Bruxelles – Anche la Norvegia si unisce a Danimarca e Paesi Bassi nella coalizione dell’aviazione e donerà caccia da combattimento F-16 di fabbricazione statunitense all’Ucraina. La conferma del primo ministro norvegese Jonas Gahr Store in visita a Kiev è arrivata ieri (24 agosto) nel giorno in cui l’Ucraina festeggiava i 32 anni di indipendenza dall’Urss. “La Norvegia fornirà F-16 all’Ucraina. La migliore notizia per il nostro Giorno dell’Indipendenza”, ha commentato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, facendo sapere che intende organizzare a Oslo uno dei prossimi round dei colloqui sulla Formula di Pace.
Norway will provide F-16s to Ukraine. The best news for our Independence Day.
During our talks, I thanked Prime Minister @JonasGahrStore and all Norwegians for this and other crucial support.
We will also be glad to hold one of the next rounds of Peace Formula talks in Oslo. pic.twitter.com/8sqav6mQOl
— Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) August 24, 2023
La Norvegia si unisce dunque allo sforzo guidato da Paesi Bassi e Danimarca per rifornire Kiev di aerei da combattimento per rafforzare le difese aeree e ad aiutare la sua controffensiva contro l’invasione russa, iniziata a febbraio 2022. Gli aerei caccia sono dotati di un cannone da 20 mm e possono trasportare bombe, razzi e missili. “Stiamo progettando di donare aerei da combattimento F-16 norvegesi all’Ucraina e forniremo ulteriori dettagli sulla donazione, i numeri e i tempi per la consegna, a tempo debito”, ha chiarito il ministro norvegese Store.
Se gli F-16 di fabbricazione statunitense saranno donati a Kiev da Paesi Bassi, Danimarca e Norvegia, la Grecia e gli Stati Uniti si sono offerti di addestrare i piloti ucraini a guidarli. La Danimarca consegnerà 19 aerei caccia da combattimento in totale, con i primi sei che dovrebbero essere spediti in Ucraina intorno a fine anno e che saranno seguiti da otto nel 2024 e cinque nel 2025. Dai Paesi Bassi ne dovrebbero arrivare una quarantina, mentre i numeri della Norvegia ancora non sono noti.
Mentre prosegue il tour di Zelensky tra le capitali per cercare alleati nella sua coalizione dell’aviazione, la prossima settimana i ministri della Difesa e degli Esteri dei Ventisette torneranno a riunirsi a Toledo (dal 29 al 31 agosto) dopo una lunga pausa estiva. E discuteranno della proposta avanzata dall’alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, di mobilitare risorse extra per 20 miliardi fino al 2027 per garantire un sostegno continuo alla difesa dell’Ucraina. Non si tratterà di un nuovo fondo da parte dell’Ue, ma di una specifica sezione dell’attuale strumento europeo per la pace (European Peace Facility), lo strumento finanziario fuori dal bilancio comunitario istituito nel 2021 per migliorare la capacità dell’Ue di prevenire i conflitti e di finanziare azioni operative che hanno implicazioni militari o di difesa nell’ambito della politica estera e di sicurezza comune.
Il capo della diplomazia europea ha fatto il primo accenno alla proposta di nuovi finanziamenti a Kiev lo scorso 20 luglio, all’ultima riunione dei ministri degli Esteri prima dell’estate, rimandando a settembre la discussione approfondita. La riunione nel formato Gymnich come sempre sarà informale e dunque non si aspettano decisioni formali da parte dei Ventisette, quanto un primo scambio di idee sulla proposta.