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    Governo, online ogni tre mesi relazioni sul programma

    Relazioni trimestrali sull’attuazione del programma saranno pubblicate online: sarà compito del Dipartimento (non più Ufficio) per il programma di Governo, che cambia nome e avrà più funzioni in base a un decreto del presidente del Consiglio, firmato da Giorgia Meloni il 3 marzo e pubblicato in Gazzetta ufficiale, che modifica un Dpcm del 2012 sulle strutture generali di Palazzo Chigi.    Novità anche sul Dipartimento per le riforme istituzionali (non più “federali”, termine soppresso) che si occuperà anche di forma di Stato e di Governo, bicameralismo, procedimento legislativo, istituti di democrazia diretta, riforme elettorali. Il Dipartimento per il programma di Governo è la struttura di supporto al premier, che opera nell’area funzionale della programmazione strategica, del monitoraggio e dell’attuazione delle politiche governative, compresa – in base al nuovo Dpcm – l’attuazione dei provvedimenti legislativi contenuti nel Pnrr.
    Oltre a pubblicare “on-line relazioni trimestrali sullo stato di attuazione”, il Dipartimento deve aggiornare “con cadenza almeno settimanale il motore di ricerca per i provvedimenti attuativi, pubblicato sul sito dell’Ufficio medesimo”. Fra le novità introdotte da questo Dpcm, alcune riguardano anche il Dipartimento per le riforme istituzionali, che assicura al premier supporto nell’area funzionale delle riforme istituzionali. Non più “federali”, termine soppresso. Questo dipartimento cura le proposte ed effettua studi e ricerche in materia di riforme costituzionali, istituzionali e legislative. Altra novità: vengono inserite nuove materie di riforma di cui si occuperà, ossia forma di Stato, forma di Governo, bicameralismo, procedimento legislativo, istituti di democrazia diretta, riforme elettorali. Si prevede poi che opererà nell’ambito del Dipartimento per gli affari regionali la segreteria tecnica per la Cabina di regia per la determinazione dei Lep (i livelli essenziali delle prestazioni), e così anche, se verrà nominato, il commissario.

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    Pnrr: incontro governo-sindaci, avanti sul Franchi a Firenze e Bosco a Venezia

     “Superare tutte le criticità riscontrate dalla” commissione Ue “e, quindi, poter consentire la realizzazione degli interventi previsti”. Questo, spiega Palazzo Chigi, l’obiettivo dell’incontro tra il ministro Raffaele Fitto, il sottosegretario Prisco, il presidente dell’Anci Antonio De Caro e i sindaci di Firenze e Venezia, Nardella e Brugnaro, nel corso del quale sono emersi “elementi utili” per superare “le criticità” sollevate da Bruxelles “sull’ammissibilità di alcuni interventi finanziati dal Pnrr nell’ambito dei Piani Urbani integrati (stadio Artemio Franchi di Firenze e Bosco di Venezia)”.

    Un rendering del Bosco dello sport a Venezia

    “Nel corso dell’incontro – viene spiegato , sono stati approfonditi tutti gli aspetti tecnici e sono emersi elementi utili che il Governo italiano, in sintonia con i sindaci interessati, trasmetterà alla Commissione Europea al fine di superare tutte le criticità riscontrate dalla stessa e, quindi, poter consentire la realizzazione degli interventi previsti. Un lavoro e un confronto, con spirito costruttivo, che sin dalle prossime ore proseguirà con la Commissione Europea”.   

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    Superbonus: Camera, ok al decreto legge, va al Senato

    Via libera dell’Aula della Camera al decreto legge Superbonus. Il testo, approvato a Montecitorio con 172 voti a favore, 114 contrari ed un astenuto, passa al Senato. 
    Bagarre in Aula alla Camera dopo il voto finale sul decreto legge Superbonus. Dopo che il presidente Lorenzo Fontana ha proclamato il risultato della votazione, alcuni deputati M5S hanno tirato fuori dei caschi anti infortunistica, gli stessi che avevano mostrato al termine della dichiarazione di voto del rappresentante del loro gruppo. Un gesto schernito dai banchi di Fdi. Sono volate parole grosse ed il fracasso era tale che a Fontana non è rimasto altro da fare se non sospendere brevemente la seduta.

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    Molinari,invece di spendere male soldi Pnrr meglio non spenderli

    (ANSA) – ROMA, 04 APR – “Io ho detto una cosa assolutamente
    in linea con quello che dicono Meloni e Fitto. E’ un
    ragionamento logico. Proviamo a seguire. Allora Fitto dice:
    entro il 2026 alcuni progetti non riusciamo a finirli, meglio
    parlarne subito che aspettare. Ok?. Come si risolve il problema?
    Ci sono due vie. O si ricontratta in Europa il Pnrr, e quindi si
    destinano quei fondi ad altro oppure se non si riesce piuttosto
    che spenderli male meglio non spenderli. E’ un ragionamento
    assolutamente logico. Se la Meloni dice: riusciremo a spenderli
    e riusciremo a ricontrattare, evviva. Stappiamo lo spumante”. Lo
    afferma Riccardo Molinari, capogruppo della Lega, ad Agorà su
    RaiTre, parlando di Pnrr. (ANSA).   

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    Mattarella, la guerra di aggressione è fuori dalla storia

    (ANSA) – BOLOGNA, 04 APR – “In tutto il mondo le Università
    sono chiamate a elaborare riflessioni adeguate alle condizioni
    che abbiamo, ai mutamenti che vi sono, agli scenari nuovi.   
    Scenari che fanno comprendere come sono fuori dal tempo e dalla
    storia comportamenti da potenza del secolo scorso, che conducono
    ad una guerra di aggressione, ad annettere territori o a
    competizioni accanite su aspetti marginali”. Lo ha detto il
    presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a
    Ferrara all’apertura dell’anno accademico di Unife e parlando
    anche del conflitto in Ucraina. (ANSA).   

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    Sala, a Milano non farei un referendum sui monopattini

    (ANSA) – MILANO, 04 APR – Il sindaco di Milano, Giuseppe
    Sala, non vorrebbe realizzare a Milano un referendum sulla
    circolazione dei monopattini come quello di Parigi, dove i
    cittadini hanno bocciato i mezzi di micro mobilità.   
    “Sono perplesso – ha spiegato -. La settimana scorsa ho
    visto la sindaca Anne Hidalgo a Parigi e mi ha raccontato di
    questo referendum. Sono perplesso solo su una cosa: se vota solo
    l’8% dei cittadini è meglio che a decidere siano i cittadini o
    l’amministrazione del sindaco? Tendo a pensare che è un tema che
    dobbiamo affrontare noi”.   
    “Se fosse un referendum molto partecipato allora cambierebbe
    – ha aggiunto -. Non so se è giusto per tutti i cittadini dare
    la decisione al meno del 10%, però è evidente che il dibattito
    sul tema dei monopattini c’è, ci penseremo nelle prossime
    settimane” a come affrontarlo.   
    Un referendum a Milano “non lo farei a meno che non avessi
    contezza che vadano in tantissimi a votare”, ha concluso.   
    (ANSA).   

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    Fvg: risultati definitivi, Lega primo partito davanti a FdI

    (ANSA) – TRIESTE, 04 APR – Anche in questa tornata
    elettorale, alla pari di cinque anni fa, la Lega si conferma
    primo partito alle regionali del Friuli Venezia Giulia con il
    19,02% delle preferenze (34,91% nel 2018). Al secondo posto c’è
    FdI con il 18,13% (5,49% nel 2018), al terzo una new entry, la
    Lista Fedriga, con il 17,74%. Crolla il M5S, mentre il Pd tiene
    ma, fatte salve Trieste e Gorizia, l’effetto Schlein non c’è
    stato. La galassia No vax di Insieme Liberi supera il Terzo
    Polo. E’ quanto emerge dai dati diffusi dal servizio elettorale
    regionale a scrutinio concluso.   
    Il Pd è il quarto partito con il 16,49% (18,11% nel 2018);
    seguono FI 6,67% (12,06%); Patto per l’Autonomia 6,29% (4,09%);
    Insieme Liberi 3,98%; Azione, +Europa, Italia Viva 2,75%; M5S
    2,4% (7,06%); Alleanza verdi sinistra 2,03%; Autonomia
    Responsabile 1,97% (3,97%); Open Sinistra Fvg 1,51% (2,78%);
    Slovenska Skupnost 1,02% (1,16%).   
    Nel dettaglio, nella circoscrizione di Udine i primi tre
    partiti sono Lega 21,23%, FdI 17,53%, Lista Fedriga 17,38%. A
    Trieste è invece il Pd il primo partito con il 20,45%, seguono
    FdI 17,55% e Lista Fedriga 14,46%. A Pordenone nell’ordine si
    collocano FdI 21,82%, Lista Fedriga 18,91%, Lega 18,23%. A
    Gorizia: Pd 19,19%, Lista Fedriga 17,15% e Lega 15,93%. Infine a
    Tolmezzo: Lega 28,59%, Lista Fedriga 24,29% e FdI 16,6%.   
    Secondo i dati definitivi, Massimiliano Fedriga
    (centrodestra) viene eletto presidente con il 64,24% delle
    preferenze. Massimo Moretuzzo (centrosinistra) ottiene il
    28,37%. Giorgia Tripoli (Insieme Liberi) il 4,66%, mentre
    Alessandro Maran (Terzo Polo) il 2,73%.   
    Dei 48 seggi disponibili in Consiglio regionale, due saranno
    occupati da Fedriga e Moretuzzo. Gli altri verranno assegnati in
    maniera proporzionale rispetto ai risultati di lista: la
    distribuzione non è stata ancora ufficializzata. La lista
    Insieme Liberi, a differenza della candidata presidente, non ha
    superato la soglia di sbarramento del 4% per l’accesso in
    Consiglio. Ieri sera Tripoli ha annunciato che chiederà il
    riconteggio delle schede. (ANSA).   

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    Codice Appalti: Castellone, si rischia 'amicopoli'

    (ANSA) – ROMA, 04 APR – “Con il nuovo codice appalti si
    rischia di creare una vera e propria “amicopoli”, a discapito di
    trasparenza, controllabilità e libera concorrenza. Saranno
    favorite le aziende “amiche” e non quelle che lavorano meglio e
    in modo più trasparente. Un altro passo indietro di questo
    Governo”. Lo scrive su Facebook la vicepresidente del Senato
    Maria Domenica Castellone, M5s. (ANSA).