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    Test nei comuni, 6 milioni al voto per scegliere sindaco

    Si insediano i seggi elettorali in vista dell’apertura di domenica alle ore 7 per le elezioni comunali che riguardano i cittadini di 790 comuni, di cui 195 a Statuto speciale (in Sicilia e Sardegna si vota il 28 e 29, in Trentino e Valle d’Aosta il 21) per un totale di 6,3 milioni di votanti che dovranno eleggere il loro sindaco. Su 7.901 comuni italiani si vota quindi in 790, di cui 595 appartenenti a regioni a Statuto ordinario, pari al 75,3% e 195 appartenenti a regioni a Statuto speciale ovvero il 24,7%.

    Il 14 e 15 maggio si terranno le elezioni comunali. In Sicilia e Sardegna si vota il 28 e 29, in Trentino e Valle d’Aosta il 21 © ANSA

    Complessivamente i capoluoghi di provincia in cui si vota sono 18, di cui uno capoluogo di regione, Ancona. Domani si vota in 13 capoluoghi di provincia (Ancona, Brescia, Brindisi, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Teramo, Terni, Treviso e Vicenza). L’eventuale turno di ballottaggio è previsto nei giorni di domenica 28 e lunedì 29 maggio (Trentino e Valle d’Aosta il 4 giugno, Sicilia e Sardegna l’11 e 12 giugno). Sette dei capoluoghi sono attualmente governati dal centrodestra e cinque dal centrosinistra, mentre Latina è retta da un commissario prefettizio dopo la caduta, lo scorso anno, dell’amministrazione di centrosinistra guidata da Damiano Colletta.
    Alleanze alla prova, dunque, con l’incognita astensionismo, in continua crescita nelle ultime consultazioni. Alle amministrative del giugno 2022 ha votato infatti il 54% degli aventi diritto, il 5,4% degli elettori in meno è andato ai seggi rispetto alla precedente tornata. Pd e M5S sono alleati in 4 capoluoghi (Latina, Pisa, Brindisi e Teramo); Azione e Italia Viva in 6 (Brescia, Vicenza, Ancona, Pisa, Treviso, Brindisi); la maggioranza di governo si spacca solo a Massa dove Fdi esprime un suo candidato diverso da quello di Lega, Forza Italia e liste civiche. Ad Ancona – il sindaco uscente è Laura Mancinelli (Pd) – si sfidano Ida Simonella (centrosinistra) e Daniele Silvetti (centrodestra), mentre il Movimento 5 stelle sostiene Enrico Sparapani (RPT: Enrico Sparapani). Oltre che a Latina (dove l’uscente Coletta si ripresenta), situazione anomala anche a Massa, dove il sindaco di centrodestra Francesco Persiani – il primo nella storia della città – è stato sfiduciato lo scorso 1 marzo. Si ricandida a questa tornata con Lega, Forza Italia e liste civiche; Fratelli d’Italia sostiene però un altro nome, Marco Guidi.
    Il centrosinistra prova a riconquistare Massa con Enzo Romolo Ricci. Le due principali forze di opposizione in Parlamento sono unite in 3 città: a Pisa si registra una convergenza tra Pd, M5S e Sinistra Unita a sostegno di Paolo Martinelli, che sfida il primo cittadino uscente, targato centrodestra, Michele Conti; anche a Teramo Pd e Cinquestelle insieme dietro al sindaco uscente, Gianguido D’Alberto; lo sfida Carlo Antonetti per il centrodestra. A Brindisi nè il centrodestra nè il centrosinistra sono riusciti ad esprimere candidature unitarie. Pd e M5s sosterranno Roberto Fusco, mentre il sindaco uscente Riccardo Rossi, è appoggiato da una sola lista: Brindisi Bene Comune – Alleanza Verdi Sinistra.
    Per il centrodestra, Giuseppe Marchionna è il candidato di Forza Italia, Fratelli D’Italia e Lega, mentre Pasquale Luperti è sostenuto da Movimento Regione Salento e Uguaglianza cittadina. Curiosità ad Imperia, dove l’uscente di centrodestra Claudio Scajola, ex ministro dell’Interno, è sfidato – per il centrosinistra – dal vicecommissario di polizia Ivan Bracco, che dal 2010 ha indagato su Scajola per sei diverse inchieste, tutte archiviate tranne una, quella in cui il politico avrebbe favorito la latitanza dell’ex deputato di Fi Amedeo Matacena (in primo grado è stato condannato a 2 anni). L’unico partito presente ovunque con una lista è il Pd, gli altri non sono presenti in almeno un comune.
    Urne apertre domenica dalle 7.00 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. Subito dopo la verifica dell’affluenza, inizierà lo spoglio.

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    Meloni: “L’Ucraina vincerà”. Zelensky: “Non dimenticherò l’aiuto”

    “Scommettiamo sulla vittoria dell’Ucraina”, ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al termine dell’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Continueremo a fornire sostegno, anche militare, perché l’Ucraina possa arrivare ai negoziati con una posizione solida. Questo è importante perché alla pace non si può arrivare con nessuna posizione di resa”. 
    “Alla pace si arriverà solo se e quando la Russia cesserà le ostilità”, ha dichiarato Meloni. La premier ha rinnovato l’appello a Mosca “a fermare l’aggressione e a ritirare le truppe”. “Siamo favorevoli – ha aggiunto – ad una soluzione diplomatica del conflitto. Sosteniamo la formula di pace in 10 punti del presidente Zelensky. E riconosciamo le legittime aspirazione europee dell’Ucraina, avamposto della sicurezza dell’intero continente europeo”. “La verità è che l’Ucraina è vittima di aggressione e che difendendo la propria integrità e identità, allontana la guerra dal resto dell’Europa. Quello che gli ucraini lo stanno facendo, lo stanno facendo anche per noi”. Così la premier Giorgia Meloni rispondendo a una domanda, al termine dell’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
    “Giorgia, ti ringrazio per la possibilità di essere in questo bellissimo Stato con una grande storia, sono qui per stringerle la mano e ringraziare per aver dato rifugio ai cittadini ucraini, non lo dimenticherò mai”, ha detto il presidente ucraino rivolgendosi alla premier Giorgia Meloni.
    “Duecentomila bambini sono stati portati via dall’Ucraina”, ha detto Zelensky. “In appena 7 ore dalla mezzanotte abbiamo abbattuto 17 droni iraniani che usano per distruggere le nostre infrastrutture. Questa è l’aggressione russa”. L’Ucraina sarà “sicura quando non sarà distrutta da alcuna bomba”, ha aggiunto. L’Europa, ha concluso il leader ucraino, “per noi è molto importante”, rispetteremo tutte le indicazioni richieste per entrare nell’Ue.

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    Zelensky, faremo ogni cosa per entrare nell’Ue

    L’Europa “per noi è molto importante”, rispetteremo tutte le indicazioni richieste per entrare nell’Ue. Lo ha detto il leader ucraino Volodymyr Zelensky dopo il colloquio con la premier Giorgia Meloni a Palazzo Chigi. (ANSA).   

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    Meloni, pronti a sostenere il partenariato di Kiev con la Nato

    “Siamo pronti a sostenere un’ulteriore intensificazione del partenariato dell’Ucraina con la Nato, ne parleremo a Vilnius al vertice di luglio, sarà probabilmente il tema centrale”. Così la premier Giorgia Meloni al termine dell’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. (ANSA).   

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    Santanchè, sugli affitti brevi proposta di legge entro giugno

    “Entro i primi di giugno vorrei presentare una proposta di legge sugli affitti brevi. Non un decreto legge perché sarebbe una forzatura e credo che il Parlamento debba essere centrale in queste decisioni di cose che hanno un impatto ed è giusto dargli la possibilità di discuterne”. Lo dice la ministra del Turismo Daniela Santanchè all’assemblea di Federalberghi ribadendo che senza criminalizzare bisogna regolamentare.
    “Ho già fatto due tavoli con le associazioni di categoria e giovedì ascolterò l’associazione degli inquilini” aggiunge. 
       

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    Kiev, ‘forti esplosioni a Mariupol’

     Il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, ha riferito che “forti esplosioni” si sono verificate questa mattina nella città occupata dai russi. Lo scrive l’Ukrainska Pravda. “Questa volta l’epicentro è in direzione di Azovstal”, ha precisato. (ANSA).   

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    ‘Vittoria’, comunità ucraina saluta il passaggio di Zelensky

    (ANSA) – ROMA, 13 MAG – “Ucraina, Ucraina. Vittoria” Così la
    comunità ucraina ha salutato il passaggio del corteo di auto al
    seguito del presidente Zelensky a Piazza Barberini. Le auto sono
    passate dirette al Quirinale mentre una folta delegazione di
    ucraini residenti a Roma scandivano “Benvenuto”.   
    “Speravamo di poterlo incontrare ma capiamo che per motivi di
    sicurezza non ha potuto. Lui sa che noi siamo qui e siamo con
    lui”, dice Oles Horodetskyy, presidente dell’associazione
    cristiana degli ucraini in Italia. (ANSA).