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    Omofobia, in arrivo testo del Centrodestra di governo

     Il centrodestra di governo è al lavoro per un testo unitario contro le violenze, alternativo al Ddl Zan. Non sarà, quindi, iniziativa di un singolo partito. Lo si apprende da fonti della Lega.   Non sarà, quindi, iniziativa di un singolo partito. Lo si apprende da fonti della Lega. Il ministro Gelmini osserva: “Non c’è un centrodestra favorevole alle discriminazioni, siamo tutti contrari e abbiamo massimo rispetto per la libertà, anche sessuale. Il centrodestra, con delle proposte, è schierato dalla parte degli omosessuali e della libertà di espressione”. 
    “Sul ddl Zan mi sembra che quella della Lega sia una iniziativa intelligente, quella di circoscrivere il tema alla discriminazione, lasciando da parte materie che non c’entrano niente con la lotta alla discriminazione” ha detto la leader di Fdi Giorgia Meloni.
    “Raccogliere le firme per andare direttamente in Aula è una delle opzioni previste dal regolamento del Senato, ora però attendiamo di capire come andrà in commissione. Io sono per dare la possibilità alla commissione Giustizia di discutere, se ci sarà lo stesso atteggiamento ostruzionistico di tenere tutto nelle sabbie mobili e di non consentire alla legge di essere votata a quel punto ci sono stati casi in cui la conferenza dei capigruppo si riunisce e a maggioranza decide di portarla fuori dalla commissione e di portarla in Aula”. Lo dice il deputato Alessandro Zan a un giorno da pecora su RadioUno, commentando l’iniziativa M5s di raccogliere firme per portare in Aula il ddl sull’omotransfobia che porta il suo nome.

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    M5s: Rousseau, chi ha disposto espulsioni ne risponda

    La Corte di Appello di Cagliari ha dichiarato inammissibile il ricorso del reggente M5s Vito Crimi contro la nomina di un curatore speciale del Movimento. Il M5s si era opposto alla decisione del tribunale di Cagliari di nominare un rappresentante legale del Movimento avendo ritenuta non più valida la reggenza del capo politico attuale.
    “Il collegio ha accolto la nostra eccezione di inammissibilità del reclamo di Crimi, eccezione fondata su una giurisprudenza granitica, come evidenziato nell’ordinanza”. Così gli avvocati che tutelano la consigliera regionale della Sardegna Carla Cuccu, Lorenzo Borrè e Patrizio Rovelli, da cui è partito il caso Crimi. “Ora – incalzano i due avvocati – confidiamo che il M5s proceda alla nomina del nuovo legale rappresentante e che questi prenda atto della illegittimità dell’espulsione di Cara Cuccu, come già riconosciuto in via cautelare dal tribunale di Cagliari”.
    “Non ha importanza se la decisione della Corte di Appello sul M5s è riferita solo al giudizio in corso a Cagliari: quello che oggi emerge è che il M5s è privo di una legale rappresentanza. Se non fosse così il Movimento non avrebbe avuto bisogno di fare ricorso ma avrebbe potuto dimostrare carte alla mano chi rappresenta il M5s. Questo non è accaduto e per una forza politica è una questione paradossale: è la dimostrazione dell’incertezza e della superficialità in cui versa attualmente il M5s”. Lo dice l’avvocato Daniele Granara, legale di 11 parlamentari M5s che hanno presentato ricorso contro la loro espulsione dal M5s.

    “Le espulsioni fatte dai capigruppo di Camera e Senato su indicazione di un ex Capo Politico, sprovvisto di poteri di guida politica sono chiaramente viziate, potrebbero essere annullate ed impegnano la responsabilità personale di coloro che, esercitando un potere non posseduto, le hanno disposte”. E’ quanto afferma l’associazione Rousseau.   

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    Zingaretti, nel Lazio immunità di gregge in tempi brevi

    “Noi se corriamo e andiamo avanti con l’arrivo dei vaccini penso (che l’immunità di gregge) sia un obiettivo raggiungibile in tempi brevi”. Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, intervenendo alla trasmissione Agorà su Rai Tre. Se la Lombardia la raggiungerà per prima? “Me lo auguro. Noi dobbiamo smetterla con questa competizione, è una bella notizia”, ha risposto. “Sabato mi vaccinerò con Astrazeneva perché sono nato nel 1965. E’ un segnale di speranza”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Nicola Zingaretti nel corso di una conferenza stampa per illustrare i risultati della campagna vaccinale negli over 80.L’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, ha spiegato che il presidente della Regione si è prenotato online dopo l’apertura delle prenotazioni per la sua fascia d’età. “Il presidente si è prenotato per Astrazeneca come Draghi e la Merkel – ha sottolineato D’Amato – . Non esistono vaccini di serie A e B. I vaccini sono sicuri e abbiamo visto come hanno contribuito al tasso di letalità nel Regno Unito. Il problema non è il vaccino, ma il virus”.   “Entro metà maggio anche il Lazio riaprirà le Rsa alle visite dei parenti. Lo faremo seguendo le regole e le raccomandazioni date”.La vaccinazione completa anti-Covid negli over 80 ha ridotto nel Lazio del 91% l’incidenza d ricovero per il coronavirus in questa fascia di età. E’ quanto emerge da uno studio realizzato dal Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, presentato stamattina. E’ stato confrontato il rischio di ospedalizzazione per Covid-19 in 180mile persone che avevano completato il ciclo vaccinale con altrettanti controlli che non avevano effettuato la vaccinazione nello stesso periodo. L’incidenza di ricovero per Covid-19 nei vaccinati è del 2,7/1000 rispetto al 27/1000 dei non vaccinati a parità di genere, età e comorbidità. Dall’indagine emerge che a questa fascia di età è attribuibile quasi un terzo dei ricoveri per Covid-19 nel Lazio (il 28%) e oltre il 58% dei decessi. “Quindi sono stati evitati 267 ricoveri per queste persone cioè quasi 4.000 giorni di degenza. E’ un risultato straordinario” ha commentato Marina Davoli, direttore del Dipartimento di Epidemiologia del Lazio.”Questo studio è un pezzo di strategia di lotta al Covid che abbiamo attuato nella nostra regione. Quello che abbiamo ascoltato ci dice che avevamo ragione. Si doveva partire e concentrarci su chi non solo rischiava di prendere il Covid ma rischiava più di altri di morire”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in occasione della presentazione di uno studio sugli effetti della vaccinazione anti-Covid negli over80. “E’ stata una grande scommessa che abbiamo vinto – ha aggiunto -. Grazie a questa scelta di campo moriranno molte meno persone. Avremo un’estate diversa in cui se continuiamo così, anche a virus circolante, potremo avere una curva di decessi più bassa e meno ricoveri rispetto allo scorso anno. Non vuol dire che abbiamo vinto la battaglia, ma stiamo sulla strada giusta. Quello che ci permetterà di vincere la battaglia al Covid non è la demagogia del liberi tutti o delle mascherine inutili, ma ricorrere a scienza, centri di eccellenza e agli studi”.”Più del 95% dei decessi per Covid nel Lazio si sono verificati tra gli over 60. Quindi è molto importante che si continui con questo passo per coprire questa fascia d’età”. Così Marina Davoli direttore del Dipartimento di Epidemiologia del Lazio, nel corso di una conferenza stampa sugli effetti della campagna di vaccinazione anti-Covid negli over 80.

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    Dl Sostegni: 2 anni per uso voucher viaggi saltati per Covid

    La commissione congiunta del Senato Bilancio e Finanze nella notte ha dato il via libera al decreto Sostegni. Il provvedimento, che scade il 21 maggio, è ora atteso in Aula al Senato per la prima lettura. Relatori a Palazzo Madama sono Roberta Toffanin (Fi), Daniele Manca (Pd) e per l’opposizione Luca De Carlo (FdI).
    Ok a rinvio scadenze a professionisti col Covid – Via libera alla sospensione della decorrenza dei termini relativi ad adempimenti in capo al libero professionista che contrae il Covid-19: è passato nelle commissioni congiunte Bilancio e Finanze del Senato, l’emendamento al decreto sostegni trasversale, primo firmatario il senatore di FdI Andrea de Bertoldi. Il testo stabilisce che “la mancata trasmissione di atti, documenti e istanze, nonché i mancati pagamenti entro il termine previsto che comporti mancato adempimento verso la pubblica amministrazione da parte del professionista abilitato per sopravvenuta impossibilità dello stesso per motivi connessi all’infezione da Coronavirus 2 (SARS-CoV-2), non comporta decadenza dalle facoltà, e non costituisce comunque inadempimento connesso alla scadenza dei termini medesimi” ed il mancato adempimento “non produce effetti nei confronti del professionista e del suo cliente”. Le scadenze, si legge, vengono sospese “a decorrere dal giorno del ricovero in ospedale, o dal giorno d’inizio della permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva o dal giorno d’inizio della quarantena con sorveglianza attiva, fino a trenta giorni decorrenti dalla data di dimissione dalla struttura sanitaria o conclusione della permanenza domiciliare fiduciaria o della quarantena”, e gli adempimenti ‘congelati’ dovranno esser eseguiti dal professionista “entro i sette giorni successivi a quello di scadenza del termine del periodo di sospensione”. La copertura della norma è pari a 9,1 milioni di euro per l’anno 2021.
    Stop prima rata Imu con calo 30% fatturato – Chi ha una attività in perdita non dovrà pagare la prima rata dell’Imu: le commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno approvato un emendamento riformulato che prevede per chi ha cali di fatturato del 30% rispetto al 2019 l’esonero dal pagamento della rata Imu di giugno sugli immobili sede dell’attività di cui sono proprietari e gestori. La perdita di gettito è di 216 milioni (di cui 73,5 milioni a carico dello Stato e 142,5 milioni da risarcire ai Comuni). Via libera anche all’estensione dell’esonero Irpef per gli affitti non riscossi su contratti stipulati anche prima del 2020 (costa 45,2 milioni nel 2021).
    Fondo ai separati in difficoltà col mantenimento – Un fondo ad hoc per aiutare i genitori separati o divorziati in difficoltà causa Covid a garantire l’assegno di mantenimento: lo prevede un emendamento al decreto Sostegni riformulato e approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. La modifica prevede l’istituzione di un Fondo da 10 milioni per il 2021 per l’erogazione di una parte o dell’intero assegno fino a un massimo di 800 euro al mese.
    Per locali stop tassa tavolini e canone Rai – Proroga dal 30 giugno al 31 dicembre dell’esenzione della tassa sull’occupazione del suolo pubblico e niente pagamento del canone Rai per alberghi e i locali pubblici che hanno dovuto chiudere. Lo prevedono alcuni emendamenti al dl Sostegni approvati in commissione congiunta Bilancio e Finanze del Senato. La proroga dello stop alle tasse sull’occupazione suolo pubblico, quindi anche quelle per i tavolini all’aperto di bar e ristoranti, costa 165 milioni. Lo stop al canone Rai determina invece minori entrate per 83 milioni di euro.
    Fondi a Comuni per evitare seggi nelle scuole – Trovare in vista della tornata elettorale d’autunno locali da adibire a seggio alternativi alle scuole: lo prevede un emendamento al decreto Sostegni approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. Visto il “differimento delle consultazioni elettorali per l’anno 2021″ la norma istituisce un fondo di 2 milioni al ministero dell’Interno per erogare contributi in favore dei Comuni che entro il 15 luglio individuano sedi alternative agli edifici scolastici” per “ridurre i disagi per l’attività didattica”.
    2 anni per uso voucher viaggi saltati per Covid – Più tempo per utilizzare i voucher per i viaggi saltati causa Covid: le commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno approvato un emendamento al decreto Sostegni che proroga di sei mesi – da 18 mesi a due anni – la durata dei voucher emessi per voli, biglietti dei treni, soggiorni in strutture ricettive, pacchetti turistici ma anche per gite scolastiche e viaggi di istruzione – compreso il quarto anno all’estero per gli studenti delle scuole superiori. Si prevede anche che questi voucher possano essere ceduti alle agenzie di viaggio. Resta fermo il rimborso al termine dei 24 mesi se il voucher rimane inutilizzato.
    Più tempo per voucher concerti, durano 3 anni – Si allungano i tempi per poter usare i voucher per i biglietti degli spettacoli e dei musei annullati a causa del Covid e delle misure restrittive: saranno validi per tre anni e non più per 18 mesi. Lo prevede un emendamento al Dl Sostegni approvato in Senato. Per quanto riguarda esclusivamente i biglietti dei concerti, questi rimarranno validi sempre per tre anni al massimo a patto però che l’evento sia riprogrammato entro il 2023. Con un altro emendamento si prevede che anche le palestre che sono rimase chiuse possano, oltre ai rimborsi, erogare voucher da utilizzare entro sei mesi dalla fine dell’emergenza.
    Proroga blocco sfratti, non per quelli pre-Covid – Arriva una nuova proroga per gli sfratti per morosità o pignoramento dell’immobile limitata però ai provvedimenti esecutivi adottati dall’inizio della pandemia in poi. Lo prevede un emendamento al decreto Sostegni riformulato e approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. La norma dispone che per gli sfratti adottati dal 28 febbraio 2020 al 30 settembre 2020 il blocco rimanga fino al 30 settembre 2021, per quelli più recenti (tra il primo ottobre 2020 e il 30 giugno 2021) l’esecuzione resterà sospesa fino al 31 dicembre 2021. Per gli sfratti già esecutivi pre-pandemia, quindi, il blocco resta solo fino al 30 giugno. Evitare “gravi ricadute su un tessuto economico sociale già gravemente inciso dall’emergenza pandemica” e insieme “una grave sofferenza della macchina organizzativa preposta all’attuazione dei provvedimenti”. E’ questa la motivazione che ha spinto il governo a procedere con gradualità sulla fine del blocco degli sfratti a partire dal primo luglio prossimo e fino al 31 dicembre del 2021. 
    Con l’approvazione di un emendamento al decreto legge Sostegni, saranno destinati 35 milioni di euro al Comune di Genova per un progetto di rigenerazione e riqualificazione urbana dell’area sottostante il viadotto San Giorgio. Lo rende noto il Ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibili. Si tratta di risorse – precisa la nota – che consentono di avviare una profonda operazione di rigenerazione urbana, in accordo con il sindaco di Genova Marco Bucci, creando il “Parco di Polcevera”, un’area di ricreazione, educazione, sport e luoghi di incontro sociale e culturale in un’ottica di sostenibilità ambientale.

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    Prescrizione: 718 emendamenti a ddl penale in Commissione

    Sono 718 gli emendamenti presentati in Commissione Giustizia della Camera dai gruppi parlamentari al ddl sulla riforma penale, molti dei quali riguardano la prescrizione. Lo apprende l’Ansa da fonti della stessa Commissione, ove è in corso la fascicolatura delle proposte di modifica. DI queste 183 sono state presentate da Fi, 127 dalla Lega, 126 da Italia Viva, 96 da Fdi, 45 da M5s, 31 dal Pd e i restanti dalle varie componenti del gruppo Misto. M5s ripropone di tornare alla prescrizione della legge Spazzacorrotti.
    Uno dei 45 emendamenti al ddl penale presentato dal gruppo di M5s abroga l’articolo del testo, il 14, che inseriva l’accordo sulla prescrizione raggiunto da M5s, Pd e Leu durante il governo Conte 2, il cosiddetto Lodo Conte 2. Lo si evince dalla lettura degli emendamenti del Movimento effettuata dall’Ansa. In questo modo si torna alla prescrizione della cosiddetta legge Spazzacorrotti.
    Solo 9 emendamenti sono stati depositati dal gruppo di Leu, mentre per quanto riguarda le componenti del gruppo Misto il maggior numero di emendamenti sono stati depositati da Azione-+Europa, con 63, cui seguono le Minoranze linguistiche con 19, L’Alternativa c’è, con 12, Cd con 7.
    Il governo non ha presentato proposte, ma le può depositare in qualsiasi momento dell’iter parlamentare, mentre un incontro tra i capigruppo di maggioranza in Commissione e lo stesso Ministro Cartabia è attesto la prossima settimana.
    Una deflazione del numero dei processi, attraverso il potenziamento dei riti alternativi, con ulteriori premialita’ per chi vi ricorre; archiviazione condizionata ad azioni di riparazione e di risarcimento da parte dell’imputato; ritorno della prescrizione se nell’appello si superano i tempi di durata del processo indicati dal ddl Bonafede. Sono questi i principali punti dei 31 emendamenti del Pd al ddl di riforma del processo penale depositati in Commissione Giustizia della Camera, come spiega il capogruppo Alfredo Bazoli. Un altro emendamento, spiega all’Ansa Bazoli, prevede che “la delega sia esercitata entro 3 mesi anziché entro i 12 previsti dal ddl Bonafede, così da accelerare al massimo l’entrata in vigore della riforma”. 
    I nostri emendamenti intervengono su tutta la delega penale e non solo sulla prescrizione, e sono sia abrogativi che migliorativi. La filosofia è quella di un processo in tempi ragionevoli che tuttavia non contragga le garanzie difensive. Per quello che riguarda la prescrizione abbiamo aggito in coerenza politica con la nostra posizione, che era contraria sia al ddl Bonafede che al cosiddetto Lodo Conte 2. Il punto di partenza che proponiamo è di sospendere la prescrizione dopo l’appello, cioè la conclusione della fase di merito, dopo di che si possono agganciare varie soluzioni”. Lo dice all’Ansa Lucia Annibali, capogruppo di Iv in Commissione Giustizia della Camera, Annibali spiega altri emendamenti che riguardano l’appello: “abroghiamo il fatto che sia monocratico, perché ci deve essere un momento collegiale, così come aboliamo le preclusioni alla appellabilità”. Per quanto riguarda i riti alternativi, “noi siamo favorevoli ad ampliarli: la delega prevede molte preclusioni ostative, noi siamo per eliminarle. E siamo altrettanto contrari all’indicazione dei criteri di priorità dell’azione penale affidata ai Pm, perché devono essere indicati da una legge ordinaria”. Importanti anche gli emendamenti sui tempi delle indagini preliminari: “la delega stabilisce che il mancato rispetto dei tempi abbia conseguenze sul piano della sanzione disciplinare, mentre noi proponiamo che abbia conseguenze processuali, con l’inutilizzabilità degli atti successivi allo scadere dei tempi”.    

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    Omofobia: Maiorino (M5s), firme per ddl direttamente in Aula

    “Abbiamo già raccolto le 33 firme di senatrici e senatori, un decimo dei componenti del Senato, necessarie a richiedere che il disegno di legge contro l’omotransfobia venga esaminato direttamente in Aula, senza passare per la commissione Giustizia dove l’ostruzionismo della Lega si trascina da settimane. Al momento tutte le firme provengono dal gruppo 5 Stelle, ma nelle prossime ore chiederemo a tutti gli esponenti delle altre forze politiche di sottoscrivere la richiesta”. Ad annunciarlo è la senatrice del MoVimento 5 Stelle Alessandra Maiorino.
    “I diritti non sono un gioco e la Lega ha pensato di poterci giocare per troppo tempo”. Ha proseguito la senatrice pentastellata Maiorino. “Il Senato ha il diritto-dovere di esaminare una proposta che affronta un tema così importante dal punto di vista sociale, già approvata dalla Camera, – ha poi aggiunto la parlamentare – nel luogo che è la massima espressione della democrazia e del libero confronto politico, ossia l’aula. La commissione Giustizia è purtroppo stata presa in ostaggio dalle forzature ostruzionistiche e dal furore ideologico di un gruppo, la Lega, che ha dimostrato di non volere un autentico confronto, ma imporre i propri pregiudizi alla commissione. Questo disegno di legge estende la tutela delle libertà e della serenità dei cittadini e delle cittadine italiane e fa compiere al Paese intero un passo avanti verso la civiltà”.
    “Presenteremo la nostra proposta di legge entro domani”, fa intanto sapere la Lega. “La nostra proposta contro l’omofobia – spiega Matteo Salvini – che presenteremo domani, è composta di soli tre articoli: bene inasprire le pene ma intendiamo togliere la questione dei bambini, della scuola e tutto ciò che comporta la censura e i reati di opinione”. 
       

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    Governo: Letta a Draghi, metodo Salvini non va. Nuova lite con il leader del Carroccio

    Nuovo scontro Pd-Lega. Il segretario del Dem Enrico Letta ha avuto oggi un faccia a faccia con il premier Mario Draghi sul tema del Recovery  edell’agenda di governo. Nell’incontro Letta ha espresso, a quanto si apprende da fonti del Nazareno, “insoddisfazione verso il metodo Salvini”. Il Pd chiede correttezza e rispetto nell’impegno comune dei partiti della maggioranza nel sostegno all’esecutivo. “Basta stare con un piede dentro e uno fuori”, dicono al Nazareno.
    Non si fa attendere la replica di Matteo Salvini. “Il ‘metodo Salvini’? È la concretezza”. Il segretario della Lega Matteo Salvini commenta con Affaritaliani.it l’incontro tra Enrico Letta e il premier Mario Draghi a Palazzo Chigi e, in particolare, ‘l’insoddisfazione per il metodo Salvini’ espressa dal segretario del Partito Democratico. “Stanotte ad esempio – prosegue Salvini – sono state approvate in Commissione al Senato le proposte della Lega sui soldi per i genitori separati in difficoltà. Questo è il ‘metodo Salvini’: leali e propositivi, non ci occupiamo di Ius Soli e ci fidiamo degli Italiani!”.
       

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    Draghi vede Letta a Palazzo Chigi, definizione Pnrr tra temi

    Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha incontrato a Palazzo Chigi il segretario del Pd Enrico Letta. Al centro del colloquio i temi legati all’agenda di Governo dopo la definizione del Pnrr, con particolare riguardo alle prospettive per il mondo del lavoro e al sostegno ai giovani. Lo rende noto Palazzo Chigi. 
    Letta ha espresso, a quanto si apprende da fonti del Nazareno, nell’incontro con il premier Mario Draghi “insoddisfazione verso il metodo Salvini”. Il Pd chiede correttezza e rispetto nell’impegno comune dei partiti della maggioranza nel sostegno all’esecutivo. “Basta stare con un piede dentro e uno fuori”, dicono al Nazareno.
    Soddisfazione “per la tempistica ed i contenuti del Recovery” è stata espressa dal segretario del Pd al premier Draghi. Ora, spiegano dal Nazareno, si apre una fase nuova e per il Pd è necessario: una grossa spinta sul lavoro con decontribuzione per nuova occupazione e la detassazione per le nuove attività imprenditoriali; sul turismo con il piano Vacanza italiana 2021 su cui il Pd sta lavorando e sui giovani. Per Letta i giovani devono essere al centro della ricostruzione del paese dopo la grave crisi economica.