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    Renzi, proseguono gli arrivi nella comunità di Italia Viva

    (ANSA) – ROMA, 28 APR – “Nel frattempo proseguono gli arrivi
    nella comunità di Italia Viva. Non mi riferisco solo al numero
    delle persone che si stanno iscrivendo. E nemmeno ai tanti amici
    che vorranno darci una mano per il 2×1000.   
    Parlo anche delle nuove adesioni di eletti nelle Istituzioni”.   
    Lo scrive nella sua enews il senatore e presidente di Italia
    Viva Matteo Renzi.   
    “Dopo quello del senatore Borghi di qualche giorno fa, e di
    molti dirigenti territoriali dal Piemonte alla Liguria – scrive
    Renzi – oggi è il turno della mia Firenze dove la consigliera
    comunale Mimma Dardano raggiunge Barbara Felleca nel gruppo di
    IV. Benvenuta e buon lavoro. Che poi, pensando al fatto che è
    una donna anche la nostra assessora, Titta Meucci, si può ben
    dire che in Italia Viva Firenze più che le quote rosa… servano
    le quote azzurre”. (ANSA).   

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    Def: Giorgetti, spero che dagli errori si impari

    (ANSA) – ROMA, 28 APR – “Ora manca il Senato, andiamo avanti
    come previsto con il decreto il primo maggio, poi sempre con
    atteggiamento di responsabilità andiamo avanti. Credo che dagli
    errori si impara, spero che in futuro non si ripetano situazioni
    simili”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo
    Giorgetti, uscendo dalla Commissione Bilancio del Senato,
    commentando il via libera da parte della Camera della relazione
    al Def, dopo il passaggio a vuoto di ieri. (ANSA).   

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    Mattarella celebra il 1 maggio in fabbrica

    Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella quest’anno celebrerà la festa del Lavoro fuori dal palazzo del Quirinale e più precisamente a Reggio Emilia. E lo farà sabato 29 aprile visitando un’eccellenza italiana, il distretto della meccatronica.    Il capo dello Stato, che sarà accompagnato dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone, terrà un discorso sul valore del lavoro, sulla sua dignità soprattutto per i giovani e sulla sicurezza. Alle 11 il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e le autorità locali accoglieranno Mattarella nella sede dell’azienda Landi Renzo, successivamente il presidente si trasferirà allo stabilimento di Walvoil – Gruppo Interpump. Il 2 maggio poi Mattarella sarà a Cesena, per una visita a un altro distretto produttivo, questa volta agricolo.

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    Il Pd non partecipa all’elezione dei Csm speciali

    (ANSA) – ROMA, 28 APR – I deputati del Pd non parteciperanno
    nell’Aula della Camera alla votazione per schede per eleggere i
    membri laici dei Consigli di presidenza della Giustizia
    Amministrativa, della Giustizia tributaria e della Corte dei
    conti. Lo annuncia all’Assemblea di Montecitorio la capogruppo
    Chiara Braga denunciando una “totale violazione parità di
    genere: solo due donne su sei componenti da eleggere”.   
    “E’ una cosa per noi del Pd inaccettabile, e dispiace che non
    sia lo stesso per altre forze dell’opposizione. Per questo non
    partecipiamo alla votazione e ci auguriamo che questa scelta sia
    condivisa dal resto della opposizione”, sostiene. (ANSA).   

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    La Camera approva lo scostamento di bilancio e il Def

    (ANSA) – ROMA, 28 APR – L’Aula della Camera ha approvato la
    risoluzione di maggioranza sul Def con 221 voti a favore e 115
    contrari.   
    Poco prima, a maggioranza qualificata, era stata approvata la
    risoluzione di maggioranza sullo scostamento del pareggio di
    bilancio (221 voti a favore, 116 contrari) su cui ieri il
    governo era andato sotto. (ANSA).   

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    Renzi, fughe dal Pd non per il look della Schlein ma per le idee

    (ANSA) – ROMA, 28 APR – “Elly Schlein viene attaccata per
    l’intervista a Vogue. Troppo pop, dicono i critici. Una decina
    d’anni fa fui attaccato per lo stesso motivo. Trovo assurdo
    attaccarla per la sua personal shopper o la sua armocromista.   
    Sarò vecchia maniera ma non mi interessa sapere quanto prende la
    sua consulente di immagine o chi la paga. A me interessa la
    politica”. Lo scrive su Facebook il leader di Italia viva,
    Matteo Renzi.   
    “Le differenze con la Schlein – spiega – non sono sul trench
    ma sull’utero in affitto, sul termovalorizzatore e sul nucleare,
    sul concetto di lavoro e sulle tasse, sui sussidi, sul merito
    nella scuola, sull’Ucraina e sull’esercito europeo, sulla
    giustizia e sul garantismo. La fuga dal Pd non nasce dalle
    interviste a Vogue ma dalla mancanza di chiarezza sui
    contenuti”, conclude. (ANSA).   

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    La Camera boccia il Def, corsa contro il tempo per rivotarlo

    Dopo sei mesi la coalizione che sostiene il governo va sotto in Parlamento per la prima volta. Sono mancati 6 voti al centrodestra alla Camera, dove è stata così respinta la risoluzione di maggioranza sullo scostamento di bilancio, i 3,4 miliardi per il 2023 a copertura del taglio del cuneo nel decreto da varare nel Consiglio dei ministri del primo maggio.
    “È stato un brutto scivolone” ma non “un segnale politico”, il commento a caldo di Giorgia Meloni, che ha ricevuto la notizia mentre era impegnata a Londra nel bilaterale con Rishi Sunak. Dovrebbe però resistere il piano del Cdm nella festa dei lavoratori, perché una riunione lampo del governo ha nuovamente approvato il Def, e Camera e Senato completeranno l’esame al massimo entro sabato. Un iter rapido, che ha preso corpo nelle interlocuzioni fra governo e Colle.

    Bilancio, la Camera boccia la risoluzione di maggioranza

    Anche per questo le opposizioni, dopo le accuse di “dilettantismo” della segretaria dem Elly Schlein e l’invito del M5s alla premier di recarsi al Quirinale, alla fine non sembrano intenzionate a fare particolare ostruzionismo. Al Senato fila tutto liscio (votano a favore 5 del Terzo polo fra cui Matteo Renzi), a Montecitorio no. “I deputati o non sanno o non si rendono conto”, lo sfogo del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, lasciando irritato l’Aula.
    In Transatlantico si fanno i conti degli assenti non giustificati: 25 alla fine, 11 della Lega, 9 di FI e 5 di FdI. Senza contare quelli in missione. L’irritazione è forte nella maggioranza, fra gli azzurri volano commenti al veleno da chi ha subito l’ultima riorganizzazione, nei confronti di chi è stato promosso e non era in Aula. “Una brutta figura”, per un “eccesso di sicurezza”, il pensiero di Meloni, secondo cui “tutti vanno richiamati alle loro responsabilità. Credo che si debba fare una valutazione ulteriore, e concentrare l’attenzione sui parlamentari in missione, su chi ha un doppio incarico”. Dopo questo incidente vuole “organizzare meglio tutta la filiera”, serve più comunicazione “tra di noi, con i capi delegazione, con i capigruppo, perché tutti devono essere coinvolti. Io ho in testa un calendario di riforme chiaro e abbastanza serrato, e credo che sia un lavoro su cui vanno coinvolti tutti quanti e mi prendo io la responsabilità di farlo. Sto già organizzando”. Tra gli assenti anche ministri e deputati esperti. Anche se in missione, Giulio Tremonti, ex ministro delle Finanze, decide di partecipare alla votazione, forse annusando il rischio. D’altronde, secondo Openopolis, da inizio legislatura a inizio marzo su 47 votazioni chiave in 12 casi il margine della maggioranza è stato sotto i 20 voti, spesso salvato dalle defezioni delle opposizioni.
    Questa volta sul Def arriva lo scivolone, quasi inedito secondo parlamentari di lungo corso. Che sia “sciatteria” o la “prova conclamata delle divisioni della maggioranza”, si “dimostra la totale inadeguatezza di questo Governo e di questa maggioranza”, l’attacco di Schlein. “Impreparazione e irresponsabilità politica”, dicono dal Terzo polo. “Il frutto di questa incapacità lo pagheremo noi”, avverte Giuseppe Conte, mentre il centrodestra corre ai ripari. Nella capigruppo della Camera chiede la ripetizione del voto. Soluzione irrituale. Dai vertici arriva l’input a rispettare la richiesta del Colle a fare presto, chiudendo la vicenda nel rispetto dei regolamenti parlamentari, che sono chiarissimi. Tutto quindi da rifare, con un nuovo passaggio in Cdm, convocato a stretto giro. Riunione di 5 minuti: il Def non cambia, si approva una nuova Relazione al Parlamento con saldi di finanza pubblica confermati, che sottolinea le finalità di sostegno al lavoro e alle famiglie oggetto degli interventi programmati per il Consiglio dei ministri già fissato per il 1° maggio.
    Fra le 9 e le 16 Senato e Camera, in un venerdì di passione, dovrebbero approvare lo scostamento. Tutti precettati nel centrodestra, i piani di ponte lungo saltano per molti. Intanto il pre-Consiglio preparerà i provvedimenti per il Cdm del 1° maggio. “Manterremo il nostro impegno” dice da Londra la premier: “È il giorno della festa dei lavoratori e vogliamo un segnale sul mondo del lavoro. Abbiamo convocato anche i sindacati per domenica sera, mi dispiace ma questi erano i tempi. Tutto è organizzato, confido di potermela cavare”.

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    Diritti, politica, e look, l’intervista di Schlein a Vogue

     Politica, ma anche vita privata e ricordi personali. La segretaria del Pd Elly Schlein ne ha parlato in un’intervista al magazine Vogue Italia. Per prendere decisioni difficili “non c’è un iter particolare – ha risposto Schlein – ma un metodo, che è quello dell’ascolto anche delle opinioni diverse. Io ho sempre voluto che nella mia squadra ci fosse qualcuno che non la pensava come me, che fosse un po’ più conservatore, così da decidere con equilibrio”.
    In tema di diritti Lgbtq+, “noi non abbiamo nemmeno una legge contro l’odio e la discriminazione – ha detto Schlein – quella che ha portato avanti Alessandro Zan, con cui lavoriamo tutti i giorni” è stata “affossata dalla destra con quel vergognoso applauso nell’Aula del Senato”. “Ci stiamo battendo per il matrimonio egualitario.    Love is love: questo è lo slogan con cui accompagniamo le associazioni nella battaglia. Ma mancano anche i diritti delle figlie, dei figli delle coppie omogenitoriali, per cui abbiamo molti passi avanti da fare. E occorre farlo con una mobilitazione permanente, cercando il supporto dei sindaci e tentando di portare avanti questa battaglia in Parlamento”, anche per non “vivere nel Medioevo dei diritti e andare verso l’Europa e verso il futuro”. Fra gli accenni più personali, Schlein ha raccontato che: la sera cerca “di decomprimere” guarda “una serie tv oppure giocando alla PlayStation”. Le “scelte di abbigliamento – ha poi spiegato – dipendono sicuramente dalla situazione in cui mi trovo. A volte sono anticonvenzionale, altre volte più formale. In generale dico sì ai colori e ai consigli di un’armocromista, Enrica Chicchio”.    Infine, commentando le foto della compagna, Paola Belloni, pubblicate da un magazine: “È stato un outing – ha detto Schlein – che è sempre una forma di violenza come lei ha chiarito. Io concordo pienamente”.    

    “Un guardaroba giocato su pochi elementi: tanto colore e pezzi chiave facilmente abbinabili che rendono agevoli incontri e spostamenti. Sono orgogliosa di lavorare con Elly Schlein e scegliere con lei le giuste cromie, dietro le quali si veicolano messaggi importanti”. Lo scrive su Facebook Enrica Chicchio, l’armocromista citata da Elly Schlein nell’intervista a Vogue per i consigli sull’abbigliamento.
    “In queste foto per Vogue italia – continua, postando gli scatti dell’articolo – abbiamo optato per un un trench color glauco, una delicata tonalità di verde, grigio e azzurro da molti definita salvia. Questa tinta è il risultato di un adattamento ambientale (tipico delle piante mediterranee): sposa il suo incarnato delicato e richiama il verde che nei nostri ricordi si accompagna a giornate immerse in quella natura che va protetta e custodita. Non mi piace il concetto di ‘power dressing’, non è più il tempo del potere e della prevaricazione per affermarci sugli altri. Abbiamo bisogno di autenticità, di un look che rappresenti noi stessi. L’ unica armatura di Elly è il potere delle sue idee. Saranno la sua passione e adesione ai suoi ideali a difendere il suo (difficile) lavoro”.