Bruxelles – Nuovo pacchetto di aiuti umanitari da 143 milioni di euro per i Paesi dell’Africa sub-sahariana: la Commissione europea prosegue nel suo sforzo di sostegno alla regione, con impegni per ciascuno degli Stati interessati. L’esecutivo comunitario annuncia quindi aiuti da 2Burkina Faso, Ciad, Eritrea, Mali, Mauritania, Niger, Senegal e Sudan).
Tra il 2014 e il 2020 la Commissione europea ha impegnato oltre 11 miliardi di euro per combattere la fame nell’Africa sub-sahariana, dove nonostante questi sforzi “la situazione non mostra un miglioramento significativo nel tempo”, è la denuncia dei revisori di Lussemburgo contenuta nello speciale rapporto. La Commissione ha dato fin qui soldi senza un criterio, con scarsa attenzione e strategie carenti e inefficaci.
E’ convinzione della Corte dei conti europea che nel suo elargire fondi “la Commissione non disponeva di una metodologia chiara e documentata per dare priorità alle regioni e alle comunità più bisognose, il che ha limitato l’efficacia degli interventi”. Inoltre l’impatto a lungo termine del sostegno dell’Ue ha risentito anche di “carenze nell’impostazione dei progetti, di un monitoraggio insufficiente e di difficoltà nell’affrontare le cause profonde dell’insicurezza alimentare”.
Insomma, gli aiuti umanitari dell’UE nell’Africa sub-sahariano sono uno spreco di risorse. A distanza di una settimana dalla denuncia dei revisori di conti la Commissione annuncia un nuovo pacchetto da 143 milioni di euro. L’auspicio è che questa volta siano ben spesi.

