Bruxelles – Nell’anno appena concluso sono quasi raddoppiati gli attraversamenti irregolari alle frontiere esterne del territorio Ue: 330 mila gli ingressi registrati, in aumento del 64 per cento rispetto al 2021, il numero più alto dalla prima grande crisi del 2015-16. Dopo il minimo indotto dalla pandemia nel 2020, per il secondo anno di fila l’Agenzia europea di guardia frontiera e costiera (Frontex) ha rilevato un forte aumento del numero di ingressi. Soprattutto di persone di nazionalità siriana, afgana e tunisina, che hanno rappresentato ben il 47 per cento del totale dei rilevamenti del 2022.
È la rotta dei Balcani occidentali la porta d’ingresso più attraversata da chi cerca rifugio sul territorio comunitario senza essere riuscito ad ottenere un permesso d’asilo: 145 600 attraversamenti di frontiera, quasi la metà del totale, il 136 per cento in più rispetto all’anno scorso. Sono in maggior parte afgani che fuggono dal regime dei Talebani insediatosi a Kabul nell’agosto del 2021, siriani (il cui numero, 94 mila, è quasi raddoppiato in un anno) e turchi.
102 mila gli sbarchi irregolari di egiziani, tunisini e bengalesi dal Mediterraneo centrale, in aumento del 51 per cento dall’anno precedente. Balcani e Mediterraneo centrale, le due rotte più percorse dalle persone migranti, sono sotto stretta sorveglianza della Commissione Ue, che ha presentato tra novembre e dicembre 2022 due Piani d’azione per gestire in maniera più coordinata i flussi sui due percorsi. Ma anche più a est, sulle coste di Cipro e Grecia, gli ingressi hanno subito una decisa impennata: 42 800, quasi il doppio del 2021. A invertire la tendenza la rotta del Mediterraneo Occidentale, che ha visto una diminuzione della pressione migratoria nel 2022 di circa un quinto in meno rispetto all’anno precedente. 15 460 arrivi, il 31 per cento in meno rispetto al 2021. C’è anche chi cerca di lasciare l’Unione europea: nel Canale della Manica sono stati rilevati oltre 71 000 attraversamenti irregolari delle frontiere all’uscita, tra tentativi e riusciti.
Dei 330 mila ingressi, meno di un rilevamento su dieci era relativo a donne, mentre la percentuale di minori segnalati è leggermente diminuita, a circa il 9 per cento di tutti gli attraversamenti registrati. Separatamente, tra il 24 febbraio 2022 e la fine dell’anno Frontex ha contato quasi 13 milioni di rifugiati ucraini all’ingresso alle frontiere esterne dell’Ue dall’Ucraina e dalla Moldavia, che non sono inclusi in queste cifre. Nello stesso periodo, 10 milioni di cittadini ucraini sono stati segnalati in uscita dalle stesse sezioni di frontiera.