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    L’Unione Europea loda i nuovi sforzi di Macedonia del Nord e Bulgaria di risolvere le tensioni regionali

    Bruxelles – Si riaccendono le speranze per l’UE di sbloccare lo stallo sui negoziati di adesione all’Unione della Macedonia del Nord, bloccati dal veto della Bulgaria da oltre un anno. L’inizio del dialogo avviato la settimana scorsa dai due nuovi primi ministri macedone, Dimitar Kovačevski, e bulgaro, Kiril Petkov, sembra andare ormai verso la direzione di un disgelo nei rapporti tesissimi tra Skopje e Sofia e le istituzioni comunitarie lo considerano a tutti gli effetti “uno slancio positivo“, in particolare per l’allargamento dell’Unione nella regione balcanica.
    Lo hanno riferito i presidenti del Consiglio UE, Charles Michel, e della Commissione, Ursula von der Leyen, al premier della Macedonia del Nord oggi (venerdì 4 febbraio) in visita per la prima volta a Bruxelles, complimentandosi per aver posto la distensione dei rapporti con la Bulgaria tra i primi punti nell’agenda del nuovo governo. “Lodo i recenti sforzi di Skopje e Sofia per risolvere le questioni in sospeso“, ha commentato Michel su Twitter, dopo aver sottolineato che al centro del colloquio con Kovačevski c’è stata proprio l’apertura dei negoziati di adesione, oltre alla cooperazione in materia di sicurezza e l’avanzamento delle riforme.
    Gli ha fatto eco la presidente della Commissione von der Leyen: “Incoraggio la Macedonia del Nord a continuare a realizzare le riforme e a mantenere il momento positivo con la Bulgaria, nel suo percorso di adesione all’UE“. Da martedì scorso (25 gennaio) i due governi hanno formato una serie di gruppi di lavoro che dovranno discutere di economia, infrastrutture e cooperazione europea e risolvere le frizioni nazionalistiche determinate da questioni storico-culturali e identitarie.

    🇲🇰 Glad to meet Prime Minister Kovachevski and congratulate him in person on his appointment. ⁰Welcome to Brussels! I encourage North Macedonia to continue delivering on reforms and to keep up the positive momentum with Bulgaria, on its accession path to the EU. pic.twitter.com/tVhC9xsukv
    — Ursula von der Leyen (@vonderleyen) February 4, 2022

    I passi avanti per un compromesso si stanno evidenziando anche in Bulgaria, dove il premier Petkov ha preso una posizione forte contro il presidente Rumen Radev: “La mia visita in Macedonia del Nord non soltanto non è stata frettolosa, ma è avvenuta terribilmente tardi”, ha risposto mercoledì (2 febbraio) alle critiche mosse dal presidente sul fatto che l’incontro non fosse stato ben preparato. “La verità è che abbiamo perso 30 anni di rapporti tra i due Paesi, nel corso dei quali la parte bulgara doveva avere una posizione attiva, un tono di azione costruttivo, obiettivi chiari e un approccio preciso”, ha aggiunto Petkov.
    Una posizione che fa ancor più sperare Bruxelles che in breve tempo Sofia possa abbandonare la posizione contraria all’avvio dei negoziati di adesione UE della Macedonia del Nord (e dell’Albania, legata allo stesso dossier). L’obiettivo è fare in modo che “i Balcani non siano più la regione più povera e corrotta d’Europa” e per questo il premier bulgaro chiede a tutti gli attori – bulgari, macedoni e comunitari – “un approccio basato sul buon vicinato e sullo sviluppo economico“.

    I presidenti della Commissione von der Leyen e del Consiglio Michel hanno accolto per la prima volta a Bruxelles il premier macedone Kovačevski, parlando di “slancio positivo” per l’adesione di Skopje all’Unione

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    Prove di disgelo tra i due nuovi premier di Macedonia del Nord e Bulgaria sull’adesione UE di Skopje

    Bruxelles – Due nuovi premier per un vecchio problema. Kiril Petkov e Dimitar Kovačevski, rispettivamente primo ministro della Bulgaria da metà novembre e della Macedonia del Nord da meno di due settimane, sembrano fare sul serio per risolvere un rapporto particolarmente teso tra i due Paesi confinanti. L’Unione Europea è alla finestra, attenta a cogliere ogni minima apertura sull’inizio dei negoziati di adesione all’UE da parte della Macedonia del Nord, bloccati dal veto bulgaro da oltre un anno.
    L’incontro di ieri (martedì 25 gennaio) a Sofia tra i due primi ministri si inserisce proprio in questo nuovo tentativo di dare un’accelerata alle relazioni di buon vicinato, dopo gli incoraggianti segnali lanciati dalla visita del premier bulgaro a Skopje il 18 gennaio, a un solo giorno dall’insediamento di Kovačevski a capo del governo macedone. “Siamo qui perché non abbiamo paura delle crisi e perché crediamo di poterle risolvere”, ha commentato Petkov in apertura dei lavori a livello ministeriale, sottolineando che “questo dialogo sostituirà il nazionalismo e l’incitamento all’odio, perché la gente si aspetta risultati reali, non retorica politica”.
    L’incontro a livello ministeriale tra i governi della Macedonia del Nord e della Bulgaria a Sofia (25 gennaio 2022)
    Al centro del dialogo tra Bulgaria e Macedonia del Nord ci sono temi comuni come la storia, la cultura, i diritti umani e l’integrazione europea: tutte questioni alla base delle frizioni nazionalistiche tra i due Paesi, che hanno portato al veto di Sofia in seno al Consiglio UE sull’accesso di Skopje all’Unione. Come promesso da Petkov all’indomani della vittoria alle elezioni di novembre in Bulgaria, al tavolo dei negoziati non ci sono solo politici e membri dei rispettivi governi, ma anche tecnici ed esperti che si incontreranno mensilmente in gruppi di lavoro per discutere di economia, infrastrutture e cooperazione europea.
    Il vertice ministeriale di Sofia ha lasciato in eredità una serie di memorandum d’intesa su agricoltura, industria e trasporti, oltre a una dichiarazione d’intenti per ridurre le tariffe di roaming tra i due Paesi e una per aprire un nuovo valico di frontiera. Attualmente non ci sono collegamenti aerei o ferroviari che collegano i due vicini balcanici e per questo motivo è stato specificato che dovranno essere ripresi i lavori per la costruzione del Corridoio paneuropeo 8. “Petkov e io siamo persone pragmatiche, a cui piacciono grafici, scadenze e risultati”, ha sottolineato Kovačevski, ribadendo che “l’integrazione europea può essere facilitata dallo sviluppo di progetti economici e infrastrutturali congiunti”.
    Nonostante le tensioni politiche scatenate dai partiti nazionalisti di opposizione dei due Paesi, la bussola sembra puntare in direzione di un nuovo approccio, meno rigido, per la normalizzazione dei rapporti bilaterali tra Bulgaria e Macedonia del Nord. Fino a oggi, Sofia ha accusato Skopje di non rispettare il Trattato di amicizia e buon vicinato del 2017 e di non rispettare i diritti della minoranza bulgara nel Paese. “La Bulgaria è membro dell’Unione Europea da 15 anni e ha una ricca esperienza da cui possiamo attingere“, ha commentato con entusiasmo Kovačevski parlando del futuro della Macedonia nell’UE.

    Al centro della ripresa del dialogo a livello ministeriale tra i due governi nati da pochi mesi c’è la cooperazione regionale con tavoli di lavoro mensili e il superamento del veto di Sofia in seno al Consiglio Europeo

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    La Macedonia del Nord ha un nuovo governo: tra le priorità c’è sempre l’integrazione nell’Unione Europea

    Bruxelles – Si è insediato un nuovo governo in Macedonia del Nord, che mette fine a una crisi di governo lunga due mesi e mezzo. L’Assemblea nazionale ha votato la fiducia al governo presieduto da Dimitar Kovačevski, economista 47enne laureato ad Harvard e leader dell’Unione socialdemocratica di Macedonia (SDSM).
    Kovačevski ha ricevuto il testimone dall’ex-premier, Zoran Zaev, che un mese fa gli aveva lasciato anche la leadership del partito socialdemocratico. Sui 123 membri della Sobranie (il Parlamento macedone), 62 deputati hanno votato a favore, 46 contro e 15 non hanno partecipato al voto di fiducia a un governo di coalizione tra SDSM, il partito della minoranza albanese Unione Democratica per l’Integrazione (DUI) e i conservatori europeisti di Alternativa. Nell’intervento in Aula, il premier Kovačevski ha elencato le priorità del suo programma: ripresa economica, lotta alla pandemia COVID-19, crisi energetica e integrazione nell’Unione Europea.
    Proprio da Bruxelles sono arrivate le congratulazioni al nuovo governo della Macedonia del Nord, che si pone in linea di perfetta continuità con il precedente guidato dall’europeista Zaev. “Non vedo l’ora di lavorare con il governo Kovačevski per portare avanti le riforme legate all’UE“, ha commentato su Twitter la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Le ha fatto eco il commissario per la Politica di vicinato e l’allargamento, Olivér Várhelyi, che ha fissato i punti in agenda nelle relazioni tra Skopje e Bruxelles: “Stato di diritto, lotta al crimine organizzato e alla corruzione e sostegno allo sviluppo economico e alla ripresa”.
    Domani (martedì 18 gennaio) sarà in visita nella capitale macedone il nuovo primo ministro bulgaro, Kiril Petkov, che negli ultimi mesi ha lanciato segnali distensivi sulla questione del veto di Sofia all’apertura dei negoziati di adesione UE della Macedonia del Nord. Per il premier Kovačevski si tratterà del primo appuntamento ufficiale da quando è in carica. Un buon auspicio secondo la leader dell’esecutivo comunitario: “Accolgo con favore il suo impegno fondamentale per le relazioni di buon vicinato”, ha aggiunto su Twitter.

    🇲🇰 Congratulations to Prime Minister Kovachevski! 
    I look forward to working with your Government to drive forward EU-related reforms.
    I welcome your key commitment to good neighbourly relations.
    — Ursula von der Leyen (@vonderleyen) January 17, 2022

    Il Parlamento macedone ha votato la fiducia al nuovo premier socialista Dimitar Kovačevski: il suo esecutivo proseguirà sulla strada europeista tracciata da Zoran Zaev e il dialogo con la Bulgaria sul veto ai negoziati UE