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    Georgia: Mikheil Kavelashvili è stato eletto presidente

    Bruxelles – Non ci sono stati colpi di scena, lo scorso sabato (14 dicembre), quando è stato eletto il prossimo presidente della Georgia. L’incarico è andato all’ex calciatore Mikheil Kavelashvili, che era l’unico candidato ed è sostenuto dal partito di governo, Sogno georgiano. Le opposizioni hanno boicottato il processo ma non hanno i numeri per incidere. Il capo dello Stato in carica, l’europeista Salomé Zourabichvili, ha rifiutato di riconoscere la legittimità dell’elezione del suo successore. Mentre le proteste vanno avanti senza sosta da oltre due settimane, continua ad alzarsi la temperatura dello scontro politico-istituzionale nel Paese caucasico.Kavelashvili eletto presidenteTutto come da copione. L’ex calciatore Mikheil Kavelashvili, candidato del partito ultranazionalista Potere del popolo (una costola di Sogno georgiano la cui retorica è ferocemente anti-occidentale e soprattutto anti-statunitense), è stato eletto sabato dal Collegio elettorale con 224 voti a favore sui 300 seggi totali di cui si compone l’organo, composto da tutti e 150 i deputati di Tbilisi più altrettanti rappresentanti dei territori e delle amministrazioni locali. Il Collegio, introdotto dalla riforma costituzionale del 2017 (prima l’elezione del capo dello Stato avveniva per voto diretto dei cittadini), è dominato da Sogno georgiano, esattamente come l’emiciclo. Le forze dell’opposizione stanno boicottando i lavori di entrambe le istituzioni, ma non hanno i numeri per bloccare i processi in corso.Peraltro, il 53enne ex giocatore della nazionale era l’unico candidato alla successione della presidente della Repubblica in carica, l’europeista Salomé Zourabichvili, il che rendeva la sua nomina una mera formalità. Il punto politico rimane lo stesso da mesi: con le sue azioni (la nomina di Kavelashvili è solo l’ultima in ordine cronologico), il partito del premier Irakli Kobakhidze sta portando il Paese caucasico sempre più distante dall’Ue e sempre più vicino alla Russia di Vladimir Putin.Il premier georgiano Irakli Kobakhidze e la presidente uscente Salomé Zourabichvili (foto: Irakli Gedenidze / Pool / Afp)Piano inclinatoProprio il Cremlino è accusato di ingerenze nella politica georgiana, a partire dalle interferenze nelle contestatissime elezioni dello scorso 26 ottobre, che hanno visto il partito di governo mantenere il potere con il 54 per cento dei consensi (stando ai dati ufficiali) ottenendo la quarta vittoria di fila nelle urne.Continua così ad acuirsi la profonda crisi politica, che sta facendo scivolare Tbilisi su un pericoloso piano inclinato lungo i due binari paralleli delle proteste di piazza – ininterrotte da quando, lo scorso 28 novembre, l’esecutivo ha annunciato lo stop dei negoziati di adesione all’Ue fino al 2028 – e dello scontro istituzionale frontale tra maggioranza e opposizione.Zourabichvili, il cui mandato scadrà formalmente il 29 dicembre, ha più volte ripetuto che, considerando illegittima la nuova assemblea (e, di conseguenza, il Collegio elettorale), non intende lasciare il suo posto a fine mese. Il capo dello Stato uscente ha definito  l’elezione di Kavelashvili, avvenuta un anno esatto dopo la concessione alla Georgia dello status di Paese candidato da parte di Bruxelles, una “presa in giro della democrazia”.#GeorgiaProtests one year ago, Georgia received the Candidate status, today a Central Committee like « Parliament » « elects » a « one and only » candidate in a mockery of democracy.That will never prevent Georgia to pursue its european path and democratic future!— Salome Zourabichvili (@Zourabichvili_S) December 14, 2024Le reazioni al votoIl premier Kobakhidze si è congratulato con Kavelashvili sottolineando che “darà un contributo molto significativo al rafforzamento dello Stato georgiano e della nostra sovranità, nonché alla riduzione della radicalizzazione e della cosiddetta polarizzazione nel Paese”. Il primo ministro ha criticato Zourabichvili, sostenendo che l’attuale presidente abbia usato i suoi poteri “come mezzo per dividere la società” e per “indebolire artificialmente il nostro ordine costituzionale” con l’aiuto clandestino di “forze esterne”, in riferimento ai partner occidentali di Tbilisi con cui il capo dello Stato continua a mantenersi in contatto.Dall’opposizione, il leader di Georgia forte Mamuka Khazaradze ha dichiarato che “qualsiasi azione del governo illegittimo, compresa la nomina del cosiddetto presidente, è illegale e rappresenta una provocazione contro i suoi stessi cittadini”, mentre per Sopo Japardize, della leadership del partito Unm, il Paese sta assistendo ad “un circo” e la proclamazione di un “presidente illegittimo” da parte di un “governo illegittimo” rappresenta “un insulto al popolo georgiano”.Immobilismo europeoDa Bruxelles, come al solito, si fa fatica a prendere una posizione rapida e decisa. L’Ungheria di Viktor Orbán ha già fatto sapere che si metterà di traverso se i Ventisette dovessero discutere di comminare sanzioni alla dirigenza di Sogno georgiano, dimostrandosi ancora una volta il miglior amico di Putin nell’Unione.Le violenze contro i manifestanti – che non risparmiano nemmeno i giornalisti e i leader dell’opposizione parlamentare e sono state paragonate ad atti di tortura dal mediatore civico nazionale – stanno creando una pressione sempre maggiore sulle cancellerie europee per adottare una linea più dura nei confronti del governo di Tbilisi e di maggiore supporto della popolazione civile.L’Alta rappresentante dell’Unione per la politica estera e la sicurezza comune Kaja Kallas (foto: European Union)La stessa Alta rappresentante Ue per la politica estera, Kaja Kallas, ha dichiarato stamattina (16 dicembre) ai margini del Consiglio Affari esteri in corso a Bruxelles che la situazione “non sta andando nella giusta direzione” e che i ministri degli Stati membri discuteranno di “cosa possiamo fare dal lato europeo”, ribadendo che le due opzioni attualmente sul tavolo sono le sanzioni e la limitazione del regime di liberalizzazione dei visti.Il capo della diplomazia a dodici stelle ha sottolineato che “la lista di persone” da sanzionare “è già stata proposta e la stiamo discutendo”, ammettendo tuttavia che “tutti devono concordare e non ci siamo ancora”. Per ora, i Paesi baltici hanno imposto unilateralmente delle misure restrittive su diverse personalità collegate all’esecutivo georgiano, incluso il primo ministro Kobakhidze. Quanto alla sorte di Zourabichvili, Kallas si è limitata a notare che “la presidente è in carica fino al 29 dicembre e molte cose potrebbero ancora succedere”.

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    Mikheil Kavelashvili sarà (probabilmente) il prossimo presidente della Georgia

    Bruxelles – Sogno georgiano, il partito al governo in Georgia, ha scelto il politico di estrema destra ed ex calciatore Mikheil Kavelashvili come suo candidato alla presidenza della Repubblica. La carica, che andrà rinnovata a metà dicembre, è sostanzialmente cerimoniale e non ha poteri realmente incisivi. Ma la nomina da parte del Parlamento di Tbilisi del successore dell’europeista Salomé Zourabichvili sarà l’ennesima conferma della direzione in cui il Paese caucasico sta andando dopo le contestate elezioni legislative del mese scorso. E cioè sempre più vicino alla Russia, e sempre più distante dall’Unione europea.Mercoledì (27 novembre), i quadri di Sogno georgiano hanno scelto Kavelashvili come candidato del loro partito alla carica di capo dello Stato. Kavelashvili ha 53 anni ed è un ex giocatore della nazionale di calcio, della Premier league britannica e della Super league elvetica. Il suo ingresso in politica risale al 2016, quando ha varcato la soglia del Parlamento venendo eletto tra le fila di Sogno georgiano, il partito di governo filo-russo e nazional-populista che controlla il Paese dal 2012. Da quest’ultimo è fuoriuscito nel 2022 per fondare Potere al popolo, che si caratterizza per una forte retorica anti-occidentale (soprattutto anti-statunitense, ma anche contro l’integrazione in Ue) e l’opposizione alla “propaganda Lgbtq+”.Caos politicoAttualmente, il ruolo è ricoperto da Salomé Zourabichvili, la presidente europeista e filo-occidentale che sta facendo da catalizzatrice per la rivolta delle opposizioni parlamentari, le quali contestano come illegittimo (in quanto dirottato da Mosca) il voto per il rinnovo dell’assemblea legislativa tenutosi lo scorso 26 ottobre. In quella data, gli osservatori locali e internazionali hanno denunciato gravi e diffuse violazioni del processo elettorale che ha confermato al potere Sogno georgiano per la quarta volta di fila.La presidente georgiana Salomé Zourabichvili (foto: Vano Shlamov/Afp)I partiti dell’opposizione hanno deciso di boicottare i lavori del nuovo emiciclo, ma i deputati filo-governativi avevano i numeri per far partire comunque la legislatura (Sogno georgiano e Potere al popolo detengono complessivamente 89 dei 150 seggi totali). Così, lo scorso 25 novembre, tra le proteste dei cittadini, il nuovo Parlamento è entrato formalmente in funzione mentre Zourabichvili lo bollava come “incostituzionale”.La nomina del presidenteIl prossimo 14 dicembre, l’assemblea sarà dunque chiamata a nominare il nuovo presidente della Repubblica. Non ci sono dubbi sul fatto che il candidato di Sogno georgiano otterrà l’incarico, visto che, in base alle nuove regole introdotte con la riforma costituzionale del 2017 (che si applicheranno per la prima volta quest’anno), il capo dello Stato non sarà più eletto direttamente dai cittadini ma sarà investito da un collegio elettorale composto da 300 membri, di cui fanno parte tutti i 150 deputati più 150 rappresentanti delle regioni e delle amministrazioni locali.Presentando all’emiciclo (dov’erano presenti, appunto, solo i deputati della maggioranza) la candidatura dell’ex calciatore, l’oligarca e fondatore di Sogno georgiano Bidzina Ivanishvili ha lodato il “contributo fondamentale” di quest’ultimo “alla tutela degli interessi nazionali della Georgia e al rafforzamento della sovranità del Paese”, mentre Kavelashvili ha sostenuto che “la nostra società è divisa” per colpa della “radicalizzazione e polarizzazione” alimentate dall’estero e ha accusato Zourabichvili di aver violato le norme fondamentali dello Stato caucasico, promettendo che lui “riporterà la presidenza nel suo alveo costituzionale”.L’oligarca e fondatore di Sogno georgiano, Bidzina Ivanishvili (foto: Giorgi Arjevanidze/Afp)Verso Mosca con furoreUna volta approvata formalmente, la nomina di Kavelashvili sarà l’ennesima conferma che Sogno georgiano sta spingendo Tbilisi sempre più verso l’orbita del Cremlino e sempre più lontana da Bruxelles. Uno scivolamento che ha portato l’Ue a congelare il processo di adesione della Georgia al club a dodici stelle lo scorso giugno, almeno finché il governo non farà marcia indietro su una serie di provvedimenti giudicati come liberticidi e incompatibili con il diritto comunitario.Tra questi ce n’è uno, a firma anche di Kavelashvili, che impone alle organizzazioni che ricevano almeno il 20 per cento dei loro finanziamenti dall’estero di registrarsi come “agenti stranieri”, sul modello di una legge analoga approvata nella Russia di Vladimir Putin e che ha di fatto autorizzato una stretta sul dissenso e sulle voci indipendenti nella Federazione.