubblica che gestisce i sistemi software di Inail, Inps e Istat, una mail con una citazione esplicita del discorso di Benito Mussolini del gennaio del 1925, con cui il capo del fascismo rivendicava la responsabilità politica del delitto Matteotti.
    “Doverose le mie dimissioni, più concrete ed immediate di ogni mio commento”. Lo ha dichiarato all’ANSA Claudio Anastasio, senza aggiungere altro sulle dimissioni da presidente di 3-I, dopo le polemiche per la sua mail, inviata al cda della società pubblica che gestisce i sistemi software di Inail, Inps e Istat.
    “Alla vigilia di una serie di cruciali nomine governative negli enti pubblici suscita profonda inquietudine un caso come quello di Claudio Anastasio. La questione che si pone, e che non è eludibile, è se si intenda procedere all’occupazione di tutte le caselle di potere disponibili con leggerezza ed eccessi di disinvoltura, collocando in posizioni delicate personaggi improbabili e non all’altezza. La nostra vigilanza sarà massima”. Così il senatore Dario Parrini, vicepresidente della commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama.
    “Le dimissioni di Claudio Anastasio sono una buona notizia. Ancora una volta le scelte di Meloni risultano inadeguate”. Così su Twitter Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe.
    Anastasio, il manager nominato da Meloni a dicembre – “Stiamo sperimentando piattaforma in cybersecurity a livello nazionale”, scriveva dieci giorni fa Claudio Anastasio, in uno degli ultimi post su Facebook in veste di presidente di 3-I Spa. Ruolo da cui si è dimesso oggi dopo le polemiche per la sua mail con la citazione di Benito Mussolini indirizzata ai componenti del cda della la società a capitale e partecipazione interamente pubblica nata con il compito di sviluppare, manutenere e gestire le soluzioni software e i servizi informatici di Inps, Istat, Inail, della Presidenza del Consiglio, del Ministero del lavoro e delle altre Pubbliche amministrazioni centrali. Prima della nomina, arrivata a fine novembre con un dpcm della premier Giorgia Meloni, Claudio Anastasio era noto soprattutto come il fondatore di tNotice, società specializzata in raccomandate elettroniche. In passato, il suo nome aveva fatto notizia in quanto presidente esecutivo della Mussolini Internet, annunciando il 13 giugno 1997 – all’indomani della morte di Vittorio, secondogenito del Duce – l’inaugurazione del sito internet ufficiale Mussolini. La 3-I Spa è stata annunciata il 14 aprile 2022, sotto il governo Draghi, da parte del Ministero del lavoro, che la definiva la “prima software house pubblica a servizio del welfare”, prevista dal Decreto Legge per le misure urgenti di attuazione del Pnrr. Inizialmente avrebbe dovuto essere guidata da Roberto Lancellotti, ma con l’avvento del nuovo esecutivo si è optato per una soluzione diversa, puntando appunto sull’imprenditore del settore informatico, Anastasio. La nomina è arrivata il primo dicembre 2022 pochi giorni prima della nascita effettiva della società, annunciata il 12 dicembre dal sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica Alessio Butti, dal ministro per la P.a Paolo Zangrillo. La società, in sostanza, si dedicata allo sviluppo di software a supporto della trasfor

    Agenzia ANSA

    È discorso dopo il delitto Matteotti, 3-I al posto di “fascismo” (ANSA)

    mazione digitale della Pubblica amministrazione, milestone prevista dalla missione “M1C1-Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA” del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

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    Migranti: Salvini, 'disgustoso pensare che la Guardia costiera li lasci morire'

    “Solo pensare che i 10.200 marinai e marinaie della Guardia costiera possano deliberatamente scegliere di non salvare qualcuno mentre stanno facendo un lavoro straordinario è qualcosa di disgustoso”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a 24 Mattino su Radio 24.
    “Spero che la politica ritrovi una sua dimensione e anche un suo limite nelle accuse e nella polemica”, ha sottolineato. E”pensare che qualcuno pensi a Salvini che chiama di notte l’Ammiraglio Carlone, comandante della guardia costiera: ‘no mi raccomando è partito un barcone, lasciali affondare, è una roba da deficienti”.
    “Non ho elementi per sapere se dietro queste partenze ci sia la manina anche di qualche potenza straniera che vuole destabilizzare il continente, ma se così fosse, se fosse un atto di guerra deliberato è chiaro che non può essere l’Italia, Lampedusa, Pozzallo, Gioia Tauro, Cutro da sola ad affrontare questa situazione” ha aggiunto Salvini sottolineando quindi che con la “Tunisia che è nel caos e la Libia che non trova pace”, la comunità internazionale se ne deve “fare carico” ma “penso anche alla Nato”.
    IL PONTE SULLO STRETTO”Se tutti danno gli elementi utili a chiudere il dossier, il decreto Ponte potrebbe arrivare anche questa settimana”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a 24 Mattino su Radio 24, spiegando che stiamo “analizzando quante persone lo userebbero, quanto costerebbe, chi lo cofinanzierebbe, quanto farebbe risparmiare in termini di tempi, solo in treno un’ora e mezza, e in termini di riduzione di impatto ambientale”.

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    Caso Anastasio, la mail del manager come l'orazione del Duce

    “Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, io dichiaro qui, al cospetto di Voi, ed al cospetto di tutto il governo italiano, che assumo (io solo!) la responsabilità di 3-I (politica! morale! storica!) di tutto quanto è avvenuto. Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda! Se 3-I è stata una mia colpa, a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l’ho alimentato nel mio ruolo”. Questo il testo della mail che Claudio Anastasio ha inviato al cda di 3-I, come rivelato dall’articolo di Repubblica, in seguito al quale è esplosa una bufera politica che ha portato alle dimissioni del manager da presidente della società dedicata allo sviluppo di software a supporto della trasformazione digitale della Pubblica amministrazione.    Il testo ricalca quello dell’orazione tenuta da Benito Mussolini alla Camera il 3 gennaio 1925, in cui il capo del fascismo rivendicava la responsabilità politica del delitto Matteotti. “Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano – erano le parole usate dal Duce -, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. Se le frasi più o meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda; se il fascismo non è stato che olio di ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere!”.    Il manager ha anche scritto: “Il Governo è il mio Partito, è in piena efficienza. Signori, vi siete fatte delle illusioni! Voi avete creduto che 3-I fosse finita perché io la comprimevo, che il Partito fosse così in difetto perché io lo esponevo a confronto, e poi avevo anche la crudeltà di dirlo. Se io la centesima parte dell’energia che ho messo a comprimere 3-I la mettessi a scatenarlo, oh, vedreste allora… la bellezza per l’Italia. Ma non ci sarà bisogno di questo, perché il Governo è abbastanza forte per stroncare in pieno e definitivamente la mia sedizione”. Frasi che quasi ricalcano un altro passaggio del discorso di Mussolini, con il nome 3-I che sostituisce la parola “fascismo”, l’aggiunta sulla “bellezza per l’Italia” e il taglio dell’Aventino, la “sedizione” a cui faceva riferimento il Duce.    Anche la chiusa è nel solco della conclusione del discorso di Mussolini. “L’Italia, o signori – prosegue la mail di Anastasio – vuole la pace di 3-I, vuole la tranquillità, vuole la calma laboriosa del fare meglio; gliela daremo con l’amore, se è possibile”. “E con la forza, se sarà necessario”, aggiunse il Duce. “E tutti sappiamo che non è capriccio di persona, che non è libidine di governo, che non è passione ignobile, ma è soltanto amore sconfinato e possente per la Patria”, è invece l’identico finale, chiuso dal manager con la firma: “Il vostro Presidente di 3-I S.p.A. Claudio Anastasio”.    

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    Sala contro lo stop al riconoscimento dei figli di coppie omogenitoriali

    Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala interviene sul tema dello stop alla trascrizione dei figli di coppie omogenitoriali imposto al Comune.”Questo a mio parere è un passo indietro evidente dal punto di vista politico e sociale, e mi metto nei panni di quei genitori che a Milano pensavano di poter contare su questa possibilità”. “La registrazione non dipende solo dalla volontà politica, è un atto che ha a che fare, logicamente, con l’apparato amministrativo del Comune e io, vista anche la presa di posizione della Procura, non posso esporre un funzionario comunale a rischi personali di natura giudiziaria”, ha chiarito.
    “Da oggi, ancora più di prima – aggiunge – mi faccio carico di portare avanti politicamente questa battaglia e di seguire con la massima attenzione ogni sviluppo, normativo e giudiziario di questa complessa vicenda”. “Pronto a cogliere ogni opportunità concreta affinché continui il cammino di riconoscimento dei diritti di tutte e tutti e affinché Milano ne sia sempre protagonista”, ha aggiunto. “Dovrebbe essere il legislatore a consentire con legge, come avviene in altri Paesi anche europei, ad esempio in Spagna e Danimarca, la registrazione del figlio di coppia dello stesso sesso a prescindere dal più oneroso e ad oggi davvero travagliato procedimento dell’adozione in casi particolari”. 

    Agenzia ANSA

    Sala incontra le famiglie, sarà mia battaglia (ANSA)

    La circolare del Prefetto di Milano sullo stop alle trascrizioniIl Comune di Milano ha interrotto le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei figli nati da coppie omogenitoriali in Italia. La sospensione delle registrazioni arriva dopo una circolare del Prefetto di Milano che, secondo quanto si apprende, a sua volta ha interpellato il ministero dell’Interno. La prefettura, per chiedere l’interruzione delle trascrizioni, ha fatto riferimento alla legge 40 del 2004, quella sulla procreazione medicalmente assistita, consentita solo a coppie formate da persone di sesso diverso. Una legge che vieta anche la maternità surrogata. Di fronte a questa circolare, il sindaco Sala non ha potuto fare altro che sospendere le registrazioni. Lo stesso sindaco di Milano oggi ha subito incontrato le famiglie ‘arcobaleno’ e i loro rappresentanti e ha spiegato loro questa difficoltà.

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    Fi: “La casa green divide il Pe, con la Lega-Fdi uniti per il no”

    “E’ un motivo di orgoglio per Fi che si vada creando una maggioranza in Aula al Pe che possa stoppare la cosiddetta direttiva green sulla casa, che noi riteniamo – come ha detto Silvio Berlusconi – fortemente dannosa per il bene sacro degli italiani, che è la casa. Tutti i gruppi sono divisi al loro interno e mi fa piacere prendere atto che i gruppi del centrodestra italiano seguiranno tutti l’indicazione del presidente Berlusconi votando contro questa direttiva”. Lo ha detto ai cronisti all’Eurocamera il capodelegazione di Fi al Pe Fulvio Martusciello a pochi minuti dal voto della Plenaria.

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    Malan (Fdi), bambini non sono merce che si acquista

    (ANSA) – ROMA, 14 MAR – “L’Unione Europea ci chiederebbe
    obbligatoriamente di registrare in Italia i cosiddetti figli di
    due padri o di due madri solo perché sono stati registrati
    all’estero. Noi riteniamo che questa sia una materia che
    riguarda gli Stati membri, in questo caso l’Italia, e deve
    essere regolata da proprie leggi. Perché altrimenti succede che
    anche le coppie italiane, magari avvalendosi della schiavitù
    delle donne attraverso l’utero in affitto – per cui i bambini
    diventano merce che si acquista e le donne strumenti da
    affittare – andrebbero all’estero per prenderli e poi portarli
    in Italia. E noi ci opponiamo a questo”.   
    Lo afferma Lucio Malan, capogruppo di Fdi al Senato ad Agorà
    su Rai Tre. (ANSA).   

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    Calenda, Bonaccini banale e Schlein non ha detto nulla

    (ANSA) – ROMA, 14 MAR – “La verità è che Elly Schlein nella
    sua relazione non ha detto nulla”.   
    e che in assemblea l’intervento di Stefano Bonaccini “è stato
    una seduta di training autogeno, ha detto cose di una banalità
    sconvolgente”. Così il leader di Azione Carlo Calenda a SkyTg24.   
    “Non c’è un argomento che non sia la retorica nel quale
    Bonaccini è d’accordo con Schlein. La Primavera di Schlein? La
    sua posizione è una riedizione di tutti i segretari Pd fino ad
    oggi, incapaci di prendere un posizione sulle cose. La primavera
    si fa sulle cose”, ha proseguito Calenda .   
    “A Bonaccini dico: i termovalorizzatori li vuoi o no? I
    rigassificatori? Industria 4.0? Qual è la linea del Pd? Su che
    collaboriamo se la Schlein prima di diventare segretario ha
    detto le stesse cose del Movimento 5 stelle? Così noi non ci
    stiamo. Si fa politica per mettersi uno contro l’altro, per
    arrivare al governo e non governare? Non voglio la riedizione
    del giorno della marmotta, in cui ci si mette insieme e poi non
    si riesce a governare”. (ANSA).   

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    Commissione di Vigilanza Rai convocata martedì 21

    (ANSA) – ROMA, 14 MAR – La Commissione di Vigilanza Rai è
    stata convocata per martedì 21 alle 13. E’ quanto riferiscono
    fonti parlamentari.   
    Si tratta della prima convocazione dell’organismo di
    Vigilanza per costituirsi ed eleggere la presidenza. (ANSA).