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    Israele, l’Ue respinge “qualsiasi tentativo di cambiamento demografico” a Gaza

    Bruxelles – Per la prima volta da quando le è stato affidato l’incarico di Alta rappresentante Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas promette di “fare di più” per mettere pressione a Israele affinché rispetti il diritto internazionale nella sua devastante offensiva a Gaza. Incalzata dalla “maggioranza dei Paesi membri” alla riunione informale dei ministri degli Esteri Ue a Varsavia, il capo della diplomazia europea ha dichiarato: “Respingiamo qualsiasi tentativo di cambiamento demografico o territoriale nella Striscia di Gaza, così come il trasferimento forzato della popolazione palestinese”.Quel che sta succedendo nell’enclave palestinese – dove da oltre due mesi non entrano più aiuti umanitari a causa del blocco imposto da Israele – “è insostenibile” e la situazione “si sta rapidamente deteriorando”, ha affermato Kallas a margine della riunione. Dopo settimane di silenzi assordanti, gli ultimi sviluppi hanno riportato il conflitto tra Israele e Hamas in alto nell’agenda di Bruxelles. Che da un lato invoca il rispetto del diritto internazionale in Ucraina, dall’altro continua a mantenere rapporti più che amichevoli con il governo di Benjamin Netanyahu, accusato di crimini di guerra e contro l’umanità – come Vladimir Putin – dalla Corte penale internazionale.Prima la rottura del cessate il fuoco e il nuovo disumano assedio della Striscia, ora il piano per prendere il controllo della distribuzione di aiuti umanitari tagliando fuori l’Onu e i suoi partner e soprattutto l’annuncio dell’estensione delle operazioni militari per conquistare Gaza. Dove non ci sono solo i miliziani di Hamas, ma 2,2 milioni di civili che sopravvivono tra le macerie, in mezzo a bombardamenti indiscriminati e senza più né acqua né cibo. L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito che nelle ultime 24 ore almeno 106 persone sono state uccise e altre 367 ferite a causa degli attacchi israeliani. Ieri, in un comunicato, il Commissario generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, ha riportato dell’uccisione di almeno 30 sfollati in una scuola dell’Unrwa. “A Gaza, giorno dopo giorno, l’inazione e l’indifferenza stanno normalizzando la disumanizzazione e ignorando i crimini trasmessi in diretta sotto i nostri occhi: famiglie bombardate, bambini bruciati vivi, bambini affamati”, ha scritto.Distribuzione di cibo nel centro della Striscia di Gaza, 5/5/25 (Photo by Eyad BABA / AFP)A sollevare la questione con urgenza a livello Ue sono stati a sorpresa i Paesi Bassi, finora tra i più restii a criticare l’alleato israeliano. Il ministro degli Esteri olandese, Caspar Veldkamp, ha rispolverato la richiesta – già sostenuta da Spagna e Irlanda e poi accantonata da Bruxelles – di procedere a una revisione dell’accordo di associazione Ue-Israele a causa delle chiare violazioni del diritto internazionale umanitario da parte di Tel Aviv. L’articolo 2 dell’accordo prevede infatti il rispetto dei diritti umani e dei principi democratici come base della cooperazione tra l’Unione e lo Stato ebraico.“Abbiamo deciso di discuterne al prossimo Consiglio Affari Esteri, che si terrà il 20 maggio”, ha annunciato Kallas. È un passo in avanti, a onor del vero già compiuto sei mesi fa dal suo predecessore Josep Borrell, il cui tentativo di interrompere il dialogo politico con Israele venne però bocciato sul nascere dai Paesi membri. Ed anche ora, di fronte alla nuova escalation israeliana, gli Stati membri restano divisi, ne è la riprova il fatto che nessuna nota di condanna è stata diffusa finora a nome dei 27. “Naturalmente dobbiamo fare brainstorming su cosa possiamo fare di più, sapete bene che su alcune questioni abbiamo opinioni molto divergenti fra gli Stati membri“, ha ammesso Kallas. Ma “ora la situazione è cambiata”, ha aggiunto. Forse se n’è accorta anche lei, la liberale estone falco dell’Ue per l’Ucraina. Meglio tardi che mai.

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    L’Ue cauta sulla Siria, la linea “va concordata con i Paesi della regione”. Primi contatti con la nuova leadership

    Bruxelles – Di fronte all’embrione della Siria che verrà, l’Ue sceglie la prudenza. Stretta tra due imperativi, da un lato “evitare una nuova Libia o Afghanistan” e dall’altro vincolare il sostegno a Hayʼat Tahrir al-Sham (HTS) a una serie di principi non negoziabili, la neo Alta rappresentante Ue per gli Affari Esteri, Kaja Kallas, manda avanti gli altri. “È importante veicolare gli stessi messaggi con i Paesi della regione”, ha dichiarato. Per ora, i contatti tra Bruxelles e la nuova leadership restano al “livello più basso”: il capodelegazione Ue in Libano si è recato a Damasco e “sta avendo alcuni incontri”.Nel corso del primo Consiglio Ue Affari Esteri presieduto dall’ex premier estone, Kallas ha informato i ministri dei 27 dell’incontro del fine settimana in Giordania con i Paesi arabi, la Turchia, gli Stati Uniti e l’inviato speciale Onu in Siria, Geir Pederson. “Ci sono principi di base che tutti hanno concordato: integrità e sovranità della Siria, ma anche inclusività del governo, tenendo conto, in particolare, delle minoranze e dei diritti delle donne. Questo processo deve essere guidato dalla Siria e deve riflettere il popolo siriano in tutta la sua diversità”, ha spiegato Kallas in conferenza stampa. L’elefante nella stanza, ammettono fonti Ue, è la Turchia di Erdogan, che giocoforza è chiamata a svolgere un ruolo di primo piano nella regione ma che non ha mai nascosto le proprie mire espansionistiche su una fetta del territorio siriano.A livello Ue, nel dibattito con l’Alta rappresentante diversi Paesi hanno aggiunto una condizione ulteriore: perché l’Ue sostenga la Siria, è necessario che HTS si liberi dell’influenza russa nel Paese. Un punto messo in chiaro dal ministro degli Esteri olandese, Caspar Veldkamp: se Hayʼat Tahrir al-Sham vuole vedere revocato il regime di sanzioni Ue contro il regime siriano, dovrà chiudere i cancelli di tutte le basi militari russe nel Paese.Dopo aver affermato che “l’estremismo, la Russia e l’Iran non devono avere un posto nella futura Siria”, il capo della diplomazia europea ha aggiunto che l’Ue “solleverà la questione con la nuova leadership” di Damasco. “Se ne è discusso anche al tavolo con i leader arabi – ha precisato Kallas -, è una preoccupazione anche per loro”. Le sanzioni di lungo corso imposte da Bruxelles alla Siria, colpiscono diversi settori dell’economia da cui traeva profitto il regime di Assad. Settori la cui floridità è fondamentale per innescare la rinascita di un Paese devastato da quattordici anni di guerra civile.Kallas ha messo sul tavolo il tema. L’Ue dovrà “essere pronta ad adattare la politica di sanzioni quando vedremo passi significativi da parte della Siria“, ha dichiarato l’Alta rappresentante. I tempi non sono ancora maturi, perché anche se in questa prima fase della transizione HTS, che rientra nella lista delle Nazioni Unite delle organizzazioni terroristiche, “sta dicendo le cose giuste, non tutti sono convinti che faranno le cose giuste”.Almeno per ora, l’Ue proseguirà a fare quello che ha fatto meglio dal 2011 a oggi, mobilitando oltre 35 miliardi di euro in assistenza umanitaria e alla società civile siriana. Le misure restrittive di Bruxelles infatti prevedono un’ampia gamma di eccezioni umanitarie e non impediscono l’esportazione di prodotti alimentari, medicinali o attrezzature mediche e non colpiscono il sistema sanitario siriano. “Abbiamo lanciato un ponte aereo per 100 tonnellate di aiuti umanitari”, ha ricordato Kallas, annunciando inoltre che l’Ue organizzerà “la nona conferenza internazionale sulla Siria”, che permette ogni anno di raccogliere impegni di assistenza finanziaria e proseguire il dialogo con la società civile siriana. 

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    I due dossier di politica estera del prossimo Consiglio europeo: la Turchia e la Cina

    jwojc Follow me also live during #AGRIFISH press conference with Minister @MariaCeuAntunes for @2021PortugalEU… https://t.co/p9a8dhWIceluigidimaio RT @ItalyatNATO: Wide exchange btw 🇮🇹 Minister of Foreign Affairs @luigidimaio & 🇬🇧 Foreign Secretary @DominicRaab.

    #Italy & #UK are commi…RebHarms RT @SchamsEU: Audition sur l’impunité en #Syrie en Commission Droits de l’Homme du Parlement européen 🇪🇺

    Bernard Guetta “Les manifestation…RebHarms RT @edwardlucas: Anyone who cares about truth, justice and freedom should support @CatherineBelton. Start by buying her book. Read it. Give…RebHarms RT @Euan_MacDonald: Ukrainian government makes mask-wearing mandatory outdoors in “red zones,” including Kyiv https://t.co/v8j6n6T92eRebHarms RT @cem_oezdemir: Der Berliner Diplomat*innenkoffer darf & wird künftig nicht mehr nur Wattebäuschchen enthalten, sondern auch gezielte Wir…Antonio_Tajani Without a serious industrial policy in Italy & EU there is no development. We need more resources to the real econo… https://t.co/CjUuxUHiQsAntonio_Tajani Non c’è sviluppo senza una seria politica industriale in #Ue e in #Italia. Servono più risorse all’economia reale p… https://t.co/LahbUYuKQtbrandobenifei RT @EPSUnions: Today we joined the the protest against the decision of the Turkish Government to withdraw from the #IstanbulConvention on t…PaoloGentiloni RT @EU_Taxud: Key takeaways from @paologentiloni today @DGTresor conference:

    The 🇪🇺 EU #CBAM proposal will:

    ✅build on new global climate…GabrielMariya Great discussion w/ @EP_ScienceTech on new deep #tech #innovations & their ethical implications 💻💡

    🆕 disruptive… https://t.co/M93Dv7p6muOECD RT @pitres: As far as websites go & at risk of blowing own 🎺 this one has managed 2.5 million unique visitors in a year #COVID19
    We even f…Europarl_IT Pronto il team che guiderà il Parlamento europeo nel viaggio lungo la Conferenza sul futuro dell’Europa.… https://t.co/qhfAA92Eemansaeuropa “Sono impaziente di dare il benvenuto al presidente degli Stati Uniti, Joe #Biden, alla riunione del #Consiglio eur… https://t.co/BouYd0qdvkgermanyintheeu RT @GermanyDiplo: “We have made it very clear to the Chinese Ambassador in Berlin that the sanctioning of members of Parliament and scienti…germanyintheeu RT @GermanyDiplo: „The #US has expressed great interest in making the transatlantic partnership work again, especially in #NATO. #Afghanis…US2EU RT @SecBlinken: Today I met the Foreign Ministers of the Visegrád Group. These #V4 members — Czech Republic, Hungary, Poland, and Slovakia…V_Andriukaitis RT @ladislav_miko: @V_Andriukaitis Greetings Vytenis! If only people took seriously what you were saying on vaccination need and preparedne…EU_opendata RT @EMODnet: 📣#EMODnetConference #CallforPosters is now open! Submit a #Poster including your #EMODnet link and #showcase in a 1-Minute #pi…CarloCalenda RT @Azione_it: Non si può indugiare sui principi inaggirabili della nostra Costituzione.

    ➡️ https://t.co/4ygvZkwoba

    @Enrico__Costa https…