More stories

  • in

    Dal clima alla sicurezza energetica, von der Leyen a Long Island da Guterres per rafforzare il partenariato UE-ONU

    Bruxelles – Dalla crisi alimentare, a quella dell’energia; dalla guerra di Russia in Ucraina: alla prossima COP27 che si terrà in Egitto in autunno i temi sono tanti e caldi, e portano Ursula von der Leyen, insieme a tutto il collegio dei commissari in un ritiro di lavoro di due giorni (7-8 luglio) a Long Island, a New York, con il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres e altri alti funzionari delle Nazioni Unite. Le priorità di questo incontro, che secondo l’UE porta il partenariato UE-ONU “a un livello superiore”, le ha indicate la stessa presidente della Commissione europea in una conferenza stampa fatta all’arrivo negli Stati Uniti.
    Il nodo principale è la guerra della Russia in Ucraina, che porta con sé tutta una serie di sfide su cui Ue e Onu devono lavorare insieme. A partire dalla sicurezza alimentare. Mosca “sta bloccando l’esportazione di grano dall’Ucraina, portando così la fame a milioni di persone. Il blocco del Mar Nero deve cessare”, ha ammonito von der Leyen al fianco di Guterres, ringraziandolo per il suo “instancabile lavoro nel tentativo di creare una soluzione per l’esportazione di grano ucraino attraverso il Mar Nero”. Bruxelles – ha aggiunto – cerca dal canto suo di offrire rotte alternative all’Ucraina per il passaggio del grano sia su strada, sia in treno, o ad esempio sul fiume Danubio. L’attenzione però non è solo su come sbloccare le esportazioni di beni alimentari da Kiev, ma anche come aiutare i Paesi più vulnerabili ad aumentare la capacità di produzione in loco. “Stiamo anche stanziando fondi, 5 miliardi di euro, nei prossimi anni nell’agricoltura di precisione, ad esempio nelle nanotecnologie o nella gestione dell’acqua nelle aree aride, in modo che questi paesi non siano più così dipendenti dal mercato alimentare globale, ma siano in grado di produrre il cibo di cui hanno bisogno localmente”.
    Sarà anche la crisi energetica a tenere banco. “I prezzi dei combustibili fossili stanno salendo alle stelle con un pesante impatto negativo sui mezzi di sussistenza”, ha avvertito la presidente, aggiungendo che “la migliore risposta è un massiccio investimento nelle energie rinnovabili”. Si parla di rinnovabili perché l’energia pulita avrà un ruolo di primo piano in occasione della prossima COP27, la Conferenza sul clima delle Nazioni Unite che si terrà in autunno in Egitto, a Sharm El-Sheik. Stando alle parole di von der Leyen si parlerà inoltre del prezzo del carbonio, dal momento che l’UE deve negoziare un accordo sulla nuova tassa sul carbonio alle fronte (CBAM) che avrà un impatto non indifferente sulle relazioni (soprattutto commerciali) di Bruxelles con altri Paesi.

    Il collegio a guida von der Leyen vola negli Stati Uniti per una riunione di lavoro con il Segretario Generale delle Nazioni Uniti, per discutere delle sfide connesse alla guerra di Russia in Ucraina

  • in

    Finanziamenti e tecnologie per il clima, riprende il dialogo UE-USA per preparare la COP27 di Sharm El-Sheikh

    Bruxelles – Finanziamenti, tecnologie e partership per aiutare i Paesi in via di sviluppo ad affrontare la transizione energetica. La COP26 di Glasgow si è chiusa da neanche un mese e Unione Europea e Stati Uniti sono già alle prese con i lavori per arrivare preparati alla prossima Conferenza sul clima delle Nazioni Unite di Sharm el-Sheikh (Egitto), in programma dal 7 al 18 novembre 2022. A questo scopo ieri (9 dicembre) l’inviato speciale per il clima degli USA, John Kerry, ha raggiunto a Bruxelles il vice presidente per il Green Deal della Commissione europea, Frans Timmermans, per la riunione del gruppo di azione per il clima ad alto livello UE-USA.
    John Kerry accolto da Ursula von der Leyen
    “C’è molto da fare e ora possiamo iniziare a costruire la nostra narrativa e le nostre azioni, e tutto ciò che dobbiamo fare per prepararci bene per Sharm El Sheikh, dove sono sicuro che gli Stati Uniti e l’Unione Europea lavoreranno di nuovo a stretto contatto per renderla una COP con un anche un finale di successo”, ha detto Timmermans in un punto stampa. “Mappare l’attuazione degli obiettivi raggiunti a Glasgow è il motivo per cui sono qui”, ha precisato Kerry.
    Prosegue lo sforzo congiunto per fare pressione alle più grandi economie al mondo “per aumentare il passo e costruire i loro sforzi per essere conformi con l’obiettivo” di circoscrivere l’aumento della temperatura “di 1,5 gradi: siamo usciti da Glasgow con il 65 per cento dell’attività economica globale impegnata a pianificare come raggiungere l’1,5 gradi”, ha ricordato Kerry. “Ma dobbiamo lavorare con altri Paesi per i quali più difficile” la transizione e per questo “Bruxelles e Washington hanno una magnifica opportunità di cooperare insieme per mettere sul tavolo finanziamenti, tecnologie e partnership per raggiungere questi obiettivi”. Meno di un decennio di tempo per realizzarli. “Frans ed io siamo impegnati a mettere in campo finanziamenti e tecnologie per i Paesi che non li hanno e fare ogni sforzo possibile per raggiungere gli obiettivi stabiliti a Glasgow e costruire una partnership ancora più forte”, ha concluso Kerry.

    L’inviato speciale per il clima John Kerry a Bruxelles per incontrare Frans Timmermans al Gruppo di azione per il clima ad alto livello UE-USA. “Sosterremo i Paesi in via di sviluppo ad affrontare la transizione verde”