L’Albania ha aperto tutti i capitoli di adesione all’UE. Kos: “I prossimi anni il momento della verità”
Bruxelles – Tirana continua a bruciare le tappe verso l’adesione all’Unione europea. Nel giro di poco più di un anno, ha convinto Bruxelles ad aprire tutti e sei i cosiddetti ‘cluster’ di capitoli negoziali. Oggi (17 novembre), è toccato all’ultimo rimasto, quello relativo ad agricoltura e pesca, sicurezza alimentare e politiche di coesione. “Il vero premio è la loro chiusura – ha avvertito una raggiante Marta Kos, commissaria UE per l’Allargamento -, i prossimi anni saranno il momento della verità“.Il primo ministro albanese, Edi Rama, tiene la barra dritta verso l’orizzonte del 2027, obiettivo fissato per concludere le trattative su tutti i 33 capitoli negoziali. La piena adesione al club a 12 stelle, nei piani di Rama, va ottenuta entro il 2030. Tutto dipende – aveva rilevato solo poche settimane fa la Commissione europea nel rapporto annuale sull’Allargamento – “dal mantenimento dello slancio delle riforme e dalla promozione di un dialogo politico inclusivo”.Marta Kos, commissaria UE per l’Allargamento,17/11/25Lo stesso Rama, a margine della Conferenza intergovernativa di questa mattina, ha sottolineato che “questi anni ci hanno insegnato di non dare mai nulla di scontato a Bruxelles“. L’Albania è ufficialmente un Paese candidato all’ingresso nell’UE da più di un decennio: era il 2014, e Rama guidava già il governo di Tirana. Dopo anni di stallo, “l’ultimo anno è stato fantastico, perché è stato gratificante, ma senza gli anni precedenti che non lo sono stati, quest’anno non sarebbe arrivato”, ha affermato il primo ministro albanese.Dal 15 ottobre 2024, quando è stato aperto il cluster dei cosiddetti ‘Fondamentali’, a dicembre sono state avviate le negoziazioni sulle ‘relazioni esterne’, in primavera quelle su ‘mercato interno’ e ‘competitività e crescita inclusiva’, a settembre ‘agenda verde e connettività sostenibile’. Oggi l’ultimo, il cluster 5, quello su ‘risorse, agricoltura e coesione’.Nell’incontro, la Commissione europea ha fissato i parametri di riferimento per la chiusura provvisoria dei cinque capitoli che appartengono al cluster 5: Sviluppo rurale e agricoltura, Politica di sicurezza alimentare, veterinaria e fitosanitaria, Pesca e acquacoltura, Politica regionale e coordinamento degli strumenti strutturali, Disposizioni finanziarie e di bilancio. “Il prossimo passo per l’Albania è soddisfare i parametri di riferimento intermedi”, ha spiegato Marta Kos. “Non sarà facile, ma avete qualcosa di molto potente a vostro favore: il sostegno pubblico degli albanesi e degli Stati membri“, ha aggiunto. Per prassi, tutti i passi avanti nel percorso di adesione di un Paese candidato vanno avallati all’unanimità dal Consiglio dell’UE.“Faremo tutto il possibile per andare avanti con la stessa intensità, disciplina e impegno, per garantire che questo progetto comune che stiamo costruendo mattone dopo mattone insieme ai nostri partner a Bruxelles e negli Stati membri non si fermi”, ha promesso Rama, che sull’adesione all’UE ha scommesso tutto il capitale politico che gli resta.Nonostante alcune ombre sulla reale salute dello Stato di diritto – incluse l’indipendenza della magistratura e la libertà dei media -, sulla lotta alla corruzione e sulla conduzione opaca delle ultime elezioni politiche, Rama può contare sull’ambizione europea della stragrande maggioranza della popolazione. “Una maggioranza come ai tempi del comunismo – ha affermato il premier -, era lo stesso con l’Impero Ottomano”. Perché l’Albania – ha concluso Rama con una sviolinata a Bruxelles – “è fedele agli impero, e questo (l’UE, ndr) è il primo impero in cui vogliamo stare”. L’impero “dei valori e dei diritti”, l’aveva già definito Rama in passato. LEGGI TUTTO
