Bruxelles – Ora la Dichiarazione è diventata una tabella di marcia, i cui effetti tangibili si faranno sentire dal prossimo primo ottobre per chiunque viaggi tra i 27 Paesi membri dell’Unione e uno qualsiasi dei Balcani Occidentali (Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia). Grazie a un accordo messo a terra da 38 operatori di telecomunicazioni il roaming dati tra le due aree europee sarà soggetto a un tetto massimo dei prezzi al dettaglio, per un beneficio che potrà essere avvertito da tutti i cittadini in viaggio per motivi turistici, di lavoro o familiari, rendendo più concreto l’avvicinamento politico sancito nell’ultimo anno.
La tabella di marcia concordata dai 38 operatori (aperta alla firma a chiunque voglia aderire) prevede tre fasi: dal primo ottobre 2023 il prezzo massimo per 1 gigabyte diminuirà 18 euro, dal 2026 passerà a 14 euro e infine dal 2028 si dimezzerà a 9 euro. Sono previste revisioni annuali per valutare l’impatto e le fasi successive dell’implementazione, anche se per ora non è stata messa sulla carta l’ambizione massima che fonti Ue avevano confessato a margine del vertice Ue-Balcani Occidentali di Tirana il 6 dicembre dello scorso anno: la completa eliminazione di ogni costo aggiuntivo del roaming entro il 2027. In ogni caso si tratta del primo vero risultato tangibile di quell’appuntamento politico, in linea con quanto definito nella Dichiarazione sul roaming firmata in apertura del vertice nella capitale albanese.
Il price cap sulle tariffe roaming via via più basso nel corso dei prossimi cinque anni garantirà a tutti i cittadini comunitari e balcanici di fare chiamate, mandare messaggi e navigare online sul proprio smartphone alla stessa tariffa a casa e negli altri Stati aderenti (se il proprio operatore ha firmato l’intesa). La base di partenza è il successo dell’accordo sul Roam like at Home nella regione a partire dal luglio 2021, a cui era seguita la tabella di marcia al vertice di Kranj (Slovenia) del 6 ottobre seguente. “Questo accordo volontario porterà prevedibilità, contribuirà a eliminare gli shock sulle bollette dei consumatori e faciliterà una sostanziale riduzione delle tariffe di roaming dati per i consumatori dell’Ue e dei Balcani Occidentali”, ha sottolineato il commissario per la Politica di vicinato e l’allargamento, Olivér Várhelyi. Il risparmio stimato per i cittadini comunitari e balcanici è di “almeno un terzo rispetto agli attuali prezzi medi”, specifica l’esecutivo Ue, con gli operatori che sarebbero già al lavoro su prodotti con prezzi inferiori ai massimali concordati. Il sogno del roaming gratuito tra Unione Europea e Balcani Occidentali non è ancora tramontato.
L’obiettivo ‘roaming gratuito’ Ue
Quello a cui si tende è appunto rendere gratuiti i servizi di roaming anche ai Balcani Occidentali entro il decimo anniversario dall’entrata in vigore sul territorio dell’Unione Europea. Nel 2017 era stata siglata un’intesa tra i Ventisette per un periodo di prova di cinque anni, scaduto il 30 giugno dello scorso anno. Grazie al via libera dei co-legislatori del Parlamento e del Consiglio dell’Ue alla proposta della Commissione Europea, il roaming gratuito è stato esteso fino al 2032.
Le regole aggiornate permettono ai cittadini europei di continuare a fare chiamate, mandare messaggi e navigare online sul proprio smartphone alla stessa tariffa a casa e negli altri Stati membri. Lavoratori e turisti che viaggiano sul territorio comunitario hanno diritto alla stessa qualità e velocità di connessione mobile – se le condizioni sono disponibili sulla rete del Paese Ue visitato – con il divieto di pratiche che riducono la qualità dei servizi di roaming (per esempio, passare la connessione da 4G a 3G). È gratuito l’accesso ai servizi di emergenza, sia per le chiamate sia per i messaggi di testo, inclusa la trasmissione di informazioni sulla geolocalizzazione. Sul territorio comunitario le tariffe all’ingrosso (il prezzo massimo che gli operatori si addebitano a vicenda quando i rispettivi clienti usano altre reti in roaming nell’Ue) sono limitate a 2 euro per gigabyte, e dal 2027 scenderanno a 1 euro. Se i consumatori superano i limiti previsti dal contratto con il proprio operatore, ogni costo aggiuntivo non può essere superiore ai massimali all’ingrosso.