Privacy, Commissione UE avvia il processo per libero trasferimento dei dati con la Corea del Sud
Bruxelles – Con la pubblicazione da parte della Commissione UE del suo progetto di adozione della decisione di adeguatezza, è iniziato oggi (mercoledì 16 giugno) il processo per il trasferimento dei dati personali con la Repubblica di Corea. Se adottata, la decisione di adeguatezza proteggerà i cittadini europei quando le informazioni personali saranno trasferite verso gli operatori commerciali e le autorità pubbliche di Seul, integrando l’accordo di libero scambio UE-Corea del Sud e sostenendo una relazione commerciale dal valore di quasi 90 miliardi di euro.
La legislazione e le pratiche della Corea del Sud in materia di protezione dei dati personali sono state valutate “attentamente” negli ultimi mesi dalla Commissione Europea, per accertare che garantiscano un livello di protezione “sostanzialmente equivalente” a quello del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). Criteri soddisfatti, secondo l’esecutivo UE, grazie alla riforma dell’agosto del 2020 che ha rafforzato i poteri di indagine e di esecuzione della Commissione per la protezione delle informazioni personali (autorità coreana indipendente per la privacy).
“Nell’economia digitalizzata, flussi di dati liberi e sicuri non sono un lusso, ma una necessità“, ha sottolineato con forza la vicepresidente della Commissione UE per i Valori e la trasparenza, Věra Jourová. “Questo accordo migliorerà la protezione dei dati personali per i nostri cittadini e sosterrà le imprese in relazioni commerciali dinamiche”. Il commissario per la Giustizia, Didier Reynders, ha voluto ricordare che “due anni fa abbiamo creato con il Giappone la più grande area al mondo di flussi di dati liberi e sicuri” e “presto dovrebbe seguire la Repubblica di Corea, un altro importante partner in Asia orientale“.
Dopo il progetto di adozione della Commissione Europea, si attende il parere del Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) e l’approvazione di un comitato composto dai rappresentanti degli Stati membri UE. Solo una volta completati questi due passaggi, il gabinetto von der Leyen potrà procedere all’adozione della decisione di adeguatezza.
La decisione di adeguatezza da parte dell’esecutivo UE è arrivata dopo la valutazione degli standard del partner. Ora servirà il parere positivo del Comitato europeo per la protezione dei dati e dei Ventisette LEGGI TUTTO