Bruxelles – I laburisti vincono ma la destra avanza più del previsto. Il centrosinistra del premier uscente Jonas Gahr Støre ha ottenuto nelle elezioni legislative di ieri in Norvegia un numero sufficiente di seggi per continuare a governare. Sull’altra sponda il partito populista di destra di Silvy Listhaug ha superato le previsioni, ottenendo il 24 per cento delle preferenze, miglior risultato di sempre. La destra non è riuscita a sfondare perché i conservatori di Erna Solberg hanno ridotto i consensi.
I più votati restano i laburisti, con il 28 per cento, leggero incremento rispetto alle precedenti votazioni. La coalizione di governo che si delinea sarà composta da 53 parlamentari laburisti, 10 del partito di centro, 18 provenienti da due partiti di sinistra e 8 ai Verdi. Proprio i Verdi potrebbero rappresentare la spina nel fianco del primo ministro. La loro opposizione alle attività di estrazione petrolifera è in contrasto con la volontà del primo ministro.
La Norvegia, dopo l’invasione russa in Ucraina, ha aumentato la quantità di energia esportata verso i Paesi dell’Unione. La sua economia rimane a forte trazione petrolifera: settore che ha reso il Paese uno più ricchi del mondo. Il governo di Jonas Gahr Støre per garantisti stabilità darà un ruolo rilevante all’ex segretario Nato Jens Stoltenberg, nei mesi precedenti ministro dell’economia. Nonostante il successo i laburisti dovranno però fare i conti con alleati più deboli: i centristi sono stati dimezzati dal voto mentre l’opposizione a destra è più forte. Il Partito del Progresso di Silvy Listhaug ha ottenuto un forte consenso tra i giovani, dimostrazione del fatto che conterà anche in futuro.