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    Il governo commissaria Inps e Inail, rinvio sul comandante GdF

    Arriva il riordino di Inps e Inail: nel decreto approvato dal Cdm è prevista la revisione della governance, con l’abolizione della figura del vicepresidente e una modifica della disciplina del direttore generale, che sarà in carica per 4 anni. Come si legge nel comunicato finale, in via di prima applicazione, al fine di procedere agli adeguamenti dei regolamenti organizzativi e interni degli enti, si prevede che entro 10 giorni dall’entrata in vigore del decreto-legge sia nominato un Commissario straordinario, con la conseguente decadenza dei presidenti, dei vicepresidenti e dei consigli di amministrazione.Come spiega il comunicato di Palazzo Chigi, “in relazione alla governance degli enti previdenziali pubblici, si abolisce la figura del Vicepresidente, si prevede una modifica dei poteri del Presidente, che propone la nomina del Direttore generale (prima appannaggio del consiglio di amministrazione) e si prevede una modifica della disciplina del Direttore generale, stabilendo che lo stesso sia nominato dal c.d.a. su proposta del Presidente, duri in carica 4 anni (in allineamento con tutti gli altri organi, anziché 5) e sia scelto con procedura comparativa di interpello, come per i dirigenti della pubblica amministrazione, anziché tra i dirigenti interni o tra gli esperti della materia”. “In via di prima applicazione – prevede ancora la norma -, al fine di procedere agli adeguamenti dei regolamenti organizzativi e interni degli enti, si prevede che entro 10 giorni dall’entrata in vigore del decreto-legge sia nominato un Commissario straordinario, con la conseguente decadenza dei presidenti, dei vicepresidenti e dei consigli di amministrazione”.
     “Per le fondazioni lirico-sinfoniche, si prevede il divieto di ricevere incarichi, cariche e collaborazioni per coloro che hanno compiuto il 70mo anno di età. Il Sovrintendente delle medesime fondazioni cessa in ogni caso dalla carica al 70mo anno di età; i Sovrintendenti attualmente in carica, che hanno compiuto i 70 anni di età alla data di entrata in vigore del decreto, cessano l’incarico a decorrere dal 10 giugno 2023”. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, spiega il comunicato di Palazzo Chigi, nel dl che riforma la governance degli enti previdenziali pubblici, delle fondazioni lirico-sinfoniche e delle società quotate. Il decreto dovrebbe incidere anche sulle decisioni sulla Rai e sul futuro dell’attuale amministrazione delegato Carlo Fuortes.
    “Si dispone la proroga di 10 anni del termine di presentazione della domanda per la concessione del titolo onorifico previste a favore delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati”. Lo prevede un decreto approvato dal Consiglio dei ministri, come spiega il comunicato di Palazzo Chigi.
    Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per l’Emilia Romagna in seguito ai nubifragi che hanno colpito la regione. “Il governo sta operando con la massima prontezza – sottolinea Musumeci – d’intesa con la Regione, per fronteggiare una grave situazione di pericolo per l’incolumità delle persone e l’evacuazione di numerose famiglie a causa di esondazione di corsi d’acqua, allagamenti, movimenti franosi e danneggiamenti alle infrastrutture viarie, ad edifici pubblici e privati, alle opere di difesa idraulica ed alla rete dei servizi essenziali”. Lo stato d’emergenza ha una durata di 12 mesi e stanzia 10 milioni per “gli interventi più urgenti, d’intesa con la Regione e in deroga alla legislazione vigente”.

    Agenzia ANSA

    FOTO – Meloni: ‘Vicinanza alle popolazioni’. Scuole chiuse, treni fermi e circa 500 evacuati nel Ravennate. Il Cdm dichiara lo stato di emergenza nella Regione (ANSA)

     Slitta la nomina del comandante della Guardia di finanza. A quanto si apprende, il Consiglio dei ministri ha deciso di rinviare la decisione.
    Arrivano due mesi di proroga per la rottamazione quater, come già annunciato dal Mef: la manifestazione della volontà di procedere alla definizione agevolata, spiega il comunicato del Cdm dovrà essere resa entro il 30 giugno 2023 (e non più entro il 30 aprile 2023) e potrà essere integrata entro la stessa data. Il pagamento dei debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dall’1.1.2000 al 30.06.2022 si potranno effettuare in unica soluzione non più entro il 31 luglio 2023, ma entro il 31 ottobre 2023 ovvero nel numero massimo di 18 rate, la prima e la seconda entro il 31 ottobre e il 30 novembre.
    Nicola Dell’Acqua commissario per la siccità Nicola Dell’Acqua è stato nominato commissario per la siccità. Lo ha deciso, a quanto si apprende, il Consiglio dei ministri.
    Il Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, ha deliberato di inserire il correttivo al decreto migranti, il cosiddetto ‘decreto Cutro’, nel nuovo decreto di oggi. In particolare si interviene per chiarire le norme sui ricorsi contro le decisioni di inammissibilità

    Agenzia ANSA

    I commercialisti “hanno tutte le competenze per aiutare il decisore politico, affiancarlo nella definizione di norme spesso molto tecniche e nel processo di semplificazione della burocrazia, dove possibile. (ANSA)

    Agenzia ANSA

    ‘Non è detto che lo sciopero generale risolva’ dice il segretario della Cgil. ‘Il governo potrebbe durare 5 anni’ (ANSA)

       

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    Scontro Italia-Francia sui migranti. Salta il bilaterale Tajani-Colonna

    Attacco da Parigi sul tema dei migranti. Giorgia Meloni è “incapace di risolvere i problemi migratori” dell’Italia, ha detto il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin.
    Non tarda la risposta dell’Italia. “Non andrò a Parigi per il previsto incontro con Colonna. Le offese al governo ed all’Italia pronunciate dal ministro Darmanin sono inaccettabili. Non è questo lo spirito con il quale si dovrebbero affrontare sfide europee comuni”. Lo ha twittato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Salta quindi la missione del ministro degli Esteri Antonio con la collega francese Catherine Colonna: un bilaterale previsto da tempo.
    Parigi “spera” che la visita del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, venga “riprogrammata rapidamente”. E’ quanto fa sapere il governo francese.

    Non andrò a Parigi per il previsto incontro con @MinColonna .Le offese al governo ed all’Italia pronunciate del ministro @GDarmanin sono inaccettabili.Non è questo lo spirito con il quale si dovrebbero affrontare sfide europee comuni.
    — Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) May 4, 2023

     Intervistato da RMC su alcune affermazioni del Rassemblement National riguardanti la situazione alla frontiera franco-italiana, Darmanin ha sostenuto che la premier italiana “è incapace di risolvere i problemi migratori” dell’Italia, Paese che conosce “una gravissima crisi migratoria”, ha detto. 
    “La signora Meloni” – ha affermato il ministro dell’Interno francese – che guida “un governo di estrema destra scelto dagli amici della signora Le Pen, è incapace di risolvere i problemi migratori per i quali è stata eletta”.
      Ue, sono i Paesi a scegliere il porto di sbarco”Abbiamo ripetuto più volte che sono i Paesi membri a essere responsabili delle operazioni di soccorso e salvataggio e anche della designazione del porto più sicuro” per gli sbarchi dei migranti. Lo ha detto la portavoce della Commissione europea Anita Hipper rispondendo a una domanda sulla scelta dell’Italia di far sbarcare a La Spezia i migranti soccorsi dalla Geo Barents. “La nostra posizione è sempre la stessa sul salvataggio delle vite: si tratta di un obbligo morale e giuridico per i Paesi membri ai sensi del diritto internazionale”, ha evidenziato la portavoce.
    “Il governo francese auspica di lavorare con l’Italia per far fronte alla sfida comune rappresentata dalla rapida crescita dei flussi migratori”: lo ha fatto sapere il Quai d’Orsay intervenendo sulle affermazioni contro la premier Giorgia Meloni del ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin. “Il rapporto tra la Francia e l’Italia – si legge in un comunicato del Quai d’Orsay – è basato sul reciproco rispetto, fra i nostri due Paesi e fra i loro dirigenti. E’ lo spirito del Trattato del Quirinale”. La questione migratoria “deve essere affrontata da tutti gli Stati membri, tenendo a mente che potremo avere successo ed essere efficaci soltanto con una concertazione e un dialogo tranquillo”. “La dimensione esterna delle migrazioni, che implica in particolare lo stretto rafforzamento della cooperazione con i Paesi d’origine o di transito dei migranti – conclude il comunicato – è uno dei pilastri della strategia europea ed è oggetto di scambi fra i governi francese ed italiano, in particolare fra i due ministri degli Esteri”. “Ho parlato con il mio collega Antonio Tajani al telefono. Gli ho detto che la relazione tra Italia e Francia è basata sul reciproco rispetto, tra i nostri due Paesi e tra i loro dirigenti. Spero di poter accoglierlo presto a Parigi”: questo il tweet di Catherine Colonna, ministra degli Esteri francese, che avrebbe dovuto ricevere stasera alle 19.30 al Quai d’Orsay il suo omologo italiano prima dell’annullamento della visita per le parole di Darmanin.

    Ho parlato col mio collega @Antonio_Tajani al telefono. Gli ho detto che la relazione tra Italia e Francia è basata sul reciproco rispetto, tra i nostri due paesi e tra i loro dirigenti. Spero di poter accoglierlo presto a Parigi.https://t.co/cVEjzyRfmM https://t.co/cuYnf6leSX
    — Catherine Colonna (@MinColonna) May 4, 2023

     

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    Conte, governo prelevi gli extraprofitti delle imprese

    (ANSA) – TERNI, 04 MAG – “La soluzione l’abbiamo offerta.   
    Questo governo deve darsi il coraggio che non ha e prelevare gli
    extra profitti dalle imprese del settore assicurativo,
    farmaceutico e adesso anche delle industrie belliche stanno
    accumulando ingenti profitti”: il leader del Movimento 5 stelle
    Giuseppe Conte ha parlato così dell’aumento dei tassi di
    interesse deciso dalla Bce che “preoccupa famiglie e imprese che
    hanno mutui”.   
    Conte ha parlato con i giornalisti questa sera a Terni a
    margine di un’iniziativa per sostenere la campagna elettorale
    del M5s in vista delle elezioni comunali di metà maggio e la
    candidatura a sindaco di Claudio Fiorelli. (ANSA).   

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    Dl migranti: il governo boccia un odg sulla parola ‘razza’

    “Il governo ha bocciato un mio ordine del giorno che chiede la soppressione della parola ‘razza’ da tutti i documenti e gli atti della Pubblica Amministrazione. Non ha alcun senso e nessun fondamento scientifico, come sostiene da tempo tutto il mondo della scienza e l’Istituto italiano di antropologia. Attorno alla parola razza si sono consumati i peggiori incubi della specie umana: le guerre, i genocidi, i campi di sterminio, le pulizie etniche, le leggi razziali, l’apartheid. Una scelta incomprensibile e grave da parte della destra”. Lo afferma il deputato del Pd Arturo Scotto.    

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    Docufilm ‘1768 giorni’, abbracci tra Cuffaro e Lombardo

    (ANSA) – PALERMO, 04 MAG – Abbracci e pacche sulle spalle tra
    Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo alla presentazione del docufilm
    ‘1768 giorni’, a Palermo, che racconta la storia dell’ex
    governatore della Sicilia, rimasto in carcere per 4 anni e 11
    mesi. E’ la prima volta che i due ex governatori si mostrano
    insieme in un evento pubblico. “Ci siamo riavvicinati più o meno
    un anno fa”, afferma Cuffaro. I due, che avevano condiviso la
    militanza nella Dc, avevano interrotto i rapporti per tanti
    anni. (ANSA).   

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    Piantedosi, ‘la sicurezza delle città è una massima priorità’

    “La sicurezza delle città, e in particolare delle aree urbane limitrofe alle stazioni ferroviarie, costituisce una priorità del massimo rilievo”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, durante il question time al Senato. Il ministro ha ricordato l’istituzione del ‘Forum delle aree metropolitane’ con Roma, Milano e Napoli che sarà presto esteso anche ad altre città.
    “Solo per dare un’idea della portata delle operazioni ad alto impatto nelle tre città in questione – ha detto -, dal 10 gennaio al 3 maggio scorso, sono stati impiegati oltre 15 mila operatori delle forze di polizia, 1.300 unità della polizia municipale e oltre 1.500 addetti di altri enti coinvolti nei controlli”. “La strada che abbiamo tracciato e che stiamo percorrendo insieme ai sindaci è quella giusta – ha concluso il ministro -: la piena valorizzazione delle risorse disponibili, mettendole a fattor comune per migliorare la sicurezza e la vivibilità delle nostre città”. 
    “Il nostro obiettivo – ha continuando rispondendo ad un’altra interrogazione – è continuare ad aumentare la presenza delle forze di polizia nei luoghi che presentano maggiori criticità, incluse le strutture ospedaliere e le aree commerciali. Questa impostazione, infatti, produce ricadute positive sia sul piano della prevenzione sia su quello della repressione dato che, nei casi in cui siano stati consumati dei reati, il presidio costante e rafforzato delle forze di polizia ha consentito di individuare in tempi brevi i colpevoli e di assicurarli alla giustizia”.
    “Sono, tuttavia, consapevole che il lavoro delle forze di polizia è fondamentale ma non basta – ha sottolineato -. Occorre, infatti, agire per combattere il degrado e la crescente emarginazione sociale che alimentano fenomeni di illegalità e insicurezza. È evidente che i problemi della sicurezza, del degrado, del disagio e della marginalità sociale sono strettamente legati tra loro; pertanto, ritengo essenziali la costante interlocuzione e la leale collaborazione con i sindaci che non devono essere lasciati soli e vanno sostenuti anche sul versante delle loro specifiche attribuzioni, in materia di servizi sociali e di interventi di riqualificazione urbana”.
    Sciogliere i movimenti eversivi è un tema complesso “Lo scioglimento di organizzazioni di carattere eversivo” è “una questione di estrema complessità, come del resto fa capire anche la limitata casistica applicativa” ha detto il ministro dell’Interno rispondendo ad un’interrogazione sullo scioglimento delle formazioni che si ispirano al fascismo. A conferma della complessità, ha detto il ministro, c’è “la decisione assunta dal governo allora in carica, a seguito del gravissimo assalto alla sede nazionale della Cgil nell’autunno del 2021, di non procedere allo scioglimento mediante decreto legge, pur in presenza delle mozioni approvate nella scorsa legislatura dai due rami del Parlamento”. “Assicuro – ha concluso Piantedosi – che il governo dedica la massima attenzione e ha la piena consapevolezza della necessità di tutelare i valori costituzionali e l’ordinamento democratico”.
    Termini? Capisco ira hotel, risposta è restyling “Capisco il problema degli esercenti e dei residenti e il punto di vista degli albergatori, ma la riqualificazione dell’area è la risposta. La strada che noi offriamo è un grande progetto di riqualificazione” ha spiegato il ministro dell’Interno  Piantedosi, al termine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a Roma rispondendo a una domanda dei cronisti sulla mancata efficacia, secondo chi protesta, del potenziamento dei controlli alla stazione Termini di Roma. “Su Termini abbiamo un’attenzione massima, che rinnoveremo ulteriormente – ha detto ancora – Siamo consapevoli che le persone vanno in stazione perché si sentono al sicuro. C’è una complessità da tenere in considerazione. Credo che questo progetto di riqualificazione darà la grande opportunità di affrontare questi fenomeni – ha aggiunto”. Rispetto alle proteste degli albergatori dell’Esquilino, che hanno contestato anche l’impiego dell’hub vaccinale per l’accoglienza sostenendo che non verrebbe realmente usato dai senza fissa dimora, il ministro ha aggiunto che “l’hub vaccinale verrà superato. Roma Capitale sta pensando a nuove soluzioni di accoglienza”.
    “Quella di Termini è un’area molto particolare, le stazioni per loro natura sono un luogo di attrazione per l’ emarginazione sociale, persone che tendono ad addensarsi lì. Roma Capitale attraverso l’offerta dell’hub vaccinale è riuscita a censire numericamente le persone che gravitano attorno alla stazione: sono circa 160 di 35 nazionalità e il 20 per cento sono italiani”  ha detto il Ministro. “Quindi talvolta frettolosamente si tende ad attribuire quei fenomeni ad altri fenomeni come gli sbarchi, che sicuramente vanno messi sotto controllo perché non devono contribuire ad alimentare le fasce di emarginazione, ma è un fenomeno più complesso di quello che tendiamo a rappresentare semplicisticamente”.
    Lotta alla droga non può prescindere da sicurezza “Il tema delle misure alternative alla detenzione è un tema di particolare complessità, credo richieda un’analisi sempre più approfondita, bene hanno fatto gli organizzatori a renderlo oggetto di questo specifico panel, penso che due dati fondamentali non vadano in ogni caso tralasciati: oltre un quarto dell’intera popolazione carceraria ha problemi di dipendenza patologica da sostanze stupefacenti, e il dato che riguarda anche gli istituti di pena italiana vede oltre il 30 per cento dei detenuti che sono in carcere per reati di droga”. Lo dice Piantedosi, intervenendo al summit “Rome Consensus 2.0” dal titolo “Abbattere barriere, costruire ponti”, promosso in occasione dei dieci anni della partnership di Croce Rossa e Mezzaluna rossa in cui si discutono buone pratiche di prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti e in particolare l’approccio della “deflection” teso ad evitare il carcere.
    “Questo – ha proseguito Piantedosi – segna anche l’importanza del tema della droga che non è solo criminale ma è un tema veramente anche sociale, quindi ogni scelta in tale campo credo non possa non tenere in debita considerazione questi aspetti, la ricerca di un punto di equilibrio che assicuri nello stesso tempo la sicurezza per la collettività, il diritto alla salute e il reinserimento sociale delle persone, anche in un contesto come questo il mio continuo riferimento alla sicurezza e alla collettività me lo dovete comunque consentire perchè è un tema di cui mi devo occupare ma credo che possa essere ampiamente coniugabile con gli altri temi che si trattano più diffusamente in un summit come questo, anzi salute e reinserimento sono due aspetti importanti anche per la sicurezza delle collettività e delle stesse persone”.   

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    Piantedosi,ridurre i flussi migratori è la nostra priorità

    “Ribadisco che l’obiettivo prioritario del governo è quello di ridurre i flussi in entrata e su questo continueremo ad operare con determinazione al fine di contrastare l’immigrazione irregolare e il traffico di esseri umani facendo valere in tutte le sedi le legittime posizioni dell’Italia”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, durante il question time al Senato. 

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    Frontalieri: dalla Camera ok definitivo all’accordo con la Svizzera

    Via libera definitivo e unanime dell’Aula della Camera alla ratifica degli accordi tra Italia e Confederazione svizzera relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri ed all’accordo per evitare le doppie imposizioni e per regolare talune altre questioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio. Il testo è stato definitivamente approvato con 239 voti a favore e nessun contrario. 
    L’accordo, che è stato firmato a Roma il 23 dicembre 2020, stabilisce il metodo della tassazione concorrente, che attribuisce i diritti di imposizione sia allo Stato di residenza sia a quello fonte del reddito da lavoro dipendente. L’imponibile riguarda l’80% del Paese dove si lavora. Lo Stato di residenza applica poi la propria tassazione sui redditi ed elimina la doppia imposizione relativamente alle imposte prelevate nell’altro Stato. Al lavoratore svizzero che opera in Italia l’imposta netta e le addizionali comunale e regionale all’IRPEF saranno ridotte del 20%. La disoccupazione sarà equiparata a quella percepita dai lavoratori svizzeri per i primi tre mesi, a meno che quella italiana non sia di importo più elevato rispetto a quella svizzera. I Comuni di frontiera avranno un finanziamento di 89 milioni di euro annui, e per potenziamento infrastrutture e sostegno ai salari arrivano 1,66 mln di euro con l’istituzione di un Fondo per lo sviluppo economico.