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    Appendino, il governo fa dietrofront sull'addio allo Spid

    (ANSA) – ROMA, 31 MAR – “Apprendiamo con sollievo che il
    governo sia tornato sui suoi passi e non intenda più “spegnere
    SpID”, come aveva precedentemente dichiarato il Sottosegretario
    Butti. Fortunatamente, questa decisione riprende la linea dei
    governi precedenti, riconoscendo l’importanza di
    un’infrastruttura innovativa che ha notevolmente semplificato i
    rapporti tra cittadini, imprese e PA”. Lo ha dichiarato Chiara
    Appendino discutendo alla Camera l’interpellanza sullo Spid.   
    “L’attacco a Spid era insensato e sembrava più una mossa da
    campagna elettorale che una proposta basata su dati e analisi
    concrete. Con 34 milioni di utenti e oltre 1 miliardo di
    autenticazioni dalla sua introduzione – ha osservato Appendino –
    Spid è un elemento fondamentale per la digitalizzazione del
    nostro Paese. Monitoreremo attentamente le azioni del governo
    nel passaggio verso il Digital Identity Wallet europeo, un
    progetto in fase avanzata di sperimentazione che dovrebbe essere
    disponibile dal 2025”. (ANSA).   

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    La Russa: “Via Rasella pagina tutt'altro che nobile”

    “Via Rasella è stata una pagina tutt’altro che nobile della resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia su cittadini romani, antifascisti e non”, ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa a Terraverso, podcast di Libero, rispondendo sulle critiche alla premier Meloni circa l’eccidio delle Fosse Ardeatine riferito a ‘morti italiani’: ‘Un attacco pretestuoso – ha detto – Tutti sanno che i nazisti hanno assassinato detenuti, anche politici, ebrei, antifascisti e persone rastrellate a caso, certo non gente che collaborava con loro’.
    “Non sarà il primo 25 aprile che celebro, sono andato da ministro della Difesa a rendere omaggio al monumento dei partigiani, ho portato un mazzo di fiori a tutti i partigiani, anche a quelli rossi che come è noto non volevano un’Italia libera e democratica ma volevano un’Italia comunista. Chi muore per un’idea e per una scelta ideale, non può mai essere oggetto di avversione” ha aggiunto La Russa ospite di Terraverso, il podcast di Libero Quotidiano.

    Agenzia ANSA

    Parla lo storico Di Michele

    “Parole indecenti, inaccettabili per il ruolo che ricopre”, ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein. Per la vicecapogruppo del M5s a Montecitorio, Vittoria Baldino, “la vera sfida è non farsi trascinare in questi biechi tentativi di distrazione dai problemi reali”. Anche se le dichiarazioni del presidente del Senato sono comunque considerate “revisioniste”, come dice il capogruppo cinquestelle alla Camera Francesco Silvestri. Caustico Carlo Calenda: “Sono ammirato dalla determinazione con cui La Russa sta riuscendo a dimostrare ogni giorno la sua inadeguatezza come presidente del Senato”, scrive su Twitter il leader di Azione.
    L’ira di Anpi: “Parole indegne””Le parole di La Russa sono semplicemente indegne per l’alta carica che ricopre e rappresentano un ennesimo, gravissimo strappo tesa ad assolvere il fascismo e delegittimare la Resistenza”. Lo afferma il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo. “Il terzo battaglione del Polizeiregiment colpito a via Rasella mentre sfilava armato fino ai denti – ricorda Pagliarulo – stava completando l’addestramento per andare poi a combattere gli Alleati e i partigiani, come effettivamente avvenne. Gli altri due battaglioni del Polizeiregiment erano da tempo impegnati in Istria e in Veneto contro i partigiani”. “L’attacco di via Rasella, pubblicamente elogiato dai comandi angloamericani – secondo il presidente dell’Anpi – fu la più importante azione di guerra realizzata in una capitale europea. Dopo la presidente del Consiglio, anche il presidente del Senato fa finta di ignorare che non furono i soli nazisti a organizzare il massacro delle Fosse Ardeatine, perché ebbero il fondamentale supporto di autorità fasciste italiane”.

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    Conte, la nuova frontiera è ridurre l'orario di lavoro

    (ANSA) – ROMA, 31 MAR – Introdurre il salario minimo per
    legge e ridurre anche l’orario di lavoro. Sono le due battaglie
    che Giuseppe Conte assicura il M5s è pronto a portare avanti.   
    “Nel momento in cui riusciremo, come noi confidiamo tra breve,
    a introdurre in Italia la soglia del salario minimo legale, noi
    avremo lavoratori con la propensione al consumo pressochè
    integrale”, ha detto. “E questa battaglia va inserita in un più
    ampio fronte di ristrutturazione del mercato del lavoro.   
    Dobbiamo contrastare il precariato selvaggio, decretando il
    fallimento del Jobs Act. E la nostra nuova frontiera: ho
    presentato una proposta di legge a mia prima firma per la
    riduzione del tempo di lavoro. Significa non compromettere la
    produttività e aumentare la qualità del lavoro e la qualità di
    vita. Anni fa sembrava un’iniziativa velleitaria. Oggi, invece,
    è un torrente in piena: dobbiamo arrivare al mare, lavorando
    tutti insieme ci riusciremo”, ha concluso. (ANSA).   

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    Politiche di genere, la prossima manovra indicherà le spese

    (ANSA) – ROMA, 31 MAR – Più attenzione alle politiche di
    genere e a quelle ambientali. A decorrere dalla prossima legge
    di bilancio entro un mese dalla presentazione del provvedimento,
    il Mef trasmette alle Camere “appositi allegati conoscitivi nei
    quali, per il triennio di riferimento della manovra, è data
    evidenza alle spese relative alla promozione dell’uguaglianza di
    genere attraverso le politiche pubbliche e aventi natura
    ambientale, riguardanti l’attività di protezione, conservazione,
    ripristino, gestione e utilizzo sostenibile delle risorse e del
    patrimonio naturale”. Lo prevede un emendamento del governo al
    dl Pnrr in discussione in commissione Bilancio al Senato.   
    (ANSA).   

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    Renzi,una barzelletta bloccare sviluppo intelligenza artificiale

    (ANSA) – ROMA, 31 MAR – “L’idea che le istituzioni italiane
    possano bloccare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale è una
    barzelletta. Non si ferma l’innovazione per decreto.   
    Preoccupiamoci di costruire il futuro, non di fare battaglie
    ideologiche con la testa rivolta al passato”. Lo scrive su
    Twitter il leader di Iv, Matteo Renzi, commentando lo stop
    momentaneo del Garante per la protezione dei dati personali alla
    ChatGPT. (ANSA).   

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    Meloni,fondi a sanità, basta scende di degrado

    (ANSA) – ROMA, 31 MAR – “Il governo ha stanziato oltre un
    miliardo di euro per limitare l’impatto del payback e per
    rafforzare i pronto soccorso perché scene di degrado, abbandono,
    confusione che a volte vediamo non sono tollerabili, abbiamo
    deciso di aumentare gli stipendi e gli straordinari per i medici
    del pronto soccorso”. Così la premier Giorgia Meloni nella
    rubrica social ‘Gli appunti di Giorgia’ a proposito del
    pacchetto sanità contenuto nel decreto bollette. (ANSA).   

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    Meloni difende la riforma degli appalti e le norme sul fisco

    (ANSA) – ROMA, 31 MAR – La premier Giorgia Meloni difende la
    riforma degli appalti e le norme sul fisco. “Nell’ultimo
    consiglio dei ministri abbiamo approvato la modifica del codice
    degli appalti, altra grande e importante riforma attesa da
    tempo: la finalità è banale, fare le opere, bene, in modo
    accettabile combattendo le ruberie ma senza bloccare
    all’infinito quello che c’è da fare”, dice nella rubrica social
    ‘Gli appunti di Giorgia’. Non solo. La soglia per gli
    appalti” senza gara a 150mila euro è norma “del governo a guida
    5s di Conte e confermata dal governo Draghi. Abbiamo solo
    confermato e reso stabile una norma che altrimenti sarebbe
    cessata nel 2023”, osserva replicano alle critiche. Stessa
    difesa per quanto riguarda lo scudo penale per i reati fiscali:
    “L’opposizione dice che abbiamo introdotto un condono tributario
    penale ma è falso, noi condoni non ne facciamo”. (ANSA).   

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    'Via Rasella una pagina non nobile'. Un caso su La Russa

    (ANSA) – ROMA, 31 MAR – “Via Rasella è stata una pagina
    tutt’altro che nobile della resistenza, quelli uccisi furono una
    banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS,
    sapendo benissimo il rischio di rappresaglia su cittadini
    romani, antifascisti e non”: lo ha detto il presidente del
    Senato Ignazio La Russa a Terraverso, podcast di Libero,
    scatenando la reazione delle opposizioni.   
    “Parole indecenti, inaccettabili per il ruolo che ricopre”, ha
    replicayo la segretaria del Pd Elly Schlein; per la
    vicecapogruppo del M5s a Montecitorio, Vittoria Baldino, “la
    vera sfida è non farsi trascinare in questi biechi tentativi di
    distrazione dai problemi reali”. Anche se le dichiarazioni del
    presidente del Senato sono comunque considerate “revisioniste”,
    come dice il capogruppo cinquestelle alla Camera Francesco
    Silvestri. Caustico Carlo Calenda: “Sono ammirato dalla
    determinazione con cui La Russa sta riuscendo a dimostrare ogni
    giorno la sua inadeguatezza come presidente del Senato”, scrive
    su Twitter il leader di Azione. (ANSA).