Russia, un europeo su due non crede nell’efficacia delle sanzioni Ue
Bruxelles – Di fronte alla guerra russa in Ucraina l’Unione europea ha fatto bene. No, invece. Ha fatto poco e male. Gli europei sono divisi. Riconoscono che l’Ue è in grado di gestire a crisi maggiori quali inondazioni o situazioni sanitarie quali il Covid-19, ma la guerra, quella, vede uomini e donne d’Europa in disaccordo. Tanto che un europeo su due non crede nell’efficacia delle sanzioni. Quello che emerge dal nuovo sondaggio Eurobarometro fresco di pubblicazione è un’opinione pubblica che fa fatica a capire. Complice una guerra che si trascina ancora, dopo oltre due anni e dodici pacchetti di sanzioni, il 9 per cento appena dei rispondenti nell’Ue sostiene che la risposta a dodici stelle sia stata ‘molto efficace’, e un altro 39 per cento la considera ‘piuttosto efficace’.Ecco dunque gli europei poco convinti e molto divisi. C’è complessivamente un cittadino su due (48 per cento) che dà credito all’Ue e alla sua azione, e un altro cittadino (46 per cento) che invece non ritiene sufficiente quanto fatto finora per risolvere il conflitto e fermare la guerra alle porte dell’Ue. C’è poi la minoranza che proprio dichiara di non sapere fino a che punto la risposta europea sia stata più o meno efficace (il ‘non so’ registra il 6 per cento). “I rispondenti sono divisi”, riconoscono gli autori dell’indagine, nel presentarne i risultati. E gli italiani? Non fanno eccezione.Anche in Italia c’è una sostanziale equivalenza nelle risposte a sostegno della risposta dell’Ue e le sue sanzioni anti-Russia (49 per cento) e uno generale scetticismo circa l’efficacia dell’azione condotta sinora 47 per cento). La sanzioni funzionano, questo ha detto dapprima la statistica, con i dati commerciali, e poi la politica. Ma non c’è nella società civile una maggioranza chiara a sostenerlo, e questo dà forza alla ragioni degli scettici. Per un europeo su due le sanzioni sono un fallimento. LEGGI TUTTO