Bruxelles – La Francia è il primo Paese Ue ad aver richiesto l’attivazione del Meccanismo europeo di protezione civile per sostenere il rimpatrio dei cittadini francesi ancora presenti in Niger. Lo ha annunciato oggi (2 agosto) la Commissione europea in una nota, appena ventiquattro ore dopo aver annunciato che il suo personale continuerà a rimanere nel Paese dove venerdì scorso il capo della Guardia presidenziale Abdourahmane Tchiani si è autoproclamato nuovo leader del Paese a seguito del colpo di stato con il quale è stato deposto il presidente in carica dal 2021 democraticamente eletto, Mohamed Bazoum.
Mentre Bruxelles ha offerto al suo personale la possibilità di essere evacuato dal Paese (ma non lo ha ancora imposto come una vera e promisura di emergenza, diversi Stati membri dell’Ue, come anche l’Italia, la Francia e la Spagna hanno iniziato a evacuare i loro connazionali organizzato voli di rimpatrio. Oggi il governo di Roma ha accolto 36 cittadini italiani e 32 stranieri che “abbiamo aiutato a partire dal Niger”, ha riferito in un tweet il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani.
Ho accolto a #Roma 36 italiani ed altri 32 cittadini stranieri che il Governo ha aiutato a partire dal #Niger. Sui loro volti la gratitudine verso la diplomazia e i militari🇮🇹 che li hanno sostenuti. Continuiamo a lavorare per la stabilità in Niger ed evitare altro caos nel Sahel pic.twitter.com/cT0QUFMN3Q
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) August 2, 2023
Parigi ha richiesto assistenza attraverso il Meccanismo di protezione civile dell’UE per sostenere il rimpatrio dei cittadini europei e ha offerto quattro aerei per il rimpatrio da Niamey a Parigi. Due voli sono già arrivati in Francia, rimpatriando circa 500 persone e secondo Bruxelles altri voli sono in preparazione. Secondo il governo francese, sui due voli c’erano almeno 350 francesi evacuati. Il meccanismo Ue finanzierà il 75 per cento dei costi di trasporto. Il Meccanismo di protezione civile dell’UE può essere attivato dagli Stati membri e dai nove Stati partecipanti per richiedere assistenza consolare per i loro cittadini, ad esempio nelle operazioni di evacuazione. In situazioni di emergenza, i voli di rimpatrio coordinati nell’ambito del Meccanismo di protezione civile dell’UE garantiscono il rimpatrio sicuro dei cittadini dell’UE di diverse nazionalità.