Olimpiadi 2024, un gruppo di eurodeputati esorta i Ventisette a sostenere l’esclusione di atleti russi e bielorussi
Bruxelles – La mano pesante della comunità internazionale contro la Russia dovrebbe continuare fino a quando non cesserà la guerra in Ucraina, anche in ambito sportivo. È quanto ribadisce un gruppo di eurodeputati in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, con la richiesta esplicita di esprimersi a favore dell’esclusione di atleti russi e bielorussi dalle Olimpiadi 2024 di Parigi: “Il Consiglio Europeo deve dare l’esempio e schierarsi chiaramente dalla parte dell’Ucraina“.
Nel testo della lettera – ottenuta e visionata da Eunews – il primo firmatario, l’estone Riho Terras (Ppe), invoca una decisione forte al prossimo vertice dei capi di Stato e di governo dei 27 Paesi membri Ue in programma il 9 e 10 febbraio: “Chiediamo di sostenere l’esclusione degli atleti russi e bielorussi da tutte le competizioni atletiche internazionali“, Olimpiadi 2024 comprese. Non è la prima volta che dal Parlamento Ue arrivano richieste di prese di posizione a proposito dei Giochi Olimpici – come quella del gennaio dello scorso anno per il boicottaggio delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022 – ma questa volta l’esortazione è quella di schierarsi contro una decisione del Comitato olimpico internazionale (Cio), che ha scatenato la reazione non solo degli eurodeputati ma anche del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky.
Già lo scorso anno diverse organizzazioni sportive avevano preso misure dure dopo l’invasione russa dell’Ucraina, compreso il Cio con l’esclusione delle delegazioni della Russia e della Bielorussia dalle competizioni ufficiali. Diverso è però il discorso sulla partecipazione di atleti russi e bielorussi: secondo il Consiglio di amministrazione del Cio nessun atleta dovrebbe dovrebbe essere punito per le decisioni del proprio governo “se non vi partecipa attivamente” e il principio-guida dovrebbe essere lo svolgimento di “competizioni eque per tutti, senza alcuna discriminazione”. Questo è anche il contenuto della decisione di mercoledì scorso (25 gennaio) a proposito dell’organizzazione delle Olimpiadi 2024 a Parigi, che ribadisce le sanzioni sportive contro i due regimi autoritari: nessuna bandiera, inno o colori dei due Stati deve essere esposto, né alcun funzionario di Stato o di governo può essere accreditato. Tuttavia, “a nessun atleta deve essere impedito di gareggiare solo a causa del suo passaporto” e per questa ragione quelli russi e bielorussi – che rispettino la Carta dei valori olimpici – potranno partecipare come “atleti neutrali”.
La lettera degli eurodeputati sulle Olimpiadi 2024
Per il gruppo di eurodeputati però queste misure non sono sufficienti: “La decisione del Comitato olimpico internazionale di consentire agli atleti degli Stati aggressori Russia e Bielorussia di partecipare ai Giochi Olimpici è contraria ai nostri valori democratici che si basano sulla pace e sul rispetto del diritto internazionale”, si legge nel testo della lettera, che accusa l’organizzazione non governativa di “sminuire il riconoscimento e la condanna internazionale dei crimini di guerra e del genocidio in Ucraina“. Il Parlamento Ue ha già condannato la Russia per essere “sponsor di terrorismo” in una risoluzione del novembre dello scorso anno, con la richiesta di avviare l’isolamento internazionale “completo” di Mosca anche sul piano dell’appartenenza a organizzazioni e organismi internazionali.
Il ginnasta russo Ivan Kuliak, sul podio della Coppa del mondo di atletica in Qatar con il simbolo “Z” della guerra in Ucraina (25 marzo 2022)
Gli eurodeputati sottolineano che “è consuetudine dei dittatori e dei regimi autoritari armare lo sport come strumento per espandere la propria influenza” e in particolare per il regime di Putin “lo sport è soprattutto uno strumento politico”, come dimostrato “chiaramente” dal programma di doping sponsorizzato dallo Stato. Nel corso dell’ultima edizione dei Giochi Olimpici invernali “gli atleti russi hanno portato a casa 71 medaglie”, di cui “oltre la metà sono andate ad atleti il cui background è legato al Club sportivo centrale dell’esercito“. Lo stesso esercito responsabile per le violenze nei confronti dei civili ucraini e la distruzione di infrastrutture “nel totale disprezzo del diritto internazionale e umanitario”. Per questo motivo i firmatari della lettera chiedono ai leader Ue di “fare tutto il possibile per garantire che il Cio escluda gli atleti russi e bielorussi dai Giochi olimpici del 2024“, ricordando “l’obbligo morale” dei Ventisette di difendere la pace in Europa.
In una lettera – ottenuta da Eunews – alcuni membri dell’Eurocamera si sono rivolti al presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, per chiedere una presa di posizione al vertice dei leader Ue di febbraio: “Dittatori e regimi autoritari armano lo sport come strumento di influenza” LEGGI TUTTO