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Regionali:raccolta firme lista irregolari, arrestato sindaco

(ANSA) – CASTROVILLARI, 13 LUG – Il sindaco di Trebisacce
Francesco Mundo è stato posto agli arresti domiciliari dai
finanzieri della Compagnia di Sibari in esecuzione di
un’ordinanza del gip nell’ambito di un’inchiesta coordinata
dalla Procura di Castrovillari nella quale sono indagate 18
persone. Mundo è accusato di irregolarità nella raccolta delle
firme per la presentazione della lista ‘Io resto in Calabria’,
nella quale era candidato al Consiglio regionale in occasione
delle elezioni del 2020. Nell’operazione, denominata “Mayor” due
dipendenti del comune sono stati sospesi dall’esercizio del
pubblico ufficio per tre e sei mesi. Gli indagati – raggiunti da
avviso di garanzia – sono accusati, a vario titolo, di peculato,
concussione, truffa, falsità ideologica commessa dal privato in
atto pubblico e formazione e/o uso di schede e atti falsi.
   
Dall’inchiesta, coordinata dal pm Luca Primicerio, sarebbero
emerse irregolarità nella raccolta delle sottoscrizioni per il
quorum per la presentazione della lista “Io resto in Calabria”
nella Circoscrizione Nord a sostegno di Pippo Callipo
Presidente. Mundo si sarebbe adoperato per reperire un maggior
numero possibile di firme, raccogliendo, senza la presenza del
pubblico ufficiale autenticante, oltre 200 sottoscrizioni di
elettori (alcuni inconsapevoli) e impiegando solo in un secondo
momento un dipendente dell’Ufficio elettorale per una fittizia
autenticazione. Ciò avrebbe consentito di raggiungere il quorum
necessario. Dopo le elezioni nelle quale è risultato primo non
eletto, secondo l’accusa, ha individuato soggetti compiacenti –
tutti indagati – per sottoscrivere dichiarazioni nelle quali
avrebbero attestato falsamente di avere riscontrato irregolarità
in alcune sezioni di Paola ed Amantea. Dichiarazioni poi
allegate al ricorso – dichiarato inammissibile – che il Sindaco
ha presentato al Tar per ottenere il riconteggio dei voti.
   
Mundo, inoltre, per favorire un privato che occupava
abusivamente una porzione demaniale del torrente Pagliara
avrebbe costretto il direttore dei lavori di regimazione del
torrente, a deviare il tracciato. Al riguardo sono in corso di
esecuzione 26 provvedimenti di sequestro da parte dei
carabinieri Forestale del Nipaaf. (ANSA).
   


Source: http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/politica_rss.xml

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