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    Autonomia: Calderoli, ‘Su dossier Senato solo presunzioni’

    (ANSA) – CAGLIARI, 19 MAG – “Il Senato ha fatto rilievi
    critici non basati su cifre e numeri, ma sulle loro
    presunzioni”. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e
    le Autonomie, Roberto Calderoli, questa mattina a Cagliari
    durante una visita informale al Consiglio regionale della
    Sardegna, in merito alle polemiche sul dossier dell’Ufficio
    bilancio di Palazzo Madama che ha rilevato criticità nel dl
    proposto dalla maggioranza.   
    “Ci sta pensando la Ragioneria generale dello Stato – ha
    aggiunto il ministro – a rispondere puntualmente, che ha già
    ‘bolinato’ questo testo e non ha ravvisato quei rischi che
    segnala un organismo, tra l’altro, contraddetto anche
    dall’ufficio studi del Senato che non ha ravvisato queste
    precarietà”. (ANSA).   

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    Attese le dimissioni di Berlusconi nelle prossime ore

    (ANSA) – MILANO, 19 MAG – Silvio Berlusconi potrebbe essere
    dimesso in tarda mattinata dall’ospedale San Raffaele di Milano,
    dove è ricoverato da 45 giorni per curare una infezione
    polmonare insorta nel quadro di una leucemia mielomonocitica
    cronica. I giornalisti sono in attesa davanti alla cancellata di
    via Olgettina 60, dove si sono radunati anche alcuni curiosi.   
    Trasferito dalla terapia intensiva a un reparto di degenza
    ordinaria lo scorso 16 aprile, l’ex premier si trova nel settore
    Q della struttura. L’ultimo bollettino medico risale al 3
    maggio, quando i professori Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri
    avevano parlato di un “quadro clinico stabile e confortante”.   
    Per oggi non è previsto alcun punto stampa da parte dei medici
    che hanno in cura il leader di Forza Italia. (ANSA).   

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    Nuova ondata di sanzioni contro Mosca, colpiti anche i diamanti

    Il Regno Unito ha annunciato nuove sanzioni contro il settore minerario russo, prendendo di mira le importazioni di alluminio, diamanti, rame e nichel nel tentativo di limitare la capacità di Mosca di finanziare la sua guerra in Ucraina. “Come mostrano le sanzioni annunciate oggi, il G7 rimane unito di fronte alla minaccia della Russia e fermo nel suo sostegno” a Kiev, ha detto il premier britannico Rishi Sunak. 
    E gli ha fatto eco il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, il quale ha spiegato che l’Ue “limiterà il commercio di diamanti russi” come parte delle sanzioni contro l’invasione dell’Ucraina. “I diamanti russi non sono per sempre”, ha scherzato con la stampa Michel, confermando un imminente provvedimento Ue dopo l’embargo già annunciato dal Regno Unito su queste pietre preziose che ogni anno fruttano diversi miliardi di dollari a Mosca.
    Il giro di vite britannico riguarda anche imprese e persone collegate alla capacità della Russia di finanziare e condurre la guerra. E colpisce anche persone ed entità collegate al furto e alla rivendita di grano ucraino, oltre a prendere di mira le principali compagnie energetiche e di armi della Russia, oltre ad aziende collegate a Rosatom, che producono materiali e tecnologie avanzate, compresi i laser.
    “Putin e i suoi sostenitori devono, e pagheranno, il prezzo dell’invasione illegale dell’Ucraina. Ecco perché attraverso le nuove sanzioni di oggi stiamo aumentando la pressione economica su Putin, rendendogli più difficile condurre la sua guerra illegale e infliggere indicibili sofferenze a innocenti ucraini”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico James Cleverly, come riporta il sito del governo. “Continueremo ad aumentare questa pressione e a reprimere le forme di elusione finché l’Ucraina non prevarrà e la pace sarà assicurata. Il nostro sostegno a Kiev è risoluto e rimarrà tale finché sarà necessario”, ha detto.
    Nuovi attacchi su Kiev ed altre regioniLe forze russe hanno lanciato sull’Ucraina la notte scorsa 22 droni kamikaze Shahed e sei missili da crociera: lo ha reso noto l’Aeronautica militare di Kiev, come riporta Rbc-Ucraina. Le forze di difesa aerea hanno abbattuto 16 droni e tre missili da crociera Kalibr. 
    “Un altro massiccio attacco russo sull’Ucraina ieri sera. Decimo attacco aereo russo su Kiev nei 19 giorni di maggio. Un’altra notte insonne per molti di noi: lo Stato terrorista cerca di esaurire la difesa aerea ucraina e il popolo ucraino”, ha scritto su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del governo di Kiev. “Ci sono stati danni in diverse regioni ucraine, una donna di 64 anni è rimasta gravemente ferita”, ha aggiunto.
    Bombe russe anche su 17 località della regione orientale ucraina di Kharkiv, dove un civile è rimasto ucciso, ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Syniehubov, citato da Ukrinform. Altri due uomini sono rimasti feriti. Due abitazioni sono state distrutte e altre 13 sono state danneggiate, è stato riferito.
    Intanto, gli Stati Uniti hanno fatto sapere agli alleati europei che non bloccheranno l’invio di jet F16 all’Ucraina. L’amministrazione Biden ha segnalato agli alleati europei nelle ultime settimane che gli Stati Uniti non bloccheranno l’export di aerei da combattimento F-16 in Ucraina, hanno riferito funzionari alla Cnn sottolineando di non aver ricevuto alcuna richiesta formale per l’invio dei jet. Tra i paesi europei che possiedono gli F16 Made in Usa, i Paesi Bassi hanno già manifestato la volontà di esportarli a Kiev. Le fonti hanno ribadito che Washington resta riluttante ad inviare i propri F16 all’Ucraina. 

       

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    Dl bollette: la Camera approva il testo, va al Senato

    Via libera dell’Aula della Camera al decreto legge bollette. Il testo, approvato a Montecitorio con 158 voti a favore, 71 contrari e sei astenuti (i deputati del Terzo polo), passa al Senato. 
    Nel pomeriggio la Camera aveva approvato la fiducia posta dal governo sul decreto Bollette, con 199 voti favorevoli, 129 contrari.
    Nelle dichiarazioni di voto, la Svp e le minoranze linguistiche avevano annunciato l’astensione sulla fiducia posta dal governo sul decreto bollette mentre voteranno a favore del provvedimento. Lo ha annunciato nell’Aula della Camera Renate Gebhard.
    “Avete conquistato il triste record di due fiducie alla settimana, non era facile, e con quella di oggi sul cosiddetto ‘decreto bollette’ mostrate tutto il vostro disprezzo per il Parlamento”, ha dichiarato Marco Grimaldi, vice presidente di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, in merito al voto di fiducia di oggi.
    “Il provvedimento è scritto per gli amici di elusori ed evasori, di positivo c’era solo la norma sulla stabilizzazione dei ricercatori del personale precario della ricerca sanitaria pubblica, ovvero di Ircss e Izs, categoria tenuta per decenni in una condizione di precarizzazione, ma la avete stralciata per assenza di copertura. Le aziende ospedaliere potranno poi continuare fare ricorso ai gettonisti, non soltanto nei servizi di emergenza-urgenza ospedaliera, come si indicava nel testo iniziale del decreto, ma anche in altri reparti, se necessario. Per la sanità un duro colpo, mentre per le aziende dell’energia fossile e per chi ha evaso i tributi di Regioni ed enti locali questo provvedimento è un vero favore”, conclude Grimaldi.
    “È incomprensibile la scelta di inserire nel cosiddetto ‘Decreto bollette’ uno scudo penale per i grandi evasori. Si depenalizzano i reati di omesso versamento per chi aderisce alla tregua fiscale, a patto che i versamenti vengano effettuati entro la sentenza di appello, con la solita scusa di venire incontro ai piccoli contribuenti in difficoltà. Ma i piccoli contribuenti, artigiani, commercianti, difficilmente maturano un debito, in un solo anno, di almeno 250 mila euro di Iva o di almeno 150 mila euro di ritenute verso i dipendenti. Smettetela parlare di contribuenti che hanno dichiarato e poi hanno avuto difficoltà a pagare. I soggetti che premiate con questa norma sono colletti bianchi, amministratori delle grandi società, che magari hanno deciso di non pagare le imposte dei loro dipendenti, e probabilmente anche i loro contributi”. Lo ha detto Emiliano Fenu, capogruppo M5s in Commissione finanze della Camera, annunciando nell’aula di Montecitorio il no pentastellato al voto sulla fiducia posta dal governo sul Dl bollette.
    “Qua le piccole imprese in difficoltà non c’entrano niente. Siamo preoccupati – ha proseguito – perché questo governo si sta mostrando un inutile veicolo di alcuni potentati, con norme che privilegiano poche, ristrette ed esclusive platee, grandi imprese di sistema che hanno fatto grandi affari sulle difficoltà degli italiani e che possono continuare a vivere tranquille e indisturbate. Pensiamo solo alla continua richiesta da parte nostra di tassare gli extraprofitti di banche, società farmaceutiche, assicurazioni, industria delle armi: richiesta sistematicamente ignorata dal governo”.
    Mauro Del Barba, deputato di Azione-Italia Viva-Renew Europe ha attaccato a sua volta il provvedimento: “Invece che bollette questo decreto dovrebbe essere ribattezzato ‘Dl fine dell’abbrivio’, l’abbrivio dato dalla spinta del governo precedente, di cui quello attuale ha spesso beneficiato”, ha detto. “Se da una parte vengono riproposte le iniziative indicate da altri, dall’altra questo avviene senza alcuna capacità di visione, unita a una tecnica sbiadita. In Commissione abbiamo visto una mancanza di pareri e relazioni tecniche, coperture sbagliate, impegni rimangiati, l’assenza di giustificazioni politiche anche per i no dati ai commissari di maggioranza. La stessa confusione e mancanza di politica la vediamo sul Pnrr, sul Mes, sulle riforme, sul tribunale dei brevetti di Milano. Vorremmo vedere la politica, confrontarci sulla politica e su quella esprimere i nostri sì o no. Su ciò che ci proponete oggi non ci resta che dire ‘no, assolutamente no!”, ha concluso.
    Il vice ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e deputata Fdi Maria Teresa Bellucci ha ribattuto affermando che “sostenere concretamente famiglie e imprese è la priorità del governo Meloni. Dopo il taglio del cuneo fiscale, grazie al decreto bollette viene favorita la capacità produttiva degli imprenditori e vengono aiutati i nuclei familiari che faticano a pagare le bollette a causa del caro energia. Con il rafforzamento del bonus sociale elettrico e del gas, a cui accederanno anche le famiglie più numerose, l’azzeramento degli oneri di sistema e i contributi straordinari in forma di credito d’imposta destinato alle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas, la riduzione dell’Iva prevista anche per il teleriscaldamento e l’energia prodotta con il metano, si mettono a terra numerosi sostegni per agevolare la ripresa economica ampliando anche la platea dei beneficiari”.

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    Miliardi di danni, il Governo chiede aiuto all’Ue

       Danni per miliardi e all’orizzonte una ricostruzione non diversa da quella del sisma che devastò l’Emilia nel 2012, sempre a maggio. “E come per il terremoto ricostruiremo tutto: al governo abbiamo detto che abbiamo bisogno di tante risorse, ma anche di norme speditive, c’è bisogno di un commissario straordinario, adempimenti per i lavoratori, per prorogare scadenze, mutui rate, tanti investimenti”, ha detto il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, alla prese con la gestione del disastro dopo le esondazioni di 23 fiumi da Bologna al mare.    Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, è stato a Bologna per manifestare la vicinanza dell’Esecutivo, ha promesso un’attivazione rapida e ha annunciato che martedì al Consiglio dei ministri verrà deliberato lo stato di calamità per le zone colpite dall’alluvione e “si risponderà ai primi interventi: È già stato annunciato il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie”. Inoltre il Governo, ha detto ancora il ministro, porrà all’attenzione della Commissione Ue la questione di attivare il fondo di solidarietà europeo.    Il Fondo. ha spiegato un portavoce della Commissione, “non è uno strumento di risposta rapida, ma uno strumento di soccorso post-catastrofe”. E gli Stati membri che desiderano ricevere un sostegno devono presentare una domanda alla Commissione entro 12 settimane dalla data del primo danno causato dalla catastrofe. A quel punto lo strumento viene attivato non appena lo Stato membro ha presentato la domanda completa, inclusa una stima dei danni e tutte le informazioni necessarie alla Commissione per completare la sua valutazione.    Un tema sono le risorse, un altro i tempi e lo snellimento degli iter burocratici, come ha sottolineato il Governatore della Liguria Giovanni Toti. A Matteo Renzi che ha chiesto a Meloni di rimettete in piedi l’unità di missione ispirata da Renzo Piano, Pichetto ha risposto che il problema “non è tanto lo strumento” ma che l’obiettivo principale è “dare una risposta immediata, che non significa superficiale, alla leggera, ma dare risposte in modo più puntuale rispetto a procedure lunghe, legate ad altri tempi”. L’appello è quello di fare squadra, perché quanto successo in Emilia-Romagna “è una questione nazionale”. E dal Pd è arrivata la richiesta al Governo di un coinvolgimento “sia nella messa in sicurezza nell’immediato, nei ristori e negli indennizzi, che nel ripristino della mobilità”, ha detto la segretaria Elly Schlein. “È un momento – ha affermato – in cui ci vuole senso di unità e coesione nazionale, siamo disponibili a collaborare”.    Quanto vale il territorio devastato dagli allagamenti lo ha ricordato l’assessore regionale all’Economia, Vincenzo Colla: “Un asset di export eccezionale per il Paese, ci sono filiere strategiche, quella dell’ortofrutta, il vino, i surgelati; quell’area fa circa 10 miliardi di export all’anno”. Si parla, quindi, “di un impatto molto importante, però abbiamo messo in fila i bisogni già durante una riunione al ministero della Protezione Civile con tutti i ministri competenti”. Colla rassicura dicendo che il Governo si è impegnato a lavorare “in fretta ai decreti dell’emergenza, al decreto di stanziamento dei ristori per la ricostruzione”. Attenzione particolare sarà anche rivolta ai lavoratori a tempo determinato, impegnati nel settore agricolo. “Lo abbiamo già detto al ministro Calderone. Sono circa 10 mila gli avventizi, i lavoratori che dovevano fare la stagione adesso, ma i campi non ci sono più, le produzioni non ci sono e se non troviamo uno strumento – ha concluso – questi lavoratori non avrebbero più niente”. 

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    Terzo polo: Renzi, Calenda? Non vedo alcun motivo per litigare

    (ANSA) – ROMA, 18 MAG – “Le idee mie e di Calenda sono molto
    simili: non vedo alcun motivo per litigare. Non tocca a me
    decidere. L’unica cosa che posso fare è non litigare io. Se tu
    mi vuoi attaccare, attaccami perché non funzionano le mie idee”.   
    Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi ospite di Ivan
    Grieco su Twitch. (ANSA).   

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    Bonino, 35 anni dal caso Tortora e le carceri sono peggiorate

    (ANSA) – ROMA, 18 MAG – “Sette mesi di reclusione e
    all’inizio gli innocentisti eravamo in molto pochi: Radio
    Radicale, Sciascia, Pannella, Montanelli, Spadaccia e altri
    radicali. E ricordo ancora la proposta di Marco Pannella di
    candidare Enzo Tortora alle Europee. Vado quindi a Milano, a
    casa sua, perché oramai ai domiciliari, per convincerlo a
    candidarsi, anche contro il parere di Enzo Biagi. Arrestato nel
    1983, fu quindi candidato nel 1984, con la prima campagna
    elettorale da remoto via Radio Radicale, e venne eletto. Nel
    dicembre 1985 Enzo si dimette per tornare in Italia e sottoporsi
    a processo senza immunità, da uomo liber’ come diceva lui. Viene
    assolto definitivamente nel settembre 1985. E il suo rientro in
    Rai, con le parole pronunciate sulla sua innocenza, mi aprirono
    il cuore di emozione. Dopo 35 anni constato che la situazione
    carceraria è anche peggiorata, in termini di sovraffollamento in
    primis, determinando di fatto una tortura di stato”. Lo ha detto
    la leader di +Europa, Emma Bonino, alla Camera dei deputati,
    intervenendo alla lettura scenica del libro “Nell’occhio del
    labirinto Apologia di Enzo Tortora”, alla presenza della moglie
    Francesca Scopelliti, organizzato per i 35 anni dalla morte del
    giornalista. (ANSA).