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    Il Papa, la guerra è un disastro, non possiamo rassegnarci

    (ANSA) – CITTÀ DEL VATICANO, 30 GIU – Il Papa torna a parlare
    di “pace, specialmente nella martoriata Ucraina. È una guerra
    che, toccandoci più da vicino, ci mostra come in realtà –
    afferma in un discorso al Patriarcato ecumenico – tutte le
    guerre sono solo dei disastri, dei disastri totali: per i popoli
    e per le famiglie, per i bambini e per gli anziani, per le
    persone costrette a lasciare il loro Paese, per le città e i
    villaggi, e per il creato, come abbiamo visto recentemente a
    seguito della distruzione della diga di Nova Kakhovka. Come
    discepoli di Cristo, non possiamo rassegnarci alla guerra, ma
    abbiamo il dovere di lavorare insieme per la pace. La tragica
    realtà di questa guerra che sembra non avere fine esige da tutti
    un comune sforzo creativo per immaginare e realizzare percorsi
    di pace, verso una pace giusta e stabile”. (ANSA).   

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    Lo stop di Polonia e Ungheria, stallo in Ue sui migranti

    Polonia e Ungheria fanno blocco al Consiglio Europeo. Il terreno di scontro è il capitolo migranti. Varsavia e Budapest vedono come fumo negli occhi il nuovo Patto approvato a maggioranza qualificata dal Consiglio Affari Interni in Lussemburgo dopo un negoziato fiume. Perché, sostengono, il tema è troppo delicato e compete ai leader. Che però decidono all’unanimità. Un ingorgo, insomma, che porterebbe allo stallo l’intesa sulla solidarietà obbligatoria raggiunta a inizio giugno. “Sarà una lunga notte!”, scrive su Twitter Balázs Orbán, direttore politico del premier ungherese Viktor Orban. E così si avvita tutto, ritardando la pubblicazione della conclusioni sull’Ucraina e sulla difesa europea. “Bruxelles spinge per un testo pro-immigrazione, mentre il duo polacco-ungherese combatte e resiste insieme: una grande battaglia è in corso al Consiglio Europeo sul Patto sulla migrazione”, continua Balázs.
    Dopo lo stallo che ha provocato lo stop all’approvazione delle conclusioni del vertice Ue sulla migrazione, i 27 hanno concordato di tornare a parlarne nella seconda giornata di lavori. Oltre che di migrazioni, si parlerà anche del dossier Tunisia inserito nel capitolo relazioni esterne. La sessione si occuperà anche dei rapporti con la Cina e del dossier economia.

    Agenzia ANSA

    ‘Santanché verrà in Aula e chiarirà’ (ANSA)

    L’attacco di Varsavia e Budapest era annunciato ma, all’Europa Building, si sperava ancora in una ricucitura in zona Cesarini. Così non è stato. Mateus Morawiecki e Viktor Orban, quando nel tardo pomeriggio il vertice è passato al capitolo migrazione, hanno ribadito la loro proposta di emendare le conclusioni del summit. “Il Consiglio europeo conferma che, nel contesto delle misure di solidarietà che sono ugualmente valide, il ricollocamento e il reinsediamento saranno su base volontaria”: questa la posizione dei due Paesi che però, in questo modo, minano alla base il concetto di solidarietà obbligatoria che regge il Patto sui migranti. Gli altri 25 spingono per una soluzione, anche a costo di eliminare per interno i paragrafi dedicati alla migrazione e limitarsi a “prendere nota” della lettera inviata ai leader dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen che elenca i passi avanti compiti sinora. Perdendo così la possibilità di registrare progressi sulla dimensione esterna, che ora è il vero nuovo orizzonte su cui si stanno concentrando i negoziati a Bruxelles

    Giorgia Meloni al Consiglio europeo a Bruxelles

    E che è una priorità assoluta per Giorgia Meloni. Secondo fonti polacche, la premier nel corso della giornata era attesa da un trilaterale con Morawiechi e il premier ceco Petr Fiala: tutti e tre militano in Ecr. Dell’incontro, tuttavia, non c’è traccia ufficiale. Uno scambio, del tutto informale, secondo le immagini che circolano del vertice, c’è stato tra Meloni, Morawiecki e Viktor Orban, ma ben prima che si parlasse di migranti. E che la trincea polacco-ungherese portasse allo stallo l’intero vertice allungando la discussione sui migranti fino a tarda notte. E innescando una girandola di bilaterali finalizzata a smussare le posizioni dei leader sovranisti.

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    Mes: maggioranza assente, la commissione dà il via libera al ddl

    La Commissione Esteri ha approvato il mandato al relatore al ddl di ratifica del Mes. La maggioranza era assente e il governo, con il viceministro Edmondo Cirielli, si è rimesso alla Commissione.   
    CIRIELLI, GOVERNO RISPETTA DISCUSSIONE IN PARLAMENTO “Mi sono rimesso alle decisioni della Commissione per consentire al ddl di andare in Aula, e per rispettare così il dibattito del Parlamento”. Cos’ il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, al termine della seduta della Commissione Esteri, ha spiegato ai giornalisti il fatto che egli si sia rimesso alla Commissione al momento di esprimere un parere sul ddl di ratifica del Mes. “Come ha spiegato ieri la presidente Meloni – ha aggiunto – c’è una questione di merito ed una di metodo sulla ratifica, che vanno tenuti insieme”.

    Agenzia ANSA

    Meloni: ‘Sul Mes basta polemiche, ora l’interesse dell’Italia. Siamo liberi di criticare la Bce’. La premier: ‘L’aumento dei tassi può provocare più danni dell’inflazione. Non governo guardando ai sondaggi ma ai dati economici’. Schlein: ‘Sul Mes Meloni mette in imbarazzo l’Italia’ (ANSA)

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    Meloni: ‘Bene le conclusioni del vertice Ue, ci sono le posizioni dell’Italia’

    “Per noi le conclusioni del Consiglio europeo sono un’ottima base di partenza. Su migrazione, Tunisia, flessibilità nell’utilizzo dei fondi per quello che riguarda le materie economiche, sui primi passi per un fondo sovrano europeo, ci sono le posizioni italiane.” Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a Bruxelles.
    “I dodici miliardi” in più annunciati da Ursula von der Leyen per la migrazione nell’ambito della revisione di bilancio “sono un buon punto di partenza. E’ importante capire che per risolvere questo problema abbiamo bisogno di soldi che non devono essere spesi solo a livello di sicurezza. Abbiamo bisogno di cooperazione. La discussione è aperta anche per il bilancio dei prossimi anni. Vedremo cosa diranno gli altri Paesi, ma quello dei fondi per la migrazione e la cooperazione con i Paesi terzi è un punto strategico”, ha aggiunto.”Sul tema delle migrazioni – ha proseguito Meloni – quello che oggi c’è scritto nelle conclusioni del Consiglio europeo era probabilmente impensabile otto mesi fa. Siamo davvero riusciti a cambiare il punto di vista, anche col contributo di altre nazioni, dall’annosa divisione tra Paesi di primo approdo e Paesi di movimenti secondari a un approccio unico”.
    “L’Italia ha mandato un documento sulla revisione del bilancio pluriennale – ha detto-  nel quale chiede in buona sostanza soprattutto due cose: di tenere conto dell’instabilità del Nord Africa e del Mediterraneo e di considerare, a fronte dell’innalzamento dei tassi, i debiti del Next Generation tenendo in considerazione il quadro mutato”.
    Le materie economiche”Sulla Bce ho detto che cosa penso, sui mutui siamo già intervenuti, è un tema sensibile. Bisogna fare di più, soprattutto a fronte delle scelte che vengono portate avanti. Ne sto discutendo il ministro dell’Economia, l’impegno del governo deve essere quotidiano”.

    Agenzia ANSA

    ‘Santanché verrà in Aula e chiarirà’ (ANSA)

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    Meloni: ‘Sì del governo a odg su Visibilia non è un atto politico’

     Il sì del governo all’Odg su Visibilia “non va interpretato politicamente. Il ministro Santanché sarà in Aula e chiarirà”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel doorstep al Consiglio europeo. 
    SANTANCHE’, OK DEL GOVERNO A ODG DEL PD 
    La Lega invita Daniela Santanchè alla “responsabilità” nel caso in cui dovessero emergere “illeciti” nella sua attività da imprenditrice. Un nuovo colpo al fianco da parte di un partito di maggioranza che sembra aumentare le crepe della blindatura della ministra. Una situazione che si complica ulteriormente con il via libera a sorpresa del governo a un ordine del giorno del Pd al dl Lavoro, votato alla Camera anche dalla maggioranza, ad esclusione di Noi Moderati di Maurizio Lupi. Odg che impegna l’esecutivo “a sanzionare gli operatori che avessero usufruito in maniera fraudolenta” della Cassa integrazione Covid.
    Tra questi viene esplicitamente citata “Visibilia Editore, a suo tempo controllata con il 48,6 per cento delle azioni dalla senatrice”. Un voto che col passare del tempo assume più i contorni di un pasticcio al quale proprio il governo cerca di porre rimedio ribadendo, con una nota informale, la piena fiducia nella ministra e spiegando che “le premesse dell’ordine del giorno sono chiaramente strumentali perché riportano comunque come fatto storico notizie di stampa già smentite dalla diretta interessata ed è pacifico che non venga espresso alcun giudizio negativo sull’operato del ministro del Turismo Santanché”.
    Resta ovviamente il merito del dispositivo -si rimarca – che impegna ad adottare ogni iniziativa utile per potenziare i controlli sull’utilizzo inappropriato della cassa straordinaria Covid. Un pasticcio, dunque, che intorbidisce ulteriormente le acque in vista dell’informativa di Santanché prevista al Senato il prossimo 5 luglio. Ma prima ancora del colpo di scena nell’Aula di Montecitorio, è la Lega a far scricchiolare una maggioranza in trincea a sostegno della ministra.
    “Sono curioso di ascoltare Santanché – dice il vicesegretario della Lega Andrea Crippa – e di aspettare dei fatti un po’ più oggettivi rispetto all’inchiesta di Report. Se poi si dovessero verificare i fatti e dovessero succedere delle evidenze per cui ci sono irregolarità, è giusto che il ministro si prenda le sue responsabilità”. Frasi non apprezzate da Fratelli d’Italia, che continua a leggere l’atteggiamento del partito di Salvini come un elemento di disturbo. Le opposizioni attaccano e non mancano di evidenziare il passaggio in Aula.
    “La Santanchè – dichiara la capogruppo Dem Chiara Braga – scappa dalla Camera ma intanto maggioranza e governo la scaricano in tempo zero votando il nostro odg su Visibilia e cassa integrazione. A sfiduciare la ministra ci hanno già pensato loro”. La lettura dell’accaduto è opposta se ci si sposta nell’altro spicchio dell’emiciclo. Qualcuno nella maggioranza parla semplicemente di errore tecnico nel commnetare il via libera all’odg del partito democratico.La ministra commenta così l’atteggiamento dei colleghi in Aula: “hanno fatto bene, sono d’accordo”.
    “Mi sembra giusto – aggiunge – che il governo faccia la sua parte. Quando verrò qui mercoledì non avrò problemi”. Le ultime turbolenze non sembrano impensierire Santanché, che rimanda all’appuntamento dell’informativa già fissato in Senato. Intanto, continua a crescere il pressing delle opposizioni. Il capogruppo M5s chiede a gran voce che la senatrice di FdI venga a riferire anche alla Camera. Mentre alcuni senatori pentastellati affermano: “è giunta l’ora che la premier Meloni rifletta se sia il caso o meno che la Santanchè resti al suo posto”. “Risulta tutto molto farsesco – aggiungono – nei giorni in cui la stampa racconta di una ministra che girava su una Maserati a carico dell’azienda mentre i dipendenti erano senza stipendio”. La segretaria Dem Elly Schlein ricorda “ministri in Italia e in Europa che si sono dimessi per fatti ben meno gravi di quelli che paiono emergere dalle inchieste giornalistiche”. E Angelo Bonelli dei Verdi chiama le forze di opposizione a una mozione di sfiducia unitaria.

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    Meloni, Santanchè verrà in Aula e chiarirà

    Melon
    (ANSA) – BRUXELLES, 29 GIU – Il sì del governo all’Odg su
    Visibilia “non va interpretato politicamente. Il ministro
    Santanché sarà in Aula e chiarirà”. Lo ha detto la premier
    Giorgia Meloni nel doorstep al Consiglio europeo. (ANSA).   

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    Russia, Ucraina e Nato in apertura dei lavori del vertice Ue

    (ANSA) – BRUXELLES, 29 GIU – La situazione in Russia dopo la
    fallita insurrezione di Wagner, la controffensiva ucraina e il
    sostegno dell’Ue a Kiev, il rafforzamento della a cooperazione
    tra Unione europea e Nato: questi i temi al centro della prima
    parte dei lavori del Consiglio Europeo che sta per prendere il
    via a Bruxelles.   
    A segnare l’avvio del vertice, l’incontro tra i leader dei 27
    e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg previsto
    per le 13. Successivamente i 27 ascolteranno, come di consueto,
    il discorso della presidente del Pe Roberta Metsola per passare
    poi a discutere di Ucraina con un intervento da remoto del
    presidente Volodymir Zalensky.   
    L’arrivo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni è
    previsto per le 12.30.   
    Sull’agenda del Consiglio Europa anche il rafforzamento della
    difesa europea, l’esame della situazione economica, il dossier
    migranti e le relazioni con la Tunisia nonché i rapporti con la
    Cina. (ANSA).