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    Santanchè, sul mio onore non ho ricevuto avvisi di garanzia

    (ANSA) – ROMA, 05 LUG – “Affermo sul mio onore che non sono
    stata raggiunta da alcun avviso di garanzia e che anzi per
    escluderlo ho chiesto ai miei avvocati di verificare che non ci
    fossero dubbi”. Lo ha detto la ministra del Turismo Daniela
    Santanché nel corso dell’informativa in Aula al Senato.   
    “Ho preferito non fare pesare al governo le conseguenze di
    una campagna di vero e proprio odio nei miei confronti”, ha
    aggiunto Santanchè. (ANSA).   

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    Ok definitivo alla legge sul centenario di Matteotti

    (ANSA) – ROMA, 05 LUG – Via libera all’unanimità dell’Aula
    della Camera alla proposta di legge che contiene le iniziative
    per le celebrazioni per il centesimo anniversario della morte di
    Giacomo Matteotti, il deputato socialista assassinato dai
    fascisti il 10 giugno 1924 a Roma.   
    Il testo è stato approvato all’unanimità, con 253 voti a
    favore e nessun contrario. All’esito della votazione tutti i
    deputati si sono levati in piedi ad applaudire. (ANSA).   

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    Morawiecki, sovranità della Polonia non può essere intaccata

    (ANSA) – VARSAVIA, 05 LUG – “All’ultimo Consiglio europeo, la
    Polonia ha detto né più né meno che vogliamo essere padroni nel
    nostro Stato, la sovranità polacca non può essere intaccata da
    istituzioni sovranazionali come la Commissione europea, non c’è
    il nostro assenso su questo”. Lo ha detto il presidente del
    Consiglio della Polonia Mateusz Morawiecki, partecipando a un
    seminario dei Conservatori e riformisti europei a Varsavia,
    assieme alla premier Giorgia Meloni. “Quello che unisce Polonia
    e Italia – ha aggiunto -, è la ricetta migliore per contrastare
    l’immigrazione illegale, ed è rendere le frontiere esterne
    impermeabili”. (ANSA).   

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    Meloni, in Europa avviciniamo i partiti simili ai nostri

    (ANSA) – VARSAVIA, 05 LUG – “L’unico obiettivo a cui dobbiamo
    guardare è rafforzare la nostra famiglia, con la forza e la
    serietà delle nostre idee, dobbiamo essere aperti, collaborare
    e avvicinare tutti i partiti simili ai nostri. Dobbiamo lavorare
    per rafforzare la nostra famiglia”. Così la premier Giorgia
    Meloni, partecipando a un seminario dei Conservatori e
    riformisti europei a Varsavia, in veste di presidente di Ecr:
    “Comunque vada, i Conservatori dovranno essere determinanti dopo
    le elezioni europee,
    sono concentrata su questo obiettivo”. (ANSA).   

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    Ufficializzata nomina dell’avvocato di Lula a Corte suprema

    (ANSA) – BRASILIA, 05 LUG – L’avvocato Cristiano Zanin, ex
    difensore del presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva
    nell’inchiesta ‘Lava Jato’ (Autolavaggio, la Mani Pulite
    verdeoro), è stato ufficialmente nominato nuovo giudice della
    Corte suprema (Stf). La Gazzetta ufficiale federale ha
    pubblicato oggi il nome di Zanin come membro della Stf, in
    sostituzione di Ricardo Lewandowski, che è nel frattempo andato
    in pensione. Il neo giudice entrerà in carica il 3 agosto.   
    Zanin ha 47 anni e potrà restare nella massima Corte del
    Paese fino al 2052, quando raggiungerà l’età pensionabile
    obbligatoria.   
    Il nome dell’avvocato è stato approvato con 38 voti a favore e
    14 contrari dalla plenaria del Senato, il 21 giugno, dopo
    un’udienza di otto ore alla commissione Costituzione e
    Giustizia.   
    Uno dei senatori che ha interrogato Zanin è stato l’ex giudice
    della ‘Lava Jato’, Sergio Moro, autore della sentenza di
    condanna per corruzione contro Lula, in seguito annullata dalla
    Stf. (ANSA).   

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    Meloni, non ci sono divisioni, fermare migranti illegali

    (ANSA) – ROMA, 05 LUG – “Non potrei mai lamentare di chi
    difende gli interessi nazionali, sono ammirata di come
    Morawiecki dimostra forza nel difendere l’interesse Polonia ma
    non c’è divisione perché lavoriamo su come fermare la migrazione
    illegale non su come gestirla” quando i migranti arrivano “in
    Europa”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni
    nelle dichiarazioni congiunte con il presidente del Consiglio
    della Polonia Mateusz Morawiecki dopo il bilaterale a Varsavia.   
    (ANSA).   

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    Meloni vola a Varsavia,Salvini insiste sulle alleanze Ue

    Venerdì scorso a Bruxelles non si sono trovati esattamente sulla stessa lunghezza d’onda. Ma Giorgia Meloni, dopo aver provato a convincere Mateusz Morawiecki a condividere le conclusioni sui migranti del Consiglio Ue, ha spiegato di comprendere le ragioni della Polonia (e dell’Ungheria, l’altro Paese irremovibile): “Non sono delusa mai da chi difende i propri interessi nazionali”. È lo spirito di amicizia e affinità politica che lega la premier e il primo ministro polacco, e che sarà rinsaldato nel bilaterale a Varsavia di giovedì, dopo il quale i due esponenti di spicco dell’Ecr presenzieranno ai lavori del seminario organizzato dal gruppo europarlamentare dei Conservatori e riformisti sul futuro dell’Unione europea.    Al centro del colloquio al Palazzo della Cancelleria ci saranno, fra l’altro, cooperazione bilaterale (l’interscambio è a 33,6 miliardi di euro nel 2022, +16%), sicurezza, difesa e i vari temi al centro dell’agenda Ue, su cui il confronto fra Roma e Varsavia è costante. Quindi anche l’allargamento dell’Unione ai Balcani occidentali, la riforma istituzionale dell’Ue (la Polonia non approva il voto a maggioranza qualificata), il sostegno all’Ucraina, le sanzioni a Mosca. Temi, questi ultimi, affrontati anche nella visita di Meloni a Varsavia il 20 febbraio (prima del viaggio a Kiev), e poi nel recente colloquio telefonico dopo il tentato blitz in Russia del Gruppo Wagner.    Ma il focus sarà soprattutto sul dossier migranti. E quindi la protezione dei confini esterni dell’Ue, che è anche il tema più scottante nella campagna elettorale verso la sfida elettorale in autunno fra Morawiecki e Donald Tusk. Tanto che il primo ministro uscente ha annunciato di pensare ad un election day per votare nello stesso giorno anche un referendum sulla redistribuzione dei migranti prevista dal nuovo Patto su migrazione e asilo. L’esecutivo di Varsavia contrasta il principio di solidarietà obbligatoria, mettendo sul piatto l’accoglienza assicurata a milioni di rifugiati ucraini. E Morawiecki ha usato anche le immagini dei disordini in Francia per rilanciare la sua idea diversa di una “Europa dai confini sicuri”. “Un aspetto importante è garantire la protezione delle frontiere esterne dell’Unione europea, sia terrestri che marittime, dal Mar Mediterraneo – ha sottolineato il portavoce del governo polacco Piotr Müller alla vigilia della visita di Meloni -. Attualmente, l’onere di garantire la sicurezza alle frontiere esterne spetta agli Stati membri, che gestiscono direttamente le frontiere esterne dell’Ue. Ecco perché la cooperazione degli Stati e lo scambio di esperienze in questo settore è così importante”.

    Agenzia ANSA

    Dalla ministra in’informativa in Senato, ma nessun voto. Opposizioni divise, la maggioranza fa quadrato (ANSA)

        Le elezioni in Polonia e in Spagna potrebbero cambiare gli scenari in vista del voto di giugno 2024 per l’Europarlamento.    La corsa è iniziata anche in Italia, e il centrodestra è partito tutt’altro che allineato. Matteo Salvini non frena la fuga in avanti proponendo “il governo e il centrodestra italiano esteso all’Europa, senza escludere a priori nessuno, altrimenti ci sarà l’ennesima maggioranza con la sinistra, con Macron. Mi domando come qualcuno di centrodestra possa preferire i socialisti”. Di certo il leader di Forza Italia Antonio Tajani ha messo il veto sugli alleati della Lega in Identità e democrazia, ossia il Fronte nazionale francese di Marine Le Pen e i sovranisti tedeschi di Afd. Ma FI da tempo non è un monolite, e non è passata inosservata la considerazione di Alessandro Cattaneo: “La vera distinzione per la futura maggioranza di governo europea sarà tra chi ha cultura di governo e chi no. Mi viene da sorridere quando sento che la Lega e Salvini non sarebbero adatti a governare in Europa”.    Giorgia Meloni per ora non entra nel vivo del dibattito, e in generale FdI lo sta seguendo con una certa freddezza. Il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari, alle domande di Fanpage.it ha risposto che un’alleanza con i socialisti è certamente da escludere, mentre ha glissato sull’ipotesi di andare a braccetto con Identità e democrazia: “È ancora presto, le elezioni sono lontane”. L’unico punto fermo nel partito della premier è che prima di ogni decisione definitiva bisogna pesarsi nelle urne.